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1238 Visitatori + 1 Utente = 1239
TonyH
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lothar |
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Novembre 21, 2007, 15:21:08 pm |
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Calcolando un rendimento di 0,4 per un ciclo termodinamico a vapore, che fornisca una potenza meccanica di 1000 MW, la potenza termica da fornire al ciclo è di 2500 MW. Conoscendo il potere calorifico del combustibile utilizzato H i, si può calcolare il consumo di combustibile in Kg/s. Nel caso del petrolio greggio è 59,66 kg/s ovvero 1.881.650 t / annoPer il carbone, 79,40 kg /s ovvero 2.502.700 t / annoPer l'Uranio è di 3,05x10 -5 kg/s ovvero 940 kg / annoPer il carbone, inoltre, calcolando di voler stoccare una riserva corrispondente a quasi un anno di consumo, con poco meno di 2.000.000 t ci vogliono più di 2.000.000 m 3 di spazio, ammassando questa quantità su uno strato di 10 metri, ci vogliono 20 ettari di terreno per contenerlo tutto... per il petrolio basta far attraccare qualche petroliera vicino alla spiaggia, ogni giorno... Per i costi... fate voi un calcolo veloce! P.S.: dati presi da internet su più siti, ma si tratta di semplici formule e numeri, non credo si possa cambiare a piacimento il potere calorifico di un minerale rispetto ad un altro... « Ultima modifica: Novembre 21, 2007, 15:26:03 pm da Lothar »
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 21, 2007, 15:31:29 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Calcolando un rendimento di 0,4 per un ciclo termodinamico a vapore, che fornisca una potenza meccanica di 1000 MW, la potenza termica da fornire al ciclo è di 2500 MW. Conoscendo il potere calorifico del combustibile utilizzato Hi, si può calcolare il consumo di combustibile in Kg/s. Nel caso del petrolio greggio è 59,66 kg/s ovvero 1.881.650 t / anno Per il carbone, 79,40 kg /s ovvero 2.502.700 t / anno Per l'Uranio è di 3,05x10-5 kg/s ovvero 940 kg / anno Per il carbone, inoltre, calcolando di voler stoccare una riserva corrispondente a quasi un anno di consumo, con poco meno di 2.000.000 t ci vogliono più di 2.000.000 m3 di spazio, ammassando questa quantità su uno strato di 10 metri, ci vogliono 20 ettari di terreno per contenerlo tutto... per il petrolio basta far attraccare qualche petroliera vicino alla spiaggia, ogni giorno... Per i costi... fate voi un calcolo veloce!
P.S.: dati presi da internet su più siti, ma si tratta di semplici formule e numeri, non credo si possa cambiare a piacimento il potere calorifico di un minerale rispetto ad un altro...
in base a questi calcoli emerge che il costo per l'uranio sono 207'000 US$, per il petrolio 1'206'000'000 US$ (100 US$/barile, 1 barile 156l), per il carbone 375'000'000 US$ (a 150 US$/MT, chiaramente il prezzo del carbone è molto influenzato dai costi di trasporto).
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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claudio53 |
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Novembre 21, 2007, 15:39:59 pm |
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in base a questi calcoli emerge che il costo per l'uranio sono 207'000 US$, per il petrolio 1'206'000'000 US$ (100 US$/barile, 1 barile 156l), per il carbone 375'000'000 US$ (a 150 US$/MT, chiaramente il prezzo del carbone è molto influenzato dai costi di trasporto).
