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Luglio 29, 2005, 14:49:59 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Interessante da Motonline.com (riporto integralmente) http://www.motonline.com/article.do?id=1122630405303650La guerra dei ?velox?
Per il Ministero dell?Interno, la questione della mancata taratura dei misuratori di velocità è infondata, e lo ha messo nero su bianco con tanto di motivazioni. L?ADUSBEF però sostiene il contrario. E i multati continuano a presentare (e vincere) ricorsi
di Riccardo Matesic
Con una circolare del 30 giugno scorso, il Ministero dell?Interno ha illustrato in dettaglio i motivi per cui sarebbero infondati i ricorsi basati sulla mancata taratura annuale dei ?velox?, che moltissimi utenti continuano a presentare, ed a vincere. In realtà, secondo l?Avv. Antonio Tanza, vicepresidente dell?ADUSBEF, l?Associazione di tutela dei consumatori che ha portato alla ribalta la questione, la circolare degli Interni non sana la questione.
Tutto prende le mosse da una legge del 1991, come abbiamo già scritto su motonline secondo la quale tutti gli strumenti metrologici debbono essere tarati annualmente da un laboratorio specializzato. Laboratorio che in Italia non esiste, perché non è stato mai accreditato dal SIT (Servizio di Taratura in Italia).
Gli argomenti del Ministero
Secondo la circolare del 30 giugno scorso (n° 300/A/1/43252/144/5/20/3), la legge 273/91, che prescrive l?obbligo di taratura annuale, non riguarderebbe i misuratori di velocità, ?poiché tale normativa riguarda solo i controlli metrologici effettuati su apparecchi di misura di tempo, di distanza e massa?. Né si possono considerare altre norme tecniche, prosegue la circolare, che non solo non disciplinano la materia, ma non sono comunque vincolanti, perché mai recepite dal nostro Paese.
La materia sarebbe allora regolata da un decreto ministeriale del 29.10.1997, secondo il quale l?unica prescrizione è il pieno rispetto dei manuali d?uso. E i costruttori solo in alcuni casi prevedono l?obbligo di una verifica annuale, che svolgono presso i loro laboratori. Del resto, prosegue il Ministero, le apparecchiature hanno sistemi di autodiagnosi, mentre gli operatori di Polizia provvedono al controllo completo della piena funzionalità dello strumento, prima di metterlo in funzione.
L?ADUSBEF: argomentazioni ininfluenti
Prima di andare avanti, ci preme sottolineare come lo spirito di questa iniziativa non sia una pura guerra agli Autovelox, sebbene certe amministrazioni li usino come strumento di cassa. Piuttosto siamo animati, al pari dell?ADUSBEF, da un sentimento di giustizia: il multato deve avere certezza dell?infrazione. Del resto, per qualche chilometro in più, si possono pagare cifre molto importanti, e si può perdere la patente.
?Le argomentazioni della circolare ministeriale mi sembrano deboli ?ci dice l?avv. Antonio Tanza, vicepresidente dell?ADUSBEF-: sia gli Autovelox 104/C-2 e 105 SE che il Velomatic 512, misurano il tempo che intercorre fra l?attraversamento da parte del veicolo di due fasci laser, sono insomma dei misuratori di intervallo di tempo. Dunque rientrano nella legge 273/91?.
?Ed a rafforzare tale interpretazione, contribuiscono anche un decreto ministeriale (n° 182 del 28 marzo 2000) e una successiva circolare (n° 1253611 del 4 giugno 2001) del Ministero delle Attività Produttive, secondo i quali sono da intendersi soggetti all?obbligo della verifica periodica, tutti gli strumenti di misura necessari a determinare un qualunque tipo di corrispettivo, compresi prezzi e multe?.
Non basta allora seguire alla lettera i manuali d?uso, come dice la circolare degli Interni?
?Ma come si può dire di non esporre l?apparecchio per lungo tempo a temperature oltre i 40 gradi? Di evitare cadute o urti? Di evitare ambienti eccessivamente umidi? Sui manuali non si fa alcuna quantificazione dei valori di calore e di umidità da non superare. E se lo strumento viene lasciato in una macchina d?estate? Che certezza possiamo avere??.
