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am1 |
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Novembre 21, 2004, 20:26:47 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Passato il 70% della società ai cinesi della Shangai motors company. Ultima casa inglese che se ne va all'estero... (Miki! Cinesi! so' arrivati li cinesi!) « Ultima modifica: Novembre 21, 2004, 20:29:26 pm da jagitalia »
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vecchioliè |
basta che stai bbuon'a sotto |
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Novembre 21, 2004, 22:02:03 pm |
Utente standard, V12, 1512 posts |
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shangai motor company.....ma non era di proprietà europea, almeno in parte? (PSA o VW, non ricordo bene)
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90cv non sono 100...e non sono neanche 110!(citazione) 3 cilindri non sono 4 e 12V son meno di 16 (esperienza di vita) ogni scarraf....caffettiera è bell'a mamma soia(saggezza popolare)
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am1 |
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Novembre 21, 2004, 22:06:31 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Shangai Automotive Industry Corporation
scusate, la dicitura esatta è questa
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am1 |
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Novembre 21, 2004, 22:06:57 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Offensiva di Pechino con la Shangai Automotive che acquista il 70 per cento dell'impresa investendo 1,4 miliardi di euro La Rover in mano ai cinesi In Asia l'ultimo marchio inglese L'azienda in passato era stata acquistata dalla Bmw ma poi rivenduta dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
L'insegna del Gruppo Mg Rover a Longbridge LONDRA - L'unica azienda automobilistica ancora in mani britanniche vende alla Cina per salvarsi dal fallimento. La Mg Rover ha annunciato ieri un accordo preliminare per una fusione con la Shangai Automotive Industry Corporation, che darebbe ai cinesi il 70 per cento della centenaria industria britannica in cambio di un investimento pari a un miliardo di sterline, circa un miliardo e quattrocento milioni di euro. L'intesa, preannunciata in prima pagina dal quotidiano Independent e dalla Bbc, dovrebbe essere firmata ufficialmente all'inizio del 2005, dopo l'approvazione formale da parte del governo cinese, proprietario della Shangai Automotive; la quale avrebbe però già versato un anticipo di 40 milioni di sterline alla Mg Rover, i cui dirigenti danno la fusione per certa.
E' in realtà la seconda volta che la Mg viene ceduta a un'impresa automobilistica straniera: nel 1994 fu acquistata dalla Bmw all'interno del "pacchetto" della British Leyland, che oltre alla Mg Rover comprendeva i marchi Austin, Morris, Jaguar e Trumph. Ma le perdite del gruppo, anziché diminuire, continuarono a crescere, cosicché nel 2000 la Bmw rivendette la Mg Rover per la somma simbolica di 10 sterline a un consorzio di quattro uomini d'affari inglesi, poche ore prima che i liquidatori arrivassero a Longbridge, fabbrica e quartier generale della compagnia, per dare esecuzione al fallimento.
La Bmw lasciò loro in eredità un passivo di oltre cinquecento milioni di sterline, e trattenne per sé il solo successo dell'azienda - la Land Rover - per venderla separatamente alla Ford per un miliardo e ottocento milioni di sterline, mantenendo così alla fine nelle proprie scuderie soltanto uno dei marchi di cui era entrata in possesso comprando la British Leyland, cioè la Mini. I quattro businessmen inglesi, tuttavia, si sono guadagnati una pessima reputazione, tra accuse di inefficienza e avidità. Sotto la loro gestione, la Mg Rover ha accumulato nuove perdite e progressivamente diminuito la sua quota di mercato.