... allora il 6-7% di Nickee come costo del combustibile di una centrale nucleare non quadra, secondo me, dovrebbe esserci la corsa a costruire centrali nucleari
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Loggato
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lothar |
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Novembre 21, 2007, 15:48:28 pm |
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... allora il 6-7% di Nickee come costo del combustibile di una centrale nucleare non quadra, secondo me, dovrebbe esserci la corsa a costruire centrali nucleari Si era detto che il costo maggiore per una centrale nucleare non è il combustibile! Credo anche io che forse il costo annuo di combustibile sia leggermente più alto di quello postato da Baranzo, ma non di molto, mettiamo che non sia 940 Kg/anno ma 1000 Kg/anno... Quello che costa di più, è sicuramente la costruzione stessa della centrale (se penso a quella di Latina per quante tonnellate di cemento sono state usate, dai muri schermanti alle travi di sostegno, tutto con materiali speciali... da noi anche fare un buco per un tassello da 6mm può diventare un'impresa!), l'installazione ed il mantenimento dei sistemi di controllo, la preparazione del personale, tutte le operazioni di contorno, lo stoccaggio del combustibile fresco e di quello esausto... i costi maggiori sono per questi motivi, non per il combustibile in sè... « Ultima modifica: Novembre 21, 2007, 15:51:10 pm da Lothar »
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 21, 2007, 15:51:18 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Si era detto che il costo maggiore per una centrale nucleare non è il combustibile! Credo anche io che forse il costo annuo di combustibile sia leggermente più alto di quello postato da Baranzo, ma non di molto...
se servono 940 kg/anno, 1 kg = 2.20462 lb e 1 lb costa 100 US$ (valore superiore a quello attuale di mercato) il risultato è quello, non si scappa.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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claudio53 |
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Novembre 21, 2007, 15:52:15 pm |
Visitatore, , posts |
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Si era detto che il costo maggiore per una centrale nucleare non è il combustibile! Credo anche io che forse il costo annuo di combustibile sia leggermente più alto di quello postato da Baranzo, ma non di molto... Quello che costa di più, è sicuramente la costruzione stessa della centrale (se penso a quella di Latina per quante tonnellate di cemento sono state usate, dai muri schermanti alle travi di sostegno, tutto con materiali speciali... da noi anche fare un buco per un tassello da 6mm può diventare un'impresa!), l'installazione ed il mantenimento dei sistemi di controllo, la preparazione del personale, tutte le operazioni di contorno, lo stoccaggio del combustibile fresco e di quello esausto... i costi maggiori sono per questi motivi, non per il combustibile in sè...
Appunto, i conti di baranzo mi tornano, c'è un rapporto vicino a 6000 per i costi di petroli e uranio a parità di energia generata. Per cui il costo dell'uranio deve essere molto meno del 6-7 %.
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Loggato
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jimb0 |
Harry, hol schon mal den Wagen! |
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Novembre 21, 2007, 15:55:19 pm |
Utente standard, V12, 9565 posts |
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Quello che costa di più, è sicuramente la costruzione stessa della centrale (se penso a quella di Latina per quante tonnellate di cemento sono state usate, dai muri schermanti alle travi di sostegno, tutto con materiali speciali... da noi anche fare un buco per un tassello da 6mm può diventare un'impresa!), l'installazione ed il mantenimento dei sistemi di controllo, la preparazione del personale, tutte le operazioni di contorno, lo stoccaggio del combustibile fresco e di quello esausto... i costi maggiori sono per questi motivi, non per il combustibile in sè...
il combustibile e' di sicuro la spesa minore, ma se le centrali nucleari spuntassero come funghi, forse anche lui s'impennerebbe... cmq dicono (non sono io l'esperto) che i costi maggiori in realta' siano quelli di dismissione, quando ormai l'impianto non produce piu' un introito, ma solo una enorme spesa. ed e' qui che gli eventuali organi di controllo devono vigilare in maniera piu' attenta, dato che il privato tende sempre a tirare indietro il culo puntando al risparmio.
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lothar |
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Novembre 21, 2007, 15:59:43 pm |
Visitatore, , posts |
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se servono 940 kg/anno, 1 kg = 2.20462 lb e 1 lb costa 100 US$ (valore superiore a quello attuale di mercato) il risultato è quello, non si scappa.
Infatto ho corretto, intendevo come consumi anno di uranio... ma siamo lì! Si evince che il costo del combustibile/anno è molto basso, per l'Uranio, come già accennato in precedenza. Quello che costa è tutto il resto. Dopo questi calcoli, sono ancora più favorevole alle centrali nucleari, oltre all'energia, portebbero tecnologia e occupazione, diretta e indotta. Inoltre, sedersi al tavolo dei potenti con l'energia nucleare è diverso che senza. Inoltre, i soldi risparmiati potrebbero essere investiti in VERA RICERCA PER ENERGIE ALTERNATIVE, sperando che nessuno allunghi la mano a prendere percentuali. Ma questo l'ho già detto almeno un centinaio di post fa...
