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Miki Biasion |
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Febbraio 13, 2007, 14:01:41 pm |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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Dal sito di Automobilismo Non c?è dubbio: la Bravo ha di che far girare la testa. Se poi, come nel caso del modello oggetto della nostra prima prova, ci mettiamo un turbodiesel di quelli tosti come il Multijet da 150 cavalli, l?allestimento Sport che porta in dotazione, fra l?altro l?assetto ribassato, gli scarichi cromati, le minigonne laterali e in più aggiungiamo optional qualificanti come i cerchi in lega da 18?, beh si può dire che questa Bravo ha tutte le carte in regola per gratificare l?esperienza di guida. Naturalmente sarà il mercato a confermare se questo gradimento resterà un?impressione o diventerà qualcosa di più.Bisogna dargli il tempo, non è servito invece altro tempo a noi, che dopo averla provata, possiamo dire con tutta tranquillità che dietro le sue forme così dinamiche la Bravo nasconde molta sostanza. Già dai primi metri, il 1.9 Multijet da 150 Cv, ovvero il td più potente in gamma, fa capire di quale pasta sia fatto. Tanto per cominciare, questo turbodiesel fa sentire la sua voce sempre con discrezione.La sua risposta, poi, è fatta di una progressione continua e costante, che resta incisiva ben oltre il regime di potenza massima (4.000 giri). Il motore mostra una buona propensione a salire di giri e spinge in maniera fluida in tutto l?arco di utilizzo. In sostanza, quando si tocca l?acceleratore, si ha la certezza di disporre della potenza da subito e per intero: quanto basta per far cambiare ritmo alla Bravo con continuità, oltre che con intensità, ma il bello è che tale progressione, per quanto vigorosa, avviene sempre nella massima souplesse. Diamo i numeri? Lo 0-100 km/h, secondo quanto dichiarato dalla Casa, richiede 9 secondi netti, la velocità di punta supera i 200 km/h: 209 km/h, recita la scheda tecnica del costruttore.
Gli inserimenti sono poi piuttosto precisi e non ci sono difficoltà nel mantenere le traiettorie volute, persino nei curvoni autostradali più veloci e impegnativi, dove è facile mantenere un ritmo sostenuto, favorito dalla progressività con cui la vettura segue le variazioni di linea. L?assetto sportivo ribassato in dotazione contribuisce ovviamente non poco a un quadro così riuscito. Convince un po? meno solo lo sterzo dotato di servocomando elettrico, che offre sì un buon feeling, con un?azione oltretutto migliore rispetto al servo in dotazione alla Stilo, ma non è ancora particolarmente reattivo nè incisivo in termini di prontezza di risposta. Conserva un buon carico anche in velocità ma non brilla per sensibilità, andando così a rendere meno agevole la ricerca del preciso inserimento in traiettoria. Non ci sono riserve, invece, sull?accoglienza a bordo. Spazio, materiali, insonorizzazione: tutto contribuisce a fare di un viaggio sulla Bravo un?esperienza rilassante. E? una di quelle berline, la Bravo, su cui ci si trova immediatamente a proprio agio. Per effetto dell?incremento delle dimensioni esterne è aumentata l?abitabilità, che la Casa dichiara ai vertici della categoria, anche se posteriormente la vita è un po? meno comoda per chi occupa il posto centrale, che soffre un po? per il non eccezionale spazio per le gambe dovuto all?ingombro del tunnel. Nessun problema invece né in altezza né in accessibilità. Complessivamente migliore la situazione davanti: i sedili sono ampi e discretamente contenitivi, il posto di guida, oltre all?inclinazione (continua) dello schienale e all?escursione longitudinale, può personalizzarsi l?altezza e la rigidità lombare, mentre il volante si avvale della doppia regolazione (assiale e in altezza). Qualche limite, dovuto anche alla particolare conformazione della carrozzeria, si avverte nella percezione degli ingombri: l?attacco alto del lunotto, unito allo spessore dei montanti posteriori, non aiuta molto, soprattutto in manovra. Degna di nota, invece, la capacità di carico del vano bagagli: con i sedili in posizione d?uso, infatti, il volume utile è di 400 litri, contro i 370 della Stilo 5 porte e volendo incrementabili fino a un massimo di 1.175 litri ribaltando gli schienali dei sedili posteriori.
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Febbraio 13, 2007, 14:04:22 pm |
Utente standard, V12, 46986 posts |
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Febbraio 13, 2007, 14:07:19 pm |
Utente standard, V12, 46986 posts |
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Non ti piace? E' rossa come il tuo ultimo acquisto In effetti nel mio garage il rosso sta prendendo il sopravvento. Biturbo, 33 e kadett sono rosse
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&re@ |
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Febbraio 13, 2007, 14:08:21 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Loggato
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&re@ |
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Febbraio 13, 2007, 14:16:40 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Loggato
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Miki Biasion |
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Febbraio 13, 2007, 14:22:00 pm |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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" la ricerca del preciso inserimento in traiettoria " ma che è , la devi usare alla rascasse ? coglione.......... Beh dai, infondo quello provato è l'allestimento sportivo, è chiaro che certe cose le consideri meno se provi, ad esempio, la 1.4 da 90cv e le ruotine dei puffi
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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seth1974 |
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Febbraio 13, 2007, 14:46:16 pm |
Visitatore, , posts |
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Beh dai, infondo quello provato è l'allestimento sportivo, è chiaro che certe cose le consideri meno se provi, ad esempio, la 1.4 da 90cv e le ruotine dei puffi o miki ma quando mai instrada cerchi il preciso inserimento in curva ? non è che se metti le ruote due cm avanti o due cm indietro rispetto alla " traiettoria " ideale nella vita reale succede qualcosa. sono questi i commenti che mi fan girare le balle , e non perchè si tratta dell'auto che mi sono appena comperato sia ben chiaro . è un'auto da tutti i giorni , e che è , deve avere la prontezza di un kart e la comodità di una poltrona ? giornalisti , sveglia !!!!!! un commento del genere va bene per auto fortemente caratterizzate e vocate alla sportività , o per lo meno alle alte/altissime prestazioni. se con una bravo prendo un curvone a 90 orari e l'inserimento non è corretto non succede nulla , ho tutto il tempo di correggere l'errore dovutro allo sterzo " impreciso " se lo faccio con la porche turbo del barn è bene che lo sterzo mi permetta di correggere l'errore in tempo 0 , altrimenti finisco nei guai . ricercare le finezza pistaiole in una media da famiglia la vedo come una inutile forzatura .
