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TonyH, MRC
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Phormula |
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Agosto 04, 2006, 12:10:53 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare.
Secondo me l'articolo è volutamente ironico e il titolo è chiaro, hanno scritto "versione cinese", intendendo "prodotta in Cina per il mercato cinese". Sappiamo tutti che la qualità di un prodotto non è funzione del paese in cui viene fabbricato ma delle specifiche di produzione, dei capitolati sui materiali impiegati e del controllo qualità durante la produzione e prima della spedizione. In Cina è possibile produrre vetture a standard occidentale e venderle da noi. Se nessuno lo fa è perchè il mercato locale ha potenzialità talmente grandi che non ha senso produrre per esportare e perchè l'industria dell'automobile è molto sovvenzionata dai governi, quindi le case automobilistiche ci pensano due volte prima di trasferire uno stabilimento.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Patarix |
Alessandro |
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Agosto 04, 2006, 13:03:07 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Hanno usato la stessa ironia per descrivere i crash test della seicento ? O della matiz stessa ?
Mi pare di ricordare che su Quattroruote usci tempo fa un'articolo sulla 600 e, parlando dei crash test, scrissero bello chiaro senza girarci intorno, che in determinate condizioni c'era pericolo di morte
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Panama: "Where the World meets"
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Phormula |
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Agosto 04, 2006, 13:06:06 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Mi pare di ricordare che su Quattroruote usci tempo fa un'articolo sulla 600 e, parlando dei crash test, scrissero bello chiaro senza girarci intorno, che in determinate condizioni c'era pericolo di morte Nella prova su strada della 600 50th anniversary, alla voce difetti principali, c'era la scarsa sicurezza.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Agosto 04, 2006, 13:15:42 pm |
Utente standard, V12, 46984 posts |
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Ma io parlo di ironia come quella dell'articolo in questione.
Non si sono mai permessi di farne.
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alberto |
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Agosto 04, 2006, 13:48:30 pm |
Visitatore, , posts |
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La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare.
se c'è scritto made in italy è made in italy, altrimenti c'è scritto made in china... in ogni caso sebbene prodotti in cina sono rpodotti con criteri "europei", solo ad un costo infinitamente inferiore... senti, sei proprio noioso tu e questa difesa dei poveri e degli oppressi... abbi pazienza...
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Loggato
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alberto |
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Agosto 04, 2006, 13:57:37 pm |
Visitatore, , posts |
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Potremmo dissertare all'infinito. La mia ex ha acquistato in Croazia una borsa GUCCI uguale ed identica all'originale (regalatale di differente colore al compleanno). Tale e quale. 30?. Naturalmente ci sono anche i falsi che sono palesi e si distinguono ad occhio nudo.
Cosa vuoi discettare? Il falso è falso e se hai l'originale te ne accorgi lontano 100km, peraltro a parità di "estetica", quella roba dura un centesimo (senza costare altrettanto) dell'originale perchè i materiali sono assolutamente scadenti. Per il resto l'articolo è escritto in un italiano che più chiaro non si può... Non capisco a chi dovrebbe rispondere il giornalista a meno che non abbia qualche remora personale...per ora non ho ancora visto crociate in favore delle auto cinesi o quant'altro. Cmq vabbe...persone diverse idee diverse Perchè si dovrebbero fare crociate pro auto cinesi o "quant'altro"? Non c'è alcuna logica in quel che dici...
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Loggato
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Agosto 04, 2006, 14:12:07 pm |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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Magari le auto cinesi costassero meno soltanto o principalmente perchè meno sicure e non rispondenti agli standard europei. La realtà mi pare assai più complessa, e anche problematica per noi. Questo genere di articoli constata l'acqua calda, ma c'è solo da augurarsi che prima che i costruttori cinesi trovino conveniente o necessario esportare la loro produzione in Cina il costo del lavoro e dell'impresa in generale sia già aumentato avvicinandosi ai livelli occidentali. Il processo è già in corso, ma bisogna vedere se si svilupperà senza contraddizioni e in quanto tempo.Tecnologicamente possono già fare tutto quello che vogliono.
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Agosto 05, 2006, 09:53:52 am |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Cosa vuoi discettare? Il falso è falso e se hai l'originale te ne accorgi lontano 100km, peraltro a parità di "estetica", quella roba dura un centesimo (senza costare altrettanto) dell'originale perchè i materiali sono assolutamente scadenti. Per il resto l'articolo è escritto in un italiano che più chiaro non si può...
Perchè si dovrebbero fare crociate pro auto cinesi o "quant'altro"? Non c'è alcuna logica in quel che dici...
