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Cizu |
solo lo stolto pensa, perche' il saggio già sa |
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Gennaio 11, 2005, 17:13:11 pm |
Utente standard, V12, 6982 posts |
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Il fatto è che con l'infarto soffri come un cane... se cadi e batti forte non te ne accorgi
e come fai a saperlo te
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mtbsport |
ACCOUNT BLOCCATO |
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Gennaio 11, 2005, 17:16:05 pm |
Utente standard, V12, 10476 posts |
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e come fai a saperlo te
L'infarto è risaputo che fa male... per quanto riguarda la botta te lo dico sulla mi pelle. In bici non ho mai battuto la testa, quindi tutte le volte che sono caduto ho sentito un male cane.... sugli sci ho piantato una testata tremenda, credo la botta più grande della mia vita... non me ne sono neanche accorto. Solo dopo circa 30 secondi ho iniziato a sentire il male
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Loggato
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Emi |
...e quattro! |
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Gennaio 11, 2005, 17:18:44 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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scusate ma che cazzo c'entra, sapete quanta gente soffre e muore per incidenti sul lavoro, per pirati della strada o per malattie che li costringono a letto per anni oppure bloccati su una sedia a rotelle?
Meoni, pace all'anima sua è passato a miglior vita facendo quello che gli piaceva fare ed avendo un trapasso decisamente veloce. Ma non è il caso di star a fare ipotesi sul fatto che abbi asofferto oppure no.
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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mtbsport |
ACCOUNT BLOCCATO |
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Gennaio 11, 2005, 17:21:10 pm |
Utente standard, V12, 10476 posts |
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scusate ma che cazzo c'entra, sapete quanta gente soffre e muore per incidenti sul lavoro, per pirati della strada o per malattie che li costringono a letto per anni oppure bloccati su una sedia a rotelle?
Meoni, pace all'anima sua è passato a miglior vita facendo quello che gli piaceva fare ed avendo un trapasso decisamente veloce. Ma non è il caso di star a fare ipotesi sul fatto che abbi asofferto oppure no.
Emi si stavamo parlando di Meoni.... il post è relativo a Meoni e non ai mali del mondo.... nessuno vuol eparagonare uno che muore divertendosi con uno che muore dopo anni si stenti.
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Loggato
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Emi |
...e quattro! |
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Gennaio 11, 2005, 17:21:54 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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ok ma non mi sembra il caso di continuare a voler capire se e quanto ha sofferto, povero cristo è morto.
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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Cizu |
solo lo stolto pensa, perche' il saggio già sa |
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Gennaio 11, 2005, 17:22:48 pm |
Utente standard, V12, 6982 posts |
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L'infarto è risaputo che fa male...
e' risaputo da chi? qualche fantasma ci ha parlato della sua esperienza? per quanto riguarda la botta te lo dico sulla mi pelle.
In bici non ho mai battuto la testa, quindi tutte le volte che sono caduto ho sentito un male cane.... sugli sci ho piantato una testata tremenda, credo la botta più grande della mia vita... non me ne sono neanche accorto. Solo dopo circa 30 secondi ho iniziato a sentire il male
non mi pare che tu abbia tirato le cuoia non e' per cercar la polemica pero'.... che ne sappiamo noi cosa si prova a morire, magari, al contrario di cio' che si pensa, e' una sensazione bellissima... non lo sappiamo
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monnezza |
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Gennaio 11, 2005, 17:28:19 pm |
Visitatore, , posts |
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e' risaputo da chi? qualche fantasma ci ha parlato della sua esperienza?
Con fortuna ci si può anche salvare da un infarto.
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Loggato
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mtbsport |
ACCOUNT BLOCCATO |
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Gennaio 11, 2005, 17:28:30 pm |
Utente standard, V12, 10476 posts |
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e' risaputo da chi? qualche fantasma ci ha parlato della sua esperienza?
Testina di Saxò tritata... mica tutti quelli che hanno un infarto muoiono...uno nella vita può averne anche 3 o 4 non mi pare che tu abbia tirato le cuoia
Tiè Tiè tiè Era per far capire che se il fisico subisce una botta tremenda, non senti il dolore
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Loggato
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Gennaio 11, 2005, 17:49:34 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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e' risaputo da chi?
