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1277 Visitatori + 1 Utente = 1278
alura
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Marco87 |
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Luglio 09, 2007, 16:06:49 pm |
Utente standard, L4, 159 posts |
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ah ok se gli 800 sono in america i conti tornano. Non rimane che evitare di farsi inchiappettare
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wow bicilindrico!
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Luglio 09, 2007, 17:44:58 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Perchè partono da prezzi generalmente alti sui quali probabilmente c'è un discreto margine. Fa comunque senso vedere che vendono una Mazda6 3.0L da 230cv a 20.000€ quando da noi costa 25.000 il diesel. La stessa cosa probabilmente vale per Toyota.
Ecco, assodato che TUTTE le auto di TUTTE le marche costano una cifra non indifferente inferiore rispetto a quelle vendute in Europa (coi vari distinguo visto che c'è il cambio valuta di mezzo), per quale motivo avviene ciò? Esistono tasse diverse (leggi IVA)? No perchè questa cosa è veramente fuori di testa. Com è possibile?
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 09, 2007, 17:53:57 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Ecco, assodato che TUTTE le auto di TUTTE le marche costano una cifra non indifferente inferiore rispetto a quelle vendute in Europa (coi vari distinguo visto che c'è il cambio valuta di mezzo), per quale motivo avviene ciò? Esistono tasse diverse (leggi IVA)? No perchè questa cosa è veramente fuori di testa. Com è possibile? tasse, sistema di distribuzione, numero di livelli, mercati diversi, costi logistici, potere d'acquisto, tasso di cambio...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Luglio 09, 2007, 18:03:46 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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tasse, sistema di distribuzione, numero di livelli, mercati diversi, costi logistici, potere d'acquisto, tasso di cambio...
A parte le tasse (a quanto ammontano in USA?) il resto incide poco (anzi, per vetture non prodotte in USA, la logisitca incide negativamente) o cmq non è plausibile che venda in USA sottocosto. Anche per il cambio, vale per le vetture prodotte in loco, ma per quelle import il giochetto non funziona. Per esempio, l'A3 è prodotta anche in USA? Se la risposta è NO, come è possibile che da noi costi il 50% in più? Ok, ammesso che non abbiano VAT (impossiiblem seppur poca tutti i Paesi l'hanno), IVA al 20% e poi?
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 10, 2007, 11:06:36 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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uno degli elementi è la struttura di vendita.
Da quanto mi risulta, una concessionaria tipica americana ha in magazzino centinaia di auto.
Tanto per fare un esempio, ad Asti le due concessionarie Fiat tengono "a magazzino" una tre/quettro auto, l'altra una decina.
questo dovrebbe portare ad un aumento dei costi, visto che più capitale immobilizzato porta a maggiori oneri finanziari; strano.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Luglio 10, 2007, 11:10:06 am |
Staff, V12, 28736 posts |
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questo dovrebbe portare ad un aumento dei costi, visto che più capitale immobilizzato porta a maggiori oneri finanziari; strano.
Dipende da quanto ci metti mediamente a piazzarne una......se ti restano sulle croste per mesi oppure il parco si rinnova molto velocemente..
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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Danny |
Ribpts-Fvisvascvi |
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Luglio 10, 2007, 11:12:18 am |
Utente standard, V12, 5851 posts |
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questo dovrebbe portare ad un aumento dei costi, visto che più capitale immobilizzato porta a maggiori oneri finanziari; strano.
Se hanno più auto contemporaneamente probabilmente vuol dire che le vendono in poco tempo, magari a parità di addetti in concessionaria e quindi spalmano i costi fissi su un numero maggiore di auto.
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We’re flying high; Watching the world pass us by; Never want to come down; Never want to put my feet back down on the ground.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Luglio 10, 2007, 11:43:17 am |
Staff, V12, 23720 posts |
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Se hanno più auto contemporaneamente probabilmente vuol dire che le vendono in poco tempo, magari a parità di addetti in concessionaria e quindi spalmano i costi fissi su un numero maggiore di auto.
