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1273 Visitatori + 1 Utente = 1274
alura
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Claudio53 |
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Luglio 19, 2006, 16:14:09 pm |
Visitatore, , posts |
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Insomma, basta con il training autogeno, col diesel si risparmia, ok, va bene, è saggio, è giustificabile, non c'è bisogno di dire che ci si diverte pure, non è vero, non importa, anche io ho una macchi(ni)na a gasolio, mi diverto dal benzinaio (o gasolaio ), bon.
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 19, 2006, 16:22:33 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Phormula illuminaci!
L'esempio classico è ua raffineria della Germania dell'Est. Dal momento che la benzina si esportava all'ovest e veniva pagata in valuta pregiata, il processo era spinto verso la produzione di benzina, e questo lo rendeva totalmente antieconomico. A quel che ne so io, il rapporto dipende dal tipo di greggio che si usa come materia prima e dalle caratteristiche dell'impianto di raffinazione. Poi, all'interno di questo rapporto, si può "spingere" il processo verso più benzina o più gasolio, ma il margine di manovra è limitato. Poi occorre considerare che molti idrocarburi servono da base anche per l'industria chimica e il cui prezzo è influenzato anch'esso dalla logica della domanda e dell'offerta, per cui conviene spingere il processo verso il prodotto che in quel momento ha il margine più alto. Ad esempio gli aromatici che si usano per aumentare il numero di ottano delle benzine sono componenti di molte plastiche e fibre tessili.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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monnezza |
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Luglio 19, 2006, 16:25:57 pm |
Visitatore, , posts |
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L'esempio classico è ua raffineria della Germania dell'Est. Dal momento che la benzina si esportava all'ovest e veniva pagata in valuta pregiata, il processo era spinto verso la produzione di benzina, e questo lo rendeva totalmente antieconomico. A quel che ne so io, il rapporto dipende dal tipo di greggio che si usa come materia prima e dalle caratteristiche dell'impianto di raffinazione. Poi, all'interno di questo rapporto, si può "spingere" il processo verso più benzina o più gasolio, ma il margine di manovra è limitato. Poi occorre considerare che molti idrocarburi servono da base anche per l'industria chimica e il cui prezzo è influenzato anch'esso dalla logica della domanda e dell'offerta, per cui conviene spingere il processo verso il prodotto che in quel momento ha il margine più alto. Ad esempio gli aromatici che si usano per aumentare il numero di ottano delle benzine sono componenti di molte plastiche e fibre tessili.
DOmanda da profano da un barile di greggio quanta benzina e gasolio si ricava?
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 20, 2006, 08:01:31 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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niko |
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Luglio 20, 2006, 08:09:46 am |
Utente standard, L4, 138 posts |
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visto che non sopporto l'arroganza di chi vuol far passare per vere affermazioni fales, riducendo un confronto sui fatti al semplice fatto di credere ad uno piuttosto che all'altro degli interlocutori, sono andato a cercarmi i dati dell'unione petrolifera italiana relativa ai prezzi dei carburanti:
PREZZO MEDIO MENSILE BENZINA SENZA PIOMBO (Euro al litro) 2006 PREZZO INDUSTRIALE COMPONENTE FISCALE PREZZO AL CONSUMO GENNAIO 0.476 0.772 1.248 FEBBRAIO 0.477 0.772 1.249 MARZO 0.481 0.773 1.253 APRILE 0.518 0.780 1.299 MAGGIO 0.554 0.788 1.342 GIUGNO 0.550 0.787 1.337
PREZZO MEDIO MENSILE GASOLIO AUTOTRAZIONE (Euro al litro) 2006 PREZZO INDUSTRIALE COMPONENTE FISCALE PREZZO AL CONSUMO GENNAIO 0.543 0.604 1.147 FEBBRAIO 0.546 0.605 1.151 MARZO 0.556 0.607 1.163 APRILE 0.569 0.609 1.179 MAGGIO 0.591 0.614 1.205 GIUGNO 0.585 0.613 1.197
non serve essere ingegneri per accorgersi che il prezzo industriale del gasolio è superiore rispetto a quello della benzina di un valore compreso tra il 6% e il 16%, e che tale valore è più alto nei mesi invernali.
quindi, non diciamo cazzate: il diesel non costa meno, chi lo afferma o è ingnorante o in malafede.
