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seth1974 |
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Maggio 27, 2003, 15:24:29 pm |
Visitatore, , posts |
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I feriti sono 334 mila. Ravenna e Piacenza le province più a rischio Incidenti, nel 2001 oltre 6 mila morti sulle strade Le cause: cattiva guida, eccesso di velocità, distrazione. Dal 1978 le vittime sono state 170 mila persone BOLOGNA - Una vera e propria strage sulle strade italiane. Nel 2001, secondo un'elaborazione dell'ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna basata su dati raccolti dall'Istituto centrale di statistica, sono avvenuti in Italia 235.142 incidenti stradali che hanno causato la morte di 6.682 persone e il ferimento di 334.679. In un anno, rispetto al 2000, incidenti, morti e feriti sono aumentati rispettivamente del 2,7, 0,5 e 4,1 per cento. Ogni giorno, sono avvenuti mediamente circa 644 incidenti, che hanno causato 18 morti e 917 feriti.
(Ansa) MINIMI E MASSIMI - I dati «storici» fanno ancora più imprssione: tra il 1978 e il 2001 sulla strada è scomparso l'equivalente di un grosso capoluogo di provincia, 170 mila persone. Il picco è stato registrato nel 1980 con 8.537 morti. Il minimo è del 1996 con 6.193. Secondo le direttive comunitarie, entro il 2010 l'Italia dovrebbe ridurre del 40% il numero di morti e feriti. L' Italia, che rientra nei paesi considerati a medio rischio, assieme ad Austria, Belgio, Francia e Irlanda, ha registrato un' incidenza di morti sulla popolazione pari a 12 ogni 100.000 abitanti. Ci superano Portogallo (21), Grecia (20), Lussemburgo (17), Spagna (15), Belgio (14) e Francia (14). Il rapporto più basso appartiene al Regno Unito, con 6 morti per incidenti stradali ogni 100.000 abitanti. Seguono, con 7, Svezia e Olanda, la Finlandia con 8.
LE CAUSE - 3.129 morti sono da attribuire alla cattiva guida del conducente. In testa l'eccesso di velocità che è costato la vita di quasi 1.000 persone. Seguono la guida distratta o andamento indeciso con 609 morti, la guida contromano con 354 e il mancato rispetto della distanza di sicurezza con 275. 126 persone hanno inoltre perso la vita per la mancata precedenza agli attraversamenti pedonali. Quasi la metà dei morti ha perso la vita in rettilinei, più dell' 80% percorreva strade dal fondo asciutto, circa il 75% è morto sotto il cielo sereno. Il mese più critico è stato luglio, seguito da agosto e settembre. Tra i giorni della settimana in testa è il sabato, seguito dalla domenica. Le ore più a rischio sono quelle comprese tra le quattro e le otto del pomeriggio, quando è in atto il rientro dal lavoro.
PROVINCE - In ambito territoriale, rapportando il numero dei morti registrato nelle province con la rispettiva popolazione, i primi tre posti sono tutti occupati da province dell' Emilia-Romagna. La maglia nera appartiene a Ravenna con 33,35 morti ogni 100.000 abitanti, davanti a Piacenza (25,77) e Reggio Emilia (24,46). Al quarto posto Latina (24,22), seguita da Verbano-Cusio-Ossola (22,01), Sondrio (21,49), Mantova (21,44), Bolzano (20,95), Ferrara (20,62) e Siena (19,42). L'ultimo posto è occupato dalla provincia di Napoli, con 2,68 morti ogni 100.000 abitanti, davanti ad Agrigento (4,02), Trapani (4,23) e Vibo-Valentia (5,27). 27 maggio 2003
tRATTO DA iL CORRIERE.IT
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 27, 2003, 15:30:55 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Napoli è la provincia più sicura Allora aboliamo i semafori, le precedenze, l'uso del casco e delle cintura di sicurezza in tutta Italia e avremo molti meno incidenti con morti! « Ultima modifica: Maggio 27, 2003, 15:31:28 pm da baranzo »
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 27, 2003, 15:35:48 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Oltretutto la tangenziale di Napoli è perennemente al primo posto tra le statistiche delle strade più pericolose d'Italia.
Questi dati sono pericolosi, un uso aberrante delle statistiche potrebbe indurre a credere che quanto ho scritto prima possa effettivamente corrispondere al vero.
