Tutto sommato non posso non trovarmi d'accordo con ciò che dicono questi scienziati.
Lavorando nel settore "energie alternative" ho modo di vedere quanto stia progredendo velocemente la tecnologia impiantistica in questo campo. Oggi esistono macchinari estremamente versatili, poco costosi e con un ottimo rendimento in grado di dare la possibilità anche a piccole unità immobiliari di produrre autonomamente energia elettrica, riscaldamento, acqua calda e condizionamento utilizzando un'unico apparecchio alimentato a metano, gpl o gasolio (solo per quelle realtà non raggiunte dalla rete gas).
Esistono poi sistemi di cogenerazione che permettono il recupero di energia derivante da produzioni industriali (es. ceramiche, acciaierie, ind. tessili) con risparmi energetici a volte anche superiori al 50%.
Credo che siano queste le strade corrette da percorrere per raggiungere un buon livello di eco-compatibilità degli insediamenti industriali e civili.
E' ormai lungamente dimostrato come il vero inquinamento sia prodotto da questo tipo di sorgenti inquinanti e non certo dai veicoli. Perseguire la strada dell'alimentazione a idrogeno delle vetture non è solo un modo falsamente ecologico di risolvere il problema inquinamento, ma è soprattutto un modo astuto e controproducente per deviare l'opinione pubblica da quelle che invece potrebbero rappresentare veramente le soluzioni per un domani più pulito.
E dietro a tutto ci sono sempre interessi politici ed economici che pilotano i progetti e gli investimenti.
Le soluzioni per avere un mondo più pulito ci sono, basterebbe applicarle.