Giusto per capire... quello riportato è il prezzo industriale, quindi il prezzo netto (al netto della componente fiscale) che noi paghiamo alle compagnie petrolifere: se è così. hai qualche dato riguardo al costo industriale del gasolio vs benzina? Sarebbe interessante avere un'idea dei diversi margini di profitto sui due carburanti ed inoltre ci farebbe capire quale dei due ha effettivamente costi di produzione maggiori
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Loggato
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Homer |
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Luglio 20, 2006, 08:15:37 am |
Staff, V12, 89891 posts |
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se 1,4 sembrava un record... da www.repubblica.itGià ampiamente superato il listino consigliato dal gruppo Api-Ip 1,4 euro Il pieno sale a oltre 70 euro. Maglia nera alla Campania, male la Liguria Ischia, boom della verde: 1,505 Mappa prezzi: più 11% in un anno di BRUNO PERSANO
ROMA - Chi l'ha detto che la verde a 1,4 euro al litro è un record? Errore. A Ischia, la benzina costa 1,505 euro, appena sotto il prezzo dell'Olanda, dove la "verde" è più cara che in tutta l'Europa. A Napoli la soglia storica dell'euro e 4 fu superata abbondantemente già tre mesi fa. Come pure a Posillipo e a Mergellina. Stessa musica ad Imperia: sulla riviera di ponente della Liguria la "verde" costa già 1,447 euro a litro.
Bersani: "Petrolieri monitorati". Due giorni fa l'Api e l'Ip hanno consigliato di aumentare ancora una volta il prezzo alla pompa e le associazioni dei consumatori hanno gridato allo scandalo. Il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani ha annunciato che inaugurerà al più presto un osservatorio dei prezzi e ha ammesso che terrà sotto osservazione stretta i petrolieri. L'associazione dei consumatori Altroconsumo ha minacciato che affiggerà manifesti di condanna sui distributori più cari, mentre il Codacons ha invocato l'installazione dei "benzacartelloni" per suggerire agli automobilisti gli indirizzi più convenienti.
Un pieno costa 70 euro. Rispetto ai prezzi medi pagati l'anno scorso, con l'aumento suggerito dal gruppo Api-Ip, il prezzo di un pieno di un'auto di media-grande cilindrata sale a oltre 70 euro, l'11% in più rispetto allo scorso anno. "Ben venga quindi l'idea dell'osservatorio dei prezzi", ha dichiarato Luca Squeri, presidente di Figisc Confcommercio, l'associazione che riunisce i distributori - è utilissimo un monitoraggio dei fattori fondamentali di formazione del prezzo che si paga alla pompa".
Ancona il prezzo più vantaggioso. Repubblica.it ha fatto qualche telefonata in giro per l'Italia per tastare il prezzo della benzina nei distributori. Niente di scientifico, ma sufficiente per capire come vanno realmente le cose. A tutti abbiamo chiesto quanto costa la "verde servita", cioè la benzina erogata dal benzinaio (quella al self-service costa qualche centesimo in meno). In testa alla classifica c'é l'isola d'Ischia; in fondo, con il prezzo inferiore, Ancona. Tra la benzina più cara e quella più conveniente la differenza è 0,106 centesimi, quasi un litro ogni dieci: un abisso.
Le differenze geografiche. Come dicono i petrolieri, i prezzi consigliati risentono delle "differenziali geografiche". Comprare benzina in città difficilmente raggiungibili costa di più che nei capoluoghi di provincia. E' una variabile che può incidere sul prezzo al consumo anche di due centesimi e mezzo a litro. E poi c'è in sovrappresso per le ore notturne e pure per le autostrade e le tangenziali. D'altronde lo straordinario dei benzinai costa caro come pure il pedaggio per raggiungere i distributori in autostrada. Senza dimenticare che in tre regioni d'Italia, Campania, Molise e Liguria, la verde costa di più perché le amminstrazioni locali hanno aumentato le tasse di loro compentenza, le cosiddette accise, per rimpinguare le entrate finanziarie.
