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Ad 82 anni e ora minacciato da serie accuse di corruzione in Germania, ad Ecclestone è stato chiesto del suo probabile successore: “Perchè non una donna? Di sicuro sarebbe fattibile. Credo che una donna in generale non avrebbe un grande ego e non avrebbe bisogno di andare a giocare a golf per chiudere un accordo. Semplicemente lavorano di più per avere la stessa stima degli uomini. E poichè il loro ego è meno importante, sono anche meno emotive nel prendere decisioni”. Monisha Kaltenborn sarebbe in pole position per sostituire Bernie Ecclestone in veste di capo della F1. Si è appreso di recente che dopo l’arrivo di investitori russi alla Sauber, la CEO del team elvetico potrebbe lasciare Hinwil. La 42enne, indiana di nascita ma con cittadinanza austriaca, è stata spesso indicata insieme a Christian Horner della Red Bull come prossimo CEO della F1.
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
Ora è ufficiale, il patron della F1 è accusato dalla procura di Monaco di Baviera di aver versato una tangente da 44 milioni di dollari a a un ex dirigente della banca pubblica bavarese BayernLB, per fargli cedere i diritti tv sulla Formula 1 alla Cvc, il fondo di cui Ecclestone è direttore esecutivo.
L'atto di accusa , 20 fitte pagine, è datato 10 maggio 2013. Ora bisogna vedere se l'accusa a Ecclestone sarà provata. L'inchiesta, che va avanti da oltre due anni, aveva portato a giugno alla condanna a otto anni e mezzo di carcere per l'ex dirigente della BayernLB, Gerhard Gribkowsky, per corruzione, frode ed evasione fiscale. I giudici hanno accusato Gribkowsky di aver usato fondi della BayernLB per pagare a sua volta al boss della F1 una commissione da 41,4 milioni di dollari. Ecclestone, che si è sempre difeso sostenendo di aver versato i soldi perché ricattato dal banchiere.
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