Un po' in ritardo, ma ho partorito il test, come da gentile e apprezzata richiesta
Ho solo tre foto, ma presto farò un servizio completo, appena c'è bel tempo e mio padre lava la macchina
JAGUAR XJ8 4,2 Prima c?era la XJ8, ultima evoluzione della 6° generazione della prima berlina sportiva, un tempo la più veloce del mondo, spinta com?era da un vellutato V12. Lunga e sinuosa, accovacciata al suolo, con un cofano immenso e uno sbalzo posteriore slanciato e lunghissimo, un cruscotto corto e un?abitabilità posteriore imbarazzante vista l?altezza di 131 cm (come una XK o una Porsche 911). Quei 131 cm spalmati su oltre 5 metri di lunghezza però, la rendevano assurda, auto d?altri tempi, eccentrica, e per questo potentemente affascinante.
ASPETTO
Beh, dimenticate tutto, reset. Salto in avanti nel tempo, come dice lo slogan di presentazione della nuova Xj (codice X350). Alluminio, sospensioni pneumatiche, abitabilità tedesca e passo di 303 cm (il migliore fra le concorrenti). Il fascino si perde un po?, ma a Coventry devono essere davvero ostinati, per fortuna, per disegnare ancora uno sbalzo posteriore ragguardevole, che inevitabilmente riduce la dimensione del bagagliaio (il peggiore fra le concorrenti). Insomma, una vera alternativa alle ?solite?, una vettura moderna che si pianta a cuneo fra le maglie strette della triade tedesca.
La macchina, pronta consegna, è verniciata col classicissimo e brevettato British Racing Green. Abbinato agli interni Ivory (optional) crea un gradevole contrasto e poi, più Jaguar di cosi, si muore. La pelle Ivory è particolarmente morbida per via della maggiore battitura ricevuta. Il colore è una via di mezzo fra il bianco, l?avorio e il crema. Qualcosa di meravigliosamente avvolgente, caldo e lussuoso.
I cerchi non mi piacciono troppo, ma questo passa la parrocchia della pronta consegna. La macchina ha presenza, è possente senza però essere esagerata o ingombrante.
Gli interni presentano un?evoluzione del tipico tunnel centrale Jaguar, che si prolunga sul fascione di radica che corre da parte a parte, nell?abitacolo. Sono curati e perfetti, come ci si aspetta. L?abitabilità è ottima, anche se non ci si sente persi nello spazio, ma piuttosto circondati e protetti. Dietro si sta benone, finalmente. I sedili anteriori sono avvolgenti, pur non essendo quelli sportivi, disponibili di serie sulle versioni sportive o a richiesta su quelle classiche. Hanno 16 regolazioni (compresa la lunghezza del cuscino), 3 memorie e sono accompagnati da volante e pedaliera regolabili elettricamente. L?unico difetto è il poggiabraccia: è molto comodo, largo e all?altezza giusta, ma ha un meccanismo di chiusura assurdo, che confligge con lo scorrimento, e nasconde un portalattine doppio molto poco estetico. Comunque è sufficiente tenere chiuso il tutto e l?occhio è soddisfatto.
GUiDA
Inserendo le chiavi, il sedile e il volante si portano in posizione di guida e il V8 si mette in moto veloce e pronto. Appoggiare le mani sul legno della corona e del pomello aumenta il piacere di guida. Il motore è molto dolce. Salendo in tangenziale, appena ritirata, e dando un colpo all?acceleratore, mi sono chiesto: "mbè? ndo cappero sono sti 300cv?"....poi il tachimetro mi ha guardato e mi ha detto "ue bello, un secondo fa eri a 50kmh e adesso sei a 130". Cioè, la potenza c?è, ma non aspettatevi niente di brutale o calci nella schiena stile anni 80. Il V8 decolla, ma non ci si accorge. O meglio, ci si accorge guardando le macchine che rimpiccioliscono nello specchietto retrovisore. Gli svincoli, le distanze, le corsie?tutto è annullato: quando pensi ad una cosa, tu schiacci e lei esegue; in un flash sei esattamente dove la tua mente aveva chiesto. Questo ti da un senso di sicurezza attiva enorme.
Sono stupito dallo sterzo: è leggerissimo, anche alle alte velocità. Dopo un primo momento di preoccupazione, ti rendi conto che in realtà conserva la sua precisione in ogni situazione. E? incredibile e ancora devo prenderci l?abitudine, assuefatto come sono a sentire lo sterzo appesantirsi man mano che cresce la velocità. Ha perso inoltre quel piccolo gioco al centro, molto fastidioso sulle precedenti Xj, perché davano un senso di galleggiamento e perdita di contatto.
L?assetto e gli ammortizzatori pneumatici sono fantastici. La macchina è assolutamente piatta, in ogni occasione e in ogni curva. Su pavè e sconnessioni è come stare su un cuscino d?aria, ma al contempo l?auto è secca e reattiva quasi come se montasse un assetto sportivo. Qualcuno la potrebbe trovare persino rigida, se si aspetta una berlinona paciosa e beccheggiante. Credo che conti anche il peso ridotto, ma la Xj si butta in curva con un?agilità che neanche da più piccole e compatte berline puoi pretendere. Per avere tutto ciò è sufficiente superare i 50 kmh sotto i quali le sospensioni sono un po? più morbide. Il tappeto volante, permette anche cambi di direzione e traiettoria fulminei.
