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@go |
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Settembre 06, 2006, 15:32:26 pm |
Utente standard, V12, 962 posts |
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Io sono daccordo su tutto, però su questo Per tuti questi motivi dico BASTA e sarebbe ora che gli automobilisti seri appassionati e responsabili cercassero di fare qualcosa per porre fine a questa assurda situazione.
ti dico: Beh proponi tu qualcosa allora...secondo te cosa si può fare??
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Ago Mazda3 2.0 Sport Limited Energy Black Mica
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Loggato
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alura |
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Settembre 06, 2006, 19:18:34 pm |
webmaster, V12, 50847 posts |
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Finalmente ho letto... quoto tutto, rafforzando la mia opinione anche grazie al disappunto di nikee Interessante la domanda di @go... che fare ?
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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fabrizietto83 |
benza is better than nafta |
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Settembre 06, 2006, 20:37:57 pm |
Utente standard, V12, 1008 posts |
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Basta con l'incompetenza, l'incapacità, la rapacità e l'improvvisazione di chi decide, regola e controlla il comportamento degli automobilisti. Gli autombilisti seri, appassionati, capaci di guidare, che apprezzano le auto, il loro mondo e la grande libertà che queste conferiscono a tutti sono stanchi e dicono basta. Prima di tutto basta con la criminalizzazione della velocità, presentata come causa esclusiva di tutti gli incidenti. E' evidente che se ci si muove ad una certa velocità possono verificarsi incidenti e lo scopo e gli sforzi del legislatore e degli organi preposti al controllo devono tendere ad evitarli. Ma non si può prendersela solo con la velocità, come certi ministri impreparati cercano di fare. Certo che se, per paradosso si ridcesse a zero la velocità si ridurrebbero a zero gli incidenti (matematicamente si potrebbe dire che il limite del numero di incidenti, se questi fossero considerati solo funzione della velocità, sarebbe 0 per la velocità tendente a 0). Ma così si negherebbe il diritto alla mobilità. Inoltre cosa dire degli incidenti avvenuti a passo d'uomo, in manovre di parcheggio o perchè un'auto si è mossa inavvertitamente, in cui sono stati coinvolti spesso dei bambini? Sanno poi i nostri legislatori e le cassandre che parlano di pericolo a causa della velocità che la maggior parte degli incidenti avviene in città e pochissimi sulle autostrade? E allora finiamola con questa favola e cerchiamo di capire veramente perchè in Italia avvengono tanti incidenti, considerando però anche il fatto che questi sono in continua diminuzione per la migliore sicurezza attiva e passiva offerta dalle auto attuali. Innanzitutto la causa prima degli incidenti sono le condizioni delle strade. In Italia da oltre 30 anni non si fa una politica stradale seria e non si costruiscono più strade, mentre il parco circolante è più che raddoppiato arrivando a più di 30 milioni di veicoli. Abbiamo la densità stradale più bassa d'Europa (parlo di quella occidentale) e la più alta densità di auto per abitante e questo significa un maggior numero di auto per km di strada con quindi maggior probabilità di incidenti. Poi la manutenzione della rete stradale esistente è spesso precaria se non disastrosa: buche, avvallamenti e cedimenti non si contano, spesso l'asfalto è inadguato e insieme alla mancanza di pendenze di costruzione non si drena più l'acqua piovana (le strade a schiena d'asino di vecchia memoria servivano a questo, ma chi se ne ricorda oggi?). Questo è causa di numerosi incidenti per perdita di controllo del veicolo. Inoltre la segnaletica è spesso insufficente, confusa e fuorviante. Cosa fanno per ovviare a ciò lo stato e gli enti proprietari delle strade? Semplice: impongono sempre più spesso e a lungo, su tutti i tipi di strade, limiti di velocità sempre più bassi, 70, 60, 40 e 30 kmh, in modo da potersi scaricare le responsabilità di ogni incidente e darle agli automobilisti che non hanno rispettato limiti quasi sempre impossibili da rispettare se non al prezzo come minimo di provocare ingorghi e file spaventose o addirittura incidenti per aver costituito ostacolo alla circolazione. Così c'è anche un vantaggio in più: quello di incassare i soldi delle multe. Durante le vacanze ho percorso vari tipi di strada, dalle autostrade