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http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/articoli/93/articolo175893.shtmlCassazione: conducente è responsabile
Chi guida è obbligato a pretendere che tutti i passeggeri allaccino le
cinture di sicurezza, e deve rifiutarsi di trasportare il renitente o
fermare l'auto. In caso di incidenti il conducente sarà obbligato a pagare i
danni di tasca propria. E' la sentenza della Terza sezione penale della
Cassazione che ha confermato il pagamento di 1,5 milioni di euro da parte di
un ragazzo che non impose la cintura alla fidanzata in coma irreversibile.
Con questo pronunciamento la Cassazione estende la responsabilità di chi è
al volante in caso di incidente a persone che non indossavano le cinture.
Chi si mette alla guida, quindi è avvertito: dovrà imporre a chi è a bordo
del veicolo di allacciare il dispositivo di sicurezza. E, in caso di
"renitenza", dovrà - in base alle regole della "comune diligenza e
prudenza" - "rifiutare il trasporto o sospendere la marcia".
In base a questo principio i supremi giudici hanno confermato la
responsabilità civile di un ragazzo, Giuseppe P., che aveva lasciato che la
sua fidanzata - Carolina L. - viaggiasse con lui, senza cintura, mentre la
riportava a casa dai genitori dopo essere usciti insieme. Sulla strada del
ritorno il giovane ebbe un violento scontro, con un'altra macchina, dal
quale uscì incolume grazie alla cintura, mentre Carolina fu sbalzata fuori
dall'auto e sbatté la testa sull'asfalto entrando in coma irreversibile.
Secondo i giudici, anche se non ci sono norme precise in materia, in questo
caso "il conducente è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e
prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in
caso di renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o sospendere la marcia".
In pratica, se viene meno al suo dovere di esigere le cinture allacciate, il
guidatore "coopera" con il trasportato nei danni che quest'ultimo provoca e
deve ripagarli.
I togati hanno spiegato che "qualora la messa in circolazione del veicolo,
in condizioni di insicurezza (tale è la circolazione quando il trasportato
non allaccia le cinture), sia ricollegabile all'omissione non solo del
trasportato, ma anche del conducente (che prima di iniziare la marcia deve
controllare che essa avvenga in conformità delle normali norme di prudenza e
sicurezza), fra costoro si forma un consenso a circolare senza precauzioni,
con accettazione dei relativi rischi". Tra questi rientra, non solo il danno
verso terzi, ma anche i danni subiti dal "passeggero" che viaggiava senza
cintura.
Nel caso specifico, il 70 per cento della responsabilità sull'incidente è
stato attribuito a Giuseppe (50 per colpa nella guida e 20 per non averle
fatto indossare la cintura) e il 30 per cento a Carolina, 'colpevole' di non
essersi allacciata la cintura. Complessivamente il giovane - come ha
confermato Piazza Cavour - deve pagare 1,5 milioni di euro, il corrispettivo
di circa tre miliardi di vecchie lire.