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1262 Visitatori + 1 Utente = 1263
TonyH
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Homer |
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Maggio 31, 2005, 10:02:31 am |
Staff, V12, 89890 posts |
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ormai le moto moderne, anche le supermoto, han l'indicatore carburante...cazzo, restare a secco è veramente da pici!! A me è capitato una volta con la Mito, perché mi ero dimenticato di girare il rubinetto da riserva a normale...così si è svuotata tutta senza avvisarmi Per i guasti non so...non ricordo a memoria di aver mai visto moto ferme per guasti, al max per incidenti o scivolate Riguardo lo scooter ho una domanda: ma col variatore non dovrebbe soffrire meno la meccanica a viaggiare ad alta velocità costante?
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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mauring |
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Maggio 31, 2005, 10:06:32 am |
Visitatore, , posts |
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...l'affidabilità delle moto attuali ha raggiunto valori eccelenti...se solo pensassimo a cosa succedeva 20 anni fa ce ne faremo in'idea precisa.
Beh, se e' per questo 26 anni fa usciva dalla fabbrica la mia Guzzi V50 II. Dubito esista adesso una 500 con un'affidabilita' paragonabile. Praticamente non ci facevi un cazzo per 100.000 Km, a parte cambiare l'olio e regolare lle punterie (5 minuti). Il motore e' una roccia, la frizione e' un monodisco a secco da macchina, il cambio idem, la trasmissione a cardano e' infinita, il motorino d'avviamento e' quello della fulvia. E' tutto mostruosamente sovradimensionato, batteria compresa.
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Loggato
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&re@ |
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Maggio 31, 2005, 10:07:14 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Riguardo lo scooter ho una domanda: ma col variatore non dovrebbe soffrire meno la meccanica a viaggiare ad alta velocità costante?
Non me ne intendo molto di trasmissioni a variatore, ma credo che semmai valga il contrario: il motote viene sempre mantenuto nella zona di maggiore coppia, quindi è più sollecitato rispetto a una trasmissione tradizionale in cui il guidatore può decidere di viaggiare a bassissimo regime. Però, non sono sicuro...
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Loggato
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Homer |
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Maggio 31, 2005, 10:08:13 am |
Staff, V12, 89890 posts |
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Non me ne intendo molto di trasmissioni a variatore, ma credo che semmai valga il contrario: il motote viene sempre mantenuto nella zona di maggiore coppia, quindi è più sollecitato rispetto a una trasmissione tradizionale in cui il guidatore può decidere di viaggiare a bassissimo regime. Però, non sono sicuro...
mumble mumble mi sa che hai ragione te...
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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flower |
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Maggio 31, 2005, 10:10:19 am |
Utente standard, V12, 6516 posts |
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...perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo...lo cambiano davvero
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&re@ |
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Maggio 31, 2005, 10:11:20 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Il motore e' una roccia, la frizione e' un monodisco a secco da macchina, il cambio idem, la trasmissione a cardano e' infinita, il motorino d'avviamento e' quello della fulvia.
E' tutto mostruosamente sovradimensionato, batteria compresa.
Motori del genere ce ne sono ancora: certi grossi bicilindrici da custom e cruiser, i boxer BMW, i quattro cilindri da sport-tourer... Solo che oggi sono affidabilissime anche le sportive, specie considerando le potenze specifiche che esprimono. « Ultima modifica: Maggio 31, 2005, 10:14:21 am da &re@ »
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Loggato
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flower |
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Maggio 31, 2005, 10:13:10 am |
Utente standard, V12, 6516 posts |
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Beh, se e' per questo 26 anni fa usciva dalla fabbrica la mia Guzzi V50 II.
Dubito esista adesso una 500 con un'affidabilita' paragonabile.
Praticamente non ci facevi un cazzo per 100.000 Km, a parte cambiare l'olio e regolare lle punterie (5 minuti).
Il motore e' una roccia, la frizione e' un monodisco a secco da macchina, il cambio idem, la trasmissione a cardano e' infinita, il motorino d'avviamento e' quello della fulvia.
E' tutto mostruosamente sovradimensionato, batteria compresa.
...non sono un appassionato di moto d'epoca...quello che leggo io in giro è che le perdite d'olio erano all'ordine del giorno..vibrazioni da paura..affidabilità precaria a fronte di una manutenzione minuziosa... ..posso anche sbagliarmi
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...perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo...lo cambiano davvero
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mauring |
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Maggio 31, 2005, 10:24:27 am |
Visitatore, , posts |
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...non sono un appassionato di moto d'epoca...quello che leggo io in giro è che le perdite d'olio erano all'ordine del giorno..vibrazioni da paura..affidabilità precaria a fronte di una manutenzione minuziosa... ..posso anche sbagliarmi E' un discorso complesso. Oggi (elettronica a parte ) c'e' l'affidabilita', d'accordo. Pero' ci sono tagliandi da capogiro, con olio e filtri di qualita' ben superiore, oltre ad una difficolta' notevole negli interventi che fanno salire i costi di manodopera. Se prendi una Guzzi o una Gilera anni '50 e gli fai un tagliando da 200 euro ogni 5000Km, puoi fare 200 volte il giro del mondo prima che si spacchi qualcosa.