alle statali e provinciali ed ho notato,oltre al proliferare, su statali e provinciali, di questi limiti assurdi, anche in tratti dove si poteva andare tranquillamente ai 90 kmh prescritti dal codice, l'installazione di numerosissimi cartelli che annunciano "controllo elettronico della velocità senza obbligo di contestazione immediata". Su alcune strade ce n'è uno ogni km. Se questi soldi fossero spesi per migliorare la segnaletica non sarebbe meglio? Ma così si incassano pure i soldi delle multe che alcune amministrazioni comunali mettono addirittura a bilancio. Inoltre è molto più comodo per vigili e polizia starsene seduti nascosti in auto, in qualche caso in ufficio, mentre dei dispositivi elettronici fanno il loro lavoro. Ma compito primario delle forze di polizia non è la prevenzione prima della repressione? E allora non dovrebbero essere ben visibili sula strada e fermare il trasgressore (come si fa in paesi più civili) per interrompere il reato (se di reato si tratta?). Altra causa di gravi incidenti sono le condizioni delle auto: circa il 10 % delle auto circola con pneumatici lisci, nonostante le revisioni, e non sappiamo nulla delle condizioni di freni, sospensioni, sterzo e ammortizzatori. Come reagiranno queste auto in una situazione di emergenza? Probabilmente con un incidente. Ad aggravare il tutto c'è l'incapacità alla guida della maggior parte degli automobilisti: per conseguire la patente basta un ridicolo esame, con quiz insulsi da imparare a memoria ed una prova pratica, per lo più in città, in cui al massimo si innesta la terza. Cosa sa un nuovo automobilista di come si affronta una curva, una situazione di emergenza, un sorpasso, la guida in autostrada? Nulla, ma purtroppo negli ultimi 30 anni la maggior parte ha imparato da sola, arrangiandosi e se non sono degli appassionati di auto hanno imparato male. Aggiungiamo a questo l'innata insofferenza e mancanza di rispetto da parte degli italiani di tutte le regole: moltissimi guidano con il telefonino, quasi nessuno si ferma allo STOP o per dare la precedenza ai pedoni, lo stesso per l'uso degli indicatori di direzione e spesso anche i semafori non sono rispettati. Nessuno però si preoccupa di questo, gli organi di polizia non effettuano quasi nessun controllo (e si che da queste infrazioni si potrebbero ricavare tanti soldi) ma ci incolpano solo perchè dicono che andiamo troppo veloci. Ma dove, ma quando? In viali e strade di scorrimento periferiche con gli insulsi limiti di 50 all'ora che spesso non si riescono a rispettare per non rischiare di venire tamponati dal primo TIR che ci raggiuge? Io per principio sono contrario ai limiti di velocità, almeno in autostrada, perchè sono un controsenso e non rispecchiano le qualità tecniche e di sicurezza delle auto attuali, ma se esistono devono essere rispettati. Però ho guidato in molte parti del mondo (USA e Germania comprese) e ho constatato che dove i limiti sono fatti rispettare (USA) tutti vanno alla stessa velocità (circa 5 miglia più del limite!) e si formano paurose colonne di auto in cui i guidatori, inserito il cruise control e impugnato un bicchiere di bibita, sono spesso distratti: se avviene un incidente nessuno se ne accrge in tempo e sono coinvolte centinaia di auto. Dove non ci sono limti ognuno va alla sua velocità, mai troppo bassa però, e quelli che vanno più forte della media sono veramente pochi: in compenso ci si distrae di meno e si fa più attenzione alla guida. Da noi, anche volendo rispettare i limiti c'è da impazzire, per i loro continui cmbiamenti: sule statali si trova prima 70, poi cento metri dopo 50, poi ancora 60 e così di seguito. Spesso subito dopo il cartello che abbassa il limite c'è l'autovelox fisso che crea panico e pericolo per le frenate di chi se ne accorge (ho visto una situazione del genere anche in autostrada: limite di 90 in autostrada in cui stai facendo 130 e 50 metri dopo l'autovelox; o paghi la multa o sei costretto a rischiare con un'inchiodata). Così ci si distrae a seguire questo andamento folle dei limiti senza la sicurezza di poterli rispettare. Per tuti questi motivi dico BASTA e sarebbe ora che gli automobilisti seri appassionati e responsabili cercassero di fare qualcosa per porre fine a questa assurda situazione.
quoto alla grande
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anarchy is the only way
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vatanen |
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Settembre 07, 2006, 02:21:36 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Io l'ho letto tutto e non posso che concordare. Se gli dà ragione il Losna, significa che HA ragione.... e questo mi basta!
