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&re@ |
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Luglio 10, 2006, 13:47:57 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Loggato
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Luglio 11, 2006, 09:05:11 am |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Aggiungo... che affidabilità avevano quei motori? Che possibilità avevi di spararti un viaggio di 500km una tirata, col pedale dell'acceleratore costantemente sul fondo del pavimento, mantenendo costantemente una velocità di 130/140 sui 150 max dichiarati? Se oggi continuiamo ad avere i 1.2 da 60cv è anche vero che si tratta di rapporti potenza/clindrata limite, ma limite verso il basso... qual'è la media sull'intera produzione di oggi? Quale quella di 30 anni fa?
Bah i progressi ovviamente ci sono stati comunque sfatiamo luoghi comuni. Io ricordo benissimo da bambino un Capo Nord-Palermo fatto con la mia famiglia, in macchina eravamo mio padre, mia madre, 2 bambini, (io e mia sorella) e ovviamente le valigie, tutto di filata (ci si fermava solo per mangiare, benzina e dormire la notte) con un 124 Sport Coupe' 1600 a tavoletta (>180 tachimetrici praticamente costanti traffico permettendo) senza alcun problema o inconveniente. All'epoca tra l'altro non c'erano nemmeno limiti di velocita'. La cosa si e' ripetuta dopo qualche anno con una Opel Rekord Diesel, anche qui pedale a fondo e nessuna noia meccanica. La Rekord in questione si e' girata l'Europa in lungo ed in largo ed ha fatto quasi mezzo milione di kilometri "sempre in tiro" senza mai avere aperto il motore prima di essere venduta. Lo stesso e' avvenuto con varie Mercedes Diesel. Il comfort di una Lancia Beta o una Lancia Gamma (entrambe con aria condizionata e servosterzo) non era niente male anche per gli standard attuali. La Citroen CX e' tuttora IMHO una della auto piu' confortevoli dove abbia mai viaggiato pur essendo un'auto concettualmente nata nel 1974. Ripeto, oltre trentanni non sono passati sicuramente a vuoto (uno tra i maggiori progressi positivi e' stata la "democratizzazione" dei gadgets "importanti", aria condizionata e servosterzo in testa), consumi assai inferiori, inquinamento, sicurezza attiva e passiva enormemente migliorate ma da qui a dire che le auto dell'epoca erano carrete scomode lente ed inaffidabili ce ne vuole....ricordo che la summenzionata 124 Sport (che non era piccolissima e/o leggerissima superando sensibilmente i 4 metri e raggiungendo i 1000 KG) faceva i 200 di tachimetro che tuttora non sono malaccio per un 1.6 litri aspirato. Per certi versi (sempre IMHO) l'assenza dell'elettronica rendeva le auto per certi versi piu' affidabili quantomento a livello di percezione utente, magari statisticamente avvenivano piu' rotture catastrofiche a livello meccanico ma sicuramente non si era vittime di piu' o meno frequenti noie a centraline, sensori, etc...che comunque sono in grado di fermare un'auto (e spesso e volentieri costano non poco da riparare) « Ultima modifica: Luglio 11, 2006, 09:22:18 am da saturno_v »
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Loggato
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&re@ |
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Luglio 11, 2006, 09:10:44 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Bah i progressi ovviamente ci sono stati comunque sfatiamo luoghi comuni. Io ricordo benissimo da bambino un Capo Nord-Palermo fatto con la mia famiglia, in macchina eravamo mio padre, mia madre e 2 bambini, io e mia sorella, tutto di filata (ci si fermava solo per mangiare, benzina e dormire la notte) con un 124 Sport Coupe' 1600 a tavoletta (>180 tachimetrici praticamente costanti traffico permettendo) senza alcun problema o inconveniente. All'epoca tra l'altro non c'erano nemmeno limiti di velocita'.
