Io dico che neglianni 70, incotrando una vettura degli anni 40 avresti potuto imbatterti in qualcosa come una 8C e ho detto tutto.... o magari una "villa d'este".... insomma "robacce così"...

A parte che "Fin che la barca va" l'ha scritta Lorenzo Pilat, in arte Pilade, del quale quando siamo un po' brilli cantiamo spesso la "cavala zelante"...  

Comunque devo dare ragione a Losna, di un periodo passato si tendono a ricordare le cose positive, gli anni '70 sono stati anche gli anni delle stragi, del terrorismo, della contestazione, della crisi del petrolio, ...
Anche limitandosi alla musica, ci sono un sacco di cantanti di quegli anni che sono durati lo spazio di un 45 giri e poi sono scomparsi nel nulla. Probabilmente nel 2020 qualcuno dirà la stessa cosa della musica di oggi, ci ricorderemo di qualche gruppo, mentre la gran massa sarà stata consegnata alla storia.

Io penso che la nostalgia del passato sia dovuta al fatto che una volta le cose erano più semplici, c'erano meno opzioni e soprattutto che le cose del passato le abbiamo già, per certi versi, "assimilate", mentre capire il presente richiede uno sforzo maggiore. Non a caso qualcuno ha detto che il primo segno di vecchiaia è il rifiuto verso la novità.

Non sono stato io  

E che cosa poteva rappresentare, negli anni della Lancia Stratos, una Alfa Romeo 8C ?

Un orrido vecchiume da dimenticare in fretta.
Al confronto sembra l'auto dei Flinstones.

Ma lo stesso non accade oggi confrontando la Stratos con una sportiva odierna.

Non confrontiamo la merda di topo col caviale, cioè una Lancia degenere con una vera Alfa  

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mah... continuo ad essere perplessa...

in un mondo dove tutto è apparenza, invenzione e medialità mi chiedo quanto spazio rimanga al presente...

e poi non capisco perchè mi sorprendo vedendo tre bambini che in spiaggia costriuscono una pista per le biglie al posto di giocare col gameboy....

credo che ci sia differenza fra non capire le novità e non apprezzarle... e non credo che dipenda dall'età... credo che dipenda unicamente dai propri valori personali.

trent'anni fa c'erano molti meno soldi per tutti e forse, proprio per questo, ci si sentiva tutti un pò più amici... bastava meno per divertirsi e stare insieme, bastava aver voglia di stare insieme senza un "dove" e un "come" speciali.

Amarezza? Forse un po'... per tutti quei giovani che credono di trovare la felicità nel forndo di una bottiglia di Jack Daniel's o nel portafoglio di papà...

Concordo, anche se non esattamente con le stesse parole.

Ho esagerato    

Ma noooo  

E torno al titolo del thread.

Mettetela come volete, ma se guardiamo al passato con nostalgia (chi per le auto, chi per le canzoni, chi per i rapporti personali, chi per l'allegria), vuol dire che stiamo vivendo in un brutto periodo.

E non saranno i progressi tecnologici o l'aumentata ricchezza ad aiutarci.

Anziche' ricevere 200 e-mail al giorno di cazzate multimediali, preferirei trovare ogni tanto nella buca delle lettere un manoscritto di qualche vecchio amico lontano.

IMHO in tutti i periodi e gli anni si ha nostalgia "dei bei tempi andati"......

così oggi abbiamo nostalgia degli anni '80.....negli Ottanta....nostalgia dei sessanta.....nei sessanta c'è chi aveva nostalgia dei trenta (fascismo.....)....nei trenta chi della bella epoque....e così via fino ad Adamo ed Eva

Perfino già Cicerone aveva nostalgia dei bei tempi della repubblica romana......

Straquoto.

Io penso che la nostalgia del passato sia la scelta di chi nella vita ha tirato i remi in barca. E' olto più facile rimpiangere il passato che rimboccarsi le maniche per migliorare il presente.

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Secondo me questo periodo e' speciale.

Il degrado e' ormai generalizzato e sotto gli occhi di tutti.

Non c'e' settore che si salvi.

Lo sport non e' piu' sport, la televisione e' un letamaio, al cinema fanno perlopiu' cose inguardabili, le auto sono monotone, scopiazzate e insulse, i giornali, oltre a sparare cazzate a seconda dello schieramento, lo fanno pure in maniera completamente sgrammaticata.

Non c'e' piu' nessuno che sappia fare il suo mestiere, gli artigiani chiudono e al loro posto subentrano agenzie immobiliari gestite da ignoranti colossali.

Se stai male e' meglio che ti prescrivi esami e cure da solo perche' nessuno capisce piu' un cazzo.

A scuola i professori sono piu' ignoranti delle capre e presso le aziende bazzicano "consulenti" incravattati capaci solo di vendere fumo.

E potrei andare avanti, ma mi prende la malinconìa....