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Phormula |
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Giugno 22, 2005, 12:12:44 pm |
Visitatore, , posts |
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Non tutti i veneti e i cuneesi sono incapaci che si sono fatti fottere... solo coloro che han fatto scelte errate come puntare, con un prodotto dal valore qualitativo mediocre, ad un mercato elevatissimo, generando nelle fasce di popolazione meno abbienti il desiderio forte di poter entrare in possesso di un qualcosa alla loro portata, sia come immagine che come valore intrinseco... Nel momento in cui qualcuno è stato in grado di mettere in condizione questa gente di accedere a quel genere di prodotto, il prodotto stesso ha finito di "essere" in quanto il clone è come e meglio dell'originale e la mancata esclusività del prodotto stesso ha indotto l'acquirente "target" a non considerarlo più come interessante. Se si fosse puntato ad un prodotto di qualità reale, stai tranquillo che i veneti e icuneesi ora dormirebbero sonni tranquilli... così come dormono sonni tranquilli i produttori di seta italiana... Sono centinaia di anni che i cinesi tentano di invadere il mercato con la loro seta, ma il divario qualitativo non è colmabile, per cui chi non vuole o non può permettersi la seta Italiana si compra quella cinese con la differenza che, in questo caso, la differenza è bene evidente, quindi il cliente target originario non si sente sminuito e continua a comprare....
Parole sante. La presunzione di essere "in una botte di ferro" produce risultati deleteri. Alla fine della seconda guerra mondiale, molti americani si sentivano in una botte di ferro ed erano convinti che se avessero mantenuto il segreto sulla bomba atomica, nessuno sarebbe riuscito a produrla e loro sarebbero rimasti per sempre l'unica potenza nucleare. Dimenticando che tra le nazioni che avevano partecipato alla seconda guerra mondiale, i giapponesi erano quelli che erano arrivati più vicini di tutti all'atomica (ma questa è un'altra storia) e soprattutto dimenticando che l'articolo che descriveva la teoria era stato pubblicato negli anni '30 e chiunque poteva leggerlo. Si trattava solo di mettere in piedi lo sforzo tecnologico necessario. Con prodotti come la componentistica per le automobili, non serve nemmeno quello. Le competenze che servono si recuperano, basta pagare (bene) qualcuno che ha il know-how ed è disposto ad insegnarlo, acquistare i macchinari (ci sono un sacco di aziende europee che stanno facendo affari vendendo macchinari in Cina) e poi è solo questione di avere vantaggi come la logistica, le infrastrutture o i bassi costi di lavoro ed energia.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Giugno 22, 2005, 12:14:11 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Non ha puntato il mitra ma ti tagliava le gambe... O eri monofornitore o ti faceva chiudere, mandando a ramengo tutto quello che avevi fatto. Pagamenti a 120-159 giorni, e sovente pagamenti con FINANZIAMENTI su cui dovevi pagare gli interessi (oltre il danno, la beffa) Affidamento degli appalti a persone di dubbia legalità tramite amicizie, non con regolari gare d'appalto. Nessuna possibilità di proposta migliorativa, nessuna possibilità di protesta se il prodotto era ritenuto scadente o peggio pericoloso dal fornitore. In caso di protesta revoca della fornitura e chiusura della fabbrica.
Che bei metodi utilizzava con l'indotto....e la difendono pure..
L'esperienza stampi in plastica non te la inventi dall'oggi al domani.....ci vogliono anni e anni per riuscire a creare stampi che non facciano schifo... E avere una laurea in mano non serve quasi a niente in quel settore...
Forse non sai che la FIAT ti obbligava a essere mono-clienti altrimenti nel giro di pochi mesi ti faceva chiudere i battenti . Ti faceva fare una commessa da miliardi e poi non ti pagava....semplice no? Balle; la verità è che andava bene così; Fiat pagava, i margini c'erano e si diceva di sì; poi l'andazzo è cambiato, i margini nell'automotive son ridotti all'osso, addirittura si è costretti a vendere in perdita determinati prodotti; bene, questa è politica aziendale. Però da che mondo e mondo essere un'azienda mono-cliente è la cosa + pericolosa che c'è. Accetti il fatto e so ncazzi tuoi. Conosco un'azienda a Torni che NON solo è cliente, oltre che di Fiat, du una nota casa francese, ma ha imposto l'ESCLUSIVITA' di fornitura ad entrambe! E non si parla di grandissime tecnologie, anzi; significa che lavora con grande efficenza e qualità, finanziariamente sta bene e commercialmente è al top. PS: siamo nel 2005, la tecnologianon si fa, SI COMPRA mio caro Diablo, si compra ... i cinesi COMPRANO tecnoologia dagli occidentali, fino a quando gli occidentali non hanno capito che al posto vednere ai cinesi è meglio lavorare con loro in JV.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Giugno 22, 2005, 12:20:13 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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albè, ma ultimamente hai difficoltà con l'italiano? Quella mia è un affermazione... In alcuni settori scientifici e tecnologici sono avanti anni luce... Hanno delle conoscenze molto avanzate e hanno un'ottima capacità di ricerca!!!! Vediamo se così va meglio...