Avrei dovuto anche aggiungere che la il parco circolante napoletano è obsoleto (senza i dispositivi di sicurezza a cui tanti non possono rinunciare), che le revisioni sono ancora più farsesche che nel resto d'Italia ed il quadro sarebbe stato completo...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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lou |
La mia auto preferita? La prossima... |
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Maggio 27, 2003, 15:46:36 pm |
Staff, V12, 10160 posts |
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Qui in Belgio e Lussemburgo in genere trovo che si guidi più calmamente che in Italia, rispettando molto di più il codice e gli altri utenti e si utilizzano sistematicamente le cinture. Le poche volte che vengo in Italia ( parlo della provincia di Cuneo, non di Roma o Napoli) sono quasi sempre teso perchè su strada ne vedo di tutti i colori. Un mese fa tra Cuneo ed Alba, alle 8 di mattina, sono stato vittima di una mezza dozzina di sorpassi suicidi. Eppure dalla statistica di cui sopra emerge che i morti per 100000 abitanti in Italia sono inferiori al Belgio e ancor più al Lussemburgo. Questo mi fa pensare che forse quel tipo di dato da solo non è troppo significativo. Estremizzando si potrebbe sostenere che il paese X è il più sicuro dato che ha solo un morto ogni 100000 abitanti; poi magari si scopre che quel paese ha solo 10 automobilisti, oppure, chennesso', una rete stradale immensa in rapporto al parco vetture, ecc. Per avere un quadro più esaustivo bisognerebbe sicuramente utilizzare molti altri parametri; parco circolante, rete stradale, kilometri percorsi mediamente e forse altri ancora; altrimenti si rischia di falsare la realtà.
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Quand je m'examine, je m'inquiète. Quand je me compare, je me rassure. (Talleyrand)
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Loggato
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Phormula |
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Maggio 27, 2003, 16:48:52 pm |
Visitatore, , posts |
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Sinceramente è una statistica il cui risultato non mi sorprende più di tanto. Un conto sono gli incidenti ed un altro sono i morti. In una situazione di traffico congestionato è facile ammaccare la macchina o lussarsi una spalla, più difficile lasciarci le penne sul colpo. Gli incidenti mortali in tangenziale a Milano succedono quasi sempre di notte, quando non c'è nessuno e la gente si sente autorizzata a correre. E, oltre ai morti, pensiamo anche agli invalidi, a tutta quella gente che passa la vita su una sedia a rotelle per colpa di un incidente.
Gli incidenti sono il prodotto della combinazione di tre fattori: uomo, strada e veicolo. Purtroppo in Italia siamo carenti da tutti e tre i punti di vista. Ci manca ancora una cultura dell'automobile da paese moderno, sotto tutti e tre i punti di vista:
Uomo Non occorre che ripeta ancora che in Italia: - Dopo avere preso la patente, uno si ritaglia la sua personale interpretazione del codice (fatta di quello che è permesso, quello che è vietato ma si può fare lo stesso e quello che è vietato e non si può fare) e guida in base a questa. - Tanti automobilisti si credono piloti provetti, anche quando sono si e no mediocri. Non basta essere capaci di pestare su un pedale per saper correre. - L'automobile è percepita ancora come una estensione del proprio io e gli altri automobilisti sono considerati come ostacoli sul proprio cammino o come duellanti da sfidare. - La guida sicura è fatta per il 90% dalla capacità di prevedere, di anticipare. Ogni tanto mi diverto a mostrare agli amici delle situazioni di traffico e a chiedere che cosa non va. E le risposte sono incredibili.
Strada Da noi deve ancora passare il concetto della responsabilità della strada. Fa parte di una cultura tutta italiana, che ha i suoi caposaldi nella responsabilità diluita (la responsabilità è di tutti e quindi di nessuno) e nel fatto che è più facile inaugurare che mantenere. Ciò fa si che non si identifichino adeguatamente i punti in cui avvengono incidenti con maggiore frequenza, non si intervenga per porvi rimedio e non si possa punire chi avrebbe dovuto farlo o non lo ha fatto.
Mezzo A giudicare dalle condizioni in cui girano certi veicoli, io sono convinto che ci sia ancora molto da fare. Il problema non è tanto di revisioni, ma di cultura. Quando sento la gente che dice "devo cambiare le gomme o rifare i freni per passare la revisione", mi vengono i capelli dritti. Non "devo cambiare le gomme perchè così la macchina non è sicura". Quando non si fanno prestare quattro cerchi con annesse gomme SOLO per passare la revisione. Ogni commento è superfluo.
Una grossa responsabilità in tutto questo secondo me è nelle forze dell'ordine. Ormai in Italia il codice prevede due infrazioni: divieto di sosta ed eccesso di velocità, la seconda meglio se contestata su una strada piana dove non ci sono pericoli ma solo limiti bassi. Tutto il resto è permesso e se ti beccano è solo questione di sfiga.
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 27, 2003, 17:41:36 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Non ci siamo, le argomentazioni portate da Phormula contraddicono completamente i dati statistici:
-a livello di di densità di traffico, Milano e Napoli sono assolutamente equiparabili, eppure l'indice di mortalità è molto inferiore nella seconda città. Perché?
