Curiosità da omniauto:

Il contesto del periodo sicuramente poteva far pensare ad un partner giapponese, d’altronde era già noto e conclamato che i nipponici costruivano buone auto, ma per motivi strategici (ma anche per una banale questione di immagine), gli svedesi preferirono cercare aiuto in Europa. Interlocutore “titolare” per Saab, in quella prima metà degli anni Settanta, era la Fiat. Tra Trolatthan e Torino c’era uno stabile rapporto di partnership industriale finalizzato, da un lato ad acquisire le conoscenze per perfezionare le tecniche di protezione dei lamierati dalla corrosione, dall’altro ad avere supporto ed assistenza tecnica per un eventuale ampliamento della gamma. E proprio in quegli anni le due case automobilistiche misero a punto il progetto congiunto da cui nacquero autentiche pietre miliari come la 9000, la Thema e la Croma. Ma, se la 9000 era prevista per la metà degli anni 80, la piccola di casa urgeva presentarla subito: nacque quindi nel 1975 il progetto che in Saab chiamarono “600”.

La vettura sarebbe stata concepita interamente in quel di Torino, con caratteristiche estetiche e tecniche tali da poterla facilmente integrare nella gamma della casa svedese, che abbinava prestazioni di rango (la Saab fu la prima ad applicare su un’auto di serie il turbocompressore) ad un estetica originale ed elegante. A Torino, quindi, con l’aiuto di uno studio di design esterno, realizzarono una vettura media, lunga meno di quattro metri, ma dotata di caratteristiche tali da poterne facilmente fare una Saab.
Nel 1980 la Saab 600 era pronta ad affrontare il mercato svedese, forte di un’estetica personale e di soluzioni tecniche moderne ed efficaci. Purtroppo la vettura, realizzata a Torino ed identica ad un analogo modello italiano non potè usufruire a pieno delle nuove soluzioni in tema di difesa dalla corrosione. In pratica, le Saab 600 non erano minimamente adatte al clima e all’aggressività delle strade svedesi, “salatissime” per via del clima rigido. Già nei primi mesi di commercializzazione la 600 parve “strutturalmente inadatta” al mercato svedese: resistette fino al 1982 per poi essere ritirata dal mercato.

Nuova Delta:
secondo me l'auto meno fotogenica della storia...dal vivo è decisamente meglio che in foto, esternamente, molto più bassa e filante di quanto sembri. Dentro,poi, è spaziosissima, specie nella parte posteriore, con tanto spazio per le gambe e per la testa.
Peccato, come già detto da tanti, per la plancia, identica a quella di Bravo se non per i materiali (più belli nella parte superiore e più poveri, per la mancanza della modanatura simil carbonio, nella parte frontale), e le uniche parti diverse, cioè il navigatore e la zona del climatizzatore, sembrano messe lì all'ultimo momento. Speriamo riescano a fare qualcosa prima di metterla in produzione, anche se secondo me a parte qualche finitura, non cambierà molto. 

Magari, da segmento C quale è, il suo targhet non sono i 40enni ma i 30enni, quindi quelli che, come Madbob, associano Delta=Deltone=sportiva.
Detto questo, a mio parere, dal pensionamento di Deltona e Thema la Lancia è stata proposta come marchio "elegante" del gruppo.

Dal pensionamento di Delta e Thema è proposta come "elegante"? Ma lo è sempre stata, Lancia, elegante ...

PS: "targHet"?

volevo scrivere "da nonno col cappello" ma non mi sembrava...elegante. 

PS: capita...

no Christian, scusa su questo penso ci sia da discutere..le Lancia non hanno mai avuto la connotazione sportiva delle Alfa, questo è vero, ma prestazionalmente si sono sempre differenziate parecchio dagli analoghi modelli FIAT. La Delta del 1979 aveva il 1.3 da 78 cv ed il 1.5 da 82 cv, per l'epoca le prestazioni non erano niente male..ben superiori a quelle della Ritmo con 65 cv, poi portati a 75 sulle versioni super, abissalmente lontane da quelle della Golf con il 1272 cc da 55 cv...

La stessa cosa per la Beta che montava i bialbero 1600-1800 cc...e per le varie "piccole" come la Y10.

La stessa Delta II serie (che ho avuto) potenzialmente non era male...90 cv...fino a 186 con il 2.0 turbo con viscodrive, solo che al solito, fu lasciata morire..

Non parliamo poi (1984) della Thema...la 2.0 turbo i.e. fu giudicata da 4R "forse troppo potente" perchè faceva i 220 kmh e 7.8 sullo 0-100...la 2.0 i.e. "normale" con i sui 197 kmh e 10.0 sec sullo 0-100 era a livello di BMW e MB.

Qui secondo me han fatto una ciofeca...un obbrobrio che non è ne carne ne pesce..
non dico che dovessero fare una "bomba" però un minimo di piacere di guida potevano anche mettercelo..

Questa peculiarità non l'avevo mai sentita prima.
Forse per l'aumento esponenziale dell'infedeltà coniugale?

beh se parliamo solo di prestazioni qui avremo un 1.8 benzina da 200CV e un 1.9 diesel da 190... decisamente ai vertici del segmento...non mi sembra tutta sta ciofeca! riguardo al piacere di guida...il telaio della Bravo è stato giudicato di ottimo livello da tutte le riviste e solo i motori attualmente disponibili hanno una limitata potenza...ma ti garantisco che a parte forse lo sterzo troppo leggero per il resto è veramente piacevole da guidare...

siediti dietro sulla serie 1 o la Scirocco e forse capisci...

Ma io mi domando, ma tutto questo spazio dietro è poi così utile? Insomma, su un auto da famiglia, dietro di vanno i bimbi, che non sono di certo in formato "Homer"; però mi pare che i posteriori siano scorrevoli, giusto? Quindi la volumetria del bagagliaio è variabile? Quando si abbattono i sedili rimane lo scalino o peggio ancora in stile Musa?

Giusto, d'accordo ... sono stato un po' troppo condensato, l'aspetto prestazionale è più corretto, anche se io mi riferivo solo alla Delta ... le altre che hai citato sono assolutamente diverse, come temperamento ... e non parliamo troppo di Thema, la più bella e migliore delle 4, per me ... almeno

Ancora un poco e ci sta pure la Z4 e la TT a confronto...

Posti dietro sulla Z4 

...c'e' il bagagliaio, no??

Na battuta...