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Homer
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 06, 2008, 23:02:34 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Ecco una piccola biografia dei piloti che hanno fatto e stanno facendo la storia dei rally, prima di cominciare ecco un piccolo indice di quanto pubblicato sino ad ora: MARKKU ALEN PAOLO ANDREUCCI CHRISTOPHER (CHRIS) ATKINSON DIDIER AURIOL MIKI (MASSIMO) BIASION STIG BLOMQVIST RICHARD BURNS DARIO CERRATO GIANFRANCO CUNICO FRANCOIS DUVAL MARCUS GRONHOLM MIKKO HIRVONEN JUHA KANKKUNEN JARI-MATTI LATVALA PIERO LIATTI SEBASTIEN LOEB MARKKO MARTIN TOMMY MAKINEN COLIN STEELE MCRAE MICHELÈ MOUTON SANDRO MUNARI THIERRY NEUVILLE SEBASTIEN OGIER MADS OSTBERG GILLES PANIZZI WALTER ROHRL CARLOS SAINZ TIMO SALONEN KENJIRO SHINOZUKA JAN PETER SOLBERG DANIEL SORDO JEAN LUC THERIER BRUNO THIRY HENRI TOIVONEN GUSTAVO TRELLES ARI VATANEN BJORN WALDEGARD DA rallymania.altervista.org/alen.htm MARKKU ALEN (maximum attak) Nato a Helsinki (Finlandia) il 15/02/1951 Markku Alen è uno dei rallysti più vincenti di tutti i tempi. Ha conquistato 19 rally del Campionato Mondiale, comprese 6 vittorie nel 1000 Laghi finlandese, il suo rally di casa. Considerando anche il Sanremo 1986, che venne annullato, le sue vittorie sarebbero 20. Nonostante tutte questo impressionante palmarés, Alen non vinse mai il titolo mondiale. Vinse nel 1978 la Coppa FIA per Piloti, che era il trofeo più importante per i piloti prima che venisse loro riservato un Campionato Mondiale dal 1979. Markku è uno dei tanti ragazzi finlandesi cresciuti ammirando le gesta eroiche dei primi "flying-finn" (i "finlandesi volanti": Timo Makinen, Rauno Aaltonen, Simo Lampinen, Pauli Toivonen e altri) quando, a 18 anni appena compiuti, partecipa al suo primo rally, a bordo di una Renault 8 Gordini. Nel 1973 viene istituito il Campionato Mondiale Rally Costruttori e Alen fa il suo ingresso nel giro iridato al 1000 Laghi al volante di una Volvo 142, con la quale arriva secondo dietro alla Escort di Timo Makinen; questo ottimo risultato gli vale una Escort RS 1600 per il RAC dello stesso anno, dove giunge terzo. Un debutto del genere non passa inosservato e la Fiat, che vuole arrivare al titolo mondiale, ingaggia Alen per la stagione '74 e le seguenti. Con la sua prima auto ufficiale, una 124 Abarth, ottiene quindi tre podi: un buon risultato che però non basta ad impedire la vittoria dell'iride da parte dei rivali della Lancia; nel 1975 Alen firma il suo primo successo mondiale (e ultimo successo della ormai obsoleta 124 Abarth) al rally del Portogallo. Nel 1976 raccoglie un piazzamento al Montecarlo per poi dedicarsi allo sviluppo della nuova 131 Abarth: passa un mese e al Mille Laghi Markku porta al primo successo la nuova vettura torinese. Il 1977 è una stagione storica: Alen si ripete in Portogallo e la Fiat ottiene altre quattro vittorie, portando a casa il mondiale costruttori tanto atteso. L'anno seguente la Fiat concede il bis e Markku vince in Portogallo e in Finlandia, ottiene due secondi e un terzo posto. Nel finale di stagione sale sulla Stratos "Pirelli" (mantenendo però la tuta Fiat-Alitalia) con la quale vince il Sanremo e la Coppa Piloti FIA; con la Stratos colleziona anche un ritiro al RAC. Nel 1979 riprende il volante della 131 Abarth, con la quale vince in Finlandia (per la terza volta) e ottiene vari piazzamenti: a fine anno si classificherà terzo nel Campionato Piloti appena nato. Arriviamo al 1980 e Alen è ancora in Fiat: per la Casa torinese è un'altra stagione vittoriosa; non si può dire lo stesso per Markku che soffre la presenza di un ingombrante compagno di squadra quale è Walter Röhrl. Röhrl vince infatti il mondiale, mentre Alen si deve accontentare della quarta vittoria al Mille Laghi e di un paio di podi. Il 1981 è un anno particolare: è l'ultima stagione della Fiat e Alen conquista in Portogallo l'ultimo successo della mitica 131 Abarth. Col 1982 Markku passa alla Lancia e ha il compito di svezzare la Rally-037: è un anno poco esaltante e la vettura sembra impotente nei confronti della concorrenza. Nel 1983 però alla Lancia si riforma l'accoppiata Alen-Röhrl che, con una serie di risultati straordinari, conquista il titolo costruttori; in particolare Alen vince al Sanremo e in Corsica e va sempre a punti negli altri rally. 