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am1 |
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Dicembre 28, 2005, 15:24:32 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Ma che c'entra scusa? La Mini costa come una Segmento C eppure vende, stravende. Perchè? Tutti quelli che la comprano sono pseudo Schumacher? E poi, mi ci vedo bene ad ingarellarmi con una Mini One d da 75cv ... Ma dai ... è di moda, fa figo, è bella, e la si compra per questo, come status symbol. In effetti anche tutta la campagna pubblicitaria di Mini è stata incentrata su quello, tanto per smentirti ulteriormente e non sui freddi numeri di motore od altro.
E poi, a me la Mini piace molto, ho solo detto che costa un osproposito, ma questa è una delle chiavi del successo.
e qui mi prendi per coglione... mi pare che si capisca bene cosa hai scritto...
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Phormula |
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Dicembre 28, 2005, 15:32:05 pm |
Visitatore, , posts |
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Difficile non esserlo quando questi prodotti vengono prodotti all'estero ed in genere il prezzo esorbitante viene decretato in fase di vendita (dal negoziante) il quale per mantenere la concessione alla vendità deve rispettare ALMENO il prezzo imposto, per pompare l'immagine...
Il tuo ragionamento avrebbe qualche remota possibilità di reggersi in piedi se ad essere prodotti all'estero fossero solo i prodotti firmati, mentre quelli anonimi li producono tutti ed esclusivamente nei paesi industrializzati. Invece a me sembra il contrario, e cioè che le aziende delocalizzano PRIMA la produzione dei beni a più basso costo e POI quella degli altri. E' proprio l'alto prezzo di vendita a consentire di mantenere certe produzioni nei paesi industrializzati. Non a caso l'alta moda continua ad essere prodotta in Italia e le case automobilistiche stanno delocalizzando la produzione di utilitarie ma non di berline di lusso. E, anche se il presupposto fosse vero, resterebbero tutti gli investimenti in ricerca, sviluppo, industrializzazione, design, pubblicità, promozione, commercializzazione, ... costi che vanno a finire sul prezzo di vendita del prodotto di moda ma non di quello anonimo, ma che creano anch'essi lavoro e quindi contribiuiscono a generare ricchezza, perchè molte di queste attività (per fortuna) si continuano a fare nei paesi industrializzati.
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Dicembre 28, 2005, 16:20:50 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Senza offesa, io prima di sentirmi superiore alla gente che compra prodotti di moda o di ergermi quale paladino del "no logo", mi chiedo quanti posti di lavoro sono generati e mantenuti da queste persone. Della serie: possiamo fare tutti la spesa negli hard discount, comprare prodotti anonimi fatti chissà dove e tenerceli fino a quando non tirano le cuoia, però poi non lamentiamoci se le aziende e i negozi chiudono. Ricordo di avere letto da qualche parte che in Italia un posto di lavoro su tre è legato in qualche modo alla produzione, distribuzione e vendita di beni il cui acquisto è più emozionale che razionale.
hai scelto l'esempio sbagliati, i prodotti alla moda che hai qui citato sono prodotti in paesi nei quali la mano d'opera è sfruttata, sono proprio questi prodotti a causare la chiusura delle industrie locali.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Dicembre 28, 2005, 16:23:27 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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e qui mi prendi per coglione...
mi pare che si capisca bene cosa hai scritto...
Sinceramente mi fai preoccupare, non capisco cosa tu no ncapisca; ho detto che la Mini vende perchè, tra le sue qualità ha l'essere di moda, il fare figo e l'essere bella; dalle tue parole sembra che queste 3 cose per te coincidano. Seriamente, no nriesco proprio a capirti. Ci tengo a sottolineare che, tutto ,tranne che farti passare per coglione, visto anche che nonstavo discutendo con te. Sono basito, sinceramente.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Phormula |
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Dicembre 28, 2005, 16:31:24 pm |
Visitatore, , posts |
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hai scelto l'esempio sbagliati, i prodotti alla moda che hai qui citato sono prodotti in paesi nei quali la mano d'opera è sfruttata, sono proprio questi prodotti a causare la chiusura delle industrie locali.
Guarda che anche l'industria della moda PRIMA ha delocalizzato le produzioni a minor valore aggiunto e POI l'alto di gamma. oggi (2005) scopriamo che le magliette firmate sono fatte in Cina, ma sono almeno dieci anni che le magliette anonime vengono da quei paesi.
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Loggato
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Phormula |
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Dicembre 28, 2005, 16:35:17 pm |
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Dicembre 28, 2005, 16:41:11 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Guarda che anche l'industria della moda PRIMA ha delocalizzato le produzioni a minor valore aggiunto e POI l'alto di gamma. oggi (2005) scopriamo che le magliette firmate sono fatte in Cina, ma sono almeno dieci anni che le magliette anonime vengono da quei paesi.
tu hai citato come esempi le felpe fiat e le scarpe nike, dicendo che l'acquisto di questi prodotti (confezionati in cina o zone limitrofe) è funzionale alla nostra economia. non lo è, esattamente come non lo è il comperare prodotti no-logo, che hanno il non trascurabile vantaggio di costare 1/10. se al posto di citare questi prodotti mi avessi citato prodotti sartoriali confesionati su misura nel luogo in cui effettui l'acquisto sarei stato d'accordo con te, ma il tuo esempio era il più inappropriato che potevi scegliere.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Phormula |
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Dicembre 28, 2005, 16:46:50 pm |
Visitatore, , posts |
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tu hai citato come esempi le felpe fiat e le scarpe nike, dicendo che l'acquisto di questi prodotti (confezionati in cina o zone limitrofe) è funzionale alla nostra economia. non lo è, esattamente come non lo è il comperare prodotti no-logo, che hanno il non trascurabile vantaggio di costare 1/10. se al posto di citare questi prodotti mi avessi citato prodotti sartoriali confesionati su misura nel luogo in cui effettui l'acquisto sarei stato d'accordo con te, ma il tuo esempio era il più inappropriato che potevi scegliere.
