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1362 Visitatori + 1 Utente = 1363
&re@
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am1 |
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Aprile 08, 2005, 09:51:04 am |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Tra l'altro la plastica dei Lego ha delle caratteristiche molto notevoli, come mi dicevano amici della Enichem. Loro non riuscirono a diventare fornitori.
oltre alla quantità impressionante di presse che vanno a ritmo continuo (o meglio, andavano), ricordo l'alta specializzazione e attenzione che andava messa negli stampi: per creare un incastro che non mollasse, ma che non fosse troppo duro, come solo la lego sapeva fare, praticamente non esistevano tolleranze
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diabolik82 |
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Aprile 08, 2005, 09:52:07 am |
Visitatore, , posts |
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per me il giornalista ha centrato il problema: A) i lego non erano più lego. Nei negozi ci sono confezioni ultra elaborate con pezzi che servono solo a fare una cosa, lagata a quella confezione. Il segreto dei lego era quello che dopo aver fatto la prima costruzione come da istruzioni, mischiavi tutti i pezzi con gli altri e via, ti divertivi il triplo. Ma adesso? del muso della navicella in pezzo unico cosa me ne faccio? come lo riciclo nelle altre costruzioni? B) non ci credo che i bambini non vogliano più i lego. Non vorranno più le confezioni di adesso, perchè tanto c'è altro di migliore e che costa meno. Ma sono convinto che i bambini sguazzerebbero neo mattoncini tradizionali..... chi non è mai andato in brodo di giuggiole quando rovesciava TUTTI i lego sul tappeto e ammirava con orgoglio la quantità dei mattoncini? chi non ha mai chiesto al cuginetto di passargli un "raro" pezzo "da tre"? i bambini non vogliono le cazzate, ma i lego livorranno sempre... C) oltre ai bambini mettiamoci anche i genitori: io se fossi genitore, regalerei volentieri una tonnellata di mattoncini a mio figlio, ma mi rifiuterei di comprargli la navetta spaziale che di mattoncini ne ha dentro due o tre. I lego sviluppano l'ingenio e danno libero sfogo alla fantasia. I bambini prendono ispirazione dalla realtà o dalla finzione e la reinterpretano coi mattoncini... (io costruivo spesso KITT e il camion di Devon per farcela salire, con tanto di ribaltina, sterzo girevole, fari (coi pezzi da uno trasparenti ma messi in orizzontale, non in verticale sui portafari) ihihi che amarcord! Quotissimo!!!!! Cmq che tristezza lo stesso.....io ci giocavo per ore con somma disperazione dei miei (sia per il casino di mattoncini sia perchè non costruivo mai ciò che c'era sulla scatola)...anzi...che giocavo..GIOCO...fino che la Ferrari scala 1:10 ce l'ho! Ah..e chi si ricorda del Playmobil?
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Loggato
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&re@ |
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Aprile 08, 2005, 09:52:25 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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per me il giornalista ha centrato il problema: A) i lego non erano più lego. Nei negozi ci sono confezioni ultra elaborate con pezzi che servono solo a fare una cosa, lagata a quella confezione. Il segreto dei lego era quello che dopo aver fatto la prima costruzione come da istruzioni, mischiavi tutti i pezzi con gli altri e via, ti divertivi il triplo. Ma adesso? del muso della navicella in pezzo unico cosa me ne faccio? come lo riciclo nelle altre costruzioni? B) non ci credo che i bambini non vogliano più i lego. Non vorranno più le confezioni di adesso, perchè tanto c'è altro di migliore e che costa meno. Ma sono convinto che i bambini sguazzerebbero neo mattoncini tradizionali..... chi non è mai andato in brodo di giuggiole quando rovesciava TUTTI i lego sul tappeto e ammirava con orgoglio la quantità dei mattoncini? chi non ha mai chiesto al cuginetto di passargli un "raro" pezzo "da tre"? i bambini non vogliono le cazzate, ma i lego livorranno sempre... C) oltre ai bambini mettiamoci anche i genitori: io se fossi genitore, regalerei volentieri una tonnellata di mattoncini a mio figlio, ma mi rifiuterei di comprargli la navetta spaziale che di mattoncini ne ha dentro due o tre. I lego sviluppano l'ingenio e danno libero sfogo alla fantasia. I bambini prendono ispirazione dalla realtà o dalla finzione e la reinterpretano coi mattoncini... (io costruivo spesso KITT e il camion di Devon per farcela salire, con tanto di ribaltina, sterzo girevole, fari (coi pezzi da uno trasparenti ma messi in orizzontale, non in verticale sui portafari) ihihi che amarcord! Il camion era della fondazione Knight, Devon era solo un dipendente A parte le cagate, hai ragione in pieno
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Loggato
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&re@ |
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Aprile 08, 2005, 09:54:07 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Ah..e chi si ricorda del Playmobil?