La mappa dei listini. Ecco perché la benzina costa diversamente da regione a regione; da compagnia a compagnia; da gestore a gestore. L'Agip di Ischia batte tutti: 1,505 euro a litro al distributore di via Asolino; poi c'é l'Agip di lungomare Vespucci ad Imperia con 1,447 e infine l'Ip di via Medaglie d'oro a Salerno con 1,433 euro a litro. La classifica di Repubblica.it dei dieci distributori più cari prosegue con l'Agip di piazza Tumminello a Palermo che vende la verde 1,423; con l'Agip di Campobasso in via IV Novembre (1,421); con il distributore Agip di via del Mare a Milano (1,419). Al settimo posto ancora un Agip, quello di via Claudia Augusta a Bolzano (1,417); e poi l'Ip di Asti in via dei Partigiani (1,409); l'Agip di via Cristoforo Colombo 34 a Roma (1,404), e, infine, l'Agip di via Flaminia ad Ancona che, con 1,399 euro a litro, conquista la medaglia d'oro del distributore più conveniente.
"Guadagniamo 30 euro ogni mille litri". Per l'associazione dei consumatori Contribuenti.it, a Napoli si venderebbe la benzina più cara d'Europa. Già tre mesi fa due distributori in via Nuova Marina e in via de Gasperi, Erg e Total, vendevano la "verde" a 1,439 euro a litro, ben più alto dello storico 1,4 consigliato l'altro giorno dal gruppo Api-Ip. "Fanno bene i clienti a lamentarsi - spiegò allora il gestore della Erg - ma loro non sanno che il nostro guadagno si limita a 30 euro ogni mille litri. Tutto il resto se ne va in tasse".
"Serve la benzina low cost". Vittorio Carlomagno, presidente dell'associazione Contribuenti Italiani lancia due proposte: "Introdurre subito la benzina "low cost" a 1 euro e potenziare i controlli tra il prezzo del venduto e quello consigliato dalle compagnie che di solito viene irregolarmente annotato sui registri per pagare meno tasse".
(20 luglio 2006)
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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Miki Biasion |
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Luglio 20, 2006, 10:55:42 am |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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Vai di biciclettaaaaaa
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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mariner |
Chi ha toccato il freno a mano? |
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Luglio 20, 2006, 11:11:28 am |
Staff, V12, 23947 posts |
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però scusate...tutti a strillare che la benzina costa..ma io vedo un sacco di 3000 cc, SUV, SW etc.....ho capito che son auto aziendali...ma anche nelle "aziende"..nessuno che dice ..basta? boh..
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L'ortografia della lingua italiana è freeware, ciò significa che è possibile usarla gratuitamente. Tuttavia non è Opensource, quindi non è possibile modificarla o pubblicarne forme modficate.
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 20, 2006, 11:21:22 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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però scusate...tutti a strillare che la benzina costa..ma io vedo un sacco di 3000 cc, SUV, SW etc.....ho capito che son auto aziendali...ma anche nelle "aziende"..nessuno che dice ..basta? boh..
per non parlare dei 14 km di conda che c'erano settimana scorsa al gottardo, e in tutti i punti nevralgici delle reti stradali di tutta europa. in quanti hanno rinunciato ad usare l'auto?
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Cizu |
solo lo stolto pensa, perche' il saggio già sa |
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Luglio 20, 2006, 11:25:59 am |
Utente standard, V12, 6982 posts |
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Il vantaggio del diesel non è tecnologico ma addirittura di concetto e lifestyle!!
corpo di mille balene, mettete fine alle sofferenze di questa povera creatura.
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alberto |
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Luglio 20, 2006, 11:53:27 am |
Visitatore, , posts |
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però scusate...tutti a strillare che la benzina costa..ma io vedo un sacco di 3000 cc, SUV, SW etc.....ho capito che son auto aziendali...ma anche nelle "aziende"..nessuno che dice ..basta? boh..
per non parlare dei 14 km di conda che c'erano settimana scorsa al gottardo, e in tutti i punti nevralgici delle reti stradali di tutta europa. in quanti hanno rinunciato ad usare l'auto?
No, scusate, ma questi discorsi proprio non mi sono chiari... Cosa vogliono significare? Uno che va in vacanza, ha il sacrosanto diritto di andarci con la macchina e per di più ha anche il sacrosanto diritto di lamentarsi del costo della benzina... Ha guadagnato il diritto alle vacanze, ha guadagnato il diritto a farle com più gli piace, e ha il diritto che lo stato non gli rubi i soldi dalle tasche!!!!!!!!!!!!!
