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1236 Visitatori + 1 Utente = 1237
Homer
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Marzo 01, 2006, 16:44:05 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Si aprla sempre più di delocalizzazione, di costi di manodopera nell'europa dell'est insostenbili, che il futuro è in Asia. Eppure c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, Pininfarina nel 2006 ha l'obiettivo di protare la produzione dei proprio impianti in Italia dalle 45.000 unità del 2005 alle 60.000 unità del 2006, ai quali si aggiungono le circa 16.000 Volco C70 CC che verranno assemblate in Svezia. Da piccolo atelier oramai, possiamo dire che Pininfarina è diventato un costruttore a tutti gli effetti. Ricordiamo inoltre che, oltre all'accordo con Mitsubishi per la Colt CC, dagli stabilimenti Pininfarina usciranno le Alfa Brera e Spider. Sarà interessante capire dove produrranno la nuova Mitsubishi Pajero Pinin. complimenti a loro, anche perchè sono in u nsettore in cui la manodopera utilizzata è ben superiore alla manodopera utilizzata negli impianti ad alta produzione (e quì, piccola frecciatina, delocalizzano gli impianti ad elevata produttivtà, quando dovrebbe essere il contrario ... ).
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Phormula |
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Marzo 01, 2006, 16:57:22 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Sono contento, ma Pininfarina da questo punto di vista è come Karmann in Germania. Può permettersi di assemblare da noi perchè si tratta di prodotti di un certo tipo. Se si parlasse di superutilitarie da vendere a prezzo, forse anche loro farebbero altre scelte.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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pininfa1967 |
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Marzo 01, 2006, 16:58:33 pm |
Utente standard, V12, 6039 posts |
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Si aprla sempre più di delocalizzazione, di costi di manodopera nell'europa dell'est insostenbili, che il futuro è in Asia. Eppure c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, Pininfarina nel 2006 ha l'obiettivo di protare la produzione dei proprio impianti in Italia dalle 45.000 unità del 2005 alle 60.000 unità del 2006, ai quali si aggiungono le circa 16.000 Volco C70 CC che verranno assemblate in Svezia. Da piccolo atelier oramai, possiamo dire che Pininfarina è diventato un costruttore a tutti gli effetti. Ricordiamo inoltre che, oltre all'accordo con Mitsubishi per la Colt CC, dagli stabilimenti Pininfarina usciranno le Alfa Brera e Spider. Sarà interessante capire dove produrranno la nuova Mitsubishi Pajero Pinin. complimenti a loro, anche perchè sono in u nsettore in cui la manodopera utilizzata è ben superiore alla manodopera utilizzata negli impianti ad alta produzione (e quì, piccola frecciatina, delocalizzano gli impianti ad elevata produttivtà, quando dovrebbe essere il contrario ... ). ma sei sicuro che le alfa saranno costruite nei stabilimenti pinin
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am1 |
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Marzo 01, 2006, 19:15:46 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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la corsa ai paesi dell'est ormai ha perso di interesse: anche la si stanno adeguando ai nostri standard e quindi i margini per chi ci va a produrre sono risicati, calcolando anche lo sbattimento di impiantare una fabbrica all'estero e i costi di trasporto... vedrai che torneranno in tanti, soprattutto dai paesi che entreranno a breve nell'Unione Europea.
Per la Cina poi se ne sentono di tutti i colori.. ma essendo così vasta e popolosa è ovvio che si passi dal bianco al nero come ridere. Poi laggù costano poco, ma poi ci vogliono 30 persone a fare quello che qui facciamo in 10, quindi...
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Marzo 01, 2006, 21:42:14 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Non solo, serve manodopera molto specializzata, e qusta in Cina non è disponibile.
Questo non è affatto vero, anzi.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Marzo 01, 2006, 21:43:34 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Per la Cina poi se ne sentono di tutti i colori.. ma essendo così vasta e popolosa è ovvio che si passi dal bianco al nero come ridere. Poi laggù costano poco, ma poi ci vogliono 30 persone a fare quello che qui facciamo in 10, quindi... Anche questo non è affatto vero jag, è vero per i Paesi dell'Est (forse il rapporto è 5 a 1).