-uomo, in pratica prendendo in esame i dati della statistica sembrerebbe che gli automobilisti del sud Italia ricevano una formazione migliore, siano più umili rispetto alle proprie capacità ed abbiano una maggiore capacità di prevedere il traffico di quelli del nord. Vi risulta?
-strada, visto che al sud vi sono meno incidenti mortali, seguendo il tuo ragionamento una delle cause è il fatto che le strade sono tenute meglio. Sicuro?
-anche il parco veicoli al sud deve per forza essere più moderno e tenuto in migliore efficienza che al nord, altrimenti non si spiegherebbe questa disparità di numero di vittime della strada...
Phormula, le tue ipotesi possono essere ragionevolmente considerate logiche e condivisibili, ma sulla base delle tue ipotesi i dati statistici assumono delle connotazioni paradossali. Quello che ti chiedo, sulla base della tua competenza, è provare a spiegare perché le statistiche riportano dei dati che vanno contro la tua logica.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Phormula |
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Maggio 27, 2003, 17:44:55 pm |
Visitatore, , posts |
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Phormula, le tue ipotesi possono essere ragionevolmente considerate logiche e condivisibili, ma sulla base delle tue ipotesi i dati statistici assumono delle connotazioni paradossali. Quello che ti chiedo, sulla base della tua competenza, è provare a spiegare perché le statistiche riportano dei dati che vanno contro la tua logica.
Napoli ha una incidentalità più alta di Milano, solo che ci si fa meno male perchè il traffico è più congestionato e quindi le velocità medie più basse. Ti cito le parole di un ex-collega. "A Napoli sono quasi certo di ammaccare un parafango, a Milano ho paura di sfasciare una macchina".
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 27, 2003, 17:50:45 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Napoli ha una incidentalità più alta di Milano, solo che ci si fa meno male perchè il traffico è più congestionato e quindi le velocità medie più basse. Ti cito le parole di un ex-collega. "A Napoli sono quasi certo di ammaccare un parafango, a Milano ho paura di sfasciare una macchina".
A Napoli ci sono andato parecchie volte, a Milano ci ho vissuto parecchi anni, tuttavia non mi sembra che a livello di congestionamento del traffico ci siano delle grandi differenze: negli orari di punta il traffico è bloccato in entrambe le città, ma la sera anche a Napoli le strade sono libere, e gente che corre, e parecchio, se ne vede. Bisignerebbe chiederne conferma ai napoletani de forum, comunque ho provato l'ebbrezza dei 120 in via Caracciolo la sera (non guidavo io, era un taxi ) e non era un caso isolato...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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vecchioliè |
basta che stai bbuon'a sotto |
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Maggio 27, 2003, 18:12:04 pm |
Utente standard, V12, 1512 posts |
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scusate, forse il problema è un altro. indubbiamente situazioni di traffico congestionato sono cmuni a milano e napoli, così come è probabile (ma lo dico per sentto dire visto che a Mi non ci sono mai stato) che il dissesto delle strade napoletane sia più grave. Tuttavia gli incidenti più gravi, quelli con morti e molti feriti, certo possono avvenire in città con più frequenza di quanto si creda (bastano una strada sgombra alle 2 di notte, un'auto lanciata a 120 all'ora e uno stop/semaforo non rispettato) ma avvengono anche su strade a scorrimento veloce ed autostrade, e su quella, anche perchè la nostra A3 è pericolossissima e piena di cantieri, posso dire una cosa: da quel che ho visto (PaoLOsna, ne sai qualcosa? ) al nord si corre molto di più proprio sulle autostrade, favoriti da una situazione viaia mediamente migliore. Tralasciando il fatto che se si tenessero medie simili sulla SA/RC la popolazione del sud sarebbe ridotta al lumicino(non lo dite a Bossi...se no porta il limite a 190) di fatto in un incidente fatto a 170/190 al'ora anche con l'auto + sicura del mondo ci sono buone probabilità di andare al creatore. Magari sull'A3 si muore anche a 60 all'ora (sgrat sgrat) ma è un evento + raro. Dunque può essere (dico pùò essere,senza dati alla mano non mi permetto di affermare niente con sicurezza) che le statistiche vengano influenzate da questa situazione.
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90cv non sono 100...e non sono neanche 110!(citazione) 3 cilindri non sono 4 e 12V son meno di 16 (esperienza di vita) ogni scarraf....caffettiera è bell'a mamma soia(saggezza popolare)
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Phormula |
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Maggio 27, 2003, 21:38:15 pm |
Visitatore, , posts |
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Io posso portare un paio di esempi. Vicino a casa dei miei c'é una strada provinciale, fiancheggiata da alberi. Il limite é a 70 km/h e in alcuni tratti a 50. Non succedono molti incidenti, però ogni anno su quella strada ci lasciano le penne quattro-cinque persone. L'impatto contro l'albero é spesso fatale.
