Ayrton Senna debuttò nel 1984 su una Toleman Hart Tg184, un Team abituato ad occupare con le sue monoposto le ultime posizioni della griglia di partenza, ma in quella stagione la musica cambiò radicalmente, già alla seconda gara (Kyalami) Senna conquistò un sesto posto, stesso risultato nel seguente Gran Premio (Zolder) e a fine stagione ottenne in classifica ben 13 punti.
La gara di Monte Carlo del 1984 si disputò sotto il diluvio.
Prima che piovesse Prost e la sua McLaren Tag Porsche (modello Mp4\2) stavano dominando, ma la pioggia costrinse tutti a rallentare vistosamente, tutti meno Senna, infatti mentre gli altri arrancavano per mantenere la posizione lui, sotto quel nubifragio, sembrava stesse giocando e conquistata in pochi giri la seconda posizione, con la sua Toleman andò a caccia della McLaren di Prost sul quale stava recuperando ad un ritmo impressionante, ma la corsa venne interrotta al trentunesimo passaggio.
Prost vinse davanti a Senna distaccato di soli 7 secondi, 7 secondi che il brasiliano avrebbe recuperato in meno di 3 giri.
IL Re della pioggia l'anno successivo corse per la Lotus, che da molti G.P. non vinceva, ma già alla seconda gara ottenne con Senna pole position e vittoria; quell'anno la Lotus (modello 95T) conquistò 3 successi (2 Senna, 1 De Angelis).
Anche il 1986 ed il 1987 furono per Senna anni di successo (4 vittorie e 9 pole), ma la Lotus (modelli 98 e 99) già da tempo era poco competitiva se paragonata a McLaren e Williams. Nel 1988 Senna divenne campione del mondo sulla McLaren (modello Mp4\4) ai danni del suo compagno di squadra Alain Prost, già 2 volte campione del mondo (1985-86).
Nel 1989 Prost riconquistò il titolo, grazie anche alla dubbia manovra operata a Suzuka ai danni di Senna; come molti ricorderanno il brasiliano nel tentativo di superare il suo compagno di squadra, visibilmente più lento, venne chiuso durante il sorpasso e la collisione fu inevitabile.
Senna infuriato continuò la sua corsa dopo una sosta ai box e nonostante tutto vinse, ma il taglio della chicane dove avvenne il contatto con Prost gli costò una squalifica (vinse Nannini sulla Benetton B189) ed il titolo mondiale. Nel 1990 la situazione si ribaltò e Senna capo classifica restituì sempre a Suzuka il favore a Prost in forte ascesa per la conquista del titolo con l'identica manovra che il francese aveva eseguito l'anno prima.
Senna vinse il campionato, ma secondo me quel mondiale lo meritavano Prost e la Ferrari (modello 641).
Quella del 1991 fu una stagione quasi noiosa, il brasiliano vinse il mondiale in tutta tranquillità (7 vittorie 8 pole), solo Mansell con la sua Williams Fw14 in forte crescita lo impensierì con qualche acuto.
Nel 1992 la Honda, che motorizzava le McLaren (modello Mp4\7), passò dal plurivittorioso 10 cilindri al 12. Le monoposto del Team di Woking palesarono durante la stagione molti problemi di affidabilità; quello fu l'anno di Nigel Mansell su Williams Fw14b, ma Senna vinse comunque 3 G.P. ed 1 lo vinse Schumacher (Spa), che l'anno prima aveva debuttato.
Nel 1993 il brasiliano era al volante di una McLaren Mp4\8 spinta da un semplice Ford Cosworth versione clienti, mentre Schumacher alla sua terza stagione in F.1 disponeva di una Benetton spinta da un Ford Cosworth ultima evoluzione in esclusiva al suo Team, che si diceva garantisse quasi 20 Cv. in più della versione cliente.
Quel mondiale fu vinto da Alain Prost su una Williams Renault Fw15 stratosferica, Senna vinse 5 gare, ma con una monoposto palesemente inferiore, Schumacher vinse un Gran Premio.
Nel 1994 ad Imola Ayrton Senna perse la vita.
Michael Schumacher debuttò nel 1991 durante il G.P. del Belgio a Spa, sostituì Bertrand Gachot alla Jordan.
In qualifica ottenne una formidabile settima posizione su una monoposto che abitualmente partiva a metà schieramento se non nelle retrovie.
La gara per il debuttante tedesco durò solo poche centinaia di metri a causa della frizione bruciata in partenza.
Le restanti gare di quella stagione Schumacher le disputò in Benetton a fianco del 3 volte campione del mondo Nelson Piquet. Nelle poche corse che disputarono insieme ottennero circa gli stessi punti, ma bisogna considerare che Piquet era solo l'ombra del campione che negli anni 80 dette non pochi dispiaceri ad Alan Jones, Prost e Mansell, e nella stagione 1991 vinse il suo ultimo G.P. prima del ritiro che avvenne a fine campionato.
Nel mondiale del 1992 Schummy corse a fianco di Martin Brundle, vinse la sua prima corsa a Spa e nella classifica mondiale si mise alle spalle il suo compagno di squadra (53 punti contro 38), che comunque si difese dignitosamente.
Nigel Mansell comunque in quel mondiale lasciò solo le briciole agli avversari (9 vittorie Mansell, 3 Senna, 1 Schumacher).
Nel 1993 il tedesco vinse ad Estoril la seconda gara della sua carriera, quel mondiale come detto in precedenza fu una questione tra Senna e Prost.
