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703 Visitatori + 0 Utenti = 703
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Sondaggio
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Domanda: |
Un pilota completamente a digiuno di tecnica automobilistica puo' raggiungere alti livelli ?
Si |
3 (14.3%) |
No |
10 (47.6%) |
Si, pero' intendersene aiuta molto |
7 (33.3%) |
Non saprei. |
1 (4.8%) |
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Voti Totali: 21 |
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stella |
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Ottobre 12, 2004, 18:46:49 pm |
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Senna è morto a 34 anni, mi pare. A 34 anni, Schumacher aveva già in tasca 6 mondiali. Onore a Senna, ma non mi toccare Schumacher eh...
Hai ragione a 34 anni! E' inutile parlarne ancora, ma ribadisco e questo è innegabile (!) uno ha vinto contro i mostri sacri, iniziando da Piquet, passando per Mansell, finendo da Prost! Mentre il crucco contro chi? ? http://www.boot.it/formula1/ayrtond.htm« Ultima modifica: Ottobre 12, 2004, 18:48:39 pm da stella »
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Loggato
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diabolik82 |
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Ottobre 12, 2004, 19:00:41 pm |
Visitatore, , posts |
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Scusate, per la poca esperienza che mi sono fatto frequentando, più o meno professionalmente, le piste, io ho quest'idea: i bravi piloti, o quelli bravissimi, oltre a tante doti, devono avere SENSIBILITA' e capacità di RIFERIRE, non competenza tecnica (e questo era maggiormente valido quando la telemetria non esisteva...). Il pilota deve RIFERIRE con precisione come SI COMPORTA LA MACCHINA, poi può anche non sapere la differenza fra camber e convergenza, quello è un problema dei tecnici.
Non sono del tutto d'accordo.... Se dotato di una certa conoscenza tecnica può aiutare MOLTO a far progredire la macchina Specialmente adesso che non c'è più "Pipino il meccanico"...ma c'è un ingegnere per le molle, uno per gli alettoni, uno per gli ammo.... se non sa un minimo cosa sta facendo non riuscirebbe ad armonizzare le modifiche « Ultima modifica: Ottobre 12, 2004, 19:02:14 pm da diabolik82 »
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Loggato
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ChS |
///M Power |
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Ottobre 12, 2004, 19:08:54 pm |
Utente standard, V12, 3902 posts |
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Hai ragione a 34 anni! E' inutile parlarne ancora, ma ribadisco e questo è innegabile (!) uno ha vinto contro i mostri sacri, iniziando da Piquet, passando per Mansell, finendo da Prost! Mentre il crucco contro chi? ? http://www.boot.it/formula1/ayrtond.htmContro Paperino alias Barrichello
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Loggato
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diabolik82 |
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Ottobre 12, 2004, 19:15:17 pm |
Visitatore, , posts |
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Hai ragione a 34 anni! E' inutile parlarne ancora, ma ribadisco e questo è innegabile (!) uno ha vinto contro i mostri sacri, iniziando da Piquet, passando per Mansell, finendo da Prost! Mentre il crucco contro chi? ? http://www.boot.it/formula1/ayrtond.htmAaaahhh.....ma se inizi con il "O tempora o mores" non discuto.... Perchè sennò così gli unici VERI piloti sono Vincenzio Lancia e Felice Nazzaro
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Loggato
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diabolik82 |
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Ottobre 12, 2004, 19:48:29 pm |
Visitatore, , posts |
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usteria, mo ci imbarchiamo in una discussione senza fine, poi mi tocca far finta di darti ragione.... Ti sei guadagnato 4 gomme tagliate al prossimo raduno L'ULTIMA COSA che un responsabile tecnico/ingegnere di pista desidera è che un suo pilota metta il becco nelle modifiche da attuare.
"ingegnere delle molle" è una errata traduzione dall'inglese. Engineer significa anche "meccanico", e nelle corse gli ingegneri (laureati) sono pochissimi. Le molle magari le progettano, a casa, ma chi decide che molle usare spesso ingegnere non è.
Il pilota non è un ingegnere, l'ingegnere non è un pilota. Come nessun ingegnere si sognerebbe mai di salire a bordo per far le qualifiche meglio del pilota, nessun pilota direbbe mai ad un tecnico che molle mettere. Al limite ne prova diverse, e dirà con quali si trova meglio. Ma il responso ultimo lo dà il cronometro.
Le stesse gomme non vengono scelte "dal pilota" (preferisco queste perchè.....), ma vengono semmai scelte/concordate in base alle informazioni che il pilota ottiene dall'ingegnere (durata, tenuta sulla distanza, possibilità di "massacrarle" un po'...). Il pilota guida e basta. Tranne, ovviamente, i piloti come Emi, cui va tutta la mia stima ed il mio affetto, ma che sarebbero TUTTI felici di avere ALMENO un meccanico...
Sostanzialmente il pilota deve sapere diverse cose, ma nessuna ha a che vedere con la tecnica automobilistica. Deve saper guidare in maniera MOLTO costante e comunque al limite o vicinissimo al limite magari per la durata di TRE granpremi, perchè sennò i riscontri sarebbero viziati. Deve CAPIRE come si comporta la vettura in TUTTI i punti del circuito, DOVEVA ricordarsi i regimi in TUTTE le staccate, deve saper riferire TUTTE le sue sensazioni, magari dopo una tornata da 30 giri. Deve riferire che tipo di vibrazione sente e da dove proviene, in quali punti della pista ed a che regimi, NON dire che una valvola batte oppure si sta rompendo uno scarico...
I programmi di sviluppo li decidono i tecnici, non i piloti. I piloti guidano e fanno i tempi. In base a quelli, ed alle loro sensazioni riferite, il tecnico decide come proseguire.
Abbi pazienza, me la prendo calda perchè qualche anno a lavorare con i piloti l'ho fatto. E come si comportavano e cosa dovevano fare Modena, Caffi, Larini, Morbidelli, Capello l'ho vissuto in diretta, non leggendolo sulla gazzetta. Aggiungo anche Lavaggi e Bertaggia, anche se non erano fra i migliori, però in F1 sono arrivati... Senna l'ho solo incontrato ai box, lui era già in F1....
Lo stesso Schumi, che ritengo uno dei piloti più preparati tecnicamente in quanto determinatissimo a CAPIRE cosa succede, non credo che vada a spiegare a Brawn cosa fare sulla macchina. E se il connubio con Brawn non fosse così importante, perchè l'avrebb e portato in Ferrari? Idem Rossi con il suo tecnico.... Il segreto sta tutto nel fatto che pilota e ingegnere si capiscano perfettamente. Non parlando di camber, ma parlando di sottosterzo.
Capito
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Loggato
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&re@ |
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Ottobre 13, 2004, 09:14:59 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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"ingegnere delle molle" è una errata traduzione dall'inglese. Engineer significa anche "meccanico"
In effetti, il termine inglese Engineer designa più propriamente un tecnico, non quello che in Italia chiamiamo Ingegnere. Per quanto riguarda la mancanza di avversari per Schumacher, io la vedo così: la superiorità del crucco è tale da anichilire quasi tutti i piloti che vi si siano scontrati. E comunque, anche il crucco le sue paghe le ha prese: da Hakkinen e da Villeneuve.
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