Vicino a dove abito io c'é un incrocio. La visibilità é assicurata da uno specchio, che spesso é sporco, storto o oscurato dai rami della vicina siepe. Infatti per terra ci sono sempre vetri o pezzi di plastica, a testimonianza di incidenti "freschi". Per fortuna l'incrocio si trova su una curva brusca e le velocità in gioco sono ridotte dalla conformazione della strada. Che io sappia negli ultimi 5 anni non c'é stato nessun incidente che abbia richiesto l'intervento del carro funebre.
Ora, se facciamo una casistica sulla base degli incidenti mortali, il primo tratto di strada (lungo circa 5 km) é pericolosissimo e i mazzi di fiori appesi agli alberi me lo ricordano ogni volta che ci passo. Il secondo invece, che pur causa un numero molto più grande di incidenti, verrebbe classificato come "sicuro".
Ora, se Napoli fosse la provincia sicura che tutti diciamo, perché assicurare una macchina a Napoli é così costoso? Sto parlando della responsabilità civile, non del furto e incendio. A quel punto mi viene da pensare che un conto é la mortalità e un conto l'incidentalità, quella che porta solo a feriti e danni alle cose.
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Loggato
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Blaze |
Una Mini è come un amore... |
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Maggio 27, 2003, 21:45:18 pm |
Utente standard, V12, 5963 posts |
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Ve lo dico io...qui ci sono meno morti perchè le capacità di guida dei meridionali sono ben superiori.Quindi gli incidenti vngono evitati o sono meno gravi.Ecco la ragione!
No dai,a parte gli scherzi (in effetti ci sarebbe poco da scherzare). La statistica sembra strana.Certo,bisognerebbe vedere come sono stati raccolti i dati (però,se è come dice Losna,un confronto interno si può fare),però risulta difficile crederci. In effetti,come dice andrea,potrebbe essere che le strade qui sono più congestionate.Tuttavia non conosco la situazione al nord..Però c'è da dire che di notte anche qui le strade sono una bellezza.Non c'è nessuno. Potrebbe essere un motivo fisico?Qui le strade sono piene di curve,salite,discese.I rettilinei lunghi li troviamo solo in autostrada...magari questo fattore incide...impegna più la guida oppure favorisce l'abbassamento della vel media...
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"When you have everything,you have everything to lose".Le perle del mio garage? - Fiat Stilo 1.6 16v benzina/gpl 2002 - Fiat Punto 55 s 1995 -Rover Mini Jet Black,998cc,anno 89,nero pastello-tetto grigio. -Kawasaki Versys 650 , 2009
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 28, 2003, 12:25:56 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Ve lo dico io...qui ci sono meno morti perchè le capacità di guida dei meridionali sono ben superiori.Quindi gli incidenti vngono evitati o sono meno gravi.Ecco la ragione!
No dai,a parte gli scherzi (in effetti ci sarebbe poco da scherzare). La statistica sembra strana.Certo,bisognerebbe vedere come sono stati raccolti i dati (però,se è come dice Losna,un confronto interno si può fare),però risulta difficile crederci. In effetti,come dice andrea,potrebbe essere che le strade qui sono più congestionate.Tuttavia non conosco la situazione al nord..Però c'è da dire che di notte anche qui le strade sono una bellezza.Non c'è nessuno. Potrebbe essere un motivo fisico?Qui le strade sono piene di curve,salite,discese.I rettilinei lunghi li troviamo solo in autostrada...magari questo fattore incide...impegna più la guida oppure favorisce l'abbassamento della vel media...
Tralascio di soffermarmi sulla tua affermazione sulle superiori capacità di guida dei meridionali ( ), vorrei invece farti notare come tra le provincie più pericolose ci sono Bolzano, Sondrio e Verbania, che di salite, discese e curve ne hanno non poche...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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vatanen |
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Maggio 28, 2003, 23:20:08 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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direi che avete dimenticato di contare una cosa in napoli vs milano....a mio avviso a napoli di macchine ce ne sono molte meno,sono generalmente meno potenti e sopratutto sono pochi i giovani che l'hanno...se di lavoro ce n'è poco,ci saran pure meno soldi e quindi meno auto...ancor men oauto che corrono.altra cosa,i milanesi corrono sempre.quando vado a milano ci resto male.gente che cammina come se stesse facendo footing,ma è in piazza.altri che sulle scale mobili corrono ecc ecc la mia ex,mi faceva impallidire nel traffico e ancor più in tange.se non andava a 130 con la sua micra,iniziava a suonare il clacson....ad ogni modo io voglio sempre ricordare che la velocità è un pericolo per chi non sa andare o per chi incontra chi non sa guidare.gli incidenti di gente che sa andar forte sono sempre pochi.chi non sa guidare invece rompe macchine a ripetizione o provoca incidenti.l'incapacità è la prima pericolosità....
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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