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Loggato
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mauring |
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Maggio 31, 2005, 10:31:10 am |
Visitatore, , posts |
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Certo, però:
il roccioso motore non va un casso (già allora i plurifrazionati jap gli davano gran biada);
la frizione monodisco andava manovrata con guanti di velluto e avambraccia da culturista, per scalare una mrcia dovevi fare un'accurata analisi spaziotemporale di regime, velocità, condizioni dell'esfalto e poi pregare di non bloccare il posteriore....
l'immarcescibile trasmissione e cardano dava un rovesciamento di coppia degno di una turbina aeronautica, era un gigantesco giroscopio e la sua inerzia amplificava i problemi della frizione in scalata...
il motorino di avviamento della Fulvia: questa non la sapevo, ma d'altronde la moto era già pesantuccia di suo, non sono certo i 3/4 chilozzi del motorino a disastrare la situazione...
Miei amici hanno avuto sia il 350 che il 500 che il mitico 850 Le Mans (le altre due erano una Imola e l'altra? Monza?), che ho avuto modo di guidare. Pur essendo nelle intenzioni delle "sportive", la loro guida era molto simile a quella delle BMW boxer (ho guidato la R90, quella con il minicupolino e la vernice sfumata, e la R80 Paris-Dakar), piuttosto che alle stradali giapponesi, molto più agili e fruibili: guidai la Yamaha RD 350, la RD 500, la Suzuki 500 RGgamma, la Suzuki 600 F.... tutte molto più facili e molto più divertenti.
Gne gne gne gne, si parlava di affidabilita', non di prestazioni E come affidabilita' non c'e' storia
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Loggato
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Claudio53 |
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Maggio 31, 2005, 11:37:18 am |
Visitatore, , posts |
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Certo, però:
il roccioso motore non va un casso (già allora i plurifrazionati jap gli davano gran biada);
la frizione monodisco andava manovrata con guanti di velluto e avambraccia da culturista, per scalare una mrcia dovevi fare un'accurata analisi spaziotemporale di regime, velocità, condizioni dell'esfalto e poi pregare di non bloccare il posteriore....
l'immarcescibile trasmissione e cardano dava un rovesciamento di coppia degno di una turbina aeronautica, era un gigantesco giroscopio e la sua inerzia amplificava i problemi della frizione in scalata...
il motorino di avviamento della Fulvia: questa non la sapevo, ma d'altronde la moto era già pesantuccia di suo, non sono certo i 3/4 chilozzi del motorino a disastrare la situazione...
Miei amici hanno avuto sia il 350 che il 500 che il mitico 850 Le Mans (le altre due erano una Imola e l'altra? Monza?), che ho avuto modo di guidare. Pur essendo nelle intenzioni delle "sportive", la loro guida era molto simile a quella delle BMW boxer (ho guidato la R90, quella con il minicupolino e la vernice sfumata, e la R80 Paris-Dakar), piuttosto che alle stradali giapponesi, molto più agili e fruibili: guidai la Yamaha RD 350, la RD 500, la Suzuki 500 RGgamma, la Suzuki 600 F.... tutte molto più facili e molto più divertenti.
Sei proprio d'epoca, quasi come me Io ho avuto un Le mans, come telaio era meglio delle giapponesi dell'epoca, anche se meno brillante come motore. Le moto che tu citi erano molto più leggere e piccole, oltretutto anche due tempi qualcuna. Che fossero più facili andando forte non direi, nei curvoni non c'era paragone di sicuro. Le BMW (ho avuto una R80 GS) erano diverse come impostazione, i motori più elastici con i carburatori a depressione (il Le Mans aveva i dell'Orto con pompa di ripresa), insomma non era la stessa cosa.
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Loggato
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mauring |
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Maggio 31, 2005, 13:38:58 pm |
Visitatore, , posts |
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Adesso che mi avete fatto ritornare indietro nel tempo, ricordo distintamente (mi sembra di sentire ancora il vocione) un signore sui 40 anni - eravamo all'incirca nel '77 o giu' di li' - in un negozio di motoricambi. Stava acquistando degli ammortizzatori a gas per la sua giapponese e si e' lamentato in maniera colorita (in veneziano) pressappoco cosi': "Go cambia' questo, go cambia' queo, adesso dame anca 'sti amortisatori novi, ma, porco..... , possìbie che par tegnèr ea strada piu' che Gussi e Ducati no ghe sia ? ?
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Loggato
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rokkstar |
Moto...Moto..solo ed esclusivamente..Moto... |
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Maggio 31, 2005, 15:11:45 pm |
Utente standard, V12, 5870 posts |
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- Uno scooter a 160 è a manetta, qualunque scooter sia. Se ha tenuto quell'andazzo per molto tempo, può anche darsi che la cinghia di trasmissione si sia surriscaldata. In fondo, non sono veicoli concepiti per quello (anche se non dovrebbero accadere cose del genere!) - Le Ducati... lascio rispondere Cielo87 Senza sapere cosa ha avuto, è impossibile dire qualsiasi cosa... - Per la Kawa, stesso discorso. prrrrrrrrrrrrr però mi piace il fatto che c'era anche una kawa...
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