?Senza contare che in qualche caso, sul manuale è scritto che se le condizioni d?utilizzo e d?immagazzinaggio prescritte non vengono rispettate, l?intervallo per la taratura presso il costruttore è inferiore all?anno. A che serve allora dire che gli operatori di Polizia controllano la perfetta funzionalità dello strumento prima di metterlo in funzione? A riguardo, una sentenza del Tribunale di Lodi (363/2000, ndr), ribadisce come nessuna tolleranza forfetaria possa sostituire la taratura, né possono esistere sistemi di autocontrollo?.
?La realtà è che l?accertamento della velocità è irripetibile, perché dopo che la macchina o la moto sono passate, nessuno può ripetere il rilevamento. E allora deve esserci certezza della misurazione?.
Ma le norme internazionali che dicono a riguardo?
?L?Italia dovrebbe applicare le raccomandazioni dell?Organizzazione Internazionale di Metrologia Legale, di cui è membro, ma disattende questo dovere. Se lo facesse, visto che i velocimetri ricavano la velocità con algoritmi software, si dovrebbe applicare anche la raccomandazione R74, relativa alla sicurezza dei dati elaborati. Le norme ci sono, siamo noi che non le applichiamo?.
Al nostro Ministero però dicono che la tolleranza strumentale mette al riparo da errori.
?Non è vero. Anche l?incertezza di misura è regolata da una norma, la EA-4/02. E la tolleranza strumentale non include l?incertezza di misura. Perché l?errore massimo può essere ben superiore della tolleranza stabilita in fase di approvazione. La sentenza del Tribunale di Lodi citata poco fa, era basata su una perizia tecnica di Paolo Soardo, attuale presidente del Comitato SIT, che aveva rilevato come su un determinato modello di velocimetro, la possibilità di una catena di piccoli errori potenziali portava a uno scostamento dalla velocità reale del 15,9%!?.
La circolare del 30 giugno fa riferimento però alla certificazione di qualità ISO 9001, che il costruttore può avere.
?Ma è inutile, perché la certificazione ISO 9001 garantisce la conformità di un processo produttivo a una norma, non dà nessuna garanzia sulla validità della norma applicata?.
Insomma, abbiamo molti argomenti per provare che questi ?velox? probabilmente non funzionano a dovere.
?Sì, ma da avvocato non possono non sottolineare come sia scorretto quanto scritto nella circolare, vale a dire che spetta al cittadino provare eventuali difetti di funzionamento delle apparecchiature: i principi fondamentali del diritto affermano il contrario, spetta cioè all?Amministrazione provare il buon funzionamento delle apparecchiature utilizzate?. Complimenti per le nozioni di fisica... visto che la velocità non né una massa, né un tempo, né una distanza, allora non tariamo i velox... nessuno che si sia domandato come viene determinata la velocità di un corpo evidentemente...
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Claudio53 |
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Luglio 29, 2005, 15:14:58 pm |
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O che bello, io faccio parte del SIT, sono nel Comitato, e conosco bene la perizia citata del mio amico Paolo Soardo (adesso è in pensione però), invero un pò arzigogolata. La realtà è che occorre una legge nazionale per rendere obbligatori i controlli, la normativa internazionale non è cogente fino a che non viene recepita. Per esempio i fonometri sono soggetti a taratura annuale, e ci sono 15 laboratori di taratura in Italia. Ma solo per la misura del rumore in ambiente di lavoro o nell'ambiente esterno (ci sono appositi provvedimenti legislativi che lo prevedono), quelli delle officine per la revisione veicoli possono essere verificati anche da altri soggetti, autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Io faccio parte di una gruppo di esperti di questa commissione (è colpa mia se devono fare più accelerate per misurare il rumore, poichè ho fatto introdurre dei limiti sulla ripetibilità della misura ), ma per esempio non c'è stato verso di imporre la verifica SIT dei fonometri delle officine. Quindi anche per autovelox mi sa che è bene non porre troppe speranze in queste manchevolezze, diciamo così, della legislazione. Sono comunque strumenti che difficilmente vanno fuori taratura, e i margini che sono introdotti sono in genere sufficienti a coprire eventuali mancanze di messa in punto. Cerchiamo di non essere in malafede, sarebbe solo un trucchetto per evitare una multa meritata, e non è bello
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Nickee |
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Luglio 29, 2005, 15:18:09 pm |