Beh, a parità di addetti mi sembra impossibile; inoltre la struttura per tenere a magazzino 100 auto non te la regalano, la devi comprare (o affittare), pagarci le tasse etc etc, oltre agli oneri finanziari derivanti appunto dall'immobilizzazione del capitale. Possiamo supporre che alla fine ci sia flusso positivo, che si riflette sul prezzo di vendita, ma si parla di punti percentuali che al massimo sfiorano le 2 cifre, non di certo il 50%; detto questo, quanto incide la rete di vendita sul prezzo finale in Europa? 10%?15%? Poniamo anche che per assurdo in America con l'organizzazione dei dealers che hanno, l'incidenza di quest'ultimi scende del 50%, ma i ndefinitiva avremo solo un 5/7% in meno sul prezzo di listino finale. Quì parliamo di differenze del 50%. Mettiamo che di questi un 10% è nella VAT (se no nerro negli USA è del 10%, ma magari mi sbalgio), un 7% nella rete di vendita (anche se per me è molto meno il vantaggio, anche perchè negli USA hanno un'associazione consumatori molto più agguerrita che da noi, quindi le garanzie pesano in maniera molto più massiccia; inoltre credo che per coprire la vastità degli USA c'è bisogno una rete diversa da quella Europea). Manca ancora molto.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Luglio 10, 2007, 12:34:18 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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il fattore di cui nessuno tiene conto è il tasso di cambio; quando 1$ valeva 1.10€ un auto che costava 20'000$ negli USA costava 27'000€ in Italia, e la differenza era nell'ordine del 20%, spiegabile con i motivi sopra esposti; oggi la stessa auto che laggiù costa 20'000$ continua a costare 27'000€, ma la differenza è che oggi 1$ vale meno di 0.75€, quindi 20'000$ equivalgono a meno di 15'000€, cioà quasi la metà. per chi produce negli USA non è cambiato nulla, in quanto anche i salari sono rimasti gli stessi, ma per chi produce in Europa vendere negli USA è un bagno di sangue.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Nickee |
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Luglio 10, 2007, 13:44:58 pm |
Visitatore, , posts |
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il fattore di cui nessuno tiene conto è il tasso di cambio; quando 1$ valeva 1.10€ un auto che costava 20'000$ negli USA costava 27'000€ in Italia, e la differenza era nell'ordine del 20%, spiegabile con i motivi sopra esposti; oggi la stessa auto che laggiù costa 20'000$ continua a costare 27'000€, ma la differenza è che oggi 1$ vale meno di 0.75€, quindi 20'000$ equivalgono a meno di 15'000€, cioà quasi la metà. per chi produce negli USA non è cambiato nulla, in quanto anche i salari sono rimasti gli stessi, ma per chi produce in Europa vendere negli USA è un bagno di sangue.
Si ma questo non può spiegare una differenza di circa il 30% tra prezzo EU e USA. Naturalmente i fattori sono molti, tra cui inevitabilmente i margini di guadagno del Costruttore stando anche a ciò che ricerca il Cliente.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Luglio 10, 2007, 13:52:03 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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il fattore di cui nessuno tiene conto è il tasso di cambio; quando 1$ valeva 1.10€ un auto che costava 20'000$ negli USA costava 27'000€ in Italia, e la differenza era nell'ordine del 20%, spiegabile con i motivi sopra esposti; oggi la stessa auto che laggiù costa 20'000$ continua a costare 27'000€, ma la differenza è che oggi 1$ vale meno di 0.75€, quindi 20'000$ equivalgono a meno di 15'000€, cioà quasi la metà. per chi produce negli USA non è cambiato nulla, in quanto anche i salari sono rimasti gli stessi, ma per chi produce in Europa vendere negli USA è un bagno di sangue.