La cosa si e' ripetuta dopo qualche anno con una Opel Rekord Diesel, anche qui pedale a fondo e nessuna noia meccanica.
Ma chi ve l'ha fatto fare Capirei se aveste visitato qualche paese, ma una sgroppata in macchina fine a sé stessa che divertimento può dare?
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Loggato
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mariner |
Chi ha toccato il freno a mano? |
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Luglio 11, 2006, 12:34:41 pm |
Staff, V12, 23947 posts |
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Bah i progressi ovviamente ci sono stati comunque sfatiamo luoghi comuni. Io ricordo benissimo da bambino un Capo Nord-Palermo fatto con la mia famiglia, in macchina eravamo mio padre, mia madre, 2 bambini, (io e mia sorella) e ovviamente le valigie, tutto di filata (ci si fermava solo per mangiare, benzina e dormire la notte) con un 124 Sport Coupe' 1600 a tavoletta (>180 tachimetrici praticamente costanti traffico permettendo) senza alcun problema o inconveniente. All'epoca tra l'altro non c'erano nemmeno limiti di velocita'.
La cosa si e' ripetuta dopo qualche anno con una Opel Rekord Diesel, anche qui pedale a fondo e nessuna noia meccanica. La Rekord in questione si e' girata l'Europa in lungo ed in largo ed ha fatto quasi mezzo milione di kilometri "sempre in tiro" senza mai avere aperto il motore prima di essere venduta. Lo stesso e' avvenuto con varie Mercedes Diesel.
Il comfort di una Lancia Beta o una Lancia Gamma (entrambe con aria condizionata e servosterzo) non era niente male anche per gli standard attuali. La Citroen CX e' tuttora IMHO una della auto piu' confortevoli dove abbia mai viaggiato pur essendo un'auto concettualmente nata nel 1974.
Ripeto, oltre trentanni non sono passati sicuramente a vuoto (uno tra i maggiori progressi positivi e' stata la "democratizzazione" dei gadgets "importanti", aria condizionata e servosterzo in testa), consumi assai inferiori, inquinamento, sicurezza attiva e passiva enormemente migliorate ma da qui a dire che le auto dell'epoca erano carrete scomode lente ed inaffidabili ce ne vuole....ricordo che la summenzionata 124 Sport (che non era piccolissima e/o leggerissima superando sensibilmente i 4 metri e raggiungendo i 1000 KG) faceva i 200 di tachimetro che tuttora non sono malaccio per un 1.6 litri aspirato.
Per certi versi (sempre IMHO) l'assenza dell'elettronica rendeva le auto per certi versi piu' affidabili quantomento a livello di percezione utente, magari statisticamente avvenivano piu' rotture catastrofiche a livello meccanico ma sicuramente non si era vittime di piu' o meno frequenti noie a centraline, sensori, etc...che comunque sono in grado di fermare un'auto (e spesso e volentieri costano non poco da riparare)
ok, tutto giusto...però la 124 sport 1600 come si posizionava sul mercato? diciamo anche questo...la Lancia Gamma (ne abbiamo avuta una per 150.000 km) era la berlina "top" della produzione italiana dell'epoca...pur essendo solo un 2000 cc...perchè allora, ragionando su questa base, una Lancia o MB o Jag o Citroen degli anni 60 sarebbe comoda ancora adesso. E quindi si farebbe il parallelo con vetture di 40 anni fa... Perchè io ricordo anche vetture lasciate a -15-20 °C per tutta la notte, che faticavano ad avviarsi...dove ora il problema non esiste..macchine con il vapour lock , sulle Dolomiti etc Secondo me, concordo con te, il progresso maggiore si è avuto in maniera incredibile sulle "piccole"..tra una Panda 60 cv di oggi ed una 127 903 cc di 25 anni fa c'è un abisso
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L'ortografia della lingua italiana è freeware, ciò significa che è possibile usarla gratuitamente. Tuttavia non è Opensource, quindi non è possibile modificarla o pubblicarne forme modficate.
