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MRC, Crazy
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seth1974 |
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Marzo 12, 2004, 12:50:16 pm |
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By infomotori.com
fonte non so quanto attendibile , articolo in due post perchè lunghissimo :
Maserati Quattroporte: Test Drive
Gli occhi di tutto il mondo sono su questa ammiraglia Made in Italy. I motivi sono molteplici ma in particolare si può dire che per realizzare questa grande berlina c?è stato l?incontro tra la mano del designer italiano più famoso, Pininfarina, e il ?motorista? italiano più rispettato, Ferrari. Tutto il resto viene da solo?
Linea L?elemento stilistico in questo segmento di vetture è fondamentale. Deve essere un connubio ben proporzionato tra eleganza, classicità e personalità. E senza ombra di dubbio le linee di Quattroporte sono decisamente ricche di personalità. Con un muso aggressivo, sportivo quanto basta, sottolineato da una griglia che dichiara subito che tipo di prestazioni è in grado di dare il motore che si cela dietro. Muso lungo, cintura alta, coda sinuosa alla maniera dei coupé, tanti piccoli accorgimenti stilistici che riescono a mascherare gli oltre cinque metri di lunghezza. Solo le ruote dimostrano immediatamente di cosa può essere capace e che tipo di appoggio a terra necessita.
I cerchi standard sono a 11 razze in lega leggera; con pneumatici anteriori 8.5J x 18, posteriori 10.5J x 18. Mentre è possibile ordinare anche dei cerchi opzionali a 9 razze; anteriori 8.5J x 19, posteriori 10.5J x 19. Sempre lateralmente si possono notare due piccoli particolari molto significativi: le griglie tipo ?squalo? di raffreddamento (che hanno solo una funzione estetica dato che non hanno collegamento con il vano motore) e sotto, la firma inconfondibile di Pininfarina.
Interni All?interno si è subito colpiti dalla raffinatezza delle soluzioni estetiche e dalla scelta dei materiali adottati. Linee morbide, accoglienti, materiali pregiati finemente lavorati, con una scelta praticamente infinita di soluzioni personalizzate.
Quattro le aree tematiche di personalizzazione: scelte cromatiche, finiture interne, privilegiare il viaggiare o la dinamica sportiva. Oltre ai colori degli esterni (15 in gamma) e a quelli degli interni (10 tinte di pellame Poltrona Frau), il cliente può scegliere il colore della plancia (10 tinte), del volante (10), delle cuciture (13 filati), del cielo abitacolo (3 varianti), dei tappeti interni (4), dei bordi in pelle (10), e così via. Senza dimenticare che si può anche realizzare il tutto a campione, richiedendo dei colori non in gamma. Tre le differenti modanature in legno pregiato: palissandro, radica di noce e mogano. In alternativa una finitura in metallo spazzolato di colore titanio. Vi sono anche dei pacchetti per i sedili anteriori (riscaldamento, ventilazione, massaggio, sistema autoadattativo che adegua automaticamente l'imbottitura della seduta ai movimenti del corpo) e posteriori (riscaldamento, ventilazione, massaggio).
Tutto ciò per sottolineare come, oltre all?immagine estremamente curata in modo spiccatamente artigianale dell?assieme, vi siano anche delle soluzioni tecnologiche che non sono di certo inferiori rispetto alla media delle ammiraglie presenti sul mercato. Solo che, rispetto a molte concorrenti, la tecnologia non viene ostentata, ma racchiusa in una immagine di raffinata classe. Le regolazioni elettriche del sedile, piantone, specchietti, consentono di poter trovare l?ideale posizione di guida che non è troppo sportiva ma nemmeno troppo rilassata.
Le strumentazioni di bordo sono chiare e di facile interpretazione. Forse l?unico appunto lo si può azzardare nei confronti della grafica del grande display centrale, il N.I.T. (Nodo Info Telematico), che per rimanere in tono con i colori Maserati acquista un blu mare un po? troppo intenso. Anche se il vero sound che si apprezza è quello dell?otto cilindri, va detto che l?impianto stereo a undici altoparlanti con due subwoofer appositamente realizzato dalla Bose è qualcosa di strepitoso!
