Ieri sera uscito dal lavoro mi sono immerso nella fantastica atmosfera dei rally, partenza del Rally 2 Valli da Piazza Brà (centro dove c'è l'Arena) a Verona. 206 WRC, IMPREZA WRC, COROLLA WRC, PUNTO S2000 di Scandola, 207 S2000, un sacco di S1600 più innumerevoli gruppo A e N , un goduria per i miei occhi e le mie orecchie e poi i Rally notturni hanno sempre il loro fascino  .
Un successo anche di pubblico, hanno annullato la seconda prova perchè c'era il percorso strapieno di gente...    

Che bello, mi piacerebbe assistere a un rally notturno, dev'essere molto emozionante

vero,ultimamente il rally sta riprendendo piede,si vede un numero sempre maggiore di auto coi maroni.....

purtroppo,è sempre meno accessibile ai liveli inferiori però..

L'ultimo Rally che ho visto in notturana è stato il Val Varaita (CN) esattamente un mese fa.
Purtroppo si è concluso tragicamente sulla 3° P.S. con l'uscita di strada della Focus WRC n° 14 di M. Sossella che in quel momento era in testa alla corsa ed ha investito, uccidendolo, un pensionato che si trovava in zona "Vietata al pubblico".
Neanche 24 ore dopo ci lasciava il mitico Colin.

Ecco un po di cronaca della corsa:
Imprevedibile fino all’ultimo metro. Non c’è stato un attimo di pace per le coronarie degli appassionati che hanno seguito la XXV^ edizione del Rally Internazionale Due Valli organizzato dall’Automobile Club Verona. La gara era iniziata sotto i migliori auspici vista la grande affluenza riservata dal pubblico alla corsa di casa. La Piazza Brà gremita di gente accoglieva come meglio non si poteva pretendere i 120 equipaggi al via tra le auto moderne e le 16 auto storiche che di lì a poco avrebbero animato un edizione tra le più combattute ed incerte nella storia del rally scaligero.
Ad aprire le danze della serata ci pensava un arrembante Emanuele Garosci che portava la sua Subaru Impreza Wrc-team Aimont davanti alla Grande Punto Abarth-Trico di Umberto Scandola (che lamentava problemi con il motore che faticava ad andare in temperatura) ed alla Peugeot 206 WRC di Emanuele Arbetti. La serata per quanto riguardava la classifica, terminava a quel punto in quanto la PS 2 veniva annullata per motivi di sicurezza data la grande affluenza di pubblico sul tracciato.
La giornata di sabato iniziava con la rimonta proprio di Arbetti il quale vincendo le prime due prove in programma si portava in testa alla corsa. Il piacere della prima posizione durava però poco in quanto sul quinto tratto cronometrato il pilota scaligero usciva troppo largo da una curva a destra fermando la sua Peugeot 206 Wrc-Grifone e di conseguenza la sua corsa sul guard rail.
Nel frattempo sulla PS 4 un altro protagonista di vertice come Daniele Fiocco doveva abbandonare la gara, anche lui per un uscita di strada che rallentava pure Gaiardoni e Piatto sopraggiunti poco dopo, fermatisi per vedere se non c’erano problemi per il collega, avuto l’ok ripartivano, ma dopo poche curve usciva anche Piatto.
Nel frattempo Garosci era rallentato prima da un testacoda in avvio di mattinata (stessa sorte per De Tisi) e da una foratura a pochi chilometri dalla fine del quarto tratto cronometrato. Questo non impediva però al pilota torinese di portarsi in seconda piazza assoluta dietro ad Umberto Scandola che prendeva il comando della gara dalla PS 5. A quel punto iniziava una serrattissima lotta per aggiudicarsi l’ambita prima piazza finale. Garosci si imponeva sulle prove speciali 7 e 8 sorpassando il rivale che lamentava alcuni problemi agli ammortizzatori che surriscaldandosi andavano facilmente a fondo corsa. Questo non impediva però al pilota di casa di rispondere al rivale vincendo in risposta la prova 8 riportandosi davanti al rivale per soli 6 decimi di secondo. Durante la prova successiva Scandola allungava ancora grazie anche ad un testacoda di Garosci (nello stesso punto della mattina) che pagava al rivale ben 15”7 di distacco.
Quando ormai i giochi sembravano fatti la penultima prova speciale in programma si rivelava fatale proprio a Scandola sotto forma di un’avaria al differenziale anteriore della sua Grande Punto Abarth-team Trico. Il veronese terminava la prova ancora in testa alla corsa, ma si vedeva chiaramente costretto a tentare di concludere il Due Valli senza possibilità di difendere la sua leadership e con l’imperativo a questo punto solo di arrivare in fondo. L’ultimo tratto cronometrato vedeva così Garosci avviarsi verso la vittoria del XXV Rally Due Valli. Il pilota di Torino, navigato dal veronese Andrea Tumaini, portava così la sua Subaru Impreza WRC al successo davanti allo “specialista” della gara veronese Giorgio De Tisi che navigato come sempre da Rudy Pollet chiudeva in seconda piazza assoluta con la sua Peugeot 206 Wrc-Gma dopo essersi aggiudicato l’edizione del 2005 e la Ronde dello scorso anno, risultato da rimarcare dato che il trentino era quasi un anno che non saliva su di un auto da corsa.
Dopo le peripezie finali il terzo posto strappato con i denti andava ad uno sconsolato Umberto Scandola (navigato da Massimo Leso) non certo soddisfatto del risultato dopo aver dimostrato di poter lottare con le più potenti WRC con la sua Grande Punto Abarth chiaramente in debito di potenza soprattutto nei tratti in salita della gara.
Quarto l’altro scaligero Pietro Zumerle mai in lotta per la vittoria per via di vari problemi di assetto alla sua 206 Wrc-team Racing Lions. Settimi assoluti e primi di classe Super 1600 Marino Gaiardoni e Andrea Marzari su Renault Clio S1600-team Balbosca. Applaudito il rientro di Andrea Grobberio, il veronese si permetteva il lusso di chiudere in nona piazza assoluta con una vettura decisamente ben più datata rispetto a molte rivali che si è lasciato alle spalle. Primi di Gruppo N Giuseppe Bertolini e Mauro Marchiori su Mitsubishi Lancer Evo IX-team G.Car Sport..
Nelle vetture di scaduta omologazione la vittoria è andata a Stefano ed Antonio Cracco sulla sempreverde Renault 5 GT Turbo.
Com’era prevedibile grande spettacolo e suoni d’altri tempi anche tra le auto storiche. Anche in questo caso la corsa è finita sul filo di lana con l’equipaggio tedesco Stoschek-Hawranke su Porche 911 RSR, 980 kg. per 300 cvavalli) che aveva la meglio solo per due secondi sull’altra Porsche di Franco e Renato Ambrosi (Porche 911) attardati da una penalità per partenza anticipata. Terza piazza per Vittorio Policante Maurizio Grazioli su Opel Ascona Sr gr.2-Carenini della scuderia scaligera New Rally team.
Su 136 equipaggi al via, sono 79 quelli che hanno concluso regolarmente la competizione scaligera dedicata alle auto moderne e storiche.
Un' ultima notizia è che per la prima volta direzione gara. segreteria ecc. sono stati espitati presso una caserma.

