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mauring |
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Maggio 08, 2003, 14:03:35 pm |
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Da "La Repubblica": "Venduto dalla testa ai piedi": così il quotidiano popolare tedesco 'Bild' titola un servizio sulle sponsorizzazioni di Michael Schumacher in base al quale il pilota della Ferrari guadagnerebbe oltre 51 milioni di euro. Il titolo parafrasa il celebre verso della canzone della divina Marlene Dietrich, che diceva di essere "innamorata dalla testa ai piedi"; tuttavia, in questo caso non si parla di sentimenti ma di soldi. "Schumi è il miglior cartellone di pubblicità al mondo", si legge nell'articolo in cui si rivela che il manager del cinque volte campione del mondo, Willi Weber ha da poco firmato un contratto con la Sting, che pagherà nei prossimi due anni 500 mila euro perchè il pilota indossi i suoi occhiali da sole. Il campione incasserebbe ogni anno, solamente dalla Ferrari, 38 milioni di euro, oltre a 13 milioni che gli deriverebbero ogni stagione dagli sponsor e dalla vendita del merchandising della scuderia di Maranello: in tutto, 51 milioni di euro. Accanto al testo, compare una foto di Schumi seduto con una serie di frecce che indicano i singoli sponsor ed il loro 'valore': dal cappellino alle scarpette da corsa. " CORRERE SEMPRE, E A CALCI NEL CULO !!!!
Pioggia, neve, grandine, fulmini e saette che siano! Paghiamo tutto noi, sotto varie forme, e vogliamo lo spettacolo! Fosse anche quello di un groviglio di macchine ogni gran premio. Nessuno li obbliga, sanno cosa rischiano, e il rischio e' profumatamente ricompensato. Mi dispiace ma quando lo sport diventa business a questi livelli, io come spettatore divento esigente e cinico. ED ESIGO DI NON ADDORMENTARMI DAVANTI ALLA F1.
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Loggato
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Maggio 08, 2003, 14:22:21 pm |
Utente standard, V12, 77602 posts |
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Non importa che ribadisca ancora una volta che la penso diversamente, perché ne avevamo già parlato... però secondo me la vedi in maniera troppo estrema. Schumacher è uno strapagato perché evidentemente ha saputo vendersi al meglio. Buon per lui, se avessi avuto le stesse capacità avrei fatto allo stesso modo. NON lo pago io. È dipendende di una azienda privata di cui non ho nemmeno un'azione, e nessuno mi obbliga a comprare nulla di ciò che lui sponsorizza. Il rischio si lasciarci la pelle, IMHO, non vale tutti i miliardi del mondo. I piloti hanno il diritto di essere superprotetti. Detto questo, non tutti i piloti prendono i 51 Milioni di euro di Schumacher, c'è anche chi paga per correre. Quelli, almeno, hanno il diritto di essere tutelati?
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&re@ |
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Maggio 08, 2003, 14:40:52 pm |
Utente standard, V12, 77602 posts |
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Non tuteliamo nemmeno i lavoratori che fanno lavori a rischio per far mangiare la famiglia, figuriamoci se mi devo preoccupare di tutelare chi fa un lavoro strapagato per libera scelta.
Per quanto riguarda chi e' disposto a pagare per correre (come per fare qualsiasi altro sport pericoloso), se muore si dice quasi sempre: "in fondo e' morto facendo quello che gli piaceva fare".
Lo stesso non si puo' dire di un'operaio che, stanco dopo 10 ore di lavoro massacrante, muore schiacciato dalla pressa per una disattenzione.
No, a me dispiace per l'operaio come per il pilota, allo stesso modo. Le frasi che si dicono quando muore un pilota, sono ad uso e consumo dei benpensanti che non ritengono gli sport motoristici degni di essere praticati a causa del loro alto livello di rischio. E il fatto che un lavoratore qualunque muoia compiendo il proprio lavoro non è una giustificazione: quel lavoratore, come il pilota, non sarebbe dovuto morire, ed è sbagliato non tutelarlo.