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Novembre 21, 2007, 16:03:29 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Non deve comunque essere tralasciato il fatto che gli studi delle nuove tecnologie applicate ai reattori a fissione nucleare, prevodono non solo la produzione di energia elettrica ma, come secondo prodotto, l'idrogeno.
Inoltre anche i reattori autoalimentanti a plutonio potrebbero, in futuro, ritornare in auge.
Inoltre sarà possibile utilizzare come combustibile anche il Torio.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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lothar |
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Novembre 21, 2007, 16:08:25 pm |
Visitatore, , posts |
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il combustibile e' di sicuro la spesa minore, ma se le centrali nucleari spuntassero come funghi, forse anche lui s'impennerebbe... cmq dicono (non sono io l'esperto) che i costi maggiori in realta' siano quelli di dismissione, quando ormai l'impianto non produce piu' un introito, ma solo una enorme spesa. ed e' qui che gli eventuali organi di controllo devono vigilare in maniera piu' attenta, dato che il privato tende sempre a tirare indietro il culo puntando al risparmio.
In Giappone, dove sono costretti a costruire le nuove centrali sulle vecchie, i costi di dismissione sono molto bassi, perchè le loro centrali sono costruite per essere dismesse. Se il confronto lo facciamo con le nostre che ripeto, sono degli anni 50, è ovvio che i costi sono maggiori, anche perchè alla Sogin stiamo anche studiando come fare, non stiamo solo facendo. Una volta capito anche meglio quello che dobbiamo fare, e facendo tesoro dell'esperienza sul campo, sarà anche più facile costruire delle centrali da dismettere. Guardate che in tutti i campi stanno facendo la stessa cosa, anche in campo automobilistico. Quanto si riciclava di un'auto di 20 anni fà? E quanto adesso? Quanto costava 20 anni fà e quanto oggi, anche in termini di inquinamento? La tecnologia va avanti, bisogna utilizzarla al meglio, non facendo finta che non esista. « Ultima modifica: Novembre 21, 2007, 16:13:19 pm da Lothar »
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Loggato
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jimb0 |
Harry, hol schon mal den Wagen! |
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Novembre 21, 2007, 16:10:03 pm |
Utente standard, V12, 9565 posts |
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Inoltre, i soldi risparmiati potrebbero essere investiti in VERA RICERCA PER ENERGIE ALTERNATIVE, sperando che nessuno allunghi la mano a prendere percentuali.
ahahahahah!!! super rotflllll!!!! stai parlando dell'italia, non dell'isola di utopia!
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lothar |
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Novembre 21, 2007, 16:12:01 pm |
Visitatore, , posts |
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Non deve comunque essere tralasciato il fatto che gli studi delle nuove tecnologie applicate ai reattori a fissione nucleare, prevodono non solo la produzione di energia elettrica ma, come secondo prodotto, l'idrogeno.
Inoltre anche i reattori autoalimentanti a plutonio potrebbero, in futuro, ritornare in auge.
Inoltre sarà possibile utilizzare come combustibile anche il Torio.
Sfruttare al meglio la tecnologia, appunto, è sicuramente positivo. Il torio, però, non esiste in natura, è un prodotto della fissione nucleare. Certo, sfruttare tutta la catena sarà sicuramente vantaggioso... magari un giorno si riuscirà a sfruttare l'energia dei transuranici, che ci garantirebbe la corrente per almeno 10.000 anni...
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 21, 2007, 16:15:17 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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in ogni caso quando si parla di dismissione non si può dimenticare che il petrolio per essere trasportato ha bisogno di vettori, che anch'essi hanno una vita utile: una petroliera ha una vita utile di 30 anni, oltre diventa una bomba a orlogeria, ora come ora vengono mandate su spiagge di paesi poveri dove vengono smantellate a mano, creando in quelle zone un inquinamento da metalli pesanti che si riversano in mare per poi essere assorbiti dai pesci che mangiamo noi. chissà perché nessuno pensa a questi problemi, no, solo il nucleare inquina...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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