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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Settembre 25, 2007, 14:42:52 pm |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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Esempio di sistema turbolento? Cioè, è un esempio per introdurre casi concreti, o è proprio un caso concreto a sua volta? C'è veramente una connessione fra due eventi così distanti fra loro?
esempio semplice: supponiamo di dover calcolare la traiettoria di una palla da biliardo che scorre senza attrito su un biliardo, appunto, ma può urtare con altre palle. Nel calcolare la traiettoria, trascuriamo l'attrazione gravitazionale di un elettrone che sta ai confini della galassia. Dopo quanto tempo la traiettoria calcolata e quella reale differiscono di una quantità apprezzabile, diciamo di qualche millimetro? La risposta sorprendente è che questo tempo è dell'ordine dei secondi. Questo è dovuto al fatto che le palle sono sferiche e quindi piccolissime differenze nell'angolo di impatto vengono amplificate enormemente, appunto in maniera non lineare. Si può dimostrare che qualsiasi sistema dotato di leggi dinamiche non lineari e di almeno un circuito di retroazione può dare origine ad un comportamento caotico. Per chi volesse saperne di più, consiglio il bellissimo ed accessibile libro di David Ruelle, Caso e caos, Bollati Boringhieri, Torino, 2003
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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jimb0 |
Harry, hol schon mal den Wagen! |
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Settembre 25, 2007, 14:47:11 pm |
Utente standard, V12, 9565 posts |
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Allora forse hai avuto il culo esagerato di beccare una biforcazione!!!!!!!!!!
?
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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Settembre 25, 2007, 14:54:01 pm |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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No, no, sono ancora sposati, che io sappia (grazie per la risposta sopra, interessante!) Adesso però ci dici cos'è una biforcazione Alors: supponiamo ci avere a che fare con un sistema dinamico. Questo sarà governato da un sistema di equazioni differenziali. La soluzione del sistema di equazioni differenziali permette di determinare l'evoluzione del sistema dinamico nel tempo. Ovviamnete tale soluzione dipenderà da certi parametri. Supponiamo di fare un grafico della soluzione in funzione di uno di questi parametri. Può succedere che ad un certo punto il grafico si biforchi. Ovvero da quel punto in poi non ho un'unica soluzione, ma ne ho due. Questo punto si chiama appunto punto di biforcazione. Al di la di tale punto esistono due soluzioni per il sitema di equazioni differnziali, e il sistema è diventato bistabile. Ovviamente ciscuna delle due branche può biforcarsi a sua volta, e così via, usque ad nauseam, ovvero fino al caos ...
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Settembre 25, 2007, 14:58:37 pm |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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Bello, ho capito. Mi sa che quel libro me lo prendo, deve piacere anche a mia moglie.
Sì, ma la prima le lampadine alogene, adesso le biforcazioni, alla prossima emetto regolare fattura ...
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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mariner |
Chi ha toccato il freno a mano? |
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Settembre 25, 2007, 16:30:29 pm |
Staff, V12, 23947 posts |
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Domandina per gli esperti di aerodinamica.
Domenica scorsa sono andato a un matrimonio (ok, frega'n cass, è solo una premessa), avevo il consueto fiocchetto bianco legato alla macchina, sull'antenna, con alcuni nastri che penzolavano. In tangenziale ho accelerato fino alla velocità "X" sentendo sempre il rumore dei nastri che sbattevano contro il lunotto. Appena alzavo il piede (senza frenare, era una decelerazione molto lenta) e la velocità si abbassava di qualche km/h, smettevo di sentire rumore, i nastri non sbattevano più. Però, alla stessa velocità durante l'accelerazione, il rumore si sentiva eccome!
Ho rifatto la prova un paio di volte, in tangenziale e su un altro stradone, quindi su strade distanti (e perpendicolari) fra loro, pertanto scarterei una qualche influenza del vento.
Inoltre la decelerazione era talmente lenta che dubito possa influire l'inerzia del leggerissimo nastro che "va in avanti", quello è comunque tirato indietro dall'aria, tanto in accelerazione quanto in decelerazione.
Secondo voi come si spiega?
variazione della turbolenza, portanza del nastro che si distendeva, vorticità...
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L'ortografia della lingua italiana è freeware, ciò significa che è possibile usarla gratuitamente. Tuttavia non è Opensource, quindi non è possibile modificarla o pubblicarne forme modficate.
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Loggato
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mariner |
Chi ha toccato il freno a mano? |
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Settembre 25, 2007, 16:33:05 pm |
Staff, V12, 23947 posts |
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Sia più chiaro prof! l'aria si muove in vortici, magari a quella velocità, il vortici si formano in un punto ch efa sbbatre il nastro..pochi m/s di differenza e si spostano...in generale, più veloce vai e più il nastro diovrebbe essere "tirato" dall'attrito con l'aria..
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Loggato
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