IL 1994 vedeva Senna su Williams grande favorito per la corsa al titolo, ma una Benetton molto competitiva ed uno Schumacher ormai maturo rappresentarono un imprevisto di non poco conto per il brasiliano.
La Williams Fw16 di Senna era una monoposto molto sofisticata nell'aerodinamica ed estremamente nervosa quando portata al limite; nella prima corsa Senna partì dalla pole position, ma vinse Schumacher dopo un duello terminato con un testacoda del brasiliano; nella seconda corsa Senna, partito dalla pole venne tamponato alla prima curva e Schumacher si aggiudicò il gran premio. La terza gara di quella stagione era Imola:
Senna dopo esser partito dalla pole stava imprimendo il suo ritmo alla corsa, ma al quinto giro cedette il piantone dello sterzo e lo schianto alla curva del Tamburello gli fu fatale, Schumacher vinse il gran premio. IL mondiale venne vinto da Schumacher con un punto di vantaggio su Damon Hill, ma bisogna considerare che il tedesco venne squalificato per 2 gare. Nel 1995 Schumacher vinse di nuovo il titolo contro un Damon Hill poco consistente, soprattutto in gara.
Dal 1996 il pilota tedesco approdò in Ferrari ed iniziarono per lui stagioni difficili, ma secondo me proprio in quelle stagioni dimostrò il suo reale valore.
La Ferrari F310 non era competitiva, ma Schummy centrò comunque 3 successi, Damon Hill vinse un mondiale con relativa facilità sulla Williams Renault Fw18.
Nel 1997 Schumacher perse il mondiale per un soffio ma con una Ferrari F310b inferiore alla Williams Fw19 di Villeneuve.
Nel 1998 ancora un mondiale sfiorato per Schummy, Hakkinen con una monoposto leggermente superiore non si fece sfuggire il titolo.
Nel 1999 il pilota tedesco ebbe un brutto incidente a Silverstone, che lo costrinse ad uno stop di alcune gare, il titolo lo vinse di nuovo Mika Hakkinen su McLaren Mercedes Mp4\14.
Nel 2000 la Ferrari schierò in pista il modello F1-2000, il primo modello di una generazione vincente (F2001, F2002); questa volta il finlandese della McLaren dovette arrendersi a Schumacher finalmente campione del mondo su Ferrari. Nel 2001 Schumacher vinse facilmente il mondiale, il suo rivale Mika Hakkinen dovette fare i conti con un'insolita sfortuna.
IL 2002 è cronaca, il fratello Ralf e Montoya impensieriscono solo i giornalisti intenti a creare artificiosamente degli avversari degni di Schumacher, ma senza Hakkinen, ritiratosi a fine 2001, il tedesco ha vita sin troppo facile e conquista il suo quinto titolo mondiale stracciando ogni record.
IL confronto tra i due campioni è molto difficile, in quanto solo per pochi anni le loro carriere si incrociarono (gli ultimi G.P. del 1991, tutto il 1992, 1993 e le prime 3 gare del 1994).
Bisogna inoltre considerare che nei primi anni 90 Senna aveva già conquistato 3 titoli, mentre Schumacher vinse il suo primo mondiale nel 1994.
L'unica stagione che possiamo prendere come termine di paragone è quella del 93, in cui sia il brasiliano che il tedesco erano al volante di monoposto motorizzate Ford (il motore di Schumacher in versione ufficiale disponeva di maggior potenza).
Come già riportato Senna quell'anno insidiò il mondiale ad Alain Prost ottenendo 5 vittorie, mentre Schumacher ottenne un solo successo. Nel 1994 si affrontarono solo per 3 gare.
A mio avviso Senna prima di morire era superiore a Schumacher sotto ogni profilo, ma lo Schumacher di allora non vale quello di oggi.
Se confrontiamo il palmares dei due campioni Schumacher primeggia per G.P. e mondiali vinti, ma i numeri vanno interpretati.
I rivali di Schumacher sono stati Damon Hill (campione del mondo 1996), Jacques Villeneuve (campione del mondo 1997) e Mika Hakkinen (campione del mondo 1998-99), ad esclusione di quest'ultimo gli altri non valgono davvero un Nigel Mansell (campione del mondo nel 1992), un Nelson Piquet (campione del mondo 1981-83-87) ne tanto meno un Alain Prost (campione del mondo 1985-86-89-93).
Ayrton Senna ebbe come compagno di squadra il suo nemico di sempre Prost, con il quale divise i successi in McLaren, mentre Schumacher ha sempre avuto in squadra seconde guide.
A mio avviso Senna è stato più forte in qualifica di quanto lo sia oggi Schummy, un leggero vantaggio a favore del brasiliano anche sul bagnato, mentre riconosco a Schummy una superiore preparazione atletica, che consente al tedesco di avere un ritmo sostenuto per tutto l'arco di una gara; per quanto riguarda attitudine al sorpasso, acume tattico, capacità di sviluppo e scorrettezza li considero equivalenti.
Senna e Schumacher sono probabilmente i più grandi campioni della Formula 1 moderna, ma non bisogna dimenticarne altri dello stesso ordine di grandezza come Nelson Piquet, Alain Prost, Nigel Mansell e Mika Hakkinen, che di dispiaceri gliene hanno dati tanti; in conclusione è fortunato chi come me li ha visti correre.
Beh, non è farina del mio sacco, si era capito vero!? Comunque, concordo su ogni sillaba! BRAVO Massimiliano Belmessieri!!!