Mi ricordo che negli anni '80 avevo la ortuna di assistere proprio da sotto casa al Rally Team 971 (rally di Chieri/Torino).
La postazione si trovava in fondo ad una vallata con un inversione su un ponte.
Le macchine giungevano dall'alto della collina di Sant'Antonio di Oldalengo Grande (AL) arrivavano a valle per un' inversione e risalivano sulla collina opposta in direzione di Verrua Savoia (TO).
Bene, quando eravamo all'inversione era un emozione vedere il cielo squarciato dai Carello Megalux ed il rimbombo dei motori nella vallata. Si scommetteva il caffè per chi riconosceva dal rumore il nome della macchina in arrivo (ero un mago e per alcuni giorni avevo il caffè pagato al bar del paese) le mitiche Porsche 911 rs e 3,3 Turbo preparate da ORLANDO REDOLFI alla guida i vari Fogagnolo, Vezza, Uzzeni, il compianto N.Busseni, oppure le Lancia 037 di Volta con alla guida i Cappellino, Tony Carello, Capone, Josy Barbero, Cunico per non dimenticare la P.S. del Rally della Lana '85 con la lotta tra Cerrato con la Delta S4 Totip e Zanussi con la Peugeot T16. Poi dall''87 arrivarono le Lancia Delta 4WD, le Ford CW, le BMW M3, Mercedes 190 2,3 16V ecc. molti piloti lasciarono altri fecero le loro prime apparizioni come Zucchetti, Borsa, e Longhi che vinse addirittura con la Renault 5 Alpine.
Poi un bel giorno il bel giocattolo si è rotto, i contadini e parte della popolazione hanno cominciato a raccogliere firme per non far passare più la corsa in quanto il pubblico era indisciplinato e gettava cartacce, lattine bottiglie ecc. nei campi ( si un po' di sporcizia c'era ma come da tutte le altre parti e con 3 giorni di lavoro il cantoniere ha sempre pulito perfettamente tutto)oppure le macchine già un mese prima della corsa giravano per provare durante la notte arrecando disturbo (ma come? c'era quasi tutto il paese ed anche dai paesi vicini a vederle, quanti copertoni abbiamo bruciato per scaldarci e quando questi inivano era la volta delle spedizioni nelle legnaie della zona).
Bei tempi......
 

anni favolosi quelli,per come erano le gare e lo spirito di tutti,per le tante auto in numero e varietà....io ahimè,ero piccino.

qualche venerdi scorso ero a san marino per lavvoro.

Rally storico.... mi sono trovato dietro una stratos e davanti una s4.........

< staff: rimosso su richiesta dell'utente >

Al rally di chieri ci sono stato sabato. Adesso è diventato sprint con annessa regolarità......

Solo che si è persa la varietà nel moderno, l'80% del parco auto erano 106
poche le cose degne di nota, un Deltone e questa:




Molto più interessante lo storico...con Alpine, 037, Stratos, Kadett GTE e Escort RS2000.......

a che bella la foto del delta 2WD

Cunico - Piea la fanno o nell'inverno o nel tartufo.....

 

Vedo che la conosci anche te!

Diciamo che conosco loro e di conseguenza la storia/evoluzione della vettura, due meccanici della madonna, nulla di che, va bene che corrono in oos, se no ogni domenica gliela smontano

E' colpa della moglie di uno dei due se usano ancora la ritmo......

Tra l'altro essendo gemelli, prima di scoprirlo credevo di avere esagerato con la bagnacauda

Bhè se li guardi bene sono diversi

Cmq, ora che fanno i meccanici itineranti sono richiestissimi...