Dicono che le sospensioni si sveglino ogni tanto durante le soste per bilanciare la macchina e che dopo i 160 kmh si abbassino di un centimetro. Mancano le regolazioni manuali dell?assetto, che invece le concorrenti offrono. Sulla Xj è tutto automatico e le sospensioni si adeguano da sole a seconda della guida e della strada.
Come alcune riviste hanno rilevato, la trazione è penalizzata dalla potenza e dalla trazione posteriore. Insomma, si sente che la dietro qualcosa scalpita, e il controllo della trazione interviene spesso; in certe curve strette e prese allegramente, l?abbinamento trazione+ammortizzatori fanno quasi saltellare il retrotreno manco fossimo su un?auto da rally. Immagino che la trazione integrale risolverebbe la questione e non stonerebbe. Ma poi forse si avrebbero altre sensazioni. Chissà.
Il motore è elastico ed è accoppiato perfettamente al cambio j-gate. Ha due anime: sotto e sopra 3000/3500 giri. Sotto il V8 è sornione: ed è bellissimo dare un leggero colpo di acceleratore, per sentire il motore fare il tipico suono gorgogliante del V8 e passare da 1500 a 3000 giri. In questo caso, non è retorica, si sente proprio un rumore simile ad un giaguaro che ?borbotta?. Dopo i 4000 giri invece si cambia totalmente. Il V8 comincia ad urlare un suono più secco, più alto, più ?veloce? e la potenza di fa sentire con più violenza, per quanto può essere violento un V8 da 298 CV.
Il cambio è perennemente acceso nella modalità "sport" perchè il programma normale è davvero "comfort" quindi tende a cambiare molto poco e a sfruttare la coppia in basso. Con lo "sport" mi trovo benissimo, cambia al momento giusto, in modo dolce, ma senza farmi venire il patema d'animo (come accade su bmw, che quando è in sport è praticamente sempre tirata e mi stressa). I cambi di marcia sono sempre dolci e inavvertibili, e tuttavia è assente il bruttissimo effetto ?scooter?.
Finalmente hanno ravvicinato le "tacche" delle marce, nella parte manuale del j-gate, quindi le cambiate manuali sono più facili e intuitive. Il j-gate si conferma - secondo me - il migliore fra i comandi semiautomatici, proprio per la sua intuitività: meglio di tiptronic e steptronic. L'unico che può impensierirlo è il tiptronic Porsche per via di alcune tarature elettroniche che lo rendono unico.
CONSIDERAZIONI VARIE
Hanno messo tutti gli ammennicoli che si convengono ad un?ammiraglia di oggi. Led di atmosfera, luci negli specchietti per illuminare il terreno, tendina parasole elettrica, chiusura elettro-comandata del bagagliaio, fanali posteriori a led (bellissima la forma a J).
Il bagagliaio è rifinito molto bene, a dispetto del mito secondo cui Jaguar curi poco questo aspetto. Finito in modo economico invece, il cassettino portaoggetti. L?apertura elettrica farebbe presupporre un vano quantomeno decoroso, e invece non è niente di speciale: anzi, la mensolina intermedia è davvero troppo sottile e povera. Anche in questo caso, come per il portalattine, chiudiamo e nascondiamo, e l?occhio è soddisfatto.
I comandi sono intuitivi, semplici da usare e molto pratici. Lo schermo touchscreen poi, ancora incredibilmente offerto come optional, è obbligatorio.
Non aspettatevi software come Audi e BMW, con le loro 800 funzioni. Qui è tutto più semplice. E tuttavia, non si sente la mancanza di nulla. Vero che si potrebbe lasciare al pilota la scelta del tipo di taratura degli ammortizzatori, ma scegliere il volume del cicalino del park control, non appare così fondamentale.
Il navigatore è preciso e la voce è suadente. Comoda la possibilità di selezionare la destinazione da una tastiera che appare sul video, evitando cosi di dover smanettare a lungo con un pirolino. Il telefono integrato ha la stessa comodità: sia numeri di telefono che sms si possono comporre direttamente sul vetro. Lo schermo permette poi altre regolazioni: luminosità e contrasto, tipo di chiusura centralizzata, volume dei vari dispositivi, ecc.
Questa macchina è dotata del Jaguar Voice, optional, che però non ho avuto ancora modo di provare: la funzione più comoda pare essere quella di poter comporre un numero di telefono e inviare la chiamata, semplicemente usando la voce. Proverò.
GIUDIZIO
Il giudizio è ottimo (anche se naturalmente, tutto quanto dico è soggettivo). La Xj, è all?altezza del suo ruolo e delle concorrenti. A volte ha qualcosa in meno, e a volte qualcosa in più: in particolare credo che abbia il grosso vantaggio di conservare il fascino che le viene dalle sue antenate; il fascino è una caratteristica rara, soprattutto in tempi dove la tecnologia e l?elettronica sembrano essere l?unico metro di confronto. Sono disposto a chiudere un occhio sul portalattine, se la macchina ? nel suo complesso ? mi da qualche emozione in più di una concorrente con il portalattine perfetto.
« Ultima modifica: Marzo 02, 2004, 08:44:06 am da jagitalia »