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alura |
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Ottobre 26, 2004, 17:13:57 pm |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Rubbia: «Futuro pulito con l'idrogeno»Il premio Nobel presenta in Cina il progetto dell'Enea che sfrutta il metano a inquinamento zero: "L'Italia può arrivare per prima"ROMA, 9 GIUGNO - Stoccare l'anidride carbonica nei vecchi pozzi di metano della Pianura Padana, con il duplice vantaggio di togliere per sempre dalla circolazione grandi quantità di un gas che è il primo responsabile dell'effetto serra e di ridurre se non bloccare l'abbassamento del suolo frutto del pompaggio di acqua e gas da buona parte del litorale dell'Alto Adriatico. E' questa ricetta, tanto semplice quanto efficace, uno dei punti qualificanti del progetto idrogeno lanciato dal presidente dell'Enea, Carlo Rubbia, per combattere l'inquinamento atmosferico e assicurarci la leadership tecnologica in un settore chiave come l'energia. «Una rivoluzione culturale ed energetica» per dirla con le parole dello stesso Rubbia, che se il governo seguirà le indicazioni del vulcanico premio Nobel ci consegnerà auto, camion, autobus, ma anche centrali elettriche e persino impianti per il condizionamento e di produzione di acqua ed elettricità domestica che funzionando con celle a combustibile alimentate ad idrogeno ci garantirebbe emissioni zero e come solo sottoprodotto acqua così pura da poter essere bevuta. Una bellezza. Ma c'era un neo. Per produrre l'idrogeno a costi accettabili è oggi necessario partire dal metano, e il processo di trasformazione (tecnicamente: reforming) comporta infatti la produzione di Co2, cioè di quell'anidride carbonica che oggi si sprigiona in quantità bruciando i combustibili fossili e che tanto incide negativamente sul cambiamento climatico. Un guaio, perché il vantaggio di auto ad emissioni zero sarebbe così stato "sporcato" da una certa dose di emissioni di Co2. Ma Rubbia e i suoi ricercatori del progetto celle a combustibile dell'Enea, che volevano dare vita un processo ad emissioni zero o quasi zero, hanno trovato l'uovo di Colombo: pompare la Co2 nei pozzi di metano e di petrolio esauriti evitando che vada a sporcare l'atmosfera. Per fortuna di pozzi in Italia - ad esempio sulla costa romagnola - ce ne sono moltissimi, che hanno la capacità di ricevere enormi quantità di Co2: dai cento ai duecento anni di produzione di idrogeno dal metano. Cioè più di quanta ne servirà. La soluzione del pompaggio in pozzi profondi alla pressione di 74 atmosfere pare tecnicamente sicura e capace di avere anche un effetto secondario di grande interesse: se sarà effettuata su larga scala, potrà rallentare se non bloccare l'abbassamento del suolo, che tanti danni economici e tante preoccupazioni provoca in larghe parti della Pianura Padana. Questo vantaggio è naturalmente minoritario rispetto agli enormi vantaggi che verrebbero da una progressiva sostituzione dei combustibili fossili con le celle a combustibile alimentate ad idrogeno. Uno studio dell'Unione Europea stima infatti che per ogni litro di benzina briciata dalle auto ci siano circa 1.400 lire di costi sanitari, senza considerare i danni agli ecosistemi e al patrimonio culturale. Il progetto è ovviamente una grande opportunità anche per l'industria italiana. Un ruolo significativo nel progetto dell'Enea - che gode dei finanziamenti del ministero della Ricerca e università e del ministero dell'Ambiente - è infatti svolto dall'Eni (soprattutto per la ricerca e lo sviluppo relative alla cattura e al confinamento della Co2), da Fiat e Novera fuel cell. E quali siano le prospettive anche industriali del non essere lasciati fuori da un business che in tutto il mondo sta per esplodere lo si può capire dal fatto che mercoledì Rubbia è volato in Cina per illustrare le possibilità di una collaborazione tecnico scientifica tra i due paesi per la produzione di idrogeno. I cinesi non sono interessati al "reforming" dal metano ma all'utilizzo delle loro enormi riserve di carbone per la produzione di idrogeno. Oggi il carbone viene massicciamente usato per produrre elettricità inquinando moltissimo. Domani potrebbe servire per produrre il pulitissimo idrogeno. Un cambiamento radicale che potrebbe essere targato Italia. http://lanazione.quotidiano.net/art/2000/06/09/1000590
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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Emi |
...e quattro! |
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Ottobre 26, 2004, 17:18:53 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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io spero solo che il pompare co2 nel sottosuolo non crei poi effetti collaterali di cui dovremmo pentirci, io temo terremoti, assestamenti ed inquinamento, perchè ok la co2 viene pompata nel sottosuolo, ma il sottosuolo la assorbe e gli effetti collaterali si potrebbero vedere sulla crosta.... io son negativo in merito, anche guardando il ciuffo di Rubbia!!!