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Loggato
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vatanen |
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Febbraio 13, 2007, 15:27:13 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Dal sito di Automobilismo Non c?è dubbio: la Bravo ha di che far girare la testa. Se poi, come nel caso del modello oggetto della nostra prima prova, ci mettiamo un turbodiesel di quelli tosti come il Multijet da 150 cavalli, l?allestimento Sport che porta in dotazione, fra l?altro l?assetto ribassato, gli scarichi cromati, le minigonne laterali e in più aggiungiamo optional qualificanti come i cerchi in lega da 18?, beh si può dire che questa Bravo ha tutte le carte in regola per gratificare l?esperienza di guida. Naturalmente sarà il mercato a confermare se questo gradimento resterà un?impressione o diventerà qualcosa di più.Bisogna dargli il tempo, non è servito invece altro tempo a noi, che dopo averla provata, possiamo dire con tutta tranquillità che dietro le sue forme così dinamiche la Bravo nasconde molta sostanza. Già dai primi metri, il 1.9 Multijet da 150 Cv, ovvero il td più potente in gamma, fa capire di quale pasta sia fatto. Tanto per cominciare, questo turbodiesel fa sentire la sua voce sempre con discrezione.La sua risposta, poi, è fatta di una progressione continua e costante, che resta incisiva ben oltre il regime di potenza massima (4.000 giri). Il motore mostra una buona propensione a salire di giri e spinge in maniera fluida in tutto l?arco di utilizzo. In sostanza, quando si tocca l?acceleratore, si ha la certezza di disporre della potenza da subito e per intero: quanto basta per far cambiare ritmo alla Bravo con continuità, oltre che con intensità, ma il bello è che tale progressione, per quanto vigorosa, avviene sempre nella massima souplesse. Diamo i numeri? Lo 0-100 km/h, secondo quanto dichiarato dalla Casa, richiede 9 secondi netti, la velocità di punta supera i 200 km/h: 209 km/h, recita la scheda tecnica del costruttore.
Gli inserimenti sono poi piuttosto precisi e non ci sono difficoltà nel mantenere le traiettorie volute, persino nei curvoni autostradali più veloci e impegnativi, dove è facile mantenere un ritmo sostenuto, favorito dalla progressività con cui la vettura segue le variazioni di linea. L?assetto sportivo ribassato in dotazione contribuisce ovviamente non poco a un quadro così riuscito. Convince un po? meno solo lo sterzo dotato di servocomando elettrico, che offre sì un buon feeling, con un?azione oltretutto migliore rispetto al servo in dotazione alla Stilo, ma non è ancora particolarmente reattivo nè incisivo in termini di prontezza di risposta. Conserva un buon carico anche in velocità ma non brilla per sensibilità, andando così a rendere meno agevole la ricerca del preciso inserimento in traiettoria. Non ci sono riserve, invece, sull?accoglienza a bordo. Spazio, materiali, insonorizzazione: tutto contribuisce a fare di un viaggio sulla Bravo un?esperienza rilassante. E? una di quelle berline, la Bravo, su cui ci si trova immediatamente a proprio agio. Per effetto dell?incremento delle dimensioni esterne è aumentata l?abitabilità, che la Casa dichiara ai vertici della categoria, anche se posteriormente la vita è un po? meno comoda per chi occupa il posto centrale, che soffre un po? per il non eccezionale spazio per le gambe dovuto all?ingombro del tunnel. Nessun problema invece né in altezza né in accessibilità. Complessivamente migliore la situazione davanti: i sedili sono ampi e discretamente contenitivi, il posto di guida, oltre all?inclinazione (continua) dello schienale e all?escursione longitudinale, può personalizzarsi l?altezza e la rigidità lombare, mentre il volante si avvale della doppia regolazione (assiale e in altezza). Qualche limite, dovuto anche alla particolare conformazione della carrozzeria, si avverte nella percezione degli ingombri: l?attacco alto del lunotto, unito allo spessore dei montanti posteriori, non aiuta molto, soprattutto in manovra. Degna di nota, invece, la capacità di carico del vano bagagli: con i sedili in posizione d?uso, infatti, il volume utile è di 400 litri, contro i 370 della Stilo 5 porte e volendo incrementabili fino a un massimo di 1.175 litri ribaltando gli schienali dei sedili posteriori. il prox che dice che sono sciovinisti i francesi è un buffone!
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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oscar |
all in all it's just another brick in the wall |
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Febbraio 13, 2007, 16:38:28 pm |
Utente standard, V12, 6073 posts |
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caspita che tono apocalittico sembra che abbiano provato una ferrari da corsa a spa bellina dentro meno il sedere
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il mio sogno è sempre stato correre più veloce di tutti, più veloce del tempo stesso A. Senna
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Febbraio 13, 2007, 16:40:39 pm |
Utente standard, V12, 46986 posts |
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