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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FrancescoC |
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Settembre 08, 2006, 00:11:49 am |
Utente standard, Monocilindrico, 16 posts |
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Capaci di guidare? Se sei capace di guidare vai in pista non ti metti a fare lo schumacher in mezzo ad una strada pubblica dove trovi gente che capace di guidare non è.
Essere capaci di guidare non significa correre ma sapere come ci si deve comportare per non creare pericoli e saper controllare l'auto in ogni situazione imprevista o di emergenza! Mai nessuno ha detto che la colpa degli incidenti è solo della velocità. La velocità in se può non essere una causa di incidente ma in molti casi è una concausa. Se sei distratto a 50 all'ora probabilmente riesci a frenare, a 80 magari vai nel culo di quello che ti precede. E' la fisica. Forse perchè in città viaggia un maggior numero di macchine? Allora chi ha buon senso decide di andare un po' più piano. Non si può pretendere.
Si certo, ma a 30 sarebbe meglio che a 50, a 10 ancora meglio... Cmq mi sembra tutta un'esagerazione questo post. Io dalle mie parti la situazione non la vedo cosi, non ci sono autovelox ogni km, non ci sono limiti assurdi etc etc etc
Beato te!
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Loggato
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FrancescoC |
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Settembre 08, 2006, 00:14:51 am |
Utente standard, Monocilindrico, 16 posts |
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E cio' e' palesemente falso. Un mio compaesano (non molto avanti nella scala evolutiva) e' caduto con la moto ferma ed e' morto battendo la testa sullo spigolo di un marciapiede.........
E' vero pero' che la probabilita' di avere un incidente tende a 1 al tendere della velocita' a infinito.......
e comunque andare a 0 kmh nonci salva da fulmini, terremoti, frane, alluvioni, ecc.....
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Loggato
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FrancescoC |
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Settembre 08, 2006, 00:21:02 am |
Utente standard, Monocilindrico, 16 posts |
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Io sono daccordo su tutto, però su questoti dico: Beh proponi tu qualcosa allora...secondo te cosa si può fare??
Purtroppo non molto: non sono un politico, ma un comune cittadinose no non starei qui a scrivere su un forum! L'unica cosa che possiamo fare e diffondere le nostre idee in tutti i modi, sfruttando internet e qualunque mezzo per cercare di far ragionare la gente con la propria testa (se neha la capacità9 e non accontentarsi delle idee preconfezionate che gli propina la tv. Ho inserito questo post in alcuni forum automobilistici e lo farò in altri. Ho anche scritto su questo argomento sul mio blog e ne aprirò uno dedicato solo ad argomenti automobilistici e valuterò se diffonderne l'indirizzo. Se ci sono altre idee sono benvenute. Ciao, Francesco
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Loggato
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Da_Pyro |
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Settembre 08, 2006, 01:55:56 am |
Utente standard, V12, 656 posts |
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non posso che darti ragione su parecchi punti del tuo discorso spesso in italia ci sono limiti assurdi addirittura c'è una strada fuori roma dove il limite di velocità è 10km/h nonostante la strada permetta tranquillamente il passaggio di 2 autovetture affiancate e si abbia buona visibilità è anche vero ke la maggior parte del parco auto circolante non sia minimamente a norma e ke spesso le patenti vengono date in mano a chi in realtà non dovrebbe assolutamente prendere la patente ed in ogni caso in maniera troppo facile oltretutto la manutenzione delle strade viene fatta in un modo criminale mettendo delle toppe alla strada ke si trovano ad un livello più alto rispetto al manto ke hanno attorno e di una qualità parecchio scadente tanto ke, in una curva dietro casa mia, un mese dopo aver fatto dei lavori (da cani) su di una curva si trovavano dei ciottoli di asfalto nuovo ke si erano già staccati tanto che un mio amico con la moto ci è cascato la situazione in italia è davvero deludente e mi fa veramente schifo!