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O che bello, io faccio parte del SIT, sono nel Comitato, e conosco bene la perizia citata del mio amico Paolo Soardo (adesso è in pensione però), invero un pò arzigogolata. La realtà è che occorre una legge nazionale per rendere obbligatori i controlli, la normativa internazionale non è cogente fino a che non viene recepita. Per esempio i fonometri sono soggetti a taratura annuale, e ci sono 15 laboratori di taratura in Italia. Ma solo per la misura del rumore in ambiente di lavoro o nell'ambiente esterno (ci sono appositi provvedimenti legislativi che lo prevedono), quelli delle officine per la revisione veicoli possono essere verificati anche da altri soggetti, autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Io faccio parte di una gruppo di esperti di questa commissione (è colpa mia se devono fare più accelerate per misurare il rumore, poichè ho fatto introdurre dei limiti sulla ripetibilità della misura ), ma per esempio non c'è stato verso di imporre la verifica SIT dei fonometri delle officine. Quindi anche per autovelox mi sa che è bene non porre troppe speranze in queste manchevolezze, diciamo così, della legislazione. Sono comunque strumenti che difficilmente vanno fuori taratura, e i margini che sono introdotti sono in genere sufficienti a coprire eventuali mancanze di messa in punto. Cerchiamo di non essere in malafede, sarebbe solo un trucchetto per evitare una multa meritata, e non è bello Una domanda. Visto che i comuni non si fanno scrupoli a piazzare pattuglie dotate di velox oltre la siepe in modo da non essere visti questi dispositivi non potrebbero essere appunto tarati con limiti inferiori in modo da beccare piu gente? Tanto i controlli non ci sono. Ricordiamo che l'occasione rende l'uomo ladro
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Claudio53 |
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Luglio 29, 2005, 15:25:37 pm |
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Una domanda. Visto che i comuni non si fanno scrupoli a piazzare pattuglie dotate di velox oltre la siepe in modo da non essere visti questi dispositivi non potrebbero essere appunto tarati con limiti inferiori in modo da beccare piu gente? Tanto i controlli non ci sono. Ricordiamo che l'occasione rende l'uomo ladro
Questo è possibile in tutte le misurazioni, anche nella bilancia del fruttivendolo o (come spesso accade) nelle pompe di benzina. Ma qui non è più questione di metrologia o di sistemi qualità, queste sono frodi e vanno denunciate alla magistratura. Inutile controllare una volta all'anno il fonometro, la bilancia o l'autovelox, se dopo un ora lo tarocchi: nel caso si sospetti una frode, cioè tu passi a 50 di tachimetro e sei bello sicuro e quello ti fa la multa dicendo che fai i 56,5, lo denunci e a sorpresa la finanza gli sequestra l'autovelox e lo fa controllare. Questo mi sta bene, sarei perfettamente d'accordo, anzi lo farei io stesso se mi capitasse. Ma invece non mi è mai capitato, quando mi hanno beccato per i limiti andavo davvero troppo forte (e lasciamo stare se i limiti erano ragionevoli, c'erano e dovevano essere rispettati). Lo stesso penso succeda a coloro che fanno i ricorsi, cercano cavilli per scampare ad una multa giusta. E non mi sta bene
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 29, 2005, 15:27:11 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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non c'è qualche legge borbonica che impone di confrontare i vari strumenti di misurazione con il metro standard conservato al museo della scienza e della tecnica di parigi? sicuramente salterà fuori, e ci sarà qualche giudice di pace che annullerà le multe ritenendo tuttora valida questa legge...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Claudio53 |
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Luglio 29, 2005, 15:32:29 pm |
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Loggato
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baranzo |
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Luglio 29, 2005, 15:49:07 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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sono per la responsabilità individuale: quando sgarro (mai detto di essere uno che rispetta i limiti per filo e per segno) lo faccio in piena libertà e sono pronto a prendermi la responsabilità delle mie azioni. la multa è il prezzo della mia libertà di non rispettare le regole.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Anto14 |
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Luglio 29, 2005, 17:46:29 pm |
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quando mi hanno beccato per i limiti andavo davvero troppo forte (e lasciamo stare se i limiti erano ragionevoli, c'erano e dovevano essere rispettati). Lo stesso penso succeda a coloro che fanno i ricorsi, cercano cavilli per scampare ad una multa giusta. E non mi sta bene sono per la responsabilità individuale: quando sgarro (mai detto di essere uno che rispetta i limiti per filo e per segno) lo faccio in piena libertà e sono pronto a prendermi la responsabilità delle mie azioni. la multa è il prezzo della mia libertà di non rispettare le regole.