Pensavo che il tuo messaggio fosse ilare, visto all'interno del contesto.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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diabolik82 |
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Giugno 22, 2005, 12:21:46 pm |
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Balle; la verità è che andava bene così; Fiat pagava, i margini c'erano e si diceva di sì; poi l'andazzo è cambiato, i margini nell'automotive son ridotti all'osso, addirittura si è costretti a vendere in perdita determinati prodotti; bene, questa è politica aziendale. Però da che mondo e mondo essere un'azienda mono-cliente è la cosa + pericolosa che c'è. Accetti il fatto e so ncazzi tuoi.
Conosco un'azienda a Torni che NON solo è cliente, oltre che di Fiat, du una nota casa francese, ma ha imposto l'ESCLUSIVITA' di fornitura ad entrambe! E non si parla di grandissime tecnologie, anzi; significa che lavora con grande efficenza e qualità, finanziariamente sta bene e commercialmente è al top.
PS: siamo nel 2005, la tecnologianon si fa, SI COMPRA mio caro Diablo, si compra ... i cinesi COMPRANO tecnoologia dagli occidentali, fino a quando gli occidentali non hanno capito che al posto vednere ai cinesi è meglio lavorare con loro in JV.
Ok....se per te sono balle e io e MTB dei "provocatori" mi va bene così. Mi auguro solo che di non trovarti mai nella stessa situazione di molti piccoli fornitori torinesi
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Loggato
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mtbsport |
ACCOUNT BLOCCATO |
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Giugno 22, 2005, 12:22:42 pm |
Utente standard, V12, 10476 posts |
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Balle; la verità è che andava bene così;
E si perchè o così..... o no lavoravi. A volte mi chiedo, ma come mai ragazzi come te non si aprono un'azienda visto che sanno come funziona?
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Giugno 22, 2005, 12:23:11 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Parole sante. La presunzione di essere "in una botte di ferro" produce risultati deleteri. Alla fine della seconda guerra mondiale, molti americani si sentivano in una botte di ferro ed erano convinti che se avessero mantenuto il segreto sulla bomba atomica, nessuno sarebbe riuscito a produrla e loro sarebbero rimasti per sempre l'unica potenza nucleare. Dimenticando che tra le nazioni che avevano partecipato alla seconda guerra mondiale, i giapponesi erano quelli che erano arrivati più vicini di tutti all'atomica (ma questa è un'altra storia) e soprattutto dimenticando che l'articolo che descriveva la teoria era stato pubblicato negli anni '30 e chiunque poteva leggerlo. Si trattava solo di mettere in piedi lo sforzo tecnologico necessario. Con prodotti come la componentistica per le automobili, non serve nemmeno quello. Le competenze che servono si recuperano, basta pagare (bene) qualcuno che ha il know-how ed è disposto ad insegnarlo, acquistare i macchinari (ci sono un sacco di aziende europee che stanno facendo affari vendendo macchinari in Cina) e poi è solo questione di avere vantaggi come la logistica, le infrastrutture o i bassi costi di lavoro ed energia.
Il discorso bomba atomica in USA si può estendere a tutte i settori tecnologici, invasi negli anni 70/80 dalla marea gialla (giappone); per superarlo in USA hanno puntato sul nazionalismo, in una maniera molto curiosa, purtroppo un pò lunga da spiegare, ma cmq veramente fuori di testa. Cmq ha funzionato.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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alberto |
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Giugno 22, 2005, 12:24:21 pm |
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Loggato
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Phormula |
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Giugno 22, 2005, 13:13:20 pm |
Visitatore, , posts |
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Il discorso bomba atomica in USA si può estendere a tutte i settori tecnologici, invasi negli anni 70/80 dalla marea gialla (giappone); per superarlo in USA hanno puntato sul nazionalismo, in una maniera molto curiosa, purtroppo un pò lunga da spiegare, ma cmq veramente fuori di testa. Cmq ha funzionato. Probabilmente ha funzionato in patria, ma io l'ultimo oggetto che ho avuto in mano con la scritta "Made in USA" era una scheda video Hercules (eravamo nel 1988 o giù di lì). Da allora di prodotti di aziende americane ne ho acquistati ancora, ma erano tutti fabbricati altrove.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Giugno 22, 2005, 13:33:58 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Ok....se per te sono balle e io e MTB dei "provocatori" mi va bene così.