Piccola intromissione "medica" ... si è risaputo, infatti i sintomi o segnali dell'infarto, che sono poi quelli da far attenzione per far si che si possa intervenire in tempo, sono il fortissimo dolore al petto ... basta cercare, se non ne sei ancora convinto, notizie sull'infarto e la sua prevenzione/misure d'intervento
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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Homer |
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Gennaio 11, 2005, 18:24:48 pm |
Staff, V12, 89891 posts |
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Gennaio 11, 2005, 23:41:59 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Tragica caduta per il motociclista della Ktm Aveva vinto due edizioni, era secondo in classifica Dakar, incidente in Mauritania muore Fabrizio Meoni Questa, per lui, doveva essere l'ultima partecipazione Proprio ieri era deceduto per un incidente lo spagnolo Perez
KIFFA (MAURITANIA) - Il motociclista italiano Fabrizio Meoni è morto oggi alla Dakar nel corso dell'11/a tappa. E' caduto male e si è rotto l'osso del collo: probabilmente è morto sul colpo. Meoni, 47 anni, aveva vinto la Dakar nel 2001 e nel 2002. Questa, per lui doveva essere l'ultima corsa nel deserto, lo aveva detto prima della partenza. Era secondo in classifica con la sua Ktm.
La notizia della morte di Meoni, che lascia la moglie Elena e i figli Gioele e Chiara, è stata data dagli organizzatori della Dakar, che su richiesta degli altri piloti hanno deciso di annullare la prossima tappa delle moto, da Kiffa a Bamako, in programma domani. Saranno regolari invece le gare di auto e camion.
Il vincitore del raid 2001 e 2002 era originario di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, dov'era nato 47 anni fa. La salma sarà imbarcata nella notte su un aereo dell'Air France per essere trasportata a Parigi dove giungerà alle 5,50 di domani mattina. Poco dopo sarà trasferita a Roma e quindi a Castiglion Fiorentino.
A quanto si è saputo, Meoni è caduto improvvisamente mentre stava procedendo ad andatura normale (cioé molto sostenuta) durante la prova di oggi. Erano le 10,15 e aveva da poco passato il secondo punto di controllo. "Abbiamo mandato un elicottero quando è caduto, ma i medici hanno scoperto che il suo cuore si era fermato e che non era possibile rianimarlo" ha detto il direttore della gara, Etienne Lavigne. Pare che ci abbiano provato inutilmente per 45 minuti.
Meoni è la quarantatreesima vittima in 27 edizioni di questa gara massacrante. Proprio ieri, in un incidente, era morto lo spagnolo José Manuel Perez. Anche l'inventore e primo organizzatore della gara, Thierry Sabine, è morto durante la Parigi-Dakar (allora si chiamava così) nel 1986: il suo elicottero precipitò e con lui morirono altre 4 persone. Nella stessa edizione morì anche l'italiano Giampaolo Marinoni (Cagiva): cadde a 40 chilometri dal traguardo dell'ultima proova speciale e spirò due giorni dopo in un ospedale di Dakar in seguito a un'infezione.
Nella tappa di ieri (Atar-Atar di 489 chilometri), Fabrizio Meoni era arrivato secondo alle spalle del compagno di squadra Cyril Després che lo precedeva in classifica di 9 minuti e 13 secondi. In quella prova, il motociclista italiano era caduto senza conseguenze. Meoni era molto addolorato per la morte di Perez. , intervistato, aveva detto: "Queste notizie rappresentano il lato brutto di questa gara. La Dakar ha fascino, fa parte della nostra passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai".
Oggi, purtroppo, è toccata a lui: l'uomo che meglio rappresentava la passione e il sogno che deve avere dentro chi ha il coraggio di partecipare alla Dakar. "Per me questa è l'ultima partecipazione" aveva detto.