Winchester ti debbo contraddire su questo Ci sono falsi e falsi (parlo in generale, non dell'esempio specifico borsa piuttosto che orologi etc..) , copie brutte e grezze ed altre praticamente indistinguibili dagli originali. Ricordo quest'inverno in crociera ai Caraibi, in un negozio-bancarella ale Barbados avevano 3 o 4 "livelli" di falsi per lo stesso modello di orologio, da 20 fino a 100 e passa dollari. C'erano bieche imitazioni di Rolex Submariner da pochi dollari pietose via via a salire fino a una versione da 120 dollari (full automatic come l'originale) del tutto indistinguibile (fin nei minimi particolari) anche nel peso (detto da un passeggero della nave maniaco ed intenditore di orologi e possessore di un Submariner ORIGINALE....e' rimasto a bocca aperta) Un articolo su Forbes citava la notevolissima (giustificabilissima) preoccupazione di marchi "medi" come Tag Heuer che temono ormai un'"annaquamento" del loro marchio proprio per l'arrivo di copie superperfette...in pratica ti vedono con un Tag da 1000 dollari al polso che magari una persona dal reddito medio o medio-alto puoi permettersi e ci si domanda ma sara' vero??? Lo stesso articolo citava la qualita del materiale e la durabilita' di certe imitazioni di alto livello ormai al pari degli originali...a questo punto si puo' parlare di copie???
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Loggato
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alberto |
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Agosto 05, 2006, 13:55:08 pm |
Visitatore, , posts |
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Al di la delle discettazioni sulla "filosofia" dell'originale vs copia, su cui, personalmente, sono più per i falsi che per gli originali i quali sono i veri "turlupinatori", a mio avviso. Il problema però è un altro, spesso e volentieri il falso lo vedi e questo è il caso... Poi, è capitato che in un intervista ad un noto produttore di articoli di abbigliamento (della valle, mi pare) questo non fosse in grado di distinguere falso da originale, o che le scarpe Asics prodotte negli scantinati dei "quartieri spagnoli" a napoli fossero molto migliori delle originali (ricordo un servizio a riguardo), ma si tratta di casi... E comunque, nella fattispecie, la copia è peggio dell'originale...
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Loggato
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Agosto 05, 2006, 18:18:43 pm |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Al di la delle discettazioni sulla "filosofia" dell'originale vs copia, su cui, personalmente, sono più per i falsi che per gli originali i quali sono i veri "turlupinatori", a mio avviso. Il problema però è un altro, spesso e volentieri il falso lo vedi e questo è il caso... Poi, è capitato che in un intervista ad un noto produttore di articoli di abbigliamento (della valle, mi pare) questo non fosse in grado di distinguere falso da originale, o che le scarpe Asics prodotte negli scantinati dei "quartieri spagnoli" a napoli fossero molto migliori delle originali (ricordo un servizio a riguardo), ma si tratta di casi... E comunque, nella fattispecie, la copia è peggio dell'originale...
Mah da quel che ho visto non si tratta piu' di casi ma ormai di una vera e propria segmentazione del mercato del "falso" Se vuoi un falso "dozzinale" spendi certe cifre, se vuoi un falso di "alta" fattura ne spendi altre, lo stesso vale per le scarpe, borse, etc... Poi sono d'accordo con te, certi imprenditori sperano di campare solo con "il marchio" magari producendo negli stessi paesi di provenienza del falso (e secondo certe inchieste a volte i falsi hanno origine dagli stessi impianti che producono a contratto per i grandi marchi). Si va bene il marketing, la rete di distribuzione, etc....ma certi ricarichi sono davvero spaventosamente eccessivi. Ormai bisogna differenziarsi in maniera "tangibile" non cucendo 4 pezzi di pelle in un paese a basso costo ed appicicargli una tasghetta.....i bei tempi sono finiti....
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Loggato
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alberto |
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Agosto 05, 2006, 19:57:19 pm |
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Si va bene il marketing, la rete di distribuzione, etc....ma certi ricarichi sono davvero spaventosamente eccessivi. Ormai bisogna differenziarsi in maniera "tangibile" non cucendo 4 pezzi di pelle in un paese a basso costo ed appicicargli una tasghetta.....i bei tempi sono finiti....
Il bello è che prodotti analoghi, ma con un vero valore intrinseco, vedi certi prodotti manifatturieri, non temono il falso in quanto il materiale, e la fattura, sostanzialmente non sono falsificabili... Invece oggi siamo nella società del "marchio" e non del prodotto... e quindi... in questo modo, altro non si fa che favorire i falsari...