Motore La base su cui si è partiti è l?otto cilindri da 4.2 litri nato in Ferrari e specificatamente adattato in Maserati. Questo motore, utilizzato già nel Coupé e nello Spyder, doveva acquisire qualche cavallo in più di potenza (ora portata a 400 CV) ma soprattutto due anime: una più fluida e confortevole fino ai 2.500-3.000 giri/min e una decisamente sportiva e performante oltre i 4.000 giri/min.
Per fare ciò si è lavorato molto nell?afflusso dell?aria, per migliorare il riempimento ai bassi regimi (farfalla dell?acceleratore elettronica, condotti di aspirazione in materiale sintetico, fasatura variabile continua degli alberi a camme lato aspirazione e elettronica di gestione adattata). Il risultato è a dir poco sorprendente. Ammesso che si riesca, non affondare il piede sull?acceleratore consente di gustare l?enorme fluidità di marcia lungo tutta l?escursione del contagiri e, se il traffico costringe ad una andatura forzatamente soft, si apprezza la grande coppia motrice che già a duemila giri è paragonabile ad un buon tremila e cinque. Sempre pronto, molto fluido e ?pieno? il motore sale di giri anche con le marce alte con una progressione che non presenta il ben che minimo indugio fino alle soglie dei settemila giri! Se invece si è liberi di scegliere l?andatura più consona, come abbiamo fatto noi in pista, ecco che si fa sentire la parte sportiva di questo V8. Mai rabbioso, a dire il vero, sempre ben gestibile, la velocità con cui spinge questa grande berlina è tale da trasformarla in un coupè.
0-100 in 5,2 secondi L?accelerazione è impensabile per una ammiraglia di questo peso (ben 1870 kg), 5,2 sec da 0 a 100 km/h, ma soprattutto la facilità con cui si gestisce l?accelerazione nelle uscite di curva è qualcosa di unico in questo segmento molto particolare. Certo va detto che l?uso della pista ci è servito solo per ragioni di sicurezza, per raggiungere le massime prestazioni, tutto il resto del test è stato fatto in strade tradizionali ed anche girando molto in città, dove la gestione dei cavalli non è mai stata impegnativa. Anzi, l?esubero di coppia consentiva di poter viaggiare con un filo di gas, prediligendo il comfort, anche nel misto collinare.
Una piccola sottolineatura la merita il sound dello scarico di questa vettura perché è veramente qualcosa di particolare, che difficilmente si dimentica: nessuna vettura ha un suono così piacevolmente intrigante.
Cambio Un capitoletto a parte lo merita la trasmissione perché la Quattroporte è l?unica ad adottare la soluzione di un cambio meccanico elettroattuato. Con tutti i pregi e i difetti che questa soluzione comporta. Di positivo c?è da dire che la presenza di una frizione consente di poter avere sempre un collegamento diretto del motore con le ruote.
Questo significa poter sfruttare il freno motore in rilascio, poter avere una risposta sempre pronta all?acceleratore ed una generale maggiore stabilità nell?andamento della marcia, soprattutto in curva. Per contro si può dire che in valore assoluto il comfort di un cambio automatico epicicloidale con convertitore di coppia è comunque superiore, anche se non può contare su tutti i vantaggi appena espressi dall?elettoattuato. A dire il vero i tecnici Maserati hanno fatto un enorme lavoro di affinamento dell?elettronica e della meccanica per mettere a punto un cambio che, nella configurazione automatica, presenti un comfort elevato.
E vien da dire che ci sono riusciti. Infatti se si ha la minima accortezza di gestire l?acceleratore in modo consono, la progressione delle cambiate appare decisamente più morbida e fluida di qualsiasi altro elettroattuato, al punto che in città, con un carico leggero, la differenza tra questo cambio e gli altri è minima. Certo non deve essere utilizzato in piena potenza pensando di poter avere sportività e comfort contemporaneamente. In quel caso è sempre più redditizio l?uso manuale con le leve al volante.