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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monnezza |
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Ottobre 26, 2004, 17:20:40 pm |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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ciccio |
chettelodicoafare |
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Ottobre 26, 2004, 17:33:45 pm |
Utente standard, V12, 2470 posts |
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Questo articolo postato da alura capita quanto mai a pennello... ieri ero allo Smau a vomitare, e per caso ho preso un depliant della Regione Lombardia che conteneva un piccolo CD relativo alla conferenza COP9 sull'ambiente tenutasi nel dicembre dello scorso anno. Sono riportati gli interventi di prestigiosi personaggi, tra cui Rubbia e Rifkin, molto interessanti. Li posterò entro domani, credo che ne valga la pena, soprattuto per aprire gli occhi a chi - come sempre più spesso accade - tende a schierarsi in opposte posizioni estreme, bianco o nero, 0 o 1...
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"...when other people's expectations become barriers, the best thing to do is to surmount them." Erik Weihenmayer
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Ottobre 26, 2004, 17:51:43 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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ma è fattibile? vorrebbe dire che entro pochi anni le auto a idrogeno potrebbero diventare realtà. speriamo...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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alberto |
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Ottobre 26, 2004, 18:28:38 pm |
Visitatore, , posts |
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"Estrapolare idrogeno da una delle tante sostanze, richiede l'utilizzo di una certa quantità di energia, necessaria per rompere i legami molecolari atomici e darci il singolo atomo puro la molecola di idrogeno H2." (giusto per chiarire: se non fosse come tale non "conterrebbe" energia che si sprigiona dalla rottura del legame H-H con la formazione di un legame H-O)
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Loggato
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marcolino |
Marcolino |
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Ottobre 26, 2004, 19:22:50 pm |
Utente standard, V12, 554 posts |
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Io adoro le innovazioni tecnologiche, ma in questo caso passerò la mano; quando almeno il 50% dei membri di questo forum avranno cambiato tipo di combustibile, allora vedrò di cominciare a valutare l'idea dell'idrogeno. Ci sono alcuni interrogativi che mi lasciano ancora troppe aree di dubbio.
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Volvo S60 2.4t Nissan 350z MB Slk 320 Suzuki gsx r 1.000 '03
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alberto |
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Ottobre 26, 2004, 20:00:13 pm |
Visitatore, , posts |
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mah.... due/tre settiman e fa sentivo alla radio il fisico Tullio Regge che invece spiegava che l'idrogeno non è una strada percorribile, per l'autotrazione.... in sostanza, riassumendo molto, diceva che l'idrogeno, non essendo presente in natura, è un VETTORE di energia e non una fonte di energia... vettore, fra l'altro, non molto facile da stoccare/trasferire/distribuire...
Paolo, il fatto che sia un "vettore" è noto (se vedi l'ho chiarito sopra) anche se, IMHO, è un po' filosofica questa definizioone... a questo punto anche la benzina è un vettore di energia... in ogni caso, si, l'idorgeno pone molti problemi... Per me si sta facendo (così come intorno ai sistemi ibridi) un po' troppo fumo.... questo impedisce di capire se e quanto arrosto c'è dietro.... Io, per esempio sugli ibridi sono scettico... esageratamente complicate, per me, così come mio è poco chiaro, se in realtà questa complicazione porti ad un REALE abbattimento dell'impatto ecologico... Gli acumulatori e i materiali con cui sono realizzati sono ricchi di agenti inquinanti, ben più dei nostri amati idrocarburi... Materiali che vanno maneggiati con cura, anche perchè molto spesso son tossici anche in piccole concentrazioni (vedi i materiali pesanti)... la tipologia di batterie utilizzate non è certamente del tipo più efficiente, nè tantomeno più longevo... Insomma come al solito CHI dovrebbe far luce (la comunità scientifica)mostra tutta la propria inadeguatezza....