1984: Röhrl lascia la Lancia e Alen viene affiancato da Bettega, Biasion e Henri Toivonen; Markku si ripete al Tour de Corse, ottiene quattro podi e vari piazzamenti: tutto ciò gli varrà il terzo posto finale nel mondiale. Il 1985 è un anno di transizione in attesa della nuova Delta S4: la Rally-037 non è più all'altezza e i risultati di Alen sono magri. Al RAC debutta la S4 e Markku conquista il secondo posto dietro al suo compagno e connazionale Toivonen. L'anno seguente inizia male per Alen: molti ritiri e pochi podi; inoltre c'è la tragedia di Toivonen al Tour de Corse che dà un terribile colpo alla Lancia. Nonostante ciò, il finale di stagione di Markku diventa trionfale: sempre sul podio nelle ultime sei gare, vince al Sanremo grazie alla squalifica delle Peugeot. Vince anche l'Olympus Rally e per una decina di giorni Alen è campione del mondo, fino a quando la Federazione accoglie il ricorso della Peugeot e annulla il Rally di Sanremo a campionato già finito! Di conseguenza i titoli iridati vanno alla Casa francese e al suo pilota di punta Juha Kankkunen. Alen ha perso quel mondiale dopo una stagione lunga e difficile per un distacco davvero minimo e una decisione discutibile: una vera beffa! Nonostante ciò, Alen afferma che non è cambiato nulla nella sua vita: "...il mondiale è come una coppa in più o in meno...la vittoria più importante è avere sempre avuto feeling col mondiale". Anno 1987: inizia l'era delle Gruppo A e Markku è ancora in Lancia: con la Delta 4WD segna una tripletta (Portogallo, Acropoli, Finlandia), ma nel mondiale è solo terzo dietro ai suoi compagni Kankkunen e Biasion. Nel 1988 coglie la sesta e ultima vittoria nel suo rally di casa, vince anche in Svezia, al RAC e va a punti varie volte, ottenendo il secondo posto finale dietro a Biasion. Il 1989 porta Didier Auriol in Lancia e Alen partecipa a soli tre rally, ottenendo due podi. A fine stagione inizia a pensare seriamente al ritiro, ma David Richards lo chiama alla Subaru Prodrive per sviluppare la Legacy. Markku accetta e per due stagioni (1990 e 1991) corre con la vettura anglo-giapponese: il primo anno sono quasi tutti ritiri, mentre il secondo è un po' meno avaro di risultati, ma sempre di secondo piano. Inoltre alla Subaru arrivano Ari Vatanen e Colin McRae, così Alen cambia aria e nel 1992 va alla Toyota ad affiancare Sainz. Il feeling con la Celica però non è eccezionale e Markku ottiene solo una serie di piazzamenti e il quinto posto nel mondiale. Durante il 1993 partecipa saltuariamente a qualche rally con diverse vetture, poi decide di abbandonare il mondiale. Fino al 1996 continua a disputare rally europei (tra cui il campionato belga) con auto private, nel 1995 partecipa anche a qualche gara del DTM-ITC con l'Alfa Romeo 155 V6 Ti. Per quattro anni si cimenta nel Trofeo Andros, il campionato francese di corse su ghiaccio, dove guida per il team Opel ottenendo buoni risultati e un ruolo da protagonista. Dopo essere stato testimonial per l'Alfa Romeo, diventa commentatore di rally per la televisione finlandese (suo attuale impiego); nel frattempo continua a seguire da spettatore il mondiale e partecipa a raduni storici dove spesso dà spettacolo a bordo di vecchie auto da rally. Poi nel 2001, a 50 anni compiuti, decide il grande ritorno, per una gara sola: il suo rally di Finlandia. Ottiene una Ford Focus WRC del '99 e disputa un ottima gara, ma nella penultima PS il cambio rimane bloccato in sesta. Markku sembra meditare il ritiro, ma vuole concludere degnamente la sua carriera iridata e continua fino al traguardo ottenendo la sedicesima posizione assoluta. Poche settimane dopo lo ritroviamo fra gli iscritti al Costa Smeralda, rally valido per il Campionato Italiano e per il Trofeo Terra: questa volta è alla guida di una Impreza WRC del Team Aimont, in squadra con Cunico e Navarra. E' una gara entusiasmante in cui si confrontano i più forti piloti italiani: Alen è sempre veloce e spettacolare, ma è spesso costretto a fare da "apripista" sui difficili sterrati sardi; questo lo porta ad accumulare non pochi secondi di ritardo, ma alla