-segue-
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Loggato
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seth1974 |
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Marzo 12, 2004, 12:50:57 pm |
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- continua da sopra -
Su strada? Due sono le soluzioni di guida. Nel momento in cui si mette in moto, il cambio si pone di default in automatico. Basta pigiare l?acceleratore per partire molto dolcemente. Si lavora con l?acceleratore con una certa progressione, senza affondare e le marce vengono inserite con fluidità. Lo stesso dicasi per il rilascio, se si toglie il piede di colpo, si può avere, in funzione della velocità, una repentina scalata di marcia, se si alleggerisce morbidamente, viene mantenuta la marcia e si sfrutta il freno motore.
In questo modo abbiamo girato anche in pista con velocità di tutto rispetto e senza scossoni per cambiate improprie o scalate esagerate. Viceversa, se si pigia il pulsante in alto a destra sulla consolle centrale e si passa dall?impiego automatico a quello manuale, cambiando con le ?palette? poste dietro il volante, allora tutta la potenza e la carica dei 400 cavalli si sente in modo esplicito. Il contagiri sale con una velocità inversamente proporzionale, al punto che già a 5.000-5.500 giri è meglio apprestarsi alla cambiata per evitare inutili fuorigiri. Anche la cambiata manuale consigliamo di assecondarla con l?acceleratore per avere la migliore progressione del motore. Si può cambiare rimanendo affondati sul gas, ma non si guadagna in precisione. È meglio togliere leggermente il piede durante la cambiata per riaffondare molto velocemente quando la marcia superiore è inserita. In questo modo si danno dei parametri di velocità di utilizzo superiori all?elettronica di gestione e la cambiata appare più precisa ed efficace.
Se le cambiate, soprattutto in scalata, avvengono a regimi di rotazione elevati, che potrebbero creare dei problemi di stabilità del retrotreno, automaticamente il motore esegue una doppietta durante la scalata, il tutto per dare ancora più spirito sportivo alla guida. E qualche scarica di adrenalina in più.
?e in pista! Il comportamento dinamico della vettura è molto particolare. Del tutto diverso dalle altre ammiraglie in circolazione. Innanzitutto va detto che è di una facilità e di una sincerità nelle risposte davvero disarmante. A vederla, e a guardare i dati tecnici, sembrerebbe pesante e goffa, data la stazza e il passo di oltre tre metri, invece risponde docile ad ogni comando. Si inserisce in curva molto bene, con un leggerissimo sottosterzo in funzione della velocità, che è facile controllare entrando in curva con il piede ancora appoggiato sul pedale del freno.
In appoggio in curva è sempre ben modulabile con il piede, sente quindi i trasferimenti di carico, pur non beccheggiando eccessivamente. In uscita di curva si può gestire l?acceleratore molto facilmente fino ad arrivare al sovrasterzo di potenza, mai improvviso, e provocabile solamente disinserendo il sistema di controllo della stabilità. Che ha due logiche di lavoro: tutto inserito per il massimo controllo e sicurezza; mentre pigiando il terzo tasto sulla consolle (Sport) si può modificare la risposta del motore, delle sospensioni (a controllo elettronico Skyhook), ma soprattutto appunto dell?M.S.P (Maserati Stability Program) che consente di poter avere uno slittamento limitato in accelerazione per muoversi meglio in situazioni di scarsa aderenza.
In questo modo, su fondo stradale viscido, è possibile anche una limitata perdita di aderenza laterale, con uno slittamento delle ruote motrici verso l?esterno della curva, controllato comunque dall?M.S.P. che, qualora si superassero dei valori limite stabiliti nella sua memoria elettronica, interviene comunque a riportare vettura e passeggeri entro i limiti della sicurezza.