Ho giocato parecchio anche con quelli, ma molto meglio i Lego IMHO.
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Loggato
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am1 |
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Aprile 08, 2005, 09:55:22 am |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Il camion era della fondazione Knight, Devon era solo un dipendente A parte le cagate, hai ragione in pieno ihhhh pardon! meglio per lui, avrà preso anche la tredisecima
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am1 |
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Aprile 08, 2005, 09:56:21 am |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Credo comunque che le norme sulla sicurezza dei giocattoli abbiano avuto il loro peso. I Lego tradizionali sono pezzi che possono essere inghiottiti, forse hanno cambiato anche per quello. Ma concordo, i Lego di adesso son imbastarditi, non mi piacciono più.
IMHO no, perchè infatti per i bambini molto piccoli c'erano i .... come si chiamavano... duplo? quelli giganti... ricordi?
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diabolik82 |
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Aprile 08, 2005, 09:57:25 am |
Visitatore, , posts |
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Credo comunque che le norme sulla sicurezza dei giocattoli abbiano avuto il loro peso. I Lego tradizionali sono pezzi che possono essere inghiottiti, forse hanno cambiato anche per quello. Ma concordo, i Lego di adesso son imbastarditi, non mi piacciono più.
Infatti per i più piccoli c'erano appunto i Duplo....con i mattoncini non inghiottibili...a meno che il pupo non abbia la mascella scollegata come i rettili
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Loggato
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&re@ |
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Aprile 08, 2005, 09:58:02 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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IMHO no, perchè infatti per i bambini molto piccoli c'erano i .... come si chiamavano... duplo? quelli giganti... ricordi?
Esatto, per i piccoli ci sono i Duplo, che sono molto più grandi.
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Loggato
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Cizu |
solo lo stolto pensa, perche' il saggio già sa |
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Aprile 08, 2005, 10:01:53 am |
Utente standard, V12, 6982 posts |
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pino |
ooo=V=ooo |
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Aprile 08, 2005, 10:15:06 am |
Staff, V12, 11080 posts |
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Anche i danesi piangono. Io col Lego ho giocato moltissimo, meno male che non c'erano ancora le Pleistascions, non mi sono fatto traviare Tra l'altro la plastica dei Lego ha delle caratteristiche molto notevoli, come mi dicevano amici della Enichem. Loro non riuscirono a diventare fornitori. Secondo me la colpa è dei genitori! I miei nipoti (sono 5, da 5 a 16 anni), come tutti giocano ai video games (PS2 o PC) ma tutti, maschi e femmine, hanno giocato o giocano con i lego. A casa di mio padre ci sono ancora tutti i mattoncini (rigorosamente originali, perché gli altri facevano schifo) di quando eravamo piccoli io e i miei fratelli; insieme con tanti altri nuovi costituiscono un'occasione di gioco graditissima ai nipoti che, anche quando non sono a casa loro, vogliono sfruttare. In particolare c'è Rodolfo (vabbè si chiama come mio padre ), 7 anni, asso dei videogames di tutti i tipi (ma dovreste vedere come in particolare guida in controsterzo ), utilizzatore smaliziato di PC (a scuola ha polverizzato qualsiasi record in tutti i test fatti), che con il lego fa cose eccezionali, dalle case ai mezzi di trasporto di ogni tipo. Inoltre usa alla grande il supermag. Vabbè ci sarebbe da dire che gioca anche a scacchi con me e che sta facendo progressi eccezionali Non è che la maggior parte dei genitori si ritiene a posto con la coscienza parcheggiando i figli davanti la PS e poi non se la sentono di spendere qualche euro in più per comprare dei buoni Lego? Io ho dei forti dubbi.
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Alfa Romeo Giulia Super 2.2 180 cv AT8 Lancia Ypsilon multijet MomoDesign
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kaos |
In principio era tenebra,girò la chiave e luce fu. |
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Aprile 08, 2005, 10:26:28 am |
Staff, V12, 32956 posts |
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Io sono cresciuto con i videogiochi perchè quando avev 5 anni mio padre mi regalò l'intellevision della mattel....ma ho sempre sempre sempre giocato anche col lego e ce li ho ancora tutti i pezzi......... Imposibile far crescere un bimbo senza il lego..... Io mi costruivo tutti i mezzi di guerre stellari.....avevo fatto un Millenium Falcon spettacolare......l'X-Wing e altro..... Ne ho una marea in solaio... Ai miei figli regalerò tante scatole di LEGO....se ci sarà ancora
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Ecco là vedo mio padre. Ecco là vedo mia madre le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco là vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine. Ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto nelle sale del Valhalla dove l'impavido può vivere per sempre.