Quarant'anni fa produceva il 40 per cento delle auto vendute in Gran Bretagna e aveva 25 mila dipendenti; oggi occupa appena il 3 per cento del mercato nazionale, suo minimo storico, con 6 mila dipendenti. Sembrava destinata a un'inevitabile chiusura, prima che arrivassero i salvatori cinesi. La Shangai Automotive è viceversa una delle aziende automobilistiche con la più rapida ascesa al mondo: l'anno scorso ha prodotto 600 mila vetture, cresce al ritmo del 40 per cento annuo, punta a raggiungere 3 milioni e mezzo d'auto vendute entro cinque anni. La Mg Rover a maggioranza cinese dovrebbe produrre macchine in quattro categorie - grande, media, piccola e sportiva - rimpiazzando come prima cosa la Rover 45 con un nuovo modello.
Il vantaggio reciproco della fusione è evidente: la minuscola Rover potrà disporre di un'economia di scala molto maggiore, la Shangai Automotive si approprierà di un marchio di prestigio, un tempo considerato la "bandiera" dell'auto britannica. Dalla Rolls Royce alla Bentley, dalla Jaguar alla Aston Martin, dalla Mini alla Land Rover, e ora anche la Mg, l'industria automobilistica del Regno Unito si è dunque completamente arresa allo straniero.
Non solo: sono sempre di meno le auto di questi marchi prodotte direttemente in Gran Bretagna. "Perché meravigliarsi?", commenta l'Independent. "Non è esclusivamente questione di automobili, anche altre industrie manifatturiere britanniche, dall'elettronica alle motociclette alle macchine utensili, sono già finite in mani straniere, in America o in Estremo Oriente". Prima le miniere, poi le automobili, quindi il resto: agli inglesi rimangono la finanza e i servizi. Un giorno, il paese in cui nacque la rivoluzione industriale non avrà più un'industria manifatturiera.
(21 novembre 2004)
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kaos |
In principio era tenebra,girò la chiave e luce fu. |
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Novembre 22, 2004, 00:36:35 am |
Staff, V12, 32956 posts |
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Che in futuro avremo una X-Power da 400 cv a 35 mila euro e magari rifinita persino meglio?
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Ecco là vedo mio padre. Ecco là vedo mia madre le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco là vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine. Ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto nelle sale del Valhalla dove l'impavido può vivere per sempre.
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vatanen |
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Novembre 22, 2004, 00:55:27 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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mi stan sulle balle i cinesi,ora devo convincere la mia ragazza a non comprare la MG...
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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Miki Biasion |
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Novembre 22, 2004, 00:58:58 am |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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Passato il 70% della società ai cinesi della Shangai motors company. Ultima casa inglese che se ne va all'estero... (Miki! Cinesi! so' arrivati li cinesi!) Che tristezza però, infondo MG-Rover era ancora pure british o quasi, i cinesi proprio non c'azzeccano niente con il marchio. Speriamo almeno che sappiano farla tornare agli antichi splendori...
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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vatanen |
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Novembre 22, 2004, 01:02:52 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Che tristezza però, infondo MG-Rover era ancora pure british o quasi, i cinesi proprio non c'azzeccano niente con il marchio. Speriamo almeno che sappiano farla tornare agli antichi splendori... ai mangiatori di gatti,serviranno le conoscenze per autocostruirsi le loro macchinine....sapevate che in cina non possono per legge circolare auto straniere??leggevo che un motoclista(l'hanno pure msotrato in tv) che è andato sin la con una bmw,ha dovuto comprare una moto cinese per circolare la dentro...roba da matti,e noi praticamente siamo circondati da roba fatta da loro...anche le ciabatte col numero 46 che indosso ora..