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Settembre 08, 2006, 12:27:09 pm |
Global Moderator, V12, 27232 posts |
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sono stato 3 giorni in inghilterra, in questi 3 giorni ho visto autovelox dovunque, a decine sulle autostrade (spesso in tratti con limiti "assurdi" di 30 mph), sulle strade di campagna, in città, ovunque questi cassoni tanto odiati da clarckson. le strade inglesi non sono migliori di quelle italiane, ma chissà perché la mortalità stradale è pari a meno della metà di quella italiana. sarà perché certi limiti assurdi e che in italia sono considerati limitativi della libertà individuale vengono rispettati?
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Settembre 08, 2006, 12:29:59 pm |
Staff, V12, 28724 posts |
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sono stato 3 giorni in inghilterra, in questi 3 giorni ho visto autovelox dovunque, a decine sulle autostrade (spesso in tratti con limiti "assurdi" di 30 mph), sulle strade di campagna, in città, ovunque questi cassoni tanto odiati da clarckson. le strade inglesi non sono migliori di quelle italiane, ma chissà perché la mortalità stradale è pari a meno della metà di quella italiana. sarà perché certi limiti assurdi e che in italia sono considerati limitativi della libertà individuale vengono rispettati?
O sarà perchè rispettano regole molto più basilari come: -cinture -stop -semafori -distanze di sicurezza -divieto di parlare al cellulare -guidare ciucchiSoprattutto l'ultimo punto. Per cui in Italia i controlli sono quasi inesistenti e la cultura dell'alzare gomito + mettersi alla guida è radicata (non solo tra i ragazzini).......
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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Nickee |
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Settembre 08, 2006, 12:44:43 pm |
Visitatore, , posts |
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sono stato 3 giorni in inghilterra, in questi 3 giorni ho visto autovelox dovunque, a decine sulle autostrade (spesso in tratti con limiti "assurdi" di 30 mph), sulle strade di campagna, in città, ovunque questi cassoni tanto odiati da clarckson. le strade inglesi non sono migliori di quelle italiane, ma chissà perché la mortalità stradale è pari a meno della metà di quella italiana. sarà perché certi limiti assurdi e che in italia sono considerati limitativi della libertà individuale vengono rispettati?
Un famoso detto uzbeko dice. L'erba del vicino è sempre più verde
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Settembre 08, 2006, 15:43:43 pm |
Global Moderator, V12, 27232 posts |
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Propendo più per la tesi di Toni Hanero che per quella di Beppe.
Ancora oggi, nel "civile" nord, si vede troppa gente che circola senza cinture (soprattutto in città, dove accade la stragrande maggioranza degli incidenti), troppa gente che tine il cellulare all'orecchio (ma COMPRATI sto cazzo di auricolare!), troppa gente che guida dopo aver bevuto abbondantemente (tanto son mica ubriaco....).
Mi rifersico a trent'anni fa e non ad oggi: con gli amici inglesi si andava a bere (TANTO o POCO) al pub; le alternative erano due: UNO beveva SOLO coca, oppure veniva qualcuno genitore a prenderci. Qualcuno mi sa dire se sia mai successo, quando si va a mangiare una pizza o in birreria, che ci sia UNO che non beve per poter poi guidare? O che, a diciottanni suonati, si faccia venire la mamma o il papà a prenderti con gli amici? Giammai, siamo uomini veri, noi italiani, checcifà una birretta?
