Ieri notte sfogliando una rivista di qualche anno fa non ho potuto fare a meno di rileggere una bellissima prova di due auto mitiche dei bei tempi andati. Vi regalo qualche passaggio. Una fiorentina virtuale in premio a chi indovina di che auto si parla (nella prima parte, nella seconda è un discorso appena più generico)

Quando vi rendete conto che si sta appoggiando sulla ruota anteriore sinistra premete con decisione l'acceleratore. Non proprio a tavoletta ma diciamo a metà corsa. Questo è il momento chiave. Si vuole annullare il sottosterzo ma non si vuole provocare la sbandata del posteriore. Wow, solo un leggero controsterzo e basta mantenere la concentrazione e non alleggerire il gas che con un pò di fortuna vi renderete conto che la vettura ha un assetto neutro o quasi. Da adesso in poi è solo un gioco di sterzo, cinque gradi da una parte e poi subito dall'altra e così via. E' uno slittare sulle quattro ruote che si bilancia con la potenza liberata da qualche giro in più e con lo sterzo che è diventato magicamente precisissimo quasi fosse servoassistito. Con l'eccezione che nessuno sterzo servoassistito può essere talmente comunicativo. Ogni più piccola variazione nell'angolo di rollio è trasmessa allo sterzo come una variazione di peso. Ogni asperità della strada è trasmessa con una vibrazione del volante. E' un pò come andare sugli sci d'acqua, o mantenersi in equilibrio al primo giro in bicicletta. Sta tutto nel capire come iniziare.

Queste sono entrambe vetture GT di un'epoca d'oro dove tutto ciò che adesso si fa per divertimento sull'asfalto scivoloso di una rotatoria erano elementi essenziali di ogni giro. Non era questione di mescole di gomme, incidenza aerodinamica e altezza da terra ma soltanto una questione di amalgamere tutti gli ingredienti disponiili meglio del tuo rivale. Ispirazioni e idee all'interno dell'abitacolo spesso facevano andae pià veloce. Ed era molto pià faticoso. Lo sterzo era comunicativo in una maniera che molti piloti moderni neanche possono immaginare, ma è pesante e a seconda della curva ci si doveva spostare con il corpo, usare le ginocchia, i gomiti e qualunque altra cosa a disposizione dato che allora non si era incollati ad un sedile in kevlar.

La prima mi sa di 4X4 molto spartana... Mi viene in mente l'Audi Quattro
La seconda non saprei proprio...

No no decisamente fuori strada in tutto Diciamo che parliamo di circa 40 anni fa

Allora non mi viene in mente proprio niente, la mia collezione di Quattroruote non arriva così indietro.... Posso azzardare "Alfa Romeo"?

E' una casa italiana ma non Alfa Romeo

Comunque, noto una scarsa attenzione a questo thread, ormai se non c'è scritto turbodiesel e friday piston girl... che razza di appassionati, solo chiacchiere e turbo metano

Che è, la Stratos? 

Nein, vi do un aiutino: Giotto Bizzarrini vi dice nulla?

Ma che stratos, hai detto 40 anni fa...non credo parli della Miura...

Guarda poco più sopra

Fiat 8V ? 

Vabbè, Bizzarrini, oltre alle sue creature (GT 5300 Strada), ha messo il naso nella maggior parte dei miti degli anni 60 (Ferrari, Iso, Lamborghini)

Ha 12 cilindri con dei spettacolari doppio corpo

Era a Diesel? 

 

E va beh, Bizzarrini.... andiamo sul difficile/impossibile.

Una persona su un milione si ricorda com'e' fatta una qualsiasi Bizzarrini.

Gia' la Fiat 8V che ho citato non se la ricorda nessuno