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HansMuller |
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Agosto 23, 2004, 13:47:24 pm |
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La storia del capitalismo insegna che le condizioni di vita e di lavoro non sono mai peggiorate ma sono solo migliorate, laddove le leggi del mercato hanno trionfato. Io spero sinceramante che tu abbia ragione, non per me ma per mia figlia. Non penso pero' che gli operai della MB abbiano migliorato le loro condizioni di vita e di lavoro ultimamente, essendo stati costretti ad accettare le condizioni imposte pur di non perdere il loro posto di lavoro: Se per te avere meno soldi in busta paga e lavorare piu' ore è un miglioramento allora vuole proprio dire che non ci capiamo.
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Loggato
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Phormula |
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Agosto 23, 2004, 13:47:40 pm |
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Per conservare i posti di lavoro, gli operai in Europa sono costretti ad accettare diminuzioni di stipendio e aumento delle ore lavorative.
C'è poco da aggiungere. O si tornano ad erigere barriere doganali per proteggere l'industria locale, oppure chi non ha la fortuna di avere un posto di lavoro "blindato", in un settore protetto dalla concorrenza internazionale oppure nel quale il costo del lavoro è un parametro marginale, se vuole avere un posto di lavoro e uno stipendio a fine mese deve rassegnarsi a mandar giù il boccone, per quanto amaro possa essere.
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Loggato
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HansMuller |
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Agosto 23, 2004, 13:54:06 pm |
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C'è poco da aggiungere. O si tornano ad erigere barriere doganali per proteggere l'industria locale, oppure chi non ha la fortuna di avere un posto di lavoro "blindato", in un settore protetto dalla concorrenza internazionale oppure nel quale il costo del lavoro è un parametro marginale, se vuole avere un posto di lavoro e uno stipendio a fine mese deve rassegnarsi a mandar giù il boccone, per quanto amaro possa essere.
Io non sono favorevole a barriere doganali ma a barriere "sociali". Una imposta che dovrebbe alzare il costo del prodotto importato come se fosse prodotto ad un costo orario minimo "sindacale" europeo. La concorrenza deve essere libera ma pagare un operaio un dollaro l'ora è concorrenza sleale.
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Loggato
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Agosto 23, 2004, 14:02:21 pm |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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C'è poco da aggiungere. O si tornano ad erigere barriere doganali per proteggere l'industria locale, oppure chi non ha la fortuna di avere un posto di lavoro "blindato", in un settore protetto dalla concorrenza internazionale oppure nel quale il costo del lavoro è un parametro marginale, se vuole avere un posto di lavoro e uno stipendio a fine mese deve rassegnarsi a mandar giù il boccone, per quanto amaro possa essere.
Sono d'accordo: infatti dove il ragionamento di Hans Muller fa acqua da tutte le parti è che le alternative che propone sono peggiori dei mali che pretende di curare. Cosa significherebbe chiudere le forntiere alla Cina (in tutti i sensi per l'industria dell'auto) con misure protezionistiche? Significherebbe dare un vantaggio competitivo enorme ai nostri concorrenti che in Cina produrrebbero, con la conseguenza di dare loro un vantaggio competitivo enorme rispetto alla industria chiusa nei confini nazionali, che così verrebbe socnfitta anche sul mercato interno. Per poi non parlare dei meccanismi che le autorità nazionali delle industrie chiuse nei propri confini dovrebbero adottare per spingere gli automobilisti di mercati saturi a cambiare le auto: probabilmente si inventerebbero nomrative antiinquinamento nuove ogni giorno. Per non parlare delle implicazioni gravissime che tutto questo avrebbe per la libertà e la sicurezza dei cittadini (anche sul piano internazionale).Ovviamente è tutto assurdo... E' possibile che una generazione di lavoratori in un dato settore possa rimetterci, ma non ci sono alternative, se non quelle di aggravare la patologia. E comunque la storia del capitalismo non più giovane ormai, insegna che per tipi di lavorazioni che devono essere delocalizzate da un sistema ad un altro, altre tipologie di lavoro, con nuove skills e competenze, si impongono; l'unico vero pericolo è la chiusura alla concorrenza, una illusoria ancora di sicurezza che è, questa sì, foriera di conseguenze nefaste di lungo periodo per le economie che ci cascano.
