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1263 Visitatori + 1 Utente = 1264
TonyH
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grigius |
W questo FORUM!!! |
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Dicembre 07, 2005, 13:42:22 pm |
Utente standard, Bicilindrico, 78 posts |
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Premesso che l'argomento è stato sviscerato a fondo in tempi passati, aggiungo un paio di annotazioni:
- Fiat è, in pratica, l'unico marchio generalista italiano. In Francia hanno Renault/Citroen/Peugeot, in Germania VW/Ford/Opel. Il confronto andrebbe fatto sul TOTALE delle vendite della somma dei marchi sul mercato interno, e sulla loro penetrazione all'estero. Non è che chi in germania compra Opel anzichè VW sia esterofilo....
- IMHO per valutare correttamente l'esterofilia od il nazionalismo di una singolo paese, la procedura più logica sarebbe la seguente: 1) valutare le vendite di una marca su tutto il mercato europeo 2) sommare le vendite di tutte le marche di un paese sul mercato europeo (ESCLUDENDO i rispettivi mercati domestici) e trovare quale percentuale valgono, ad esempio, le vendite italiane e quelle tedesche (ipotizziamo: le italiane il 5% del mkt europa; le tedesche il 20%, cioè quattro volte tanto). 3) rapportare le vendite di italiane su estere in italia e viceversa in germania: se in italia il rapporto è 1/3 (anzichè l'europeo 1/20) ed in germania (ted/estere) è di 7/10, allora potremmo dire che le gli italiani sono più nazionalisti dei tedeschi.
Il confronto fatto sul totale delle vendite dei marchi nazionali è sbagliato per due motivi: 1) se la percentuale di modelli di marchi nazionali presenti sul mercato rispetto al totale (dei modelli) in Francia e Germania è più alta è anche più probabile che qulcuno trovi tra i modelli nazionali quello che gli piace. 2) il rapporto tra la quota di mercato interno e quella nel resto dell'Europa non è omogeneo per tutti i costruttori della stessa nazione. Resta il fatto che questo rapporto calcolato per costruttore in nessun altro caso è alto come per Fiat, ne consegue che anche calcolando questo rapporto per il totale dei costruttori di una nazione, la situazione non dovrebbe cambiare. Non per niente Fiat ha fagocitato (grazie ad appoggi politici) tutti gli altri marchi nazionali e qualche mese fa ha lanciato una campagna pubblicitaria volta unicamente a risvegliare sentimenti nazionalistici.
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Loggato
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am1 |
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Dicembre 07, 2005, 13:45:41 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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io ancora non capisco cosa c'entrino le vendite all'estero per "calcolare" il nazionalismo. Se fiat fa il 30% in italia e il 3% in francia e renault fa il 30% in francia e il 10% in italia addirittura risulta che in italia sono più esterofili
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grigius |
W questo FORUM!!! |
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Dicembre 07, 2005, 14:12:05 pm |
Utente standard, Bicilindrico, 78 posts |
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io ancora non capisco cosa c'entrino le vendite all'estero per "calcolare" il nazionalismo. Se fiat fa il 30% in italia e il 3% in francia e renault fa il 30% in francia e il 10% in italia addirittura risulta che in italia sono più esterofili Perchè le vendite all'estero non sono influenzate dal nazionalismo e di conseguenza dicono qual'è la reale competitività dei prodotti in questione. E la competitività di un prodotto dipende dalla sua qualiltà, dal prezzo e purtroppo anche dall'immagine. Se per esempio Fiat avesse una quota di mercato del 30% anche nel resto d'Europa, nessuno potrebbe dire che gli italiani sono nazionalisti perchè anche gli altri europei comprano Fiat nella stessa misura. Siccome invece Fiat nel resto d'Europa ha una quota del 2% la differenza con la quota sul mercato interno che è del 30% non può che essere spiegata con il nazionalismo. E questa differenza è un'ottima misura di questo nazionalismo.
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Loggato
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Claudio53 |
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Dicembre 07, 2005, 14:49:48 pm |
Visitatore, , posts |
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io ancora non capisco cosa c'entrino le vendite all'estero per "calcolare" il nazionalismo. Se fiat fa il 30% in italia e il 3% in francia e renault fa il 30% in francia e il 10% in italia addirittura risulta che in italia sono più esterofili Su cosa basi questa tua affermazione Io potrei dedurre che i francesi sono così nazionalisti che comprano solo il 3% di auto straniere, mentre gli italiani lo sono meno e comprano il 10% di auto straniere
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Loggato
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Loggato
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am1 |
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Dicembre 07, 2005, 15:35:39 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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ok attendo i risultati di questi algoritmi cotanto elaborati
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am1 |
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Dicembre 07, 2005, 15:59:10 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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tu forniscimi i dati di vendita di tutte le case in tutta europa, e quando ho voglia lo faccio..
sei tu che stai smantellando le mie certezze comunque, e poi me ne esco giustamente visto che ripeto sempre la stessa cosa, il fatto che all'estero abbiano più possibilità "nostrane" è molto corretto (e lo dice Phormula da sempre), ma è una giusta notazione che tuttavia non mi convince a cambiare idea. Per me, tedeschi e soprattutto francesi sono molto più nazionalisti degli italiani. E non solo in auto, ma su tutto. Da sempre. Capisco anche che uno che ha un'idea piuttosto granitica della cosa fa venire i nervi mi perdonerete (forse)..
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Patarix |
Alessandro |
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Dicembre 07, 2005, 18:20:40 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Allora, ci riprovo...
1) stiamo indagando il fattore nazionalismo/esterofilia in ciascun paese.
2) per misurarlo, dobbiamo trovare un metro di paragone. Grigius ha fatto un ragionamento corretto: dove ho tre case domestiche anzichè una, la probabilità di trovare qualcosa di domestico che mi vada bene è più elevata. PROPRIO per correggere questo fattore, ho proposto:
3) di valutare le vendite delle italiane su TUTTI i mercati tranne l'italia, delle tedesche su TUTTI i mercati tranne le germania, ecc. Perchè? Perchè questo dato esclude il nazionalismo "di casa". Se in Inghilterra uno compra una VW anzichè una Fiat, il fattore nazionalismo/esterofilia è NEUTRO (ANCHE nel caso compri VW o Fiat per esterofilia: in pratica, la scelta fra VW o Fiat per un inglese NON è guidata dalla scelta fra nazionalismo o esterofilia, bensì da TUTTI gli altri criteri di scelta appunto escluso quello nazionalistico/esterofilo). Questo ci permette di dare una valutazione della forza di TUTTE le case A PRESCINDERE dalla componente nazionalistica/esterofila. In pratica se, escludendo Italia e Gemania, in Europa si vendono più VW che Fiat, ciò significa che VW "è meglio" A PRESCINDERE dal fattore nazionalistico/esterofilo. E' meglio per ampiezza di gamma, per affidabilità, per assistenza, per qualità, per quello che volete voi, ma NON per l'oggetto di ricerca...
4) Contrariamente a quanto afferma Grigius nel suo punto 2), stiamo ricercando proprio le DISOMOGENEITA'. Naturalmente quelle imputabili al fattore nazionalistico/esterofilo.
5) il ragionamento di Jag è errato, in quanto non ci permette di distinguere l'effetto vendita legato alle considerazioni nazion./ester. da quello legato ALTRI criteri di acquisto (da me accennati al punto precedente. Per fare questo occorre appunto un mercato "TERZO" rispetto a italia e francia (se parliamo di fiat e renault)
Il ragionamento (come anche il precedente) non fa una piega e mi sembra piuttosto chiaro Saludos a todos, Alessandro
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