fine ottiene comunque un buon quarto posto dietro ai suoi due compagni di team, mancando di un soffio il podio. Nel settembre 2002 Alen concede il bis: si ripresenta al Costa Smeralda con una Subaru Impreza WRX STi, una gruppo N preparata direttamente dalla Prodrive, e questa volta ottiene un risultato degno di un grande campione come lui: conquista il quarto posto assoluto dietro tre WRC ed ottiene la vittoria fra le vetture Produzione, dopo un duello da antologia col rivale Silvio Pianezzola, su Lancer Evo 7. Chi ha potuto assistere alla gara dice di avere rivisto lo stesso Alen che vinceva nel mondiale con le Lancia e le Fiat. E ora? Per il momento c'è il suo incarico alla TV finlandese, inoltre lo si può trovare spesso a seguire dal vivo i rally del mondiale. Volante appeso al chiodo quindi? Non è detto, d'altronde Markku è sempre in vena di sorprese.... A differenza di tanti altri suoi colleghi, Alen si è ritirato dal mondiale quando praticamente non ha più avuto un volante ufficiale. Markku, nel suo caratteristico italiano, spiega perché: "Allora ricorda fermato perché qualche problema e no tante squadre. Bene bene, meglio tu fare il 110% in una grande squadra, no niente 99%. Allora è arrivato molto difficile perché tutti portavano soldi, mentre io vuole soldi, capito? Quando parlavi e dicevi io voglio sedile, ti diceva ok costa così, adesso non ricorda quanti dollari, mentre io vuole dollari...". Alen continua a seguire il mondiale rally e spiega cosa è cambiato dai suoi tempi: "...per me bellissimo ma forse per me manca più rumore. Oggi macchina arriva e no rumore, e forse manca un poco di cavalli... per me rumore molto importante, non corse senza rumore, ed oggi solo macchina di kit senti rumore. Mitsubishi ed altre macchine arriva come gruppo N, anzi molte di queste più rumorose di WRC. Forse anche questo perché tutte macchine uguale cavalli, ma questo buono perché pilota che arriva, tira, tira e fare bene". Sul tema sicurezza dice: "Una cosa molto importante è niente buio, perché di giorno tutti guida veloce e vede bene, e per sicurezza questo molto importante. Mai successo come oggi che tutti arriva in 5-10 secondi, questo perché tu vede bene sempre, mentre noi fatto partire rally in buio, finisce mezzanotte per ripartire mattina e così via, e tre quattro prove sempre con notte. Adesso che guida ancora più veloce idea molto buona per sicurezza". I rally che ricorda con maggiore piacere sono il Portogallo 1975 (prima vittoria nel mondiale), il Mille Laghi 1976 (prima vittoria della 131 Abarth), l'Olympus 1986 ("...grande guerra Lancia contro Peugeot..."); inoltre "...come difficile dimenticare Corsica dove vinto due volte, questo prima di brutte storie di Bettega e Toivonen". Markku dà anche qualche consiglio ai giovani rallysti: "...l'importante è non fare il 99%, ma il 110%. Meglio in testa a rally e poi fai incidente o capottare: se tu fare 99% solo decimo o undicesimo, tu mai vince e nessuno conosce per te. Prime gare al RAC o al 1000 Laghi io sempre primo, dopo cappottato oppure incidente. Se tu fare maximum attack tu vince oppure fare incidente e questo per me è piede giusto per un giovane in prime gare. Oggi difficile perché macchina costa molto e molti dicono piano, piano, ma se accetti questo meglio restare national rally e no gare internazionale. Tu tira, o resta a casa". Da queste poche frasi si capisce chiaramente il carattere di Alen: una persona sincera, ma sempre simpatica e gentile. Un pilota grintoso dallo stile aggressivo, amante delle spettacolarità ma con un occhio sempre rivolto alla sicurezza. Coi suoi tecnici ha sempre avuto rapporti di grande amicizia e collaborazione, d'altronde è uno dei piloti più amati di tutti i tempi: tifosi, meccanici, piloti sono tutti concordi a riconoscergli un ruolo di primo piano nella storia del rally, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. E lui ricambia, dedicandosi spesso a manifestazioni ed esibizioni davanti ai suoi sostenitori e dichiarando di avere una grande nostalgia dell'Italia e del team Lancia. « Ultima modifica: Dicembre 24, 2013, 12:04:32 pm da SUBARUAIMONT »
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Alen.jpg (52.94 KB - scaricato 314 volte.)
