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flower |
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Agosto 25, 2004, 11:28:35 am |
Utente standard, V12, 6516 posts |
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...secondo me la capacità di saper guidare la moto sta ancje nel fatto di prevedere,in linea di massima,quello che potrebbe succedere la davanti....è chiaro che se c'è un rallentamento improvviso io non passo a cannone tra la macchine...mageri qualche sardomobile arriva lunga e deve spostarsi un pò per non tamponare...oppure se ci sono dei ciclisti nella arreggiata opposta...è chiaro che l'auto per sorpassarli si sposta verso la mezzeria...e tu non puoi infilarti... insomma il saper andare in moto non è il solo saper fare piege da superbike o fare il tempo lul lungolago,ma anche il saper rischiare...e in effetti qualche motociclista rischia parecchio....le volte che sono stato sverniciato perchè rallentavo a causa di cartelli di lavori in corso sono innumerevoli....e poi mega staccate per non portarsi via l'omino con la bandiera o per non finire nel bagagliaio dell'auto ferma al semaforo... ...il giusto compromesso è sempre difficile trovarlo...anche perchè certe manovre azzardate da parte dei motociclisti sono effettuate proprio a causa del traffico o delle strade che fanno schifo...insomma la discussione è interessante,ma sentenziare chi è più indisciplinato è un pò difficile...
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...perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo...lo cambiano davvero
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&re@ |
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Agosto 25, 2004, 11:36:57 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Comunque, per quanto mi pare di osservare quando viaggio in auto e in moto, se nei moto/scooteristi è ravvisabile una maggiore "disinvoltura" (per usare un eufemismo) nelle varie situazioni, credo che negli automobilisti sia più alta la percentuale di "distratti". Cioè, molti automobilisti non si curano più di tanto di ciò che gli accade intorno. Quanti se ne vedono con gli specchietti girati? Quanti mettono la freccia durante la svolta e non prima? Quanti si trovano in situazioni "imbarazzanti" tutto d'un tratto, senza essersi accorti prima di come stava sviluppandosi il traffico? Secondo me molti. Sono comportamenti che il più delle volte non creano danni, ma in caso di incidente vengono trascurati perché tanti ritengono che non siano importanti. Del tipo: "se ho la precedenza passo sparato e me la devi dare, non guardo nemmeno se arriva qualcuno". Invece bisognerebbe pensare "se ho la precedenza, intanto rallento, controllo la situazione e passo. Pure al semaforo verde". Certe attenzioni possono fare la differenza.
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Loggato
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tappo |
when the dream comes true |
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Agosto 25, 2004, 16:37:33 pm |
Utente standard, V12, 14584 posts |
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posso farvi una domanda che non so se ci azzecca qualcosa con questo 3D??? Mi sono sempre chiesto (specialmente dopo aver visto le foto di Andrea): perchè quando un motociclista professionista cade (vedi Biaggi, Rossi, Chili, Aga), il più delle volte non riporta conseguenze gravi e subito dopo risalta in sella, mentre "noi" comuni mortali, anche cadendo a 30 km/h (come è successo a me) riportiamo rotture e ferite "gravi"
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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Homer |
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Agosto 25, 2004, 16:47:48 pm |
Staff, V12, 89891 posts |
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posso farvi una domanda che non so se ci azzecca qualcosa con questo 3D??? Mi sono sempre chiesto (specialmente dopo aver visto le foto di Andrea): perchè quando un motociclista professionista cade (vedi Biaggi, Rossi, Chili, Aga), il più delle volte non riporta conseguenze gravi e subito dopo risalta in sella, mentre "noi" comuni mortali, anche cadendo a 30 km/h (come è successo a me) riportiamo rotture e ferite "gravi" 1) L'abbigliamento 2) Le vie di fuga delle piste e la mancanza di guard-rail, marciapiedi, veicoli 3) La capacità di trovare la posizione "giusta" per impattare senza farsi troppo male 4) Il dottor Costa « Ultima modifica: Agosto 25, 2004, 16:48:12 pm da Homer »
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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tappo |
when the dream comes true |
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Agosto 25, 2004, 16:55:36 pm |
Utente standard, V12, 14584 posts |
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3) La capacità di trovare la posizione "giusta" per impattare senza farsi troppo male 4) Il dottor Costa
per me queste sono le cose più importanti...