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 20, 2006, 12:05:05 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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No, scusate, ma questi discorsi proprio non mi sono chiari... Cosa vogliono significare? Uno che va in vacanza, ha il sacrosanto diritto di andarci con la macchina e per di più ha anche il sacrosanto diritto di lamentarsi del costo della benzina... Ha guadagnato il diritto alle vacanze, ha guadagnato il diritto a farle com più gli piace, e ha il diritto che lo stato non gli rubi i soldi dalle tasche!!!!!!!!!!!!!
hai ragione, non bisognerebbe rinunciare ad usare l'auto perché costa; bisognerebbe rinunciare per amore del pianeta e delle generazioni che verranno dopo di noi. ogni litro di benzina di cui potremmo fare a meno ma che decidiamo comunque di utilizzare rappresenta un atto di egoismo ed una ferita alla natura che non potrà mai essere rimarginata!
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Tarvos |
not in my name |
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Luglio 20, 2006, 12:06:41 pm |
Utente standard, V12, 7818 posts |
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No, scusate, ma questi discorsi proprio non mi sono chiari... Cosa vogliono significare? Uno che va in vacanza, ha il sacrosanto diritto di andarci con la macchina e per di più ha anche il sacrosanto diritto di lamentarsi del costo della benzina... Ha guadagnato il diritto alle vacanze, ha guadagnato il diritto a farle com più gli piace, e ha il diritto che lo stato non gli rubi i soldi dalle tasche!!!!!!!!!!!!!
è colpa dello Stato se le quotazioni del petrolio sono passate in due anni da 15$ al barile agli attuali 75$ E non menarla con il discorso dell'Iva e delle Accise C'erano prima come adesso! Semmai puoi prendertela con le Case automobilistiche che non hanno prodotto autoveicoli più parsimoniosi e con te stesso per non aver acquistato quelle già in commercio.
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anche io una volta nella mia vita ho corso più veloce di tutti.
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Loggato
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Nickee |
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Luglio 20, 2006, 12:22:44 pm |
Visitatore, , posts |
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è colpa dello Stato se le quotazioni del petrolio sono passate in due anni da 15$ al barile agli attuali 75$ Mh....il prezzo del petrolio è semplicemente schizzato alle stella dal 2001, dai 30$ al barile siamo passati ai quasi 80$. Ed i vari motivi li sappiamo tutti (11/9, Iraq, M.O.). Se alcuni sono stati voluti o meno non lo so.
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Loggato
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alberto |
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Luglio 20, 2006, 12:23:45 pm |
Visitatore, , posts |
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hai ragione, non bisognerebbe rinunciare ad usare l'auto perché costa; bisognerebbe rinunciare per amore del pianeta e delle generazioni che verranno dopo di noi. ogni litro di benzina di cui potremmo fare a meno ma che decidiamo comunque di utilizzare rappresenta un atto di egoismo ed una ferita alla natura che non potrà mai essere rimarginata!
Scusa, Beppe, absit iniuria, ma non mi pare che col mezzo che guidi tu possa essere credibile facendo un discorso simile... Se proprio hai queste smanie ambientalistiche, prima di chidere ad altri di rinunciare ad un diritto, rinuncia tu ad uno sfizio superfluo e prendi una roba tipo una Matiz 1,0 o qualcosa di veramente ecologico... eh... è colpa dello Stato se le quotazioni del petrolio sono passate in due anni da 15$ al barile agli attuali 75$ E non menarla con il discorso dell'Iva e delle Accise C'erano prima come adesso! Semmai puoi prendertela con le Case automobilistiche che non hanno prodotto autoveicoli più parsimoniosi e con te stesso per non aver acquistato quelle già in commercio. Facciamo due conti? Il prezzo del barile è aumentato di 5 volte (stando ai numeri che hai postato), lo stato percependo una tassa che varia in proporzione al valore della benzina, supposto che questa abbia avuto una variazione analoga a quella del barile (quindi sia aumentata di 5 volte), percepisce 5 volte più tasse di prima... Vedi un po' tu se è normale... Quindi quel "c'erano prima come adesso" dire che lascia il tempo che trova è eufemistico... Quindi la meno fintanto che mi pare, visto che poi questo genere di tasse grava sostanzialmente su chi non può scaricare e che, generalmente, è anche chi è meno abbiente... In più me la prendo con la mancata azione del governo sul fronte internazionale, me la prendo con la mancata azione del governo, che con tutti questi fantastilioni di soldi in più che percepisce avrebbe potuto dare un impulso mostruoso alla ricerca pubblica per l'utilizzo di carburanti e tecnologie alternative etc. etc. etc.
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Loggato
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