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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am1 |
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Marzo 01, 2006, 21:48:17 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Anche questo non è affatto vero jag, è vero per i Paesi dell'Est (forse il rapporto è 5 a 1). si effettivamente qualcuno mi parlava di 30 a 3 ma non volevo esagerare
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Marzo 01, 2006, 21:51:40 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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si effettivamente qualcuno mi parlava di 30 a 3 ma non volevo esagerare Beh, più ti sposti ad Est, più il rapporto si allarga ... in Russia il 30 a 3 non è poi così lontano, anzi. Chiaro che più un Paese è Europeizzato e quindi anche più consumistico, più i lavoratori si danno da fare. (e più il salario è alto) Cmq difficile trovare grandi lavoratori come in Italia (pistoniani esclusi, of course ).
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Loggato
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am1 |
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Marzo 01, 2006, 21:54:26 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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poi Mad, anche la hanno le paraboline sui tetti e anche la piacciono le mollezze dell'occidente... quindi ci metteranno anche un po' ma prima o poi arrivano.. bhe io credo che sia una buona notizia, sia per noi, sia per loro che vivranno meglio.. resta solo da risolvere il piccolo particolare dell'energia...
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Marzo 01, 2006, 21:58:47 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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poi Mad, anche la hanno le paraboline sui tetti e anche la piacciono le mollezze dell'occidente... quindi ci metteranno anche un po' ma prima o poi arrivano.. bhe io credo che sia una buona notizia, sia per noi, sia per loro che vivranno meglio.. resta solo da risolvere il piccolo particolare dell'energia... Okkio, in Russia ne ho viste ancora pochine di parabole ... d'altronde guadagnano 40 Dollari al mese (o meglio guadagnavani 2 anni e mezzo fa, ora magari hanno aumentato il tetto a 50 ... ). In Polonia siamo sui 300/350 euro, in Ungheria sui 450, in Bulgaria sui 220 e tutti mi hann odetto che più si liberalizza il mercato, più li si incentiva (con aumenti salariali) più lavorano, quindi è il cane che si morde la coda. Le parabole ed i cellulari a go go, sono tipiche dei paesi nord africani ed arabi ...
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Loggato
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Phormula |
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Marzo 02, 2006, 07:53:49 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Consiglio a tutti di leggere "China Inc." (scusate non ricordo a memoria l'autore), per capire la storia, le ragioni e le prospettive dell'economia cinese. Non è solo questione di numero di operai cinesi contro operai occidentali. Da quelle parti molto spesso conviene pagare 10 operai che facciano a mano in 12 ore il lavoro di 1 operaio europeo che lavora con un macchinario specializzato. Alla fine il costo degli operai è inferiore a quello dell'operaio occidentale + macchinario specializzato, ed è inferiore anche l'immobilizzo di capitale. Ho trovato che sia il libro meglio scritto tra quelli che ho letto ultimamente sull'economia dei paesi asiatici.
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THE KAISER |
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Marzo 02, 2006, 11:24:23 am |
Staff, V12, 37777 posts |
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Pininfarina in fondo è "quasi" un costruttore come Ferrari, Lambo, Maserati. Numeri relativamente bassi, produzione d'eccellenza. In Cina non sono ancora buoni di montare quella roba lì.... per fortuna.
x poco ancora...
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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Phormula |
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Marzo 02, 2006, 11:52:58 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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x poco ancora...
La strategia cinese è semplice e disarmante allo stesso tempo: invogliare le aziende straniere ad andare a produrre da loro grazie ai costi bassi, alle normative favorevoli e ad un potenziale mercato immenso. Per ciascun settore strategico scelgono più di un partner, in modo tale da avere un mix di tecnologia. Poi, una volta che il trasferimento tecnologico è stato attuato, incominciano a produrre in proprio e far capire all'azienda che ha ceduto il know-how che l'unico modo per continuare a vendere in Cina ed evitare una invasione di prodotti uguali a prezzo inferiore è proprio quello di farseli fare da loro. Da questo punto di vista amano molto di più le aziende americane che quelle tedesche, perchè i manager americani tendono ad essere più veloci nel trasferire competenze e conoscenze ai partner locali. Adesso si stanno lavorando bene Airbus e Boeing che, in cambio di grossi ordini stanno trasferendo da quelle parti la produzione di molta componentistica. Il primo Jet di linea di produzione cinese è atteso per il 2011.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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