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Loggato
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fulltimer |
Il bubris è tornato |
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Luglio 11, 2006, 12:39:43 pm |
Utente standard, V12, 7374 posts |
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la 128 nel confronto con la panda?...ma sapeva i costi della 128 e il targhet acquirente?....bah
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ottimista..sempre e in ogni momento!
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Phormula |
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Luglio 11, 2006, 13:19:09 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Mah, secondo me quando si parla di nostalgia, alla fine uno ci vede quel che ci vuole vedere, o meglio si ricorda di quel che si vuole ricordare.
Mio padre si ricorda benissimo cosa voleva dire viaggiare con la 600 (quella del 1955), ovvero il secondo gradino della motorizzazione di massa (il primo era la 500): cambio olio ogni 2500 km, giunti e snodi da ingrassare, filtro aria da girare estate-inverno, protezione in gomma da mettere sulle feritoie dietro se parcheggiavi all'aperto d'inverno. Partenze a notte fonda d'estate (per non schiattare di caldo) e i vetri che si gelavano sul lato interno d'inverno perchè il refolo dia ria calda che usciva dalle feritoie non ce la faceva a sbrinarli. E poi occhio a non surriscaldare il motore in autostrada o in salita, occhio alle puntine se tiravi, matematica certezza di non partire se beccavi un'acquazzone perchè si bagnava la calotta... Ai tempi il misero bagagliaio anteriore era occupato interamente dalla cassetta dei ferri e e da una scorta di ricambi di emergenza. E nel box avevamo una dotazione quasi da officina.
Oggi il secondo gradino della motorizzazione di massa è una segmento B che nel caso di mio padre va in officina per fare i tagliandi alle scadenze prescritte e nel box ci sono solo il sollevatore idraulico e le gomme invernali. La trousse degli atrezzi non è mai stata usata e l'unico ricambio a bordo è la scatola delle lampadine.
Io vorrei vedere i macinatori di chilometri di oggi che cosa farebbero se avessero per le mani una di quelle macchine di una volta che avevano controlli da effattuare ogni 500 km e cambi olio ogni 2500. Praticamente un cambio olio al mese.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Claudio53 |
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Luglio 11, 2006, 13:26:48 pm |
Visitatore, , posts |
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Mah, secondo me quando si parla di nostalgia, alla fine uno ci vede quel che ci vuole vedere, o meglio si ricorda di quel che si vuole ricordare.
Mio padre si ricorda benissimo cosa voleva dire viaggiare con la 600 (quella del 1955), ovvero il secondo gradino della motorizzazione di massa (il primo era la 500): cambio olio ogni 2500 km, giunti e snodi da ingrassare, filtro aria da girare estate-inverno, protezione in gomma da mettere sulle feritoie dietro se parcheggiavi all'aperto d'inverno. Partenze a notte fonda d'estate (per non schiattare di caldo) e i vetri che si gelavano sul lato interno d'inverno perchè il refolo dia ria calda che usciva dalle feritoie non ce la faceva a sbrinarli. E poi occhio a non surriscaldare il motore in autostrada o in salita, occhio alle puntine se tiravi, matematica certezza di non partire se beccavi un'acquazzone perchè si bagnava la calotta... Ai tempi il misero bagagliaio anteriore era occupato interamente dalla cassetta dei ferri e e da una scorta di ricambi di emergenza. E nel box avevamo una dotazione quasi da officina.
Oggi il secondo gradino della motorizzazione di massa è una segmento B che nel caso di mio padre va in officina per fare i tagliandi alle scadenze prescritte e nel box ci sono solo il sollevatore idraulico e le gomme invernali. La trousse degli atrezzi non è mai stata usata e l'unico ricambio a bordo è la scatola delle lampadine.