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Loggato
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Nickee |
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Agosto 05, 2006, 20:04:11 pm |
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Il bello è che prodotti analoghi, ma con un vero valore intrinseco, vedi certi prodotti manifatturieri, non temono il falso in quanto il materiale, e la fattura, sostanzialmente non sono falsificabili... Invece oggi siamo nella società del "marchio" e non del prodotto... e quindi... in questo modo, altro non si fa che favorire i falsari...
hai centrato il problema. Secondo me a questo si connettono tante altre attività illegali, dalla pirateria di giochi a quelli di film....naturalmente passando per i falsi capi di abbigliamento.
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Loggato
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alberto |
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Agosto 05, 2006, 20:12:18 pm |
Visitatore, , posts |
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hai centrato il problema. Secondo me a questo si connettono tante altre attività illegali, dalla pirateria di giochi a quelli di film....naturalmente passando per i falsi capi di abbigliamento.
non mi è chiara la logica... In ogni caso, questo dimostra ulterioremente che il falso può costare poco perchè non ha un valore intrinseco... A meno che esso non risieda in costi di sviluppo; ad esempio il materiale tecnico/sportivo... li il problema non è nel costo dei materiali, per quanto un tessuto tecnico voglia esser costoso, alla fine il costo sarà pur sempre basso, la manifattura per quanto eccellente, in certi paesi costa nulla o giù di li, però ci sono dei fortissimi costi di sviluppo, progettazione e ricerca che il falsario non si deve preoccupare di sostenere... Nel caso delle automobili, comunque, il "falso" può costare poco perchè, oltre ai costi di produzione infimi, si propongono prodotti dal bassissimo valore di "prodotto", come nel caso di questa "falsa" matiz...
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Loggato
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Agosto 05, 2006, 20:39:53 pm |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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non mi è chiara la logica... In ogni caso, questo dimostra ulterioremente che il falso può costare poco perchè non ha un valore intrinseco... A meno che esso non risieda in costi di sviluppo; ad esempio il materiale tecnico/sportivo... li il problema non è nel costo dei materiali, per quanto un tessuto tecnico voglia esser costoso, alla fine il costo sarà pur sempre basso, la manifattura per quanto eccellente, in certi paesi costa nulla o giù di li, però ci sono dei fortissimi costi di sviluppo, progettazione e ricerca che il falsario non si deve preoccupare di sostenere...
Nel caso delle automobili, comunque, il "falso" può costare poco perchè, oltre ai costi di produzione infimi, si propongono prodotti dal bassissimo valore di "prodotto", come nel caso di questa "falsa" matiz...
Winchy per le auto c'e', a mio avviso, da fare una certa osservazione. Parlando di case ormai saldamente sul mercato (non certamente di questa brutta copia della Matiz), i motori, i telai, etc... li sanno fare un po' tutti. C'e' un fiorire di societa' di consulenza ingegneristica che si curano di fare R&D per i produttori. Anche dal lato stilistico ormai i designer passano da una casa all'altra e ci sono studi di consulenza "multimarca" Tu hai parlato di valore "intrinseco" piu' o meno alto per certi prodotti....se ti ricordi abbiamo parlato tempo fa in un post di auto dal prezzo "razionale" e li si e' aperta una diatriba sul cosa si definisce "razionale". IMHO certi marchi riescono a caricare un premium proprio in parte per via dell'immagine e non per un assoluto valore superiore "intrinseco" di per se', un po', semplicisticamente parlando, come per certi marchi di abbigliamento. Porsche ha i margini di profitto piu' alti del settore quindi vuol dire che proporzionalmente non spende di piu' per R&D o quanto meno decide di recuperare la spesa su meno esemplari quindi "posizionando" il prodotto su certi livelli di pricing indipendentemente dal valore "intrinseco" dei contenuti. C'e' quel "qualcosa in piu'" (blasone, marchio, etc..) che si riesce a far pagare al cliente ma non e' necessariamente, come ho gia' detto, valore intrinseco. Car And Driver ad esempio paragono' anni fa la 350Z alla Boxster e fece proprio l'osservazione che la Tedesca non aveva 20.000 dollari di "valore di macchina" in piu' (anzi sotto alcuni aspetti la 350Z le era superiore) ma poteva semplicemente permettersi, per tutta una serie di ragioni, di far pagare di piu' al cliente. Questo "qualcosa in piu'" (che e' una combinazione di vari fattori) e' difficile da ottenere e ci vuole tempo, nel caso dell'abbigliamento o altri articoli "Low tech" sta diventando sempre meno difendibile, nel settore automobilistico ha appena cominciato ad essere sotto pressione. In poche parole nel mondo dell'auto ormai c'e' una tendenza "all'appiattimento" in termini di capacita' tecnologiche. Saluti « Ultima modifica: Agosto 05, 2006, 20:44:47 pm da saturno_v »
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Loggato
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