L'Africa per Fabrizio Meoni non era solo la Parigi-Dakar. Da tempo ormai il campione era impegnato in varie iniziative di solidarietà, aveva creato un'associazione, "In buone mani" ed era riuscito anche a far costruire una scuola a Dakar dove, terminato il rally, lo avrebbe dovuto raggiungere padre Arturo Buresti, il suo parroco da bambino, ora accanto alla moglie Elena, "sconvolta come tutti noi". "Fabrizio aveva un cuore enorme, siamo tutti sconvolti".
(la repubblica, 11 gennaio 2005)
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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THE KAISER |
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Gennaio 11, 2005, 23:44:51 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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Dal sito Ansa: KIFFA (MAURITANIA) - Il motociclista italiano Fabrizio Meoni e' morto nel corso della Parigi-Dakar. Il campione e' caduto durante l'11/a tappa.
Meoni, 47 anni, aveva vinto la corsa nel 2001 e nel 2002. La notizia della sua morte e' stata data dagli organizzatori della Dakar. Il vincitore del rally 2001 e 2002 era originario della Toscana, dov'era nato a Castiglion Fiorentino. Correva per la Ktm.
Inutile dire che ci son rimasto veramente di me**a..
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Gennaio 11, 2005, 23:52:57 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Aveva vinto dall'Incas al Cannonball, alla sfida tra le piramidi. Le due straordinarie vittorie nel rally Dakar sono del 2001 e del 2002 Meoni, un palmares da campione Suoi i i rally più belli del mondo
In sedici anni di gare Fabrizio Meoni aveva inanellato un palmares di tutto rispetto. Autentico cavaliere del deserto aveva conquistato i rally più belli del mondo: dall'Incas al Cannonball, alla sfida tra le piramidi. Le due straordinarie vittorie nel rally Dakar sono del 2001 e del 2002.
Il pilota di Castiglion Fiorentino aveva annunciato l'addio alla gara africana quest'anno, il giorno della partenza da Barcellona della 'rally raid' che lo ha visto sempre tra i principali protagonisti e che ha coronato una carriera costellata di successi. Meoni si era messo per la prima volta in luce vincendo nel 1988 il campionato italiano juniores enduro per la cilindrata 250, ma i successi più importanti, il pilota toscano li ha ottenuti nei rally fra le dune del deserto.
Meoni scopre l'Africa nel 1990, anno in cui decide di allestire una KTM 500cc. 2 tempi, per partecipare al Rally di Tunisia pur non avendo nessuna esperienza di deserto e di navigazione. La sua prima prova in un rally africano termina con una brutta caduta, che gli procura una lussazione all'anca e lo costringe al ritiro. Ma la vendetta contro la sfortuna si consuma 3 mesi dopo: Meoni si piazza primo nell'Incas Rally Lima-Rio dopo 20 giorni di gara e due anni dopo, nel 1992, decide di prendere parte alla sua prima 'Dakar'. Dopo 30 giorni di gara con una Yamaha XTZ660 ottiene il 12esimo posto assoluto, il primo fra i privati (Paris - LeCap), e il terzo posto assoluto nel Rally dei Faraoni con una Yamaha 490WR 2 tempi.
Ma l'ottimo piazzamento alla Dakar non appaga del tutto Meoni, che due anni dopo, nel 1994, si presenta di nuovo all'appuntamento con il 'rally raid' più pericoloso di sempre. Con l'aiuto dell'importatore Dallara di Bergamo e con l'assistenza tecnica di Romeo Feliciani, meccanico in gara, cambia la sua moto con un Honda XR600. Al termine della Paris- Dakar-Paris, si piazza terzo nella classifica generale, primo in quella dei monocilindri e tra i privati.
Nonostante il terzo posto, il toscano rischia di non essere alla partenza della Granada-Dakar del 1995 per mancanza di uno sponsor. Privo di meccanico e senza assistenza per assenza di budget, Meoni non solo partecipa, ma riesce comunque a centrare un quarto posto alla guida di una Honda XR600.