Io vorrei vedere i macinatori di chilometri di oggi che cosa farebbero se avessero per le mani una di quelle macchine di una volta che avevano controlli da effattuare ogni 500 km e cambi olio ogni 2500. Praticamente un cambio olio al mese.
Bravo, diciamo le cose come stanno e come stavano. E adesso voglio vedere il mauring come fa a sollevare la pietra tombale da 10 tonnellate che gli hai messo addosso
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Loggato
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 11, 2006, 13:46:00 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Mah, io credo che in fondo la questione sia "quanto vale il tuo tempo". Lasciando perdere il fatto che oggi ci vuole la diagnosrica computerizzata, ma per mio padre e per molta della sua generazione prendere la patente significava imparare come funzionava una macchina perchè non c'erano i cellulari e perchè nelle macchine di una volta c'erano tante cose che avevano bisogno di essere sistemate. Il tempo perso il sabato nel box a smontare, pulire, ingrassare, lubrificare, rimontare, ... era considerato normale incombenza di chi aveva una macchina. Al punto che anche mia zia negli anni '60 sapeva fare cose come verificare il livello dell'olio, la tensione di una cinghia o asciugare una calotta, cose che mia moglie non sa nemmeno che esistono. Ricordo che mia madre non si incavolava se improvvisamente la macchina si piantava, mio padre armeggiava sotto il cofano per un paio d'ore e poi si ripartiva. Di quei tempi non dico fosse la norma... ma quasi. Oggi io credo che avere una 600, farci 20 mila km l'anno e doversi rivolgere al meccanico per qualsiasi cosa significherebbe spendere in un anno di manodopera tre volte il valore della macchina. Io il massimo della manutenzione che faccio è scambiare le gomme estate-inverno e verificare ogni tanto i livelli dei fluidi e la pressione delle gomme.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Luglio 11, 2006, 17:50:57 pm |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Mah, secondo me quando si parla di nostalgia, alla fine uno ci vede quel che ci vuole vedere, o meglio si ricorda di quel che si vuole ricordare.
Mio padre si ricorda benissimo cosa voleva dire viaggiare con la 600 (quella del 1955), ovvero il secondo gradino della motorizzazione di massa (il primo era la 500): cambio olio ogni 2500 km, giunti e snodi da ingrassare, filtro aria da girare estate-inverno, protezione in gomma da mettere sulle feritoie dietro se parcheggiavi all'aperto d'inverno. Partenze a notte fonda d'estate (per non schiattare di caldo) e i vetri che si gelavano sul lato interno d'inverno perchè il refolo dia ria calda che usciva dalle feritoie non ce la faceva a sbrinarli. E poi occhio a non surriscaldare il motore in autostrada o in salita, occhio alle puntine se tiravi, matematica certezza di non partire se beccavi un'acquazzone perchè si bagnava la calotta... Ai tempi il misero bagagliaio anteriore era occupato interamente dalla cassetta dei ferri e e da una scorta di ricambi di emergenza. E nel box avevamo una dotazione quasi da officina.
Oggi il secondo gradino della motorizzazione di massa è una segmento B che nel caso di mio padre va in officina per fare i tagliandi alle scadenze prescritte e nel box ci sono solo il sollevatore idraulico e le gomme invernali. La trousse degli atrezzi non è mai stata usata e l'unico ricambio a bordo è la scatola delle lampadine.
Io vorrei vedere i macinatori di chilometri di oggi che cosa farebbero se avessero per le mani una di quelle macchine di una volta che avevano controlli da effattuare ogni 500 km e cambi olio ogni 2500. Praticamente un cambio olio al mese.