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Velox |
Sognando una rossa |
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Maggio 08, 2003, 14:45:43 pm |
Utente standard, V12, 999 posts |
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NON lo pago io. È dipendende di una azienda privata di cui non ho nemmeno un'azione, e nessuno mi obbliga a comprare nulla di ciò che lui sponsorizza.
E qui che casca l'asino (è un modo di dire, senza offesa). Sei sicuro di non comprare mai un prodotto che lui pubblicizza nella sua tuta o nella sua auto? Cento percento sicuro? E chiunque (anche io beninteso) compra un tale prodotto paga parte del suo stipendio e tale prodotto sarebbe meno caro se non fosse sponsor di Schumacher. E a questo argomento, mi viene sempre in mente una scena che si ripete regolarmente al supermercato. Mia figlia di 9 anni dice sempre: compra il prodotto X perché c'è la cosa YZ in regalo, oppure il prodotto FGH da un litro gratis. E io ogni volta a dirgli che niente è gratis, ma è tutto compreso nel prezzo, che senza ste fregature di regali sarebbe di gran lunga inferiore. Emblematico è stato il caso Barilla anni fa e i suoi punti. Finito coi punti, i prezzi erano diminuiti del 30%... perché secondo voi? Non prendiamoci per il naso, in un modo o nell'altro, siamo sempre noi che paghiamo
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mauring |
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Maggio 08, 2003, 14:48:30 pm |
Visitatore, , posts |
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Se vieni pagato profumatamente per rischiare, e tu accetti benche' non costretto, io non mi ritengo in obbligo di tutelarti da alcunche'.
Quando Patrick De Gajardon (come casso si scrive ?), dopo essersi buttato col paracadute 200 volte al giorno per 10 anni nei posti piu' rischiosi, si e' spiaccicato al suolo, non nascondo che mi e' venuto tanto da ridere. Dovevamo tutelare anche quello ? Correndogli dietro con una squadra di vigili del fuoco col telone, pagati dai contribuenti ?
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Loggato
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&re@ |
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Maggio 08, 2003, 14:53:36 pm |
Utente standard, V12, 77602 posts |
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Se vieni pagato profumatamente per rischiare, e tu accetti benche' non costretto, io non mi ritengo in obbligo di tutelarti da alcunche'.
Quando Patrick De Gajardon (come casso si scrive ?), dopo essersi buttato col paracadute 200 volte al giorno per 10 anni nei posti piu' rischiosi, si e' spiaccicato al suolo, non nascondo che mi e' venuto tanto da ridere. Dovevamo tutelare anche quello ? Correndogli dietro con una squadra di vigili del fuoco col telone, pagati dai contribuenti ?
Aspetta, ma non sto mica dicendo che i piloti devono essere tutelati dai contribuenti. Devono essere tutelati dalla Federazione Sportiva per la quale corrono, che intasca gli introiti derivanti dai GP. Parte di quegli introiti deve essere spesa per la loro sicurezza, anche se ovviamente la sicurezza totale non si avrà mai. Però mandarli "nudi allo sbaraglio" perché tanto sono superpagati mi sembra sbagliato. Anche Gajardon (o come cazzo si scrive) mica posso tutelarlo io, è ovvio, come faccio?
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Velox |
Sognando una rossa |
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Maggio 08, 2003, 14:58:35 pm |
Utente standard, V12, 999 posts |
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Non ho detto che non lo compro, ho detto che non sono obbligato a farlo. Se lo faccio, è una mia scelta, non me l'ha imposto Schumacher.
Quello che la maggior prte di noi (a meno di non essere anche noi miliardari) non sempre capisce, è che le aziende non sono enti di beneficienza e non danno niente per niente. E siccome la ricchezza non si può creare dal nulla, i soldi che arrivano a Schumacher li deve per forza sborsare la massa, cioè noi. Basta comprare un pacchetto di Marlboro al giorno e anche tu gli hai dato i soldi. Un terzo degli italiani paga il suo stipendio ogni anno e sai come? Acquistando Fiat ovviamente. E nè la Fiat nè la Marlboro danno soldi in beneficenza a Schumacher ma li prendono da te acquirente e se non in maniera diretta, il circolo dell'economia deve pur chiudersi e ci arriverà in qualche altra maniera a prendere i soldi da te. Non ti dimenticare, è la massa che alla fine ci rimette sempre economicamente, perché i ricchi diventano sempre più ricchi e sempre meno, i poveri sempre più poveri e sempre di più.