Buona parte dell?ottimo comportamento in entrata di curva è da attribuire al fatto che le ruote sono controllate, come geometria delle sospensioni, da quadrilateri deformabili. Il che sta a significare che le ruote si muovono parallele a se stesse, dando sempre il massimo appoggio a terra. Inoltre l?ideale distribuzione statica dei pesi, con una prevalenza al posteriore (altra unicità nel segmento), consente, in inserimento di curva quando il peso viene portato in avanti, di equilibrare il tutto e di presentarsi alla svolta con una vettura molto ben bilanciata.
Regina anche in città In città si guida con un filo di gas apprezzando l?ottima risposta del cambio elettroattuato che non ha niente da invidiare ad un cambio automatico tradizionale. Il comfort di marcia è molto elevato anche sedendo ai posti posteriori, come molti manager faranno, da dove si può gestire la posizione del sedile anteriore di destra e le notevoli regolazioni elettriche del divanetto posteriore. Nel misto fuori città si apprezza la generosa coppia del motore che non dimostra mai sintomi di affaticamento. Sempre pronto e ben disponibile a salire di giri, consente una guida brillante senza impegnare eccessivamente.
Se si desidera affondare il piede e gustare una guida più sportiva, si passa alla gestione manuale del cambio, e, a differenza di tutti i competitor, si può avere a disposizione un vero cambio manuale elettroattuato per il miglior rapporto motore-ruote possibile. In questa situazione la stabilità della vettura e le doti prestazionali del motore escono in tutta la loro superba esuberanza.
Le curve sono pennellate con la precisione di un coupé sportivo, dove conta molto il controllo dell?erogazione della coppia motrice, al punto che si guida più con il piede destro che con le mani sullo sterzo. In queste condizioni dimostra un equilibrio impensabile per una vettura di questa mole.
Autostrada In autostrada dimostra di essere come tutte le ammiraglie di questo segmento: comoda, silenziosa, veloce e molto sicura. Sempre indecisi tra l?ascolto di un buon pezzo di musica con il superbo impianto Bose ed il sound ovattato, ma sempre da pelle d?oca, dell?otto cilindri Maserati, si apprezza sia la comoda conformazione dei sedili che la logica strutturazione della plancia, gustando il piacere di utilizzare una berlina con questi requisiti decisamente fuori dal comune.
In fin dei conti è una grande ammiraglia che ha la comodità di un ottimo salotto dove si ascolta della splendida musica, ma che è in grado di dare delle sensazioni e delle emozioni che nessun buon salotto sa dare.
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Loggato
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quattroruotefan |
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Marzo 12, 2004, 14:51:53 pm |
Utente standard, V12, 1638 posts |
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Sono entrato (da ferma) nella nuova quattroporte e devo dire che è bellissima. L'ho vista nera con gli interni in pelle color cuoio. Mi ha impressionato il sound del motore: mi aspettavo qualcosa di cupo, poderoso, ma sommesso (da ammiraglia), invece sembra quasi quello di una sportiva da pista. Per quel che riguarda la levetta del cambio, la trovo esteticamente bruttissima: mi trasmette un senso di impotenza. A proposito , dice che l'auto si dimostra veloce in autostrada..... (ci arriva bene a 130km/h ??) « Ultima modifica: Marzo 12, 2004, 14:54:22 pm da quattroruotefan »
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am1 |
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Marzo 12, 2004, 15:15:56 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Per quel che riguarda la levetta del cambio, la trovo esteticamente bruttissima: mi trasmette un senso di impotenza.
bravo; insieme al navigatore stile Mercedes, è l'unico vero difetto della Maserati IMHO
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Barn |
The older the boys, the more expensive the toys... |
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Marzo 12, 2004, 15:19:37 pm |
Utente standard, V12, 2702 posts |
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Stupenda. Spero che sia un successo. E' l'unica auto che oggi potrebbe farmi venire voglia di acquistare una berlinona. Ne ho vista una personalizzata con schermo TV e DVD posteriore.
Peccato solo per i fari della Lybra al posteriore, e pensare che con i boomerang della 3200GT avevano iniziato cosi' bene.....
Barn
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