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Novembre 22, 2004, 06:02:18 am |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Non mi stupirebbe in qualche anno di vedere una berlina Rover o sportiva MG da 400 CV a 30.000 dollari con ottime finiture, eccellente affidabilita' e garanzia di 10 anni..ehehehe Comunque questa vicenda mostra la netta differenza tra un paese, ad esempio, come il Regno Unito e l'Italia. Gli Inglesi pur avendo un glorioso passato motoristico si sono liberati dell'industria automobilistica (e un po' du tutta l'industria manifatturiera pur essendo stati la culla della rivoluzione industriale) senza alcun rimpianto e guardando avanti e specializzandosi, nel caso loro, sui servizi, la finanza e i settori ad altissimo contenuto scientifico/tecnologico (industria aerospaziale, biotecnologie etc...) Non ne ha fatto un dramma nessuno (a parte qualche nostalgico). Insomma le auto facciamole fare dove ormai ha piu' senso economicamenteo dove ci sono maggiori efficienze logistiche. La Corea del Sud ad esempio 20-25 anni fa era parecchio specializzata nel tessile, giocattoli (non elettronici) e tutta una serie di prodotti relativamente low-tech, man mano che la qualita' della vita cresceva e (quindi gli stipendi) le industrie tessili e degli altri settori citati migrarono verso paesi con costi piu' bassi ed i Coreani hanno fatto in modo, abbastanza indolore, "il salto di qualita'" e si sono spostati verso industrie a medio-alto ed altissimo contenuto tecnologico (auto, elettronica, navale etc...), vedete Samsung ad esempio....ormai ci manca poco che rivaleggera' con Sony....insomma come si dice da queste parti "they moved up the food chain". L'Italia non si illuda di poter mantenere a lungo il suo (calante) tenore di vita con le auto, i mobili, l'alta moda o la meccanica......bisogna investire di piu' e seriamente verso settori dove ancora il mondo occidentale puo' fare la differenza (non vorrei uscire fuori tema ma ad esempio il turismo, con il quale in nostro paese avrebbe un vantaggio unico, e' cronicamente sottosviluppato). La ricerca scientifica e' un passagio obbligato. Guardate le stessa Germania, nel settore auto riesce ancora a galleggiare (non si sa per quanto) grazie al settore premium "di massa" (vedi BMW, Mercedes o Audi) mentre VW ha problemi seri..... Non conosco le molto le condizioni delle case Francesi ma Renault ad esempio ha avuto la vista lunga ed ha fatto un colpaccio con Nissan (ed i risultati si vedono) L'Italia non ha un settore premium a larga diffusione, in Fiat non si illudano di piazzare una 156 in USA al prezzo di una serie 3...non la comprerebbe nessuno...tra l'altro, nonostante le voci che girano, credo che il management se ne guardera' bene di portare di nuovo l'Alfa in Nordamerica..con l'attuale gamma sarebbe un flop terribile.....ma con che cosa vengono a competere?? con il "budellone" ? ? Fatemi il favore.... Le case automobilistiche Americane bene o male sopravvivono (anche qui bisogna precisare....per il momento...) grazie a diversi fattori, 1) una eccellente diversificazione mondiale ulteriormente "irrobustita" di recente con tutta una serie di acquisizioni piu' o meno riuscite 2) Un mercato interno enorme e "particolare", il basso costo del carburante favorisce lo sviluppo e quindi il relativo successo di molti modelli molto appariscenti ma tecnologicamente poco evoluti, a basso costo e di qualita' non eccelsa, modelli che case straniere ritengono, in un'ottica di logistica mondiale, non opportuno produrre dato lo scarso appeal al di fuori del mercato Nordamericano e dato il successo sempre maggiore che auto di categoria "non americana" comunque ottengono. I modelli "Americani" da me citati, tra l'altro, costituiscono la quasi totalita' delle flotte aziendali e noleggio (in USA numeri enormi)garantendo alle case che le producono entrate costanti anche se daigli utili alquanto ridotti. 3) Il settore dei Pick-up trucks e le dimensioni del mercato degli SUV anche qui "anomalia" tutta Americana (comunque, puntualmente, i Giapponesi si stanno facendo sempre piu' aggressivi, in testa Toyota ed Nissan) Quando l'Italia si liberera' del fardello Fiat??? Ho il presentimento che il management della casa ha gia' pronto l'atto finale...vendere tutto a GM...e sarebbe l'ora....liberiamo risorse per settori piu' promettenti. In un'ottica mondiale, l'attuale gamma Fiat (incluse Alfa e Lancia) non ha davvero nessun vantaggio da offrire, non sono vetture ne' particolarmente sofisticate, da un lato, ne' particolarmente economicamente convenienti o di qualita' dall'altro, Maserati e Ferrari sono troppo di nicchia e non le considero nemmeno. Saluti!!!! « Ultima modifica: Novembre 22, 2004, 06:20:36 am da saturno_v »
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Loggato
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am1 |
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Novembre 22, 2004, 07:48:15 am |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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...anche le ciabatte col numero 46 che indosso ora.. che fetta che c'hai...piedino da fata ;-) :-D
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roberto.c |
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Novembre 22, 2004, 09:14:51 am |
Utente standard, V12, 539 posts |
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mi stan sulle balle i cinesi, ...