Mi auguro solo che di non trovarti mai nella stessa situazione di molti piccoli fornitori torinesi
Ma seriamente tu credi a quello che dici? Se un'azienda mi chiedesse di alvorare in mono-cliente, gli darei dal pazzo, oppure stabilirei io altre condizioni. Ma la domanda è, queste aziende potevano lavorare solo per la Fiat? Esiste solo la Fiat? Non potevano mandarla a cagare? Magari son nate addirittura dal niente, si sono fatte ingolosire da un contratto grosso Fiat e son caduti dalla padella alla brace (niente di più facile)? Insomma, nessuno ti punta addosso un mitra, se hai fatto l'errore di essere mono-cliente son cavoli tuoi; oltretutto molte aziende si son ingrandite grazie a queste forniture, pensado solo al presente e non al futuro. Peggio per loro. Io in Italia vedo sempre + una differenza marcata tra "buone" aziende e "cattive" aziende. Insomma, in un periodo come questo i buoni escono a galla, i cattivi vanno a fondo. Probabilmente ha funzionato in patria, ma io l'ultimo oggetto che ho avuto in mano con la scritta "Made in USA" era una scheda video Hercules (eravamo nel 1988 o giù di lì). Da allora di prodotti di aziende americane ne ho acquistati ancora, ma erano tutti fabbricati altrove.
Infatti, in patria E' la famosa storia della mazza da baseball (probabilmente tu la conosci già ).
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Phormula |
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Giugno 22, 2005, 13:40:31 pm |
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Ma seriamente tu credi a quello che dici? Se un'azienda mi chiedesse di alvorare in mono-cliente, gli darei dal pazzo, oppure stabilirei io altre condizioni. Ma la domanda è, queste aziende potevano lavorare solo per la Fiat? Esiste solo la Fiat? Non potevano mandarla a cagare? Magari son nate addirittura dal niente, si sono fatte ingolosire da un contratto grosso Fiat e son caduti dalla padella alla brace (niente di più facile)? Insomma, nessuno ti punta addosso un mitra, se hai fatto l'errore di essere mono-cliente son cavoli tuoi; oltretutto molte aziende si son ingrandite grazie a queste forniture, pensado solo al presente e non al futuro. Peggio per loro. Io in Italia vedo sempre + una differenza marcata tra "buone" aziende e "cattive" aziende. Insomma, in un periodo come questo i buoni escono a galla, i cattivi vanno a fondo.
Concordo in pieno. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Quello che Fiat ha fatto nella subfornitura lo hanno fatto anche altri, ma se uno decide di mettere la testa dentro ad un cappio, non può lamentarsi se poi chi ha in mano il cappio decide di tirare la corda e farlo finire impiccato. Purtroppo concetti come "visione strategica", "pianificazione sul lungo periodo" e simili sono del tutto estranei a molte aziende italiane, che ragionano con la logica del "porta a casa i soldi oggi che domani si vedrà".
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Loggato
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kaos |
In principio era tenebra,girò la chiave e luce fu. |
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Giugno 22, 2005, 13:42:04 pm |
Staff, V12, 32956 posts |
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Concordo in pieno. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Quello che Fiat ha fatto nella subfornitura lo hanno fatto anche altri, ma se uno decide di mettere la testa dentro ad un cappio, non può lamentarsi se poi chi ha in mano il cappio decide di tirare la corda e farlo finire impiccato. Purtroppo concetti come "visione strategica", "pianificazione sul lungo periodo" e simili sono del tutto estranei a molte aziende italiane, che ragionano con la logica del "porta a casa i soldi oggi che domani si vedrà".
E siamo già in parecchi a pensarla così mi pare....
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Ecco là vedo mio padre. Ecco là vedo mia madre le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco là vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine. Ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto nelle sale del Valhalla dove l'impavido può vivere per sempre.
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