Phormula tu stai parlando di un'auto degli anni 50,io sto parlando di vetture dell'inizio anni 70 dove di progressi se ne erano fatti e non poco.....probabilmente sono piu' abissali le differenze tra le auto anni 50 e anni 70 che non tra gli anni 70 ed ora (escluso le utilitarie) X Mariner La Gamma di vertice era la 2500 e non la 2000 (c'era anche l'Alfa 6 2500) ed il top della produzione italiana all'epoca per quanto riguarda le berline erano la Fiat 130 o la Maserati Quattroporte Mi pare una situazione tutto sommato simile ad ora dove al "quasi top" abbiamo la 166 o la Thesis con un 3.2 litri e poi abbiamo la Quattroporte che almeno nel nome e nelle cubature del motore (anzi all'epoca era un 4.9 litri) sopravvive tutt'ora.
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 11, 2006, 19:40:41 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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E' che mio padre la 600 se l'é tenuta fin quasi a metà degli anni '70. Ma anche se volessimo fare il paragone con gli anni '70; d'accordo, le vetture di allora avevano bisogno di meno manutenzione (i cambi olio si facevano ogni 7500 o 10 mila km), avevano eliminato la necessità di ingrassare gli snodi. In compenso le carrozzerie marcivano solo a guardarle e le finiture erano peggiorate rispetto ad un decennio prima. E anche qui, se vogliamo fare il confronto utilitaria contro utilitaria, nella 127 forse si stava più larghi di spalle che nella Punto, per via delle portiere spesse come una sottiletta, ma il piano di seduta del sedile era cortissimo, il motore era praticamente dentro l'abitacolo e viaggiare a 130 costanti in autostrada significava tenere il motore al limite del fuorigiri.
Secondoi me, dove non c'é stato molto progresso (o meglio c'é stato progresso significativo solo nel contenimento delle emissioni, nella sicurezza e nella dotazione di gadget) é stato negli ultimi dieci anni e per certi modelli negli ultimi 15. La meccanica secondo me ha raggiunto il massimo verso la fine degli anni '80. Da allora in poi si é sviluppata solo l'elettronica ma non si sono cercate soluzioni innovative dal punto di vista meccanico. Tant'é che le vetture nate a partire da fine anni '80 in poi sono ancora utilizzabilissime nel traffico, mentre quelle antecedenti si possono usare si come macchine di tutti i giorni, ma richiedono qualche cautela.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Luglio 12, 2006, 01:05:23 am |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Si Phormula hai ragione infatti ho proprio detto che i progressi "visibili e vivibili" maggiori dagli anni 70 ad oggi si sono fatti con le utilitarie. Ricordo bene cosa fosse viaggiare a 120 orari con una 127, vibrazioni, rumore infernale, sedili molto scomodi dall'imbottitura inesistente etc....magari era pure affidabile ma il comfort..... Invece i 170-180 autostradali con una Lancia Beta erano da favola (per l'epoca) quasi al livello di una vettura odierna di pari classe. Ovvero tra una 127 ed una Beta c'era una differenza davvero abissale, molto di piu' che tra una Punto attuale ed una Lybra o una 159 tanto per intenderci. Sulla ruggine e' verissimo, era una nota dolente delle Italiane dell'epoca (specie Alfa) ma sulle finiture non sono d'accordo, a parte sempre le Alfa (cosa che veniva puntualizzata anche nelle critiche dell'epoca) le Lancia e Fiat alte di gamma erano rifinite molto bene. La 131 Supermirafiori, la 132 e la stessa Beta ad esempio erano le vetture piu' ben rifinite ed arredate della categoria all'epoca. (prova a paragonare le finiture di una 131 Supermirafiori con quelle di una 124 special degli anni 60 o quelle di una Lancia Beta con quelle della Fulvia o della Flavia).
Dal punto di vista puramente meccanico-motoristico e' vero che la fine degli anni 80 ha rappresentato il culmine, motori in lega leggera, iniezione ed accensione elettronica integrate, fasatura variabile, turbo a geometria variabile, condotti di aspirazione di lunghezza variabile, etc.....da li a dopo, da questo punto di vista si e' fatto poco, dedicando piu' risorse ed energie verso altri aspetti dell'auto
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Loggato
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