Ti auguro di averle belle robuste: saranno piccoli, ma sono taaanti! Scherzi a parte, le potenze economiche emergenti sono quelle dell'Estremo Oriente. Dopo le vicissitudini dell'economia coreana (secondo me dovute più ad ingenuità che ad altro), il Drago Gigante Cinese si sta iniziando a muovere e ... saranno ca**i amari (il "bello", secondo me , deve ancora venire)! Non scordiamoci che l'economia cinese è attualmente avvantagiata da una moneta legata al $ USA, quindi molto competitiva. Speriamo in bene per la Rover/MG, anche se ... gli occhi a mandorla fan loro perdere molto fascino!
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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am1 |
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Novembre 22, 2004, 09:19:21 am |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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si questo è vero, ma quelli sono capaci a copiare: si rivolgeranno a designer europei, useranno la solita furbizia e probabilmente ci restituiranno una Rover più Rover di quando era alla BMW o indipendente...
certo, "cinese"...senti? suona male...
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Novembre 22, 2004, 14:47:19 pm |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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Non mi stupirebbe in qualche anno di vedere una berlina Rover o sportiva MG da 400 CV a 30.000 dollari con ottime finiture, eccellente affidabilita' e garanzia di 10 anni..ehehehe Comunque questa vicenda mostra la netta differenza tra un paese, ad esempio, come il Regno Unito e l'Italia. Gli Inglesi pur avendo un glorioso passato motoristico si sono liberati dell'industria automobilistica (e un po' du tutta l'industria manifatturiera pur essendo stati la culla della rivoluzione industriale) senza alcun rimpianto e guardando avanti e specializzandosi, nel caso loro, sui servizi, la finanza e i settori ad altissimo contenuto scientifico/tecnologico (industria aerospaziale, biotecnologie etc...) Non ne ha fatto un dramma nessuno (a parte qualche nostalgico). Insomma le auto facciamole fare dove ormai ha piu' senso economicamenteo dove ci sono maggiori efficienze logistiche. La Corea del Sud ad esempio 20-25 anni fa era parecchio specializzata nel tessile, giocattoli (non elettronici) e tutta una serie di prodotti relativamente low-tech, man mano che la qualita' della vita cresceva e (quindi gli stipendi) le industrie tessili e degli altri settori citati migrarono verso paesi con costi piu' bassi ed i Coreani hanno fatto in modo, abbastanza indolore, "il salto di qualita'" e si sono spostati verso industrie a medio-alto ed altissimo contenuto tecnologico (auto, elettronica, navale etc...), vedete Samsung ad esempio....ormai ci manca poco che rivaleggera' con Sony....insomma come si dice da queste parti "they moved up the food chain". L'Italia non si illuda di poter mantenere a lungo il suo (calante) tenore di vita con le auto, i mobili, l'alta moda o la meccanica......bisogna investire di piu' e seriamente verso settori dove ancora il mondo occidentale puo' fare la differenza (non vorrei uscire fuori tema ma ad esempio il turismo, con il quale in nostro paese avrebbe un vantaggio unico, e' cronicamente sottosviluppato). La ricerca scientifica e' un passagio obbligato. Guardate le stessa Germania, nel settore auto riesce ancora a galleggiare (non si sa per quanto) grazie al settore premium "di massa" (vedi BMW, Mercedes o Audi) mentre VW ha problemi seri..... Non conosco le molto le condizioni delle case Francesi ma Renault ad esempio ha avuto la vista lunga ed ha fatto un