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mastiff |
mir |
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Maggio 08, 2006, 16:15:37 pm |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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Bello, ma da dove arrivi, da Marte o da Plutone? se ti alleni in modo scientifico e ben calibrato puoi ottenere molto. Inoltre non l'ho fatto per qualche anno, ma per oltre un decennio in una specialità quasi solo anaerobica. Questo non vuole dire che l'aspetto aerobico è sottovalutato ( avevo molta più capacità polmonare di un fondista).
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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mastiff |
mir |
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Maggio 08, 2006, 16:17:43 pm |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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io in 51 i 400mt forse li faccio con lo scooter ora anch'io
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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mastiff |
mir |
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Maggio 08, 2006, 16:29:07 pm |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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eh eh magari li facessi in 44 ... uhm... però forse con la bici ce la potrei fare... boh chissà per farcela ce la fai, ma il risultato ti sorprenderà. Sui 30 metri un velocista è più veloce di una 75
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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vatanen |
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Maggio 08, 2006, 16:38:47 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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per farcela ce la fai, ma il risultato ti sorprenderà. Sui 30 metri un velocista è più veloce di una 75 beh,anche sui 100 metri siamo li...
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Maggio 08, 2006, 17:13:41 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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guarda, se mi limito alla mia esperienza personale dovrei affermare che il limite di fibrillazione è sui 160 battiti al minuto... Guarda, anche io non credo a quello scritto; o meglio, quel 30 battiti in più è chiaramente riferito a persone avanti con l'età, però molto in forma, che riescono a modificare la soglia fino a farla "ringiovanire"; quindi un 50enne, a parte la fluttuazione del 5% da me indicata, potrà portare i suoi battiti più su, da un ipotetico 170 a 180/190. Ma superare i 200 è praticamente impossibile per un over 25enne; e quì chiudo, anche perchè i soliti che fanno polemica senza dare nessun contributo positivo mi infastidiscono e mi rompono assai.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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mastiff |
mir |
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Maggio 08, 2006, 17:15:45 pm |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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beh,anche sui 100 metri siamo li... sui 100 vince la 75, oltre una certa velocità le gambe non ci arrivano
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Maggio 08, 2006, 17:24:32 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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invece di chiudere potresti cercare delle fonti, come ho cercato di fare io.
In internet si trova di tutto; su 10 siti sull'argomento dicon otutto ed il contrario di tutto; avrò modo di parlare a breve (spero) con un medico dello sport, richiederò a lui, ma non credo che le conoscenze in merito siano cambiate in questi anni.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Zagor |
Per mille tamburi! |
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Maggio 08, 2006, 17:29:58 pm |
Utente standard, V8, 344 posts |
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invece di chiudere potresti cercare delle fonti, come ho cercato di fare io.
ho "fontato" qualcosa io: http://www.sportpro.it/medic/FISiolol.htm#La%20frequenza%20cardiacada cui estraggo: "... (La formula di Karvonen è in genere utilizzata per calcolare l'intervallo di allenamento della frequenza cardiaca in un soggetto adulto sano). 1. 220 - età = frequenza cardiaca massima Il numero 220 rappresenta una costante che indica i limiti anatomici e fisiologici del cuore. Il valore dell'età viene sottratto poiché dopo i 25 anni la frequenza cardiaca massima comincia a diminuire progressivamente al ritmo approssimativo di un battito ogni anno. "
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Loggato
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mastiff |
mir |
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Maggio 08, 2006, 17:36:53 pm |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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Ma come si fa a calcolare il giusto grado di intensità dell´esercizio? Il metodo per stabilire la massima frequenza cardiaca, sui cui le palestre impostano i programmi individualizzati di cardiofitness, sembra infatti far acqua da tutte le parti. La formuletta, semplice e perciò fortunata, fu inventata negli anni Settanta e dice che bisogna sottrarre la propria età a 220. Un quarantenne dovrà quindi fare 220-40 e otterrà il limite invalicabile del suo ritmo cardiaco: 180. Vero questo, le attività aerobiche variano dal 50-60 per cento di questa soglia (il camminare) a un 80-90 per cento nell´esercizio più intenso. Su questa formula è nata un´industria. Solo negli Stati Uniti aziende come la Polar Electro vendono 250 mila cardiofrequenzimetri all´anno per le palestre. Peccato che la formula sia tanto comoda quanto grossolana. Fritz Hagerman, fisiologo sportivo dell´Università dell´Ohio, fa l´esempio di un canoista olimpionico di vent´anni che sotto sforzo raggiungeva una frequenza cardiaca di 220, e un altro suo coetaneo della stessa squadra che aveva un battito di 160. "Alcuni hanno un cuore che pompa grandi quantità di sangue; altri hanno invece un cuore che arriva alle stesse performance, pompandone meno ma più rapidamente", spiega Hagerman: "Per stabilire il livello di fitness di una persona è molto più importante vedere quanto rapidamente decresce il battito una volta finito l´esercizio: il cuore di un atleta può frenare anche di 50 battiti in un minuto, mentre il cuore di una persona normale decelera di circa 20 battiti". Questo parametro è così importante che in uno studio recente il cardiologo dell´Università di Cleveland Michael Lauer ha stabilito che, chi in un minuto perde meno di 12 battiti a esercizio appena concluso, presenta un rischio quadruplicato di morire di cuore nei sei anni successivi. Tramontata la vecchia regola del 220-età se ne fa una nuova. "Oggi va per la maggiore la formula di Hirofumi Tanaka, secondo cui la massima frequenza cardiaca si ottiene sottraendo a 208 il 70 per cento della propria età", spiega Arcelli. Difficile: in palestra ci si va per rilassarsi, non per fare di calcolo. E allora si segua la ´regola del parlare´, proposta da Bandolier: fin che si riesce a chiacchierare si fa esercizio leggero, ma per dimagrire serve altro. "Comunque vale la pena di fidarsi anche del proprio istinto", continua Arcelli: "Durante l´esercizio la persona tende sempre a tenere costante l´intensità dello sforzo senza superare mai una certa soglia". E per sapere fin dove spingersi basta ricordarsi che non bisogna sentirsi troppo affaticati o addirittura star male dallo sforzo. Soffrire non serve. da http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=sa&idCategory=4803&idContent=202946interessante lo consiglio ai non professionisti
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Maggio 08, 2006, 17:38:53 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Mi riquoto, in caso non fosse stato visto questo post.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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