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TonyH
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Marzo 29, 2007, 11:48:40 am |
Staff, V12, 28735 posts |
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a proposito di frazionamenti strani........vi ricordate la porsche 968 3000 con soli 4 cilindri? con 305 Nm di coppia non era niente male. Credo che i frazionamenti sulla produzione di serie siano quasi sempre stati ridotti per abbassare costi di prod. e manutenzione. Nelle gare invece : per le competizioni in pista, i motori sono sempre stati impostati su fraz. multipli (V8; V12; V16auto union intesta)dove i regolamenti lo consentivano; questo perché un motore + frazionato ha la possibilità di erogare una maggiore potenza con un numero di giri maggiore dei motori meno fraz. Per i rally invece, le auto utilizzate e vincenti hanno sempre avuto fraz. limitati (4 cilindiri o al max. 6 cil. come Lancia Stratos) questo perché il 4 cil. presuppone una risposta + immediata di un motore + fraz. a discapito di velocità max. e potenza. Quando si é cercato negli anni '80 di aumentare la potenza delle auto da rally tutti i costruttori hanno montato motori 4 cilindri o 5 cilindri (AUDI quattro) ma turbocompressi ; l'unica eccezione é stata la Austin che montò un motore non sovralimentato ma frazionato a 6 cilindri aV.
Nei rally questo è dovuto anche al fatto che per ottenere l'omologazione sportiva bisognava produrre un certo numero di esemplari (totali o annuali) stradali. Inoltre le flangiature adottate da metà anni '80 rendevano poco consigliabile l'utilizzo di motori che girassero alti.....
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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vatanen |
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Marzo 29, 2007, 16:26:32 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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a proposito di frazionamenti strani........vi ricordate la porsche 968 3000 con soli 4 cilindri? con 305 Nm di coppia non era niente male. Credo che i frazionamenti sulla produzione di serie siano quasi sempre stati ridotti per abbassare costi di prod. e manutenzione. Nelle gare invece : per le competizioni in pista, i motori sono sempre stati impostati su fraz. multipli (V8; V12; V16auto union intesta)dove i regolamenti lo consentivano; questo perché un motore + frazionato ha la possibilità di erogare una maggiore potenza con un numero di giri maggiore dei motori meno fraz. Per i rally invece, le auto utilizzate e vincenti hanno sempre avuto fraz. limitati (4 cilindiri o al max. 6 cil. come Lancia Stratos) questo perché il 4 cil. presuppone una risposta + immediata di un motore + fraz. a discapito di velocità max. e potenza. Quando si é cercato negli anni '80 di aumentare la potenza delle auto da rally tutti i costruttori hanno montato motori 4 cilindri o 5 cilindri (AUDI quattro) ma turbocompressi ; l'unica eccezione é stata la Austin che montò un motore non sovralimentato ma frazionato a 6 cilindri aV.
se dipendesse dai soli motoristi,monterebbero sempre motori iperfrazionati e iperpotenti...questo però troppo spesso si scontra con le esigenze del mezzo,gli ingombri e i regolamenti! nel caso delle gruppo B,i turbo erano solo 1.8 di cilindrata(audi l'unica 2.2),quindi anche volendo un frazionamento superiore era solo inutile ingombro,a far la potenza ci pensava il turbo,ed era anche troppa per le strade e le gomme... nei motori F1 1500 invece,dove gli ingombri erano in secondo piano c'erano anche V6 turbo e solo pochi 1.4...per ragioni penso più di affidabilità che altro!
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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vatanen |
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Marzo 29, 2007, 16:28:28 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Nei rally questo è dovuto anche al fatto che per ottenere l'omologazione sportiva bisognava produrre un certo numero di esemplari (totali o annuali) stradali. Inoltre le flangiature adottate da metà anni '80 rendevano poco consigliabile l'utilizzo di motori che girassero alti.....
quando sono arrivate le flangiature si parla già di gruppo A,motori derivati dalla grande serie(mica 250 esemplari).un 2.0 4 cilindri turbo era più che suff per erogare una potenza decente!