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Maggio 08, 2003, 15:05:23 pm |
Utente standard, V12, 77602 posts |
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Quello che la maggior prte di noi (a meno di non essere anche noi miliardari) non sempre capisce, è che le aziende non sono enti di beneficienza e non danno niente per niente. E siccome la ricchezza non si può creare dal nulla, i soldi che arrivano a Schumacher li deve per forza sborsare la massa, cioè noi. Basta comprare un pacchetto di Marlboro al giorno e anche tu gli hai dato i soldi. Un terzo degli italiani paga il suo stipendio ogni anno e sai come? Acquistando Fiat ovviamente. E nè la Fiat nè la Marlboro danno soldi in beneficenza a Schumacher ma li prendono da te acquirente e se non in maniera diretta, il circolo dell'economia deve pur chiudersi e ci arriverà in qualche altra maniera a prendere i soldi da te. Non ti dimenticare, è la massa che alla fine ci rimette sempre economicamente, perché i ricchi diventano sempre più ricchi e sempre meno, i poveri sempre più poveri e sempre di più.
Sì, certo, la civiltà capitalistica si basa su questo. E allora? Ho appena comprato un cellulare della Siemens anche se è sponsor McLaren, e Ron Dennis mi sta sui coglioni. Ma mica l'ho comprato per Ron Dennis, l'ho comprato perché ho ritenuto che facesse al caso mio. È ovvio che se io spendo c'è qualcuno che guadagna, ma allora che faccio, non compro più nulla? La Fiat non fa beneficenza? È vero, nessuna grande industria la fa. Però la Fiat dà lavoro a migliaia di persone (fallimento a parte...), quindi in un certo senso se compro una Fiat aiuto quelle persone a sbarcare il lunario (in realtà il discorso è più complesso, ma lo porto all'estremo). Ma se compro una Fiat, lo faccio perché egoisticamente voglio quella macchina, non per far beneficenza.
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Velox |
Sognando una rossa |
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Maggio 08, 2003, 15:10:01 pm |
Utente standard, V12, 999 posts |
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Sì, certo, la civiltà capitalistica si basa su questo. E allora? Ho appena comprato un cellulare della Siemens anche se è sponsor McLaren, e Ron Dennis mi sta sui coglioni. Ma mica l'ho comprato per Ron Dennis, l'ho comprato perché ho ritenuto che facesse al caso mio. È ovvio che se io spendo c'è qualcuno che guadagna, ma allora che faccio, non compro più nulla? La Fiat non fa beneficenza? È vero, nessuna grande industria la fa. Però la Fiat dà lavoro a migliaia di persone (fallimento a parte...), quindi in un certo senso se compro una Fiat aiuto quelle persone a sbarcare il lunario (in realtà il discorso è più complesso, ma lo porto all'estremo). Ma se compro una Fiat, lo faccio perché egoisticamente voglio quella macchina, non per far beneficenza.
Perfettamente d'accordo, 100%. E io non voglio cambiare lo stato delle cose. Ma dalle tue righe sembrava dedursi che a noi non ce ne frega niente perché non siamo noi a pagarlo, e volevo confutare questo perché non è vero.
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Loggato
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Maggio 08, 2003, 15:18:48 pm |
Utente standard, V12, 77602 posts |
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Perfettamente d'accordo, 100%. E io non voglio cambiare lo stato delle cose. Ma dalle tue righe sembrava dedursi che a noi non ce ne frega niente perché non siamo noi a pagarlo, e volevo confutare questo perché non è vero.