PS: io le cinture le metto SEMPRE, se squilla il cellu o metto l'auricolare o mi fermo, però certo non rinuncio ad uan birra o ad un paio di bicchieri di vino mangiando fuori, anche se so che dopo devo guidare. Non so che livello di alcolemia raggiungo (sto cercando di trovare un kit alcolemico usa e getta, ma son difficile da trovare), però certo zero non è.
per l'alcol sono d'accordo, per le cinture, distanze di sicurezza, cellulare no, anzi. evidentemente i 4000 morti all'anno in più che ci sono in italia rispetto all'inghilterra non hanno a che vedere con il fatto che i limiti vengono fatti rispettare in modo massiccio ma perché in italia tutti guidano ubriachi...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Settembre 08, 2006, 20:37:45 pm |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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Basta con l'incompetenza, l'incapacità, la rapacità e l'improvvisazione di chi decide, regola e controlla il comportamento degli automobilisti. Gli autombilisti seri, appassionati, capaci di guidare, che apprezzano le auto, il loro mondo e la grande libertà che queste conferiscono a tutti sono stanchi e dicono basta. Prima di tutto basta con la criminalizzazione della velocità, presentata come causa esclusiva di tutti gli incidenti. E' evidente che se ci si muove ad una certa velocità possono verificarsi incidenti e lo scopo e gli sforzi del legislatore e degli organi preposti al controllo devono tendere ad evitarli. Ma non si può prendersela solo con la velocità, come certi ministri impreparati cercano di fare. Certo che se, per paradosso si ridcesse a zero la velocità si ridurrebbero a zero gli incidenti (matematicamente si potrebbe dire che il limite del numero di incidenti, se questi fossero considerati solo funzione della velocità, sarebbe 0 per la velocità tendente a 0). Ma così si negherebbe il diritto alla mobilità. Inoltre cosa dire degli incidenti avvenuti a passo d'uomo, in manovre di parcheggio o perchè un'auto si è mossa inavvertitamente, in cui sono stati coinvolti spesso dei bambini? Sanno poi i nostri legislatori e le cassandre che parlano di pericolo a causa della velocità che la maggior parte degli incidenti avviene in città e pochissimi sulle autostrade? E allora finiamola con questa favola e cerchiamo di capire veramente perchè in Italia avvengono tanti incidenti, considerando però anche il fatto che questi sono in continua diminuzione per la migliore sicurezza attiva e passiva offerta dalle auto attuali. Innanzitutto la causa prima degli incidenti sono le condizioni delle strade. In Italia da oltre 30 anni non si fa una politica stradale seria e non si costruiscono più strade, mentre il parco circolante è più che raddoppiato arrivando a più di 30 milioni di veicoli. Abbiamo la densità stradale più bassa d'Europa (parlo di quella occidentale) e la più alta densità di auto per abitante e questo significa un maggior numero di auto per km di strada con quindi maggior probabilità di incidenti. Poi la manutenzione della rete stradale esistente è spesso precaria se non disastrosa: buche, avvallamenti e cedimenti non si contano, spesso l'asfalto è inadguato e insieme alla mancanza di pendenze di costruzione non si drena più l'acqua piovana (le strade a schiena d'asino di vecchia memoria servivano a questo, ma chi se ne ricorda oggi?). Questo è causa di numerosi incidenti per perdita di controllo del veicolo. Inoltre la segnaletica è spesso insufficente, confusa e fuorviante. Cosa fanno per ovviare a ciò lo stato e gli enti proprietari delle strade? Semplice: impongono sempre più spesso e a lungo, su tutti i tipi di strade, limiti di velocità sempre più bassi, 70, 60, 40 e 30 kmh, in modo da potersi scaricare le responsabilità di ogni incidente e darle agli automobilisti che non hanno rispettato limiti quasi sempre impossibili da rispettare se non al prezzo come minimo di provocare ingorghi e file spaventose o addirittura incidenti per aver costituito ostacolo alla circolazione. Così c'è anche un vantaggio in più: quello di incassare i soldi delle multe. Durante le vacanze ho percorso vari tipi di strada, dalle autostrade alle statali e provinciali ed ho notato,oltre al proliferare, su statali e provinciali, di questi limiti assurdi, anche in tratti dove si poteva andare tranquillamente ai 90 kmh prescritti dal codice, l'installazione di numerosissimi cartelli che annunciano "controllo elettronico della velocità senza