Se la guardi in un'ottica semplificata, è così. Quanto incide (per te) il fatto che un prodotto di marca investa in pubblicità permettendoti di vedere il tuo film preferito alla tele, soponsorizzando la tua squadra di calcio, facendosi vendere in negozi in centro (che altrimenti chiuderebbero perchè non potrebbero reggere la concorrenza dei prodotti no-logo venduti negli hard discount?).
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Loggato
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alberto |
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Dicembre 28, 2005, 16:48:27 pm |
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se al posto di citare questi prodotti mi avessi citato prodotti sartoriali confesionati su misura nel luogo in cui effettui l'acquisto sarei stato d'accordo con te, ma il tuo esempio era il più inappropriato che potevi scegliere.
Infatti, al di la delle polemiche gratuite che lascio a chi le fa (che peraltro sarebbero vietate da regolamento), la prima cosa esclusa sono stati proprio i prodotti artigianali i quali, per altro, continuano a vendere senza cali e a prezzi sempre maggiori. Essi infatti hanno un valore aggiunto che i prodotti "modaioli" citati non possono vantare subendo la concorrenza, non apportando proprio un bel nulla a nessuna ricerca di nessun tipo e sfruttando il basso costo del lavoro di quei paesi in via di sviluppo come quelli del sud est asiatico.
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Dicembre 28, 2005, 16:57:06 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Se la guardi in un'ottica semplificata, è così. Quanto incide (per te) il fatto che un prodotto di marca investa in pubblicità permettendoti di vedere il tuo film preferito alla tele, soponsorizzando la tua squadra di calcio, facendosi vendere in negozi in centro (che altrimenti chiuderebbero perchè non potrebbero reggere la concorrenza dei prodotti no-logo venduti negli hard discount?).
quindi tu mi dici che sei felice di pagare un ricarico su un prodotto perché la pubblicità fatta su questo prodotto ti permette di vedere film in tv o partite di calcio. dovendo scegliere preferirei pagare direttamente il prezzo del film sul digitale terrestre che spendere 150? per un paio di scarpe fatte in cina, questione di gusti...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Emi |
...e quattro! |
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Dicembre 28, 2005, 16:58:14 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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quindi tu mi dici che sei felice di pagare un ricarico su un prodotto perché la pubblicità fatta su questo prodotto ti permette di vedere film in tv o partite di calcio. dovendo scegliere preferirei pagare direttamente il prezzo del film sul digitale terrestre che spendere 150? per un paio di scarpe fatte in cina, questione di gusti...
te lo appoggio
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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am1 |
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Dicembre 28, 2005, 17:02:17 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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quindi tu mi dici che sei felice di pagare un ricarico su un prodotto perché la pubblicità fatta su questo prodotto ti permette di vedere film in tv o partite di calcio. dovendo scegliere preferirei pagare direttamente il prezzo del film sul digitale terrestre che spendere 150? per un paio di scarpe fatte in cina, questione di gusti...
a parte le preferenze personali, la pubblicità funziona così. La GURU ha cominciato a fatturare da quando ha messo le magliette addosso a Vieri (e anche la Panerai). Quindi ha vinto lui.
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Phormula |
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Dicembre 28, 2005, 17:02:21 pm |
Visitatore, , posts |
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quindi tu mi dici che sei felice di pagare un ricarico su un prodotto perché la pubblicità fatta su questo prodotto ti permette di vedere film in tv o partite di calcio. dovendo scegliere preferirei pagare direttamente il prezzo del film sul digitale terrestre che spendere 150? per un paio di scarpe fatte in cina, questione di gusti...
Questa è una conclusione tua. Probabilmente se non ci fosse chi spende 150 Euro per un paio di scarpe fatte in cina (e magari disegnate in Italia), molta gente non avrebbe i soldi per pagare per vedere la partita di calcio. Anche perchè, venendo meno gli sponsor dovendo recuperare i costi di ingaggi miliardari ai giocatori, quella partita di calcio te la farebbero pagare un centinaio di Euro, che ovviamente tu preferisci spendere.
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Loggato
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am1 |
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Dicembre 28, 2005, 17:10:03 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Infatti, al di la delle polemiche gratuite che lascio a chi le fa (che peraltro sarebbero vietate da regolamento), la prima cosa esclusa sono stati proprio i prodotti artigianali i quali, per altro, continuano a vendere senza cali e a prezzi sempre maggiori. Essi infatti hanno un valore aggiunto che i prodotti "modaioli" citati non possono vantare subendo la concorrenza, non apportando proprio un bel nulla a nessuna ricerca di nessun tipo e sfruttando il basso costo del lavoro di quei paesi in via di sviluppo come quelli del sud est asiatico.
ma anche loro fanno pubblicità. Prendi Marinella: intanto per comprare una cravatta mi tocca venire a napoli. E poi tutti gli articoli sul giornale sono casuali? i testimonial "involontari"? è come per la ferrari: non farà mai una pubblicità sul giornale (forse), però spende 500 miliardi in F1 ogni anno..
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