Beh, è quello che ho supposto qualche post fa; però, possibile che chi produce in europa ed aveva immesso sul mercato USA i propri modelli almeno 3 anni fa, non abbia adeguato i prezzi? Vero, rischierebbero di finire fuori mercato, ma vendere in perdita non mi pare una gran furbata; lo puoi fare per alcuni anni, in attesa di un'inversione di tendenza del cambio valuta, ma dopo i 3 anni diventa dura sostenere una politica di questo tipo; a meno di non vendere cmq in guadagno, seppur minimo, ma cmq con un margine operativo netto positivo.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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kaos |
In principio era tenebra,girò la chiave e luce fu. |
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Luglio 10, 2007, 14:18:52 pm |
Staff, V12, 32956 posts |
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Beh, è quello che ho supposto qualche post fa; però, possibile che chi produce in europa ed aveva immesso sul mercato USA i propri modelli almeno 3 anni fa, non abbia adeguato i prezzi? Vero, rischierebbero di finire fuori mercato, ma vendere in perdita non mi pare una gran furbata; lo puoi fare per alcuni anni, in attesa di un'inversione di tendenza del cambio valuta, ma dopo i 3 anni diventa dura sostenere una politica di questo tipo; a meno di non vendere cmq in guadagno, seppur minimo, ma cmq con un margine operativo netto positivo.
dam a trà.......son belle balle alcune delle cifre che diffondo sui guadagni netti per ogni veicolo venduto. Proviamo solo a considerare quanti milioni di euro risparmiano oggi le case costruttrici con la loro tanto amata "Globalizzazione", il loro produrre un solo telaio sul quale poi verranno fatti 3/4/5 modelli, con la stessa meccanica di base per tutti, gli stessi motori, prodotti sui medesimi impianti che quindi possono lavorare a pieno regime..........così risparmiano veramente milioni e milioni di euro.Come anche l'elettronica di bordo che infarcisce tutte le auto ormai, sempre più standardizzata e da 2 soldi, fatta in quantità ciclopiche sempre negli stessi paesi a bassissimo costo. Eppure i prezzi delle auto crescono sempre ad ogni nuovo modello/restyling che esce. Infarciscono la macchina di tot nuove cazzate, di cui uno farebbe anche a meno, che per loro hanno comunque un costo basso ormai perchè prodotti con le modalità di cui sopra, quindi abbiamo una cosa del tipo (faccio un esempio empirico) la nuova classe C costa che sò, 1000 euro in più rispetto al modello precedente identico come cilindrata, però ha in più di serie questo o quell'altro gadget elettronico che prima non c'era e che al costruttore costa, industrialmente, 50 euro, nel frattempo i costi di produzione sono scesi perchè l'auto viene sfornata sulle stesse linee dove fanno altri 3 modelli, con le stesse motorizzazioni, quindi tutto è stato ottimizzato.Risultato? Uno compra la nuova classe C, la paga 1000 euro in più (faccio sempre l'esempio con numeri ipotetici) ma alla casa produrla è costata magari il 15% in meno rispetto a prima a torta finita, tutto guadagno. E anche il discorso progettazione non sta in piedi molte volte, si dice che progettare e realizzare in serie un'auto costa decine di milioni, ok, però va considerato il aftto che attualmente la gran parte dello sviluppo viene effettuato tutto in maniera computerizzata, coi potentissimi software di sviluppo 3D che si sono diffusi negli ultimi anni, quindi è possibile realizzare tutto nei minimi dettagli e testarlo addirittura in maniera virtuale, tutto risparmio anche quello, non bisogna più fare tutti i prototipi, le maquette, fare i test, rompere, rifare, ricostruire e ripetere il test, hai detto niente. Diciamo che sto semplificando di molto le strategie di mercato e ottimizzazione dei costi ovviamente, ma il succo del discorso spero di averlo chiarito.
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Ecco là vedo mio padre. Ecco là vedo mia madre le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco là vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine. Ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto nelle sale del Valhalla dove l'impavido può vivere per sempre.
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