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Loggato
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ciccio |
chettelodicoafare |
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Ottobre 28, 2004, 21:39:15 pm |
Utente standard, V12, 2470 posts |
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... la tipologia di batterie utilizzate non è certamente del tipo più efficiente, nè tantomeno più longevo...
Ehm, ma questa certezza chi te la da? non me ne intendo troppo, ma vuoi dire che le batterie utilizzate per le vetture ibride potrebbero essere sostituite da altre che garantirebbero gli stessi risultati con minore pericolosità? che batterie usa la Prius?
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"...when other people's expectations become barriers, the best thing to do is to surmount them." Erik Weihenmayer
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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Ottobre 29, 2004, 09:19:09 am |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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Paolo, il fatto che sia un "vettore" è noto (se vedi l'ho chiarito sopra) anche se, IMHO, è un po' filosofica questa definizioone... a questo punto anche la benzina è un vettore di energia... in ogni caso, si, l'idorgeno pone molti problemi... Per me si sta facendo (così come intorno ai sistemi ibridi) un po' troppo fumo.... questo impedisce di capire se e quanto arrosto c'è dietro....
Io, per esempio sugli ibridi sono scettico... esageratamente complicate, per me, così come mio è poco chiaro, se in realtà questa complicazione porti ad un REALE abbattimento dell'impatto ecologico... Gli acumulatori e i materiali con cui sono realizzati sono ricchi di agenti inquinanti, ben più dei nostri amati idrocarburi... Materiali che vanno maneggiati con cura, anche perchè molto spesso son tossici anche in piccole concentrazioni (vedi i materiali pesanti)... la tipologia di batterie utilizzate non è certamente del tipo più efficiente, nè tantomeno più longevo... Insomma come al solito CHI dovrebbe far luce (la comunità scientifica)mostra tutta la propria inadeguatezza....
Certo, anche la benzina potrebbe essere considerata un vettore di energia. Il problema è che nel caso della benzina il bilancio energetico finale è favorevole (brucinado la benzina ottine più energia di quella necessaria per estrarre il petrolio, raffinarlo etc. ) invece nel caso dell'idrogeno no: bruciando l'idrogeno si ottiene MENO energia di quella necessaria per estrarlo, stoccarlo, trasportarlo etc. Nota che l'uso delle celle a combustibile NON risolve il problema. Anche supponendo un'efficienza del 100 % il bilancio finale è sempre sfavorevole (secondo principio docet)
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Ottobre 29, 2004, 09:38:08 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Basta che, empiricamente, tu faccia un confonto con quelle dei cellu... Dalle Ni-Cd, si è passati a queste, ma grossi balzi in avanti non ce ne sono stati... Il vero salto in avanti si è avuto con le batterie al Litio... Ma quelle hanno il piccolo difetto di tendere ad esplodere...
ma dai, dimmi quante ne sono esplose nel mondo, detta così sembra quasi che tutti quelli che hanno in tasca un cellulare con la batteria al litio rischino in ogni momento di vedersi esplodere i coglioni
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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alberto |
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Ottobre 29, 2004, 12:18:42 pm |
Visitatore, , posts |
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ma dai, dimmi quante ne sono esplose nel mondo, detta così sembra quasi che tutti quelli che hanno in tasca un cellulare con la batteria al litio rischino in ogni momento di vedersi esplodere i coglioni Da quanto ne so io, ma ovviamente il tutto va preso con le pinze, esistono due tipi di accumulatori. In ogni caso entrambi contengono litio metallico, anche se in uno dei due tipi questo è intercalato in strati di grafite... Il litio metallico è pericoloso e sempre dalle mie scarse conoscenze la pericolosità di quest'ultimo ha limitato la diffusione di questo tipo di accumulatori all'ultima decade o forse poco più, seppur esistenti da lunghissimo tempo...
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Loggato
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