ilPistone.com: Ssangjong Rodius

Tutto sommato non pare poi così male, anche se è bruttina forte...

Dal sito di Automobilismo

Una cosa è certa: la Rodius non ha concorrenti. In un panorama dove sembrava che le nicchie fossero state tutte scoperte e sfruttate, fino ad avvicinarsi al paradosso, come le cabrio diesel, sfogliando i nostri listini non siamo riusciti a trovarle concorrenti. Certo, di grandi monovolume ce ne sono altre, ma nessuna ha trazione integrale, sette posti più un buon bagagliaio o un prezzo intorno ai 30.000 euro.

In pratica siamo di fronte a una crossover a sette posti veri e comodi, che non rubano spazio al bagagliaio da 618 litri come minimo, e asportando il divano posteriore e le due poltrone separate si può arrivare a capienze da furgone. In più, c?è la trazione integrale inseribile e le ridotte, per disimpegnarsi su qualsiasi fondo, o quasi.

Se poi aggiungiamo che il motore di origine Mercedes (come il cambio automatico, optional a 2.500 euro) è a gasolio e che gli interni (in pelle) sono accoglienti e ben rifiniti, ne risulta un veicolo di un certo interesse, anche contando che la lista degli optional è minima: la già citata trasmissione automatica e la vernice metallizzata (550 euro), tutto il resto è di serie a 32.500 euro.

Ma c?è anche il rovescio della medaglia: parcheggiarla in strada è difficile, e se si ha un box occorre misurarlo bene, rampe comprese (è alta 184,5 cm), senza contare che i consumi, anche se di gasolio, sono abbastanza impegnativi. L?ultimo aspetto è quello dell?estetica, soggettiva per eccellenza, ma definire bella la Rodius è piuttosto difficile, anche se, a onor del vero, è innegabile che possieda una certa personalità.

Prezzo Ssangjong Rodius: 32.500 euro.
Prezzo vettura provata: 35.550 euro (cambio aut. 2.500 euro, vernice met. 550).

La chiave della Rodius sta nella coda: i tecnici coreani spiegano di essersi ispirati ai grandi cabinati d?altura, dove il terzo montante è fortemente inclinato per ?mascherare? i grandi volumi sopra coperta. Posto che i grandi volumi ci sono tutti ? l?enorme portellone posteriore è verticale e garantisce ampio spazio e ottimo accesso al vano ? resta da dimostrare il mascheramento.

Una volta saliti a bordo non è difficile trovare la posizione più comoda, anche grazie alla regolazione elettrica del sedile del guidatore e a quella manuale del volante (solo in altezza). La posizione di guida è molto rialzata e questo consente un?apprezzabile sensazione di dominio della strada. Davanti al volante ci sono la batteria delle spie e l?indicatore di marcia inserita del cambio automatico, mentre i quattro strumenti circolari sono al centro della plancia.

Capitolo vani: a bordo della Rodius il rischio non è quello di non trovare posto per qualcosa, ma di non ricordarsi più dove lo si è messo: il bracciolo centrale dispone di due vani, di cui uno enorme. Poi, davanti al cambio ci sono due portabottiglie grandi e due porta lattine estraibili. Il passeggero, oltre al classico cassetto, dispone di un vano porta CD e un piccolo cassetto e c?è anche contenitore sotto il sedile. Poi ancora, c?è il portaocchiali a soffitto e le tasche dietro i due sedili davanti.

I passeggeri della fila centrale hanno a disposizione due poltrone separate scorrevoli e rotanti per creare un salotto con il divano della terza fila, ugualmente scorrevole. Quest?ultimo, se non utilizzato, può essere ripiegato o rimosso per favorire la visibilità posteriore (critica in parcheggio, per fortuna ci sono i sensori di serie). Il bagagliaio è enorme e i 2.100 litri (con i soli sedili anteriori), dichiarati dal costruttore coreano sono a filo finestrini: la capacità massima reale dovrebbe superare senza problemi i tre metri cubi.

Il motore della Rodius è un 2.7 cinque cilindri turbodiesel common rail da 165 Cv a 4.000 giri e una coppia di 34,7 kgm tra i 1.800 e i 3.200 giri e accoppiato alla trasmissione automatica a cinque rapporti T-tronic di origine Mercedes (al pari del motore), che consente anche la selezione manuale dei rapporti attraverso lo spostamento orizzontale della leva del cambio.

La trasmissione Power AWD prevede in situazioni normali la trazione sull?asse posteriore, con l?anteriore che si inserisce in automatico in caso di necessità con conseguente ripartizione elettronica variabile della coppia tra retrotreno e avantreno. La geometria delle sospensioni prevede ruote indipendenti con schema Mc Pherson all?avantreno e le posteriori multilink.

Capitolo sicurezza: da un lato la Rodius in caso di urto è sicura in virtù della massa, dell'altezza e della scocca a deformazione programmata, ma la dotazione non è ai vertici, gli air bag sono solo due e quelli laterali non sono disponibili neppure a richiesta. Non mancano invece i dispositivi elettronici come Abs con ripartizione elettronica della frenata e sistema di assistenza in caso di frenate d?emergenza, oltre al controllo della stabilità ESP.

Una volta fatta l?abitudine alle dimensioni, portare la Rodius a spasso non è poi così complicato. Più che altro è difficile fermarsi, nel senso di trovare un parcheggio abbastanza grande. In movimento l?enorme coreana non dà eccessivi problemi, a patto di fare i conti, al solito, con la sua massa: nessun problema quando si adottano velocità rigorosamente rispettose dei limiti, ma non appena si esagera un po? rollio e beccheggio si fanno subito sentire, quindi sì ad andature moderate, attenzione se si esagera: una trazione posteriore di tale mole, anche con l?ESP, una volta entrata in crisi è difficile da riprendere.

Lo sterzo è abbastanza progressivo, ma le sospensioni morbide danno l?impressione che la macchina vaghi un po?. Abbastanza silenziosa, anche se il rombo del cinque cilindri penetra nell?abitacolo, l?enorme coreana si trova bene sulle affollate autostrade italiane, dove stazza e altezza del posto guida incutono un po? di rispetto agli aggressivi furgoni.

Controindicazione, i consumi: in autostrada è dura fare meglio di 8,9 km/l e in città non si percorrono 7 km/l e se si cerca un po? di potenza ricorrendo al kick down con frequenza si torna ai paragoni di tipo nautico.

Pur essendo 4X4 meglio non provare percorsi impegnativi, angoli d?attacco e passo non sono favorevoli. In compenso la frenata è di buon livello con valori che si avvicinano a quelli di auto ben più leggere, come mostrano i 40 metri necessari per fermarsi da 100 km/h registrati dal nostro Centro prove.