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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&re@ |
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Agosto 25, 2004, 16:59:02 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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per me queste sono le cose più importanti...
Per me la (3) è una leggenda metropolitana. Quando cadi, specialmente alle velocità che fanno loro, non hai la possibilità di "decidere" come cadere. L'abbigliamento e gli spazi di fuga, oltre al dottor Costa, sono la chiave di tutto. « Ultima modifica: Agosto 25, 2004, 16:59:28 pm da &re@ »
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Loggato
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mariner |
Chi ha toccato il freno a mano? |
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Agosto 25, 2004, 17:40:16 pm |
Staff, V12, 23947 posts |
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io avevo sentito un intervista in cui dicevano che di solito "prendono" certi rischi solo nei punti in cui sanno di poter cadere in un certo modo..poi certo....la botta improvvisa c'è..
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L'ortografia della lingua italiana è freeware, ciò significa che è possibile usarla gratuitamente. Tuttavia non è Opensource, quindi non è possibile modificarla o pubblicarne forme modficate.
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Loggato
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&re@ |
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Agosto 25, 2004, 17:50:43 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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io avevo sentito un intervista in cui dicevano che di solito "prendono" certi rischi solo nei punti in cui sanno di poter cadere in un certo modo..poi certo....la botta improvvisa c'è..
Penso che si riferissero + probabilmente alle vie di fuga, cmq può anche darsi...
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Agosto 25, 2004, 18:03:01 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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le cose fondamentali sono le vie di fuga e l'abbigliamento. avete visto la caduta al mugello in pieno rettilineo di quest'anno? in una caduta a 300 km/h hai speranza di salvarti solo se non incontri ostacoli, il povero kato non ha avuto questa fortuna perché ha impattato contro le barriere, e su strada purtroppo non esistono curve con 30 m di via di fuga.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Homer |
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Agosto 25, 2004, 18:26:56 pm |
Staff, V12, 89891 posts |
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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THE KAISER |
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Agosto 25, 2004, 19:15:56 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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4) Il dottor Costa
la medicina è uno dei campi in cui TUTTI dal barbone al presidente degli USA dovrebbero avere a disposizione gli stessi strumenti di cura...purtroppo però c'è chi x un certo malanno ci lascia la pelle chi guarisce in pochi mesi con apparecchiature fantascientifiche (e nn mi riferisco ai motocicloisti,il mio è un discorso generale). Lo stesso Zanardi,che ha tutta la mia ammirazione come uomo (x la sua forza d'animo) e come pilota,avrebbe avuto un trattamento uguale con risultati paragonabili se fosse stato un qualsiasi comune mortale?
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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tappo |
when the dream comes true |
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Agosto 25, 2004, 19:21:37 pm |
Utente standard, V12, 14584 posts |
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Agosto 25, 2004, 20:47:02 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Per me la (3) è una leggenda metropolitana. Quando cadi, specialmente alle velocità che fanno loro, non hai la possibilità di "decidere" come cadere. L'abbigliamento e gli spazi di fuga, oltre al dottor Costa, sono la chiave di tutto.
Quoto quotissimo, aggiungo che son diverse le modalità di caduta; nei GP le cadute avvengono perchè si oltrepassa il limite, quindi parte o il posteriore o l'anteriore (nel primo caso si rischia il pericolosissimo effetto pendolo, come quello di Byrne su Aprilia nelle prove delle Moto GP), in strada normalmente "cadi" non perchè hai raggiunto il limite della moto ma per errori propri o altrui. Il che non è paglia. Cmq quello che incide più di tutti son abbigliamento e vie di fuga; il Dottor Costa fa il possibile, ma fino ad un certo punto Un'ultima cosa; fino a 10 anni fa una delle parti più critiche del corpo del pilota maggiormente esposte a "danni" erano le falngi; nelle cadute infatti capita molto spesso che le dita rimanessero incastrate, ora invece sembra un trauma scomparso del tutto; che cosa è cambiato negli ultimi anni?
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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kaos |
In principio era tenebra,girò la chiave e luce fu. |
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Agosto 26, 2004, 00:57:41 am |
Staff, V12, 32956 posts |
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Ecco là vedo mio padre. Ecco là vedo mia madre le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco là vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine. Ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto nelle sale del Valhalla dove l'impavido può vivere per sempre.
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