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vatanen |
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Settembre 08, 2005, 05:59:04 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Un piccolo appunto: il peso di un'auto NON influisce minimamente sui consumi a velocità costante (130 km/h). Sui consumi a velocità costante influiscono la resistenza aerodinamica, le resistenze meccaniche, il rotolamento, i rapporti di trasmissione e l'efficienza del motore. Magari anche altre cose, ma di certo NON il peso. Che invece influisce moltissimo nelle VARIAZIONI di velocità.
questo post tratto dalla discussione sulla 159 jts,è stato molto interessante,ha risvegliato antiche nozioni meccaniche in me ormai sopite... sono partito con l'assioma che il losna non può sbagliare( ) e da qui ho sviluppato la tesi che è vero ciò che ha detto(in linea teorica)....ossia che il solo aggravio di peso non aumenta i consumi a velocità costante!! ho dedotto che ciò che dice il losna è vero perchè: se un corpo(in assenza di attrito),è lanciato a una data velocità questo non ha bisogno di alcuna forza per mantenerla,perchè di fatto non c'è nulla che lo frena e quindi una forza lo farebbe accelerare.... nel mondo reale però questo corpo rallenterebbe per via degli attriti,aria e rotolamento.ne deduco che la potenza necessaria a mantenere un corpo a velocità costante,è uguale alla forza che tende a frenarlo!!!quindi la massa ne è esclusa...... è giusto il mio ragionamento?? nel caso dell'automobile percò influiscono troppe variabili e la sola teoria trascura troppe cose!!!un'auto più pesante avrà un attrito maggiore col suolo per via del maggior attrito dei pneumatici,del loro maggior schiacciamento!!senza contare che auto pesanti costringono a ruote più larghe.....i rapporti del cambio dovranno essere più corti per poter essere sfruttati in fase di accelerazione....ecc ecc quindi un'auto più pesante in linea di massima,consuma di più anche a velocità costante,poco,ma almeno un pò si....mi sbaglio?? altro punto che non mi è chiaro è il tipo di forza di un motore!!! il discorso di sopra è valido pensando a una forza costante,ma il motore non è una forza costante,bensì ha dei picchi!!! un pistone ha una fase utile su 4....nelle 3 fasi non utili è trascinato dall'auto......un'auto di maggior massa e quindi più inerte,tende a rallentarlo meno come fosse un volano giusto??allo stesso tempo un'auto pesante rende difficile il riaccelerare la velocità "persa"....questo punto mi assilla,non ne vengo fuori,non capisco se un maggior volano aiuta,peggiora o è ininfluente sui consumi....mi aiutate?
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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mastiff |
mir |
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Settembre 08, 2005, 08:11:31 am |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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Da ciò che mi ricordo il ragionamentodel losna è non proprio corretto. Infatti nel gioco delle forze la massa è una dei fattori F=m*a ; nell'attrito è lo stesso sia che esso sia radente (trascinamento) che volvente(rotolamento). Dunque in u sistema privo di attrito un corpo tende a conservare la propria energia, mentre se c'è attrito più massa c'è maggiore è quella che viene dispersa. il tuo rileggendo bene va benissimo, infatti le auto pesanti hanno bisogno di più energia per muoversi
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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&re@ |
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Settembre 08, 2005, 09:14:10 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Avete ragione. Se consideriamo gli attriti (e non possiamo non considerarli, in un sistema reale), un'automobile più pesante grava maggiormente sulle gomme (che di solito sono anche più grandi), sui cuscinetti, e comunque su tutte le parti in movomento che vengono interessate dalla massa del veicolo. Però, la differenza è realmente minima, nella pratica è quasi inavvertibile (per esempio, non credo che nessuno di noi si accorga dei diversi consumi in un percorso autostradale fra la macchina "vuota" e quella con 3 passeggeri). La massa influisce molto di più sui percorsi in cui la velocità varia, lì sì che le differenze sono sostanziali. Il discorso di Losna fondamentalmente è giusto... diciamo al 98?
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Loggato
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&re@ |
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Settembre 08, 2005, 09:38:17 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Nell'ipotesi che la formula significhi Forza = Massa moltiplicato Accelerazione, è chiaro che a velocità costante (Accelerazione pari a zero), la Forza necessaria è anch'essa pari a zero per qualsiasi massa. A questo punto Mastiff introduce l'attrito, senza mettere formule. Ma l'attrito, a velocità costante, dovrebbe essere anch'esso (in linea teorica) costante, e quindi potrebbe essere assimilato alle altre resistenze (es: aerodinamica), rendendo ininfluente il peso. Se invece Mastiff sta seguendo la "linea Vata" (le gomme si schiacciano, si scaldano di più...>aumenta l'attrito>aumentano i consumi), allora concordo. Ho interpretato male?