Sono parzialmente d'accordo con voi: nel caso io stia passando sulla mia Golf G60 completamnte tamarrata con a norma solo le viti UNI-ISO a 150 in centro abitato davanti alla piazzetta della gelateria del paese piena di bambini appena usciti da scuola e di mamme (di solito molto bone ) e i carabinieri fermi in bella vista sulla suddetta piazzetta mi fermano e mi fanno la multa. In quel caso sono un pirla, metto a repentaglio la sicurezza pubblica oltre che la mia vita e mi merito tutto quello che le forze dell'ordine mi fanno. Ma nel caso stia viaggiando alle 2 di notte a 110 km/h con una macchina che fa in piena sicurezza il doppio, su una strada deserta, larga e dritta che sembra il rettilineo del Nordschleife, senza stradine che si immettono, senza piazzette, senza parcheggi, solo due guard rail a 2 metri dalla carreggiata che ogni tanto si interrompono per fare spazio a una piazzola di sosta, ed arrivato in prossimità del punto in cui il limite passa subitaneamente da 80 a 50 e il vigile urbano nascosto dentro il cassonetto posticcio munito di telelaser, visore notturno, camo Midnight dei Navy Seals, mi sparaflescia una bella multina con ritiro dalle patente, senza nemmeno fermarmi e giustificando il fatto scrivendo sul rapporto "per la pericolosità di tale operazione" nonostante la mia macchina a quella velocità si fermi senza sforzi in 30/40 metri e dietro ne davanti ne nella direzione opposta non c'è nessuno, nella verità per non far vedere al prossimo automobilista una macchina ferma, in modo che il povero disgraziato non rallenti e paghi così altri 500 euri)? In quelsto ultimo caso quel limite e quella punizione non sono giusti, e l'unico modo che ho per difedermi dalle leggi ingiuste, che ci sono e non solo nel CDS, io faccio ricorso. Faccio ricorso per il telelaser non a norma, faccio ricorso perchè non mi hai fermato, faccio ricorso perchè lo spostamento d'aria causato dalla velocità del mio autoveicolo ha fatto ondeggiare il cassonetto finto, che ha fatto ondeggiare il telelaser che ha falsato la misura, faccio ricorso perché in quel momento davanti al fascio laser può essere passato uno sciame delle infinite particelle che anora non sono state scoperte falsando la misurazione....
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Loggato
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Homer |
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Luglio 29, 2005, 17:51:08 pm |
Staff, V12, 89891 posts |
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In quelsto ultimo caso quel limite e quella punizione non sono giusti, e l'unico modo che ho per difedermi dalle leggi ingiuste, che ci sono e non solo nel CDS, io faccio ricorso. Faccio ricorso per il telelaser non a norma, faccio ricorso perchè non mi hai fermato, faccio ricorso perchè lo spostamento d'aria causato dalla velocità del mio autoveicolo ha fatto ondeggiare il cassonetto finto, che ha fatto ondeggiare il telelaser che ha falsato la misura, faccio ricorso perché in quel momento davanti al fascio laser può essere passato uno sciame delle infinite particelle che anora non sono state scoperte falsando la misurazione....
STANDING OVATION E APPLAUSI PER 95 ORE E 37 MINUTI CONSECUTIVI!!!!!!!!