colpaccio con Nissan (ed i risultati si vedono) L'Italia non ha un settore premium a larga diffusione, in Fiat non si illudano di piazzare una 156 in USA al prezzo di una serie 3...non la comprerebbe nessuno...tra l'altro, nonostante le voci che girano, credo che il management se ne guardera' bene di portare di nuovo l'Alfa in Nordamerica..con l'attuale gamma sarebbe un flop terribile.....ma con che cosa vengono a competere?? con il "budellone" ? ? Fatemi il favore.... Le case automobilistiche Americane bene o male sopravvivono (anche qui bisogna precisare....per il momento...) grazie a diversi fattori, 1) una eccellente diversificazione mondiale ulteriormente "irrobustita" di recente con tutta una serie di acquisizioni piu' o meno riuscite 2) Un mercato interno enorme e "particolare", il basso costo del carburante favorisce lo sviluppo e quindi il relativo successo di molti modelli molto appariscenti ma tecnologicamente poco evoluti, a basso costo e di qualita' non eccelsa, modelli che case straniere ritengono, in un'ottica di logistica mondiale, non opportuno produrre dato lo scarso appeal al di fuori del mercato Nordamericano e dato il successo sempre maggiore che auto di categoria "non americana" comunque ottengono. I modelli "Americani" da me citati, tra l'altro, costituiscono la quasi totalita' delle flotte aziendali e noleggio (in USA numeri enormi)garantendo alle case che le producono entrate costanti anche se daigli utili alquanto ridotti. 3) Il settore dei Pick-up trucks e le dimensioni del mercato degli SUV anche qui "anomalia" tutta Americana (comunque, puntualmente, i Giapponesi si stanno facendo sempre piu' aggressivi, in testa Toyota ed Nissan) Quando l'Italia si liberera' del fardello Fiat??? Ho il presentimento che il management della casa ha gia' pronto l'atto finale...vendere tutto a GM...e sarebbe l'ora....liberiamo risorse per settori piu' promettenti. In un'ottica mondiale, l'attuale gamma Fiat (incluse Alfa e Lancia) non ha davvero nessun vantaggio da offrire, non sono vetture ne' particolarmente sofisticate, da un lato, ne' particolarmente economicamente convenienti o di qualita' dall'altro, Maserati e Ferrari sono troppo di nicchia e non le considero nemmeno. Saluti!!!! Molto d'accordo, complimenti!
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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Claudio53 |
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Novembre 22, 2004, 15:06:56 pm |
Visitatore, , posts |
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Non sono d'accordo con saturn, una industria automobilistica è importante per un paese e non a caso solo l'Inghilterra non ha più case nazionali, ma continua comunque a produrre auto. E il fatto di perdere l'auto è stata una perdita, non ce la facevano più tra sindacati e manager incapaci, ma Honda, Nissan e altri le auto in UK le sanno produrre! Un paese grande non può vivere solo di servizi e alta tecnologia (che tra l'altro ha una mortalità molto elevata), gli USA difendono anche le acciaierie. Per cui io auspico che Fiat si risollevi, sarebbe un colpo gravissimo per l'Italia, come pure sarebbe tremendo per la Germania perdere VW. Non bisogna lasciare perdere nulla per tenere alte le fortune di un paese, oggetti di tecnologia meno elevata (ma siamo sicuri che l'auto sia tra questi?) si possono produrre con metodi di produzione più innovativi. Insomma, io non lascerei i pomodori ai cinesi, le auto ai coreani etc. e mi pare che anche USA Giappone Germania &co. facciano lo stesso.
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Loggato
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