Non puoi considerare l'attrito alla stregua della massa a velocità costante (cioè non vale "F=m*a"). L'attrito dipende dalla massa del corpo perché la forza necessaria per vincerlo deve permetterti di spostare il corpo che è "schiacciato verso il basso" dalla forza di gravità (appunto m * g, dove g è l'accelerazione di gravità). Quindi, maggiore è m, maggiore è la forza necessaria per vincere l'attrito (te ne accorgi facilmente se provi a spostare una cassa pesante e una leggera. Questo discorso, in realtà, tiene conto dell'attrito radente, mentre per le auto in corsa interviene prevalentemente quello "volvente" (per il quale occorre meno forza, te ne accorgi perché spostare una cassa con le ruote è più semplice che spostarla facendola strisciare). Tuttavia, l'attrito volvente ideale non esiste (occorrerebbero superfici di contatto puntiformi e assenza totale di strisciamento). Ho trovato un articolino interessante sull'attrto volvente, applicato proprio alle auto: http://web.tiscali.it/vanni_38/mecc11.htm« Ultima modifica: Settembre 08, 2005, 09:41:27 am da &re@ »
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Loggato
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mastiff |
mir |
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Settembre 08, 2005, 09:39:39 am |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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L'attrito , meglio detto forza di attrito è anch'esso il risultato di m*k dove k è la costante di attrito dei diversi materiali( esempio tra acciaio e acciaio è infinitamente minore che tra gomma e asfalto). In effetti anche l'attrito tra carrozzeria è un attrito e pure quello tra i vari componenti meccanici. In soldoni più ha massa una macchina più sono gli attriti e quindi più forza si deve utilizzare per contrastarli e di conseguenza il motore deve dare più energia che viene ricavata dal combustibile. Per mantenere una auto a velocità costante F(motore) = F(attriti)
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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mauring |
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Settembre 08, 2005, 09:42:21 am |
Visitatore, , posts |
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Il discorso di Losna e' molto valido, ma "monco". Suppone, infatti, che tutte le strade abbiano pendenza zero, il che non e'. In montagna il peso conta eccome, anche a velocita' costante, ma basta anche un'autostrada un po' pendente per far consumare molto di piu' un'auto pesante. Anche le piccole variazioni (cavalcavia, sottopassi, ecc.) contribuiscono, e pure le buche. Le buche ? Si, perche' il complesso molla/ammortizzatore che sostiene un touareg e' molto grosso, e quando viene compresso/esteso a causa di una buca, assorbe molta energia (che va in calore e che proviene dal carburante alla fin fine), mentre il complesso molla/ammortizzatore di una matiz, sulla stessa buca assorbe molta meno energia. Altri particolari sul mio trattato: "De consumibus automobiliae" edito nel 1910
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Loggato
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&re@ |
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Settembre 08, 2005, 10:05:48 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Volevo dire che, in pratica, è una cazzata considerare l'attrito indipendente dalla massa. La forza necessaria per vincerlo non dipende dall'accelerazione (nulla) da imprimere al corpo a velocità costante, né ovviamente dall'aerodinamica. Hai scritto che "lo si può assimilare alle altre forze resistenti, es. l'attrito, rendendo ininfluente il peso". In realtà, è vero che puoi inglobare tutte le forze resistenti in un unico fattore, a velocità costante, ma quella d'attrito dipende dalla massa del corpo. « Ultima modifica: Settembre 08, 2005, 10:07:40 am da &re@ »
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Loggato
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mastiff |
mir |
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Settembre 08, 2005, 10:08:03 am |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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Ok, però non mi hai risposto... in pratica, ho detto delle cazzate?
no, sei stato solo inesatto
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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vatanen |
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Settembre 08, 2005, 14:12:58 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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è un po' tirata per i capelli. Un uomo è un essere organico, che deve rimanere INTERAMENTE in moto. La macchina è inerte, deve solo far girare le ruote....
facciamo un esempio più concreto...avete mai spinto una moto da 200 kg o uno scooter(vespa) tralasciando la fatica inziale di portarlo a una velocità da passeggio,è comunque molto più faticoso spingere una moto che non uno scooter...spingere per 5 km uno scooter è roba per tutti,sono 80-90 kg che rotolano,mail doppio del peso e quindi il doppio degli attriti si sente eccome sulle gambe!!! stesso discorso e ancora più simile all'esempio delle auto,è quello di tirare un transpallets prima vuoto e poi pieno...io vi assicuro che anche una volta lanciato,mantenere un passo costante è roba da quadricipidi forti....
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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&re@ |
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Settembre 08, 2005, 14:23:00 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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anche questo mi pare un esempio non corretto... quando spingi la moto, la gran parte della fatica è dovuta al fatto che non puoi tenere la moto esattamente verticale, ma devi sostenerla "verso di te" (in caso contrario il rischio di caduta è elevato"). Bisognerebbe provare con le "rotelle"... Inoltre la differenza di attrito è data, oltre che dal maggior peso, anche dalla MOLTO maggiore impronta a terra (le ruote della moto sono più larghe ma anche di maggior diametro: l'impronta a terra è più larga e più lunga). Però non è sbagliatissimo: per facilitare ancora di più il paragone, pensa alla stessa moto con le ruote sgonfie (e quindi con maggiore attrito). La maggiore fatica a muoverla è evidente. È vero che il peso maggiore comporta anche una pressione maggiore per le gomme, quindi il problema dovrebbe essere compensato, però che il peso influenzi parzialmente anche la marcia a velocità costante è indubbio.
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Loggato
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