Ah, OK, non intendevo quello ovviamente. Siamo noi, indirettamente, a pagarli, attraverso le cose che acquistiamo, ma lo facciamo per nostra libera scelta (cioè non ne siamo costretti). Quindi, in pratica, buon per loro se sono riusciti a sfruttare questo stato di cose. Mi scuso se sono stato frainteso.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Maggio 09, 2003, 12:29:06 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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No, a me dispiace per l'operaio come per il pilota, allo stesso modo. Le frasi che si dicono quando muore un pilota, sono ad uso e consumo dei benpensanti che non ritengono gli sport motoristici degni di essere praticati a causa del loro alto livello di rischio. E il fatto che un lavoratore qualunque muoia compiendo il proprio lavoro non è una giustificazione: quel lavoratore, come il pilota, non sarebbe dovuto morire, ed è sbagliato non tutelarlo.
Il problema è che se muore un pilota succede un polverone se muore un operaio non se ne accorge nessuno ... Lavoro in un'azienda dove progettiamo e costruiamo inpianti per la lavorazione della lamiera: se vedessi come lavorano nelle aciaierie, nelle siderurgie e nei centri servizi ti spaventeresti. Il problema è che il pilota lo proteggono il lavoratore no! Se succede un'incidente ad un pilota (vedi Senna) si cerca la colpa di qualcuno, se succede ad un operaio è stata una disgrazia; e si discraziatamente lui non era nessuno. Triste la vita
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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&re@ |
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Maggio 09, 2003, 13:00:02 pm |
Utente standard, V12, 77602 posts |
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Il problema è che se muore un pilota succede un polverone se muore un operaio non se ne accorge nessuno ... Lavoro in un'azienda dove progettiamo e costruiamo inpianti per la lavorazione della lamiera: se vedessi come lavorano nelle aciaierie, nelle siderurgie e nei centri servizi ti spaventeresti. Il problema è che il pilota lo proteggono il lavoratore no! Se succede un'incidente ad un pilota (vedi Senna) si cerca la colpa di qualcuno, se succede ad un operaio è stata una disgrazia; e si discraziatamente lui non era nessuno. Triste la vita Quello purtroppo è dato dalla maggiore risonanza dell'evento rispetto a quello analogo dell'operaio, non certo dalla minore importanza o dignità della persona-operaio rispetto alla persona-pilota. Anche sul recente problema dei licenziamenti Fiat si è alzato un gran polverone, mentre se licenziano me non se ne accorge nessuno. Ma, con tutto il rispetto, credo il mio licenziamento produrrebbe un danno famigliare tale e quale a quello dell'operaio della Fiat. Io non dico che i piloti meritino più sicurezza degli operai, ma che sarebbe bello se entrambe le categorie potessero giovarsi della identica, massima sicurezza possibile.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Maggio 09, 2003, 13:43:55 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Io non dico che i piloti meritino più sicurezza degli operai, ma che sarebbe bello se entrambe le categorie potessero giovarsi della identica, massima sicurezza possibile.
E' vero quello che affermi, e credo che cmq che il Losna nei suoi primi capoversi abbia centrato il punto della questione. Tieni però presente chi i "miti" sono stati costruiti anche su questo, cioè una passione sfrenata per i motori alla quale si darebbe anche la vita (il tuo avatar parla da solo ...); I Villeneuve, i Barry Sheen, i Mansel, gli Schwantz sono quelli che alimentano la passione per i motori. Gli Zanardi danno degli esempi e degli insegnamenti di vita (per la serie "la vita è bella: viviamola! Gente come zanardi dovrebbe andare in giro per le scuole a diffondere nei più giovani la voglia e la bellezza della vita, perchè storie come le sue valgono più di tutte le parole del mondo). Sono stufo dei calcolatori che sono bravi sono loro, che se perdono è perchè la macchina non va, se sbagliano è colpa dei meccanici che hanno sbagliato la taratura; BASTA!!! Gente che piange che vuole le macchine sicure e che ... bla bla bla. Sapete che facciamo? Facciamo le macchine telecomandate e non se ne parla più! Anzi, perchè "sbattersi" così tanto? Inseriamo i dati delle monoposte e dei piloti in un PC con un programma similutore che simula il gran premio e ci da l'odine di arrivo; cosa c'è di più semplice e sicuro? Così almeno anche il Mauring potrà dire una volta tanto che "L'ELETTRONICA HA DIMINUITO I COSTI E AUMENTATO LA SICUREZZA!!!"
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Loggato
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