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Agosto 23, 2004, 14:06:08 pm |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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Io non sono favorevole a barriere doganali ma a barriere "sociali". Una imposta che dovrebbe alzare il costo del prodotto importato come se fosse prodotto ad un costo orario minimo "sindacale" europeo. La concorrenza deve essere libera ma pagare un operaio un dollaro l'ora è concorrenza sleale.
Splendido , così si danneggerebbero quelle imprese occidentali che investono in Cina (ripeto; le esportazioni dalla Cina in occidente sono per il 70% di imprese occidentali). E i nostri prodotti, dove li vendiamo? Splendido : così si strangolerebbe lo sviluppo economico in Cina, con tutte le conseguenze devastanti sia sul piano politico che su quello della sicurezza anche per i nostri cittadini, e non solo per i cinesi.
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Agosto 23, 2004, 14:20:52 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Non capisco perchè ti arrampichi sui vetri per volere definire la seat spagnola e la Skoda ceca. Sono semplicemente due fabbriche cacciavite che appartengono al gruppo VW. Quello che è importante è solo chi ha il potere decisionale.
Non mi sembra il caso di urlare ... tralasciamo la VW (che è foriera di depistaggi all'obiettività) ... Chrysler che è, allora? Tedesca? ... ma famm' 'o piacere ... Questione arrampicarsi sui vetri: dopo anni di guida "quattro" posso farlo ... lo dice anche la pubblicità Sarebbe anche ingenuo pensare che la opel (vauxhall per il mercato inglese) possa essere definita tedesca. e quelle fabbricate in Belgio? e quelle fatte in Spagna o ancora in inghilterra?
Tralasciando l'honoris causa gratuita, chiudo con un?ultima domanda: sempre tutto a posto sulla tua piemontesissima Alfa 166 Comunque, vai a chiedere che ti dicono gli operatori sulle varie marche, che siano controllate da Pinco o Palla non fa niente ... mica Lamborghini è diventata orientale quando era in mano al figlio del principe del Brunei ... noooo ... solo adesso è krukka, solo perché ... Alla fine, Giorgio ha spiegato più diplomaticamente ... « Ultima modifica: Agosto 23, 2004, 14:21:35 pm da ChB »
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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HansMuller |
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Agosto 23, 2004, 15:54:11 pm |
Visitatore, , posts |
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Perchè non sei andato a veere la mia risposta a Giorgio? La chrysler ha poteri decisionali?
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Agosto 23, 2004, 16:10:59 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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il discorso sulla nazionalità delle auto non avrà mai fine, secondo me una regola che può valere riguarda il grado di autonomia progettuale dei songoli marchi. per me questi sono esempi della differente percezione della nazionalità di un marchio:
-opel ha autonomia progettuale totale, nel senso che in germania viene definita, progettata ed assemblata una gamma di prodotti indipendente dal resto della gamma gm. motori, telai, pianali sono propri alla filiale europea. -vauxall è solo un marchio e dipende progettualmente da opel, quindi è improprio parlare di marchio inglese -skoda e seat non hanno autonomia progettuale, i motori, i pianali ed il design arrivano dalla vw, quindi è improprio parlare di marchi ceki o spagnoli -chrysler è americana in quanto per ora la progettazione e la definizione dei modeli è effettuata in usa per quel mercato. con la crossfire questo non vale, tuttavia è da vedere se questo modello rappresenta un'eccezione di un'auto costruita con certe caratteristiche per il mercato europeo oppure di un'inversione di tendenza.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Agosto 23, 2004, 16:18:34 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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il discorso sulla nazionalità delle auto non avrà mai fine, secondo me una regola che può valere riguarda il grado di autonomia progettuale dei songoli marchi. per me questi sono esempi della differente percezione della nazionalità di un marchio:
-opel ha autonomia progettuale totale, nel senso che in germania viene definita, progettata ed assemblata una gamma di prodotti indipendente dal resto della gamma gm. motori, telai, pianali sono propri alla filiale europea. -vauxall è solo un marchio e dipende progettualmente da opel, quindi è improprio parlare di marchio inglese
Condivido -skoda e seat non hanno autonomia progettuale, i motori, i pianali ed il design arrivano dalla vw, quindi è improprio parlare di marchi ceki o spagnoli
Condivido meno, siamo di fronte a centri stile separati, specie per Seat, che poi sia Wolfsburg a decidere in ultima battuta è vero. Ma siamo di fronte ad un'autonomia ben più evidente che negli anni pre-VW -chrysler è americana in quanto per ora la progettazione e la definizione dei modeli è effettuata in usa per quel mercato. con la crossfire questo non vale, tuttavia è da vedere se questo modello rappresenta un'eccezione di un'auto costruita con certe caratteristiche per il mercato europeo oppure di un'inversione di tendenza.