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pino |
ooo=V=ooo |
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Aprile 08, 2005, 10:31:06 am |
Staff, V12, 11080 posts |
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Ben detto!!!
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Alfa Romeo Giulia Super 2.2 180 cv AT8 Lancia Ypsilon multijet MomoDesign
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fulltimer |
Il bubris è tornato |
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Aprile 08, 2005, 10:31:18 am |
Utente standard, V12, 7374 posts |
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Da www.repubblica.it E' la più grave crisi degli ultimi 73 anni. Non hanno avuto successo i giochi hi-tech che si sono allontanati dalla tradizione Il mattoncino va in pezzi l'anno più nero della Lego L'azienda costretta a vendere i parchi a tema di MARINA CAVALLIERI
ROMA - Ha rincorso la tecnologia e la moda, si è munita di telecomando e di chip, ha scoperto la consolle, si è lanciata su Internet. Ha cercato di modernizzarsi senza perdere l'anima. Ma non ce l'ha fatta. La Lego, storica casa di giocattoli, produttrice dei mattoncini di plastica più famosi del mondo, attraversa la crisi più grave dei suoi 73 anni di storia. La Lego perde pezzi, scrive il Financial Times, l'azienda segnala perdite nette di fatturato, doppie del previsto. Il piccolo mattoncino crolla sotto i colpi dei giocattoli cinesi a basso costo, della caduta del dollaro ma soprattutto per il fatto che i bambini non giocano più o meglio hanno cambiato giochi, anche i più piccoli hanno gusti da adulti e ai prodotti manuali preferiscono telefonini, lettori Mp3, oggetti ad alto tasso tecnologico.
La crisi era in corso da tempo, la rincorsa verso i nuovi prodotti tecnologici, iniziata negli anni 90, era risultata perdente. La crisi della Lego è infatti anche che una crisi d'identità. L'azienda nacque a Billund, in Danimarca nel 1932, fondata da Oleg Kirk Christiansen, un falegname. Negli anni 40 inizia la produzione dei mattoncini, sono piccole unità aggregabili e divisibili all'infinito in grado di dare forma a ogni genere di costruzione, un gioco manuale, formativo che appassiona i bambini prima della nascita dei joy stick e dei telecomando, prima delle Playstation. Un successo che sembra non poter tramontare. Nascono i parchi a tema, i Legoland, sorgono a Billund, a Monaco, in Gran Bretagna e in California, piccole cittadelle del divertimento, colorati mondi di plastica, ossessivamente costruiti un mattoncino dopo l'altro. Il parco di Billund è fatto con 45 milioni di pezzi.
Ma gli anni passano e i bambini cambiano, come i loro giochi. Tra il 1998 e il 1999 la Lego si trova per la prima volta in crisi e chiude il suo bilancio in rosso. L'azienda inizia a rincorrere mode mutevoli, a utilizzare le tecnologie, insegue un rilancio nei giocatttoli hi tech. Nascono così gli smart-brick, mattoncini telecomandabili a distanza, mentre l'azienda cerca sempre di coniugare tradizione e novità sponsorizzando su Internet un progetto per realizzare nuovi sistemi educativi basati su una teoria dell'apprendimento chiamata "costruzionismo". Ma la situazione non migliora. Per gli osservatori la crisi deriva probabilmente proprio dal tentativo di proporre giochi diversi da quelli delle sue origini, di essere troppo simile agli altri ma senza ingranare la marcia giusta, incapace di reggere la competizione. Sospesa tra tradizione e innovazione. L'anno scorso il presidente e proprietario della Lego, Kield Kirk Kristiansen, nipote del fondatore, aveva parlato di ristrutturazione con l'obiettivo di chiudere in pareggio nel 2004. Ora la notizia della crisi e della vendita dei Legoland. La guerra dei giocattoli si fa dura. Ma tra tante incertezze per ora l'unica cosa certa rimane il mattoncino. L'intramontabile mattoncino sempre uguale a se stesso, semplice ed universale, sembra che continui ad essere lui, tra i prodotti Lego, il più resistente al declino.
(8 aprile 2005) questo mi dispiace e parecchio... Per chi come me è maniaco della casa...i lego erano il rifugio per fantasticare su come dovesseessere la mia casa... Mi dicono che il mio primo disegno è stato "la bella cagetta con la brum brum"...età 3 anni all'asilo. Sono cresciuto con una scatola di lego ongi santo natale e ancora oggi sono molto tentato di compranre una quando vado a far la spesa...ovvio quella dove ci sono le case, la staizone degli autobus, la caravan e l'auto...ecco potessi avere una casa grande ci sarebbe solo una stanza per i giochi: trenino elettrico modelli auto e lego.
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ottimista..sempre e in ogni momento!
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Phormula |
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Aprile 08, 2005, 10:31:30 am |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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