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Marzo 29, 2007, 18:25:53 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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quando sono arrivate le flangiature si parla già di gruppo A,motori derivati dalla grande serie(mica 250 esemplari).un 2.0 4 cilindri turbo era più che suff per erogare una potenza decente!
Non so per la gruppo B, ma ricordo che prima era necessario un numero minimo di esemplari per dato motore per ottenere l'omologazione. Infatti il V6 di Stratos dovette passare anche sulla Fiat Dino per raggiungere il quorum, e il Volumex di 037 un pò per tutti i modelli Fiat-Lancia del periodo!
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_GABBER |
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Marzo 29, 2007, 19:12:04 pm |
Utente standard, V12, 683 posts |
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se dipendesse dai soli motoristi,monterebbero sempre motori iperfrazionati e iperpotenti...questo però troppo spesso si scontra con le esigenze del mezzo,gli ingombri e i regolamenti!
nel caso delle gruppo B,i turbo erano solo 1.8 di cilindrata(audi l'unica 2.2),quindi anche volendo un frazionamento superiore era solo inutile ingombro,a far la potenza ci pensava il turbo,ed era anche troppa per le strade e le gomme...
nei motori F1 1500 invece,dove gli ingombri erano in secondo piano c'erano anche V6 turbo e solo pochi 1.4...per ragioni penso più di affidabilità che altro!
penso che nelle F1 gli ingombri fossero + limitati e rigidi rispetto alle auto da rally. penso semplicemente, che a quei tempi, nn valeva la pena costruire un monoblocco da zero solo x una specifica competizione. e quindi che un monoblocco venisse usato x diversi scopi, o ne fosse cmq scelto uno già esistente con le caratteristiche + vicine a quelle del progetto. un motore plurifrazionato avrà maggior potenza, e (teoricamente) maggior numero di giri rispetto ad uno con minor cilindri. di contro ha che produce minor coppia (questo però da vedere..perchè è vero che ogni ciclo utile ha una minor energia, essendo la cilindrata unitaria minore, ma le fasi utili sono maggiori e quindi ha un'erogazione + dolce...) se nn ricordo male, il motore F1 turbo della BMW nn era altro che un 4 cilindri derivato da un motore in produzione...
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vatanen |
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Marzo 30, 2007, 16:22:34 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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penso che nelle F1 gli ingombri fossero + limitati e rigidi rispetto alle auto da rally. penso semplicemente, che a quei tempi, nn valeva la pena costruire un monoblocco da zero solo x una specifica competizione. e quindi che un monoblocco venisse usato x diversi scopi, o ne fosse cmq scelto uno già esistente con le caratteristiche + vicine a quelle del progetto. un motore plurifrazionato avrà maggior potenza, e (teoricamente) maggior numero di giri rispetto ad uno con minor cilindri. di contro ha che produce minor coppia (questo però da vedere..perchè è vero che ogni ciclo utile ha una minor energia, essendo la cilindrata unitaria minore, ma le fasi utili sono maggiori e quindi ha un'erogazione + dolce...) se nn ricordo male, il motore F1 turbo della BMW nn era altro che un 4 cilindri derivato da un motore in produzione...