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 29, 2005, 17:57:33 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Sono parzialmente d'accordo con voi:
capisco il tuo punto di vista, ma non posso assolutamente approvarlo; prova a pensare alle implicazioni di quello che hai detto: in pratica tu affermi che *secondo il tuo metro di giudizio* quella strada percorsa ad una certa velocità ed in determinate circostanze non è pericolosa; ma questo equivale implicitamente a dire che le leggi possono essere definite giuste o ingiuste a seconda del metro di giudizio del singolo individuo, cioé mettere in discussione l'intero fondamento della società civile! la democrazia permette di votare per cambiare queste cose, eleggendo amministratori che pensino alla sicurezza reale piuttosto che a rimpinguare le casse mediante limiti assurdi, ma il fatto di vivere in una società civile ci impone di rispettare le leggi, giuste o ingiuste che possano apparire ai nostri occhi, e di essere disposti a pagare quando decidiamo volutamente di non rispettarle. moralizator is back
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Anto14 |
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Luglio 29, 2005, 18:13:16 pm |
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capisco il tuo punto di vista, ma non posso assolutamente approvarlo; prova a pensare alle implicazioni di quello che hai detto: in pratica tu affermi che *secondo il tuo metro di giudizio* quella strada percorsa ad una certa velocità ed in determinate circostanze non è pericolosa; ma questo equivale implicitamente a dire che le leggi possono essere definite giuste o ingiuste a seconda del metro di giudizio del singolo individuo, cioé mettere in discussione l'intero fondamento della società civile! la democrazia permette di votare per cambiare queste cose, eleggendo amministratori che pensino alla sicurezza reale piuttosto che a rimpinguare le casse mediante limiti assurdi, ma il fatto di vivere in una società civile ci impone di rispettare le leggi, giuste o ingiuste che possano apparire ai nostri occhi, e di essere disposti a pagare quando decidiamo volutamente di non rispettarle. moralizator is back Sono d'accordo che una legge deve essere rispetta, e che chi le infrange deve essere disposto a pagarne le conseguenze, e anche che le leggi ingiuste si possono cambiare attaverso il voto, in questo grande sistema che è la Democrazia. Ma poi mi sveglio, e quando mi sveglio mi ritrovo in una relatà dove posso commettere un delitto grave tipo stupro ed omicidio ed avere la ragionevole certezza di non essere punito (in italia il 70% dei crimini gravi rimane impunito) o comunque di cavarmela con una bacchettata sulle dita,vivo in una realtà dove le Forze dell'Ordine (alle quali va tutto il mio plauso per il loro operato) non possono agire o reagire in modo adeguato alle minacce a cui sono sottoposte e sono impotenti di fronte a tante situazioni. Non aggiongo altro perchè sono OT Vorrei solo precisare che anche fare ricorso è un mio DIRITTO tutelato dalla LEGGE, e che le leggi si cambiano anche dopo che mote molte sentenze giudiziarie fanno capire che quelle leggi sono sbagliate.
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Loggato
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Anto14 |
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Luglio 29, 2005, 18:17:09 pm |
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Sono d'accordo che una legge deve essere rispetta, e che chi le infrange deve essere disposto a pagarne le conseguenze, e anche che le leggi ingiuste si possono cambiare attaverso il voto, in questo grande sistema che è la Democrazia. Ma poi mi sveglio, e quando mi sveglio mi ritrovo in una relatà dove posso commettere un delitto grave tipo stupro ed omicidio ed avere la ragionevole certezza di non essere punito (in italia il 70% dei crimini gravi rimane impunito) o comunque di cavarmela con una bacchettata sulle dita,vivo in una realtà dove le Forze dell'Ordine (alle quali va tutto il mio plauso per il loro operato) non possono agire o reagire in modo adeguato alle minacce a cui sono sottoposte e sono impotenti di fronte a tante situazioni. Non aggiongo altro perchè sono OT Vorrei solo precisare che anche fare ricorso è un mio DIRITTO tutelato dalla LEGGE, e che le leggi si cambiano anche dopo che mote molte sentenze giudiziarie fanno capire che quelle leggi sono sbagliate. IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE IS BACK
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Loggato
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Nickee |
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Luglio 29, 2005, 19:08:53 pm |
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Vorrei solo precisare che anche fare ricorso è un mio DIRITTO tutelato dalla LEGGE, e che le leggi si cambiano anche dopo che mote molte sentenze giudiziarie fanno capire che quelle leggi sono sbagliate. Non perche la legge è sbagliata ma perche c'è qualco buco normativo o tecnico (per esempio qualche stupida mancanza nel verbale) che ti fa andare dalla parte della ragione. a poi mi sveglio, e quando mi sveglio mi ritrovo in una relatà dove posso commettere un delitto grave tipo stupro ed omicidio ed avere la ragionevole certezza di non essere punito (in italia il 70% dei crimini gravi rimane impunito) o comunque di cavarmela con una bacchettata sulle dita,vivo in una realtà dove le Forze dell'Ordine (alle quali va tutto il mio plauso per il loro operato) non possono agire o reagire in modo Allora chissenefrega delle leggi. Se c'è quello che uccide e la fa franca perche io non posso trasgredire. COn questo discorso si manda tutto a mignotte. Senso civico. Ognuno deve essere responsabile per se stesso.
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Loggato
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