300M ... altro caso di riutilizzo di meccanica in comune. Comunque, se a voi va bene così (ovvero i "nuovi" passaporti) va bene anche per me ...
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Agosto 23, 2004, 16:20:59 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Perchè non sei andato a veere la mia risposta a Giorgio? La chrysler ha poteri decisionali?
L'ho vista e non mi pare che (a memoria) le varie Rekord, Commodore, Kadett, Manta, Monza, Senator arrivassero pari pari dagli States ... ma posso benissimo ricordare male ... Va bene a te? va bene anche a me ...
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Agosto 23, 2004, 16:32:45 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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CondividoCondivido meno, siamo di fronte a centri stile separati, specie per Seat, che poi sia Wolfsburg a decidere in ultima battuta è vero. Ma siamo di fronte ad un'autonomia ben più evidente che negli anni pre-VW 300M ... altro caso di riutilizzo di meccanica in comune.
Comunque, se a voi va bene così (ovvero i "nuovi" passaporti) va bene anche per me ...
per seat hai ragione ma solo per quanto riguarda il design, pianali motori e componentistica arrivano da vw. chrysler invece potrebbe rappresentare una mbisazzione totale a breve.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Homer |
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Agosto 23, 2004, 16:33:17 pm |
Staff, V12, 89891 posts |
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Perchè non sei andato a veere la mia risposta a Giorgio? La chrysler ha poteri decisionali?
Ah perché era una risposta?! Di Panda, Doblò, Ulysse & co. che mi dici?
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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HansMuller |
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Agosto 23, 2004, 16:46:39 pm |
Visitatore, , posts |
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L'ho vista e non mi pare che (a memoria) le varie Rekord, Commodore, Kadett, Manta, Monza, Senator arrivassero pari pari dagli States ... ma posso benissimo ricordare male ...
Va bene a te? va bene anche a me ...
La GM usa ha il potere decisionale.Gli europei propongono sia su propria iniziativa o su richiesta e poi è la cas madre a decidere. Molti progetti sono stati rifiutati e lo sono ancora da GM USA
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Loggato
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HansMuller |
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Agosto 23, 2004, 16:54:47 pm |
Visitatore, , posts |
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il discorso sulla nazionalità delle auto non avrà mai fine, secondo me una regola che può valere riguarda il grado di autonomia progettuale dei songoli marchi. per me questi sono esempi della differente percezione della nazionalità di un marchio:
-opel ha autonomia progettuale totale, nel senso che in germania viene definita, progettata ed assemblata una gamma di prodotti indipendente dal resto della gamma gm. motori, telai, pianali sono propri alla filiale europea. -vauxall è solo un marchio e dipende progettualmente da opel, quindi è improprio parlare di marchio inglese -skoda e seat non hanno autonomia progettuale, i motori, i pianali ed il design arrivano dalla vw, quindi è improprio parlare di marchi ceki o spagnoli -chrysler è americana in quanto per ora la progettazione e la definizione dei modeli è effettuata in usa per quel mercato. con la crossfire questo non vale, tuttavia è da vedere se questo modello rappresenta un'eccezione di un'auto costruita con certe caratteristiche per il mercato europeo oppure di un'inversione di tendenza.
Per me l'unica cosa importante è la casa madre, cioè chi ha potere decisionale. Come ho già scritto la Opel non ha potere decisionali come non li ha la Vauxhall. In passato molti presidenti della Opel sono stati defenestrati dalla casa madre, come lo è stato recentemente anche il presidente della Chrysler, rimpiazzato da un tedesco !
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Loggato
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