obbligo di contestazione immediata". Su alcune strade ce n'è uno ogni km. Se questi soldi fossero spesi per migliorare la segnaletica non sarebbe meglio? Ma così si incassano pure i soldi delle multe che alcune amministrazioni comunali mettono addirittura a bilancio. Inoltre è molto più comodo per vigili e polizia starsene seduti nascosti in auto, in qualche caso in ufficio, mentre dei dispositivi elettronici fanno il loro lavoro. Ma compito primario delle forze di polizia non è la prevenzione prima della repressione? E allora non dovrebbero essere ben visibili sula strada e fermare il trasgressore (come si fa in paesi più civili) per interrompere il reato (se di reato si tratta?). Altra causa di gravi incidenti sono le condizioni delle auto: circa il 10 % delle auto circola con pneumatici lisci, nonostante le revisioni, e non sappiamo nulla delle condizioni di freni, sospensioni, sterzo e ammortizzatori. Come reagiranno queste auto in una situazione di emergenza? Probabilmente con un incidente. Ad aggravare il tutto c'è l'incapacità alla guida della maggior parte degli automobilisti: per conseguire la patente basta un ridicolo esame, con quiz insulsi da imparare a memoria ed una prova pratica, per lo più in città, in cui al massimo si innesta la terza. Cosa sa un nuovo automobilista di come si affronta una curva, una situazione di emergenza, un sorpasso, la guida in autostrada? Nulla, ma purtroppo negli ultimi 30 anni la maggior parte ha imparato da sola, arrangiandosi e se non sono degli appassionati di auto hanno imparato male. Aggiungiamo a questo l'innata insofferenza e mancanza di rispetto da parte degli italiani di tutte le regole: moltissimi guidano con il telefonino, quasi nessuno si ferma allo STOP o per dare la precedenza ai pedoni, lo stesso per l'uso degli indicatori di direzione e spesso anche i semafori non sono rispettati. Nessuno però si preoccupa di questo, gli organi di polizia non effettuano quasi nessun controllo (e si che da queste infrazioni si potrebbero ricavare tanti soldi) ma ci incolpano solo perchè dicono che andiamo troppo veloci. Ma dove, ma quando? In viali e strade di scorrimento periferiche con gli insulsi limiti di 50 all'ora che spesso non si riescono a rispettare per non rischiare di venire tamponati dal primo TIR che ci raggiuge? Io per principio sono contrario ai limiti di velocità, almeno in autostrada, perchè sono un controsenso e non rispecchiano le qualità tecniche e di sicurezza delle auto attuali, ma se esistono devono essere rispettati. Però ho guidato in molte parti del mondo (USA e Germania comprese) e ho constatato che dove i limiti sono fatti rispettare (USA) tutti vanno alla stessa velocità (circa 5 miglia più del limite!) e si formano paurose colonne di auto in cui i guidatori, inserito il cruise control e impugnato un bicchiere di bibita, sono spesso distratti: se avviene un incidente nessuno se ne accrge in tempo e sono coinvolte centinaia di auto. Dove non ci sono limti ognuno va alla sua velocità, mai troppo bassa però, e quelli che vanno più forte della media sono veramente pochi: in compenso ci si distrae di meno e si fa più attenzione alla guida. Da noi, anche volendo rispettare i limiti c'è da impazzire, per i loro continui cmbiamenti: sule statali si trova prima 70, poi cento metri dopo 50, poi ancora 60 e così di seguito. Spesso subito dopo il cartello che abbassa il limite c'è l'autovelox fisso che crea panico e pericolo per le frenate di chi se ne accorge (ho visto una situazione del genere anche in autostrada: limite di 90 in autostrada in cui stai facendo 130 e 50 metri dopo l'autovelox; o paghi la multa o sei costretto a rischiare con un'inchiodata). Così ci si distrae a seguire questo andamento folle dei limiti senza la sicurezza di poterli rispettare. Per tuti questi motivi dico BASTA e sarebbe ora che gli automobilisti seri appassionati e responsabili cercassero di fare qualcosa per porre fine a questa assurda situazione.
Sono d'accordo su tutto, tranne l'ultima parte sui limiti di velocità. Non sono affatto convinto che la soluzione sia quella di toglierli. Credo invece che andrebbero tutti rivisti, visto che - come scrivi tu - alcuni sono impossibili da rispettare, assurdi e quindi neppure credibili. Una volta fatta questa operazione di revisione complessiva, si dovrebbero fare rispettare con severità massima.
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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