Il passaggio alla KTM 660 avviene nel 1996. Meoni conquista tre vittorie di tappa alla Dakar e l'anno successivo viene inserito nella squadra ufficiale della KTM per il rally africano, ma una brutta caduta nel secondo giorno di gara lo costringe al ritiro. L'anno della sua definitiva consacrazione è il 1998. Oltre al secondo posto nella 'Dakar', Meoni centra una lunga striscia di risultati positivi in altri rally: primo in Egitto, secondo in Tunisia, secondo a Dubai e ancora secondo nel Master Rally Parigi-Venezia-Samarcanda-Mosca.
Nel 1999 vince il Rally d'Egitto e il Rally del Dubai ma è solo decimo alla Dakar. Si ripete un anno dopo vincendo il Rally di Tunisia, il Master Rally, il Rally d'Egitto e la coppa del Mondo Tout Terrain. Ma ancora una volta la sfortuna gli nega l'affermazione nella gara africana e dopo solo quattro tappe Meoni è costretto al ritiro per un infortunio e per problemi meccanici alla moto.
L'impresa gli riesce nel 2001. Consigliato da sua moglie Elena, Meoni decide di lasciare definitivamente il lavoro per dedicarsi completamente alla professione di pilota. E i fatti gli danno ragione. Meoni trionfa alla Dakar 2001 e un anno dopo la KTM gli chiede di sviluppare la nuova moto bicilindrica. Meoni accetta l'incarico consapevole, tuttavia, dei rischi che si possono correre nel lasciare una moto affidabile ed estremamente competitiva per una moto che non dà nessuna certezza. Seguendo le sue indicazioni, i meccanici costruiscono una moto che sarà subito vincente all'esordio in Egitto e, per il secondo anno consecutivo alla Dakar, in una gara che, nel suo percorso, risultava poco favorevole alla nuova moto bicilindrica. Corre altre due gare: una in Tunisia dove si ritira quando era in testa per un problema fisico conseguente ad una caduta e l'altra in Marocco dove giunge secondo.
Anche il 2003 è un anno fortunato per Meoni, sempre in sella alla sua KTM. Fabrizio è vincente al Rally di Tunisia e, poco dopo il suo 45esimo compleanno, partecipa alla Dakar e guadagna un meritatissimo terzo posto dietro ai francesi Richard Sainct e Cyril Despres, entrambi su Ktm. La sfida con Despres si stava ripetendo anche quest'anno. Alla vigilia dell'undicesima tappa di oggi, Meoni era secondo dietro a Despres e ancora in lizza per la vittoria finale. Fabrizio Meoni, 47 anni, è morto stamattina in corsa. Il pilota toscano della KTM ha perso la vita a 47 anni durante l'undicesima tappa della maratona africana, che doveva portare i concorrenti da Atar a Kiffa, in Mauritania. E' caduto alle 10.15 al km 184 della speciale, poco dopo aver passato regolarmente il primo controllo orario. Il francese Fretignè, che lo seguiva da vicino con la sua Yamaha, ha lanciato subito il razzo per i soccorsi. "Noi abbiamo inviato un elicottero che è arrivato alle 10 e 36 -affermava poco dopo l'organizzatore della Dakar 2005, Etienne Lavigne-. Meoni è stato colpito da un arresto cardiaco. Purtroppo, 45 minuti di massaggio cardiaco non sono stati sufficienti per rianimarlo. Era una persona meravigliosa. Siamo tutti sconvolti".
Questi i suoi successi più importanti:
1988, campione italiano juniores enduro 250cc 1990, vince il Rally Incas 1992, vince la TransItalia Marathon (è 12mo alla Parigi-Dakar) 1994, arriva terzo alla Parigi-Dakar 1995, arriva quarto alla Parigi-Dakar 1996, vince il Desert Cannonball 1997, vince il rally di Tunisia 1998, vince il rally d'Egitto (è secondo alla Parigi-Dakar) 1999, vince il rally d'Egitto e il rally del Dubai 2000, vince il rally di Tunisia, il Master Rally, il rally d'Egitto e conquista la coppa de mondo Tout Terrain 2001, vince i rally d'Egitto e Tunisia e la Parigi-Dakar 2002, vince la Parigi-Dakar 2003, vince il rally di Tunisia ed è terzo nella Dakar
(la repubblica, 11 gennaio 2005)
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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