La Mazda 6 colpisce subito per la sua linea morbida e aggressiva. I cerchi in lega e le rifiniture cromate sottolineano una linea molto accattivante di una station wagon aggraziata e sfilata. Chi sale è accolto in una bitacolo spazioso e confortevole, con un interessante tunnel centrale senza interruzioni, ricco di vani e stipetti dove collocare oggetti ed accessori di bordo.
Le sedute sono estremamente confortevoli, nonostante la mancanza del supporto lombare regolabile ma fisso solo sul lato guida, proporzionati e ben rifiniti.
Il volante a tre razze è dotato di comandi a volante (radio, cruise control e computer di bordo) è rivestito in pelle ed è regolabile sia in altezza che in profondità, consentendo così una perfetta impostazione di guida.
I comandi degli specchietti sono sulla maniglia della porta e a parte lo scatto un po? precario dell'interruttore, la regolazione è precisa e veloce.
Il cambio, corto e leggermente rialzato, è rivestito in morbida pelle nera con un inserto in metallo verniciato argento a centro pomello, che temo non sarà in grado di passare indenne i primi 40.000 km.
Il cruscotto è semplice, tachigrafo, contagiri, indicatori di livello serbatoio e temperatura acqua. Il display principale è al centro dell'abitacolo, inserito all'interno del pannello centrale simil alluminio. Il pannello incorpora clima automatico e stereo. La versione in prova è la Leather & Bose ed è quindi dotata di un potente impanto stereo Bose con 6 altoparlanti e cd changer, nonché sintolettore CD e radio in plancia. Ma lo stereo lo spengo subito, è il motore quello che dovrà cantare.
Il cruscotto è ben rifinito, con materiali discreti e con effetto soft-touch. Completa il tutto un discreto inserto stile carbonio.
La strumentazione è semplice, nessun pulsante sparso per il cruscotto altera la linea elegante ed aggressiva di questo abitacolo.
Il bagagliaio poi è ampissimo, anche sulla versione berlina. Dietro a sedili posteriori è installata di serie una comoda reticella estraibile e in caso di grossi carichi, i sedili posteriori abbattibili consentono, con un solo gesto, di creare un comodo piano di carico senza dover alzare sedute o smontare poggiatesta, che finisce direttamente sugli schienali dei sedili anteriori.
Per quanto riguarda l'esterno la Mazda 6 monta di serie le barre longitudinali sul tetto e incorpora nel gruppo ottico anteriore anche i fendinebbia. Nella versione in prova i fari sono allo xeno.
Finalmente metto in moto e mi decido a partire.
Il motore è un diesel common rail da 136 cavalli, con cambio a cinque marce e mi colpisce subito il umore estremamente pieno e tondo, anche da freddo. Parto, ahimè senza cintura e la macchina comincia a bippare in maniera persistente, rimedio subito e riparto con qualche perplessità sulla mia futura sopportazione di questo cicalino, ma consapevole che mi farà risparmiare un sacco di punti della patente.
Già dalle prime manovre in parcheggio mi rendo conto che lo sterzo è leggero e preciso, nonostante i pneumatici 205 /55 R16 ormai consumati del modello che ho in prova.
Esco dal parcheggio e mi avvio per le stradine di campagna che portano al primo ingresso utile della tangenziale. La macchina risponde bene, agile nelle curve strette, il cambio è preciso e secco, molto sportivo, il motore è estremamente generoso, la frizione morbida quanto basta e la tenuta di strada è eccellente.
Continuo fino ad imboccare l'asse attrezzato che mi porterà alla tangenziale, rampa, scalo, quarta, 60 km/h, mi immetto e affondo sul pedale dell'acceleratore restando in quarta, il motore riprende slancio senza fatica ed ecco che mi ritrovo già ai 120, imbocco la tangenziale e mi porto a velocità di crociera 120/130 (vabbè tutto ma c'è il limite dei 90?).
A parte le gomme usurate, il motore è silenziosissimo, l'abitacolo è ben insonorizzato e la guida risulta piacevole e rilassante. Accendo lo stereo e comincio a fare confidenza con la plancia. I comandi sono semplici ed estremamente intuitivi sia dello stereo che del condizionatore.
Dopo qualche chilometro esco e mi immetto sullo stradone, di rientro verso il concessionario. Alla rotonda metto sotto pressione il posteriore, ma niente, non si muove, è incollata alla strada. Accelero, faccio un altro giro, di nuovo niente, non riesco a farle prendere l'onda da station. Smetto, sono le quattro del pomeriggio e sono in piena città, non è il caso di rischiare oltre.
Sbaglio apposta strada per permettermi di fare un'inversione e scopro un raggio di sterzata veramente ampio, che si rivelerà sicuramente utile in manovra.
Grazie al comune di Bologna ho avuto modo di verificare per bene che le sospensioni sono eccellenti, rigide ma confortevoli, i dossi e le buche si sentono ma lo stomaco resta ben saldo al suo posto.
Soddisfatta, ritorno verso il concessionario, pregustando ogni chilometro che farò nei prossimi tre anni con questa splendida vettura.
Prezzo di listino della Touring 25.440 chiavi in mano.
Per la Leather & Bose 2.700 di più... non male eh?