si vero,anche a me pare di ricordare che il basamento della bmw derivasse(si fa per dire)da un progetto stradale,quello che ha poi motorizzato la M3 dell'epoca mi sembra. e riguardo le dimensioni,i turbo dell'epoca erano davvero piccoli,e montati in scocche immense.non avevano i prob attuali di limitazioni ingombri per questioni aerodinamiche,si lavorava solo di effetto suolo a quei tempi! p.s.un motore più frazionato non produce meno coppia(come Nm)alla ruota,la eroga solo diversamente. Non so per la gruppo B, ma ricordo che prima era necessario un numero minimo di esemplari per dato motore per ottenere l'omologazione. Infatti il V6 di Stratos dovette passare anche sulla Fiat Dino per raggiungere il quorum, e il Volumex di 037 un pò per tutti i modelli Fiat-Lancia del periodo! il caso della stratos è un pò particolare,l'unico prototipo(o quasi)in mezzo ad un mare di auto derivate strettamente dalla grande serie. per il volumex della 037 invece,non credo esistesse il prob.era già in epoca gruppo B,quindi nessuna limitazione sul numero di esemplari prodotti.erano suff 250 auto prodotte.ovviamente ,progettare un motore da zero per sole 250 auto,non era alla portata di nessuno o quasi,quindi si è attinto al bialbero fiat....così come peugeot ha sfruttato il motore della 205 gti n.d.r.il motore della 205,è campato sino in tempi recenti nelle wrc,lo montava la 206(nonostante di serie la 2.0 16v avesse un altro motore) ,che è poi il basamento della mia 306.
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Emi |
...e quattro! |
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Marzo 30, 2007, 16:26:49 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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n.d.r.il motore della 205,è campato sino in tempi recenti nelle wrc,lo montava la 206(nonostante di serie la 2.0 16v avesse un altro motore) ,che è poi il basamento della mia 306. sei sicuro?
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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vatanen |
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Marzo 30, 2007, 16:33:34 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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sei sicuro?
il basamento si,è lo stesso della 405mi16,della 205 1.9,della 306 ecc
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Marzo 30, 2007, 18:42:37 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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per il volumex della 037 invece,non credo esistesse il prob.era già in epoca gruppo B,quindi nessuna limitazione sul numero di esemplari prodotti.erano suff 250 auto prodotte.ovviamente ,progettare un motore da zero per sole 250 auto,non era alla portata di nessuno o quasi,quindi si è attinto al bialbero fiat....così come peugeot ha sfruttato il motore della 205 gti
250 in totale o all'anno? Delle omologazioni delle gruppo B so meno di zero Oltretutto usare un basamento di un motore di serie, oltre ai risparmi, portava anche a risvolti benefici d'immagine.......lo sboroncello al bar poteva vantarsi del suo 4 cilindri "derivato da quello della T16"....mentre se la T16 aveva una 16 cilindri quadriturbo e la 205 un bicilindrico aspirato era un pò bruttarello da vendere
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Miki Biasion |
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Marzo 30, 2007, 18:59:39 pm |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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Che io sappia, le auto necessarie per l'omologazione erano 200 e non 250
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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vatanen |
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Marzo 31, 2007, 05:29:16 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Che io sappia, le auto necessarie per l'omologazione erano 200 e non 250
probabile,non ricordo con precisione...può darsi che fossero 200 per utilizzo stradale,ed altre eventuali 50 per le competitizioni.. avevano inoltre la possibilità di modificare pesantemente le fiches anche una volta omologata l'auto...per esempio la renault maxi turbo,nasceva come 1.4 di cilindrata,ma arrivò ad essere 1530 e rotti alla fine..
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vatanen |
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Aprile 04, 2007, 00:39:27 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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mmmm..... la Lancia si era trovata a dover usare le Fulvia (vettura di serie a tutti gli effetti, prodotta in numerossissimi esemplari) contro le Alpine A110, che invece erano atutti gli effetti delle auto da corsa (esemplari costruiti in numero suff per l'omologazione o pochissimo di più, quasi tutte le vndute destinate alle corse, rally e pista). E rispose con le stesse armi: un'auto progettata solo per le corse, la Stratos.
tra stratos e alpine ballano 10 anni di progetto e quasi 1000 cc...quando è arrivata la stratos l'alpine era ormai a fine vita..e ad ogni modo,alpine ai tempi era motorizzata renault,non faceva parte della casa madre....stratos ai tempi,aveva dietro tutta la lancia era un team ufficiale che più ufficiale non c'era... « Ultima modifica: Aprile 04, 2007, 00:43:01 am da vatanen »
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