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 06, 2008, 23:05:38 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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da http://rallymania.altervista.org/rohrl.htm WALTER ROHRLNato a Regensburg (Germania) il 07/03/1947 Walter Röhrl è certamente uno dei più grandi rallysti di sempre; tra le sue grandi imprese ricordiamo le quattro vittorie al Rally di Montecarlo: un vero record! Solo altri due grandi piloti hanno ottenuto altrettanti successi nel "rally dei rally": il mitico Sandro Munari e Tommi Mäkinen (che nel 2002 ha segnato la quarta vittoria consecutiva). Walter può però vantarsi di averlo vinto con quattro auto diverse. Partecipa al suo primo rally (il Bavarian) nel 1967 con una Fiat 850 Coupé e prima di entrare nel giro mondiale nel 1973, corre pure in pista con la Ford Capri. La sua carriera è fulminante: nel 1974 diventa campione europeo con l'Opel Ascona e l'anno successivo vince la sua prima gara nel mondiale. Si tratta dell'Acropolis, dove oltre a battere lo squadrone Lancia vince con un distacco incredibile: il secondo arrivato è a 25 minuti, il terzo addirittura a oltre 2 ore!!! Nel 1978 la svolta: Röhrl passa alla Fiat e con la 131 Abarth vince due gare; nel 1980 ne vince quattro e diventa campione del mondo, coronando il suo sogno: vincere il Rally di Montecarlo, che per lui era molto più importante del titolo mondiale. A fine stagione firma un contratto con la Mercedes per un programma a lungo termine riguardante una vettura rivoluzionaria a quattro ruote motrici, ma il programma salta e Walter nel 1981 rimane spiazzato, accontentandosi di fare qualche rally del campionato tedesco con una Porsche privata. Nel 1982 passa all'Opel e con l'Ascona vince per la seconda volta il Montecarlo e il titolo mondiale. Il 1983 doveva essere un anno di pausa: Röhrl si accorda con Fiorio per disputare sei gare con la Lancia Rally-037 e segna un record: è il primo rallysta a sfondare col proprio ingaggio il muro del miliardo di lire! Il suo scopo principale sarebbe stato aiutare il team e Alen a vincere i rispettivi titoli; per fare ciò avrebbe accettato tutti gli ordini di scuderia, tranne che nel "suo" rally, il Montecarlo. Su sei rally ne vince tre (tra cui il Montecarlo), fa due secondi posti e un terzo; a metà stagione è in testa al mondiale e la Lancia gli propone di fare qualche gara in più per vincere il titolo piloti, ma lui rifiuta: non è interessato. Al termine del campionato giunge secondo dietro Hannu Mikkola (Audi). Ancora oggi Walter ricorda il 1983 come la migliore stagione della sua carriera e non è affatto pentito di avere rinunciato al mondiale. Nonostante ciò in quell'anno ha sempre dato il massimo per la squadra, portandola alla conquista del titolo costruttori. Nel 1984 passa all'Audi perchè vuole confrontarsi con Stig Blomqvist sulla stessa auto; anche lì il contratto prevede la solita clausola: Röhrl è a disposizione della squadra, tranne che al Montecarlo dove "...non avrei ascoltato nessuno!". E vince per la quarta volta il rally del principato, nonostante un tentativo di boicottaggio da parte della stessa Audi: il d.s. Roland Gumpert aveva fatto montare gomme sbagliate sull'auto di Walter per favorire Mikkola e Blomqvist! Disputa in totale sei rally, collezionando ben quattro ritiri, soprattutto per problemi tecnici. Nel 1985 è ancora all'Audi: disputa un programma più ampio (otto gare), ma vince solo un rally, il Sanremo, che è anche la sua ultima vittoria nel mondiale. Chiude la sua carriera mondiale nel 1987, sempre con l'Audi, all'Acropolis con un ritiro. Walter era famoso per il suo stile di guida molto pulito che gli permetteva di mantenere integre le vetture anche in rally massacranti come il Safari o l'Acropolis. Uno stile di guida non innato ma acquisito col tempo: infatti agli inizi era ben nota la sua guida spettacolare, ma nel 1978, col passaggio alla Fiat, la nuova 131 Abarth lo costrinse a modificare radicalmente il suo stile per ottenere il massimo dalla vettura. Cambiamento perfezionatosi poi con l'esperienza in pista dovuta al programma con la Lancia nel mondiale endurance. E' infatti doveroso ricordare che tra il 1979 e il 1980, Röhrl era sì impegnato con la Fiat nel mondiale rally, ma gareggiava anche su pista con la Lancia Beta Montecarlo Turbo Gruppo 5 ottenendo ottimi risultati, culminati con la conquista del mondiale endurance per costruttori. Di Röhrl si ricorda molto bene anche la sua incredibile capacità di guidare nella nebbia, sia su pista che nei rally: per esempio al rally del Portogallo del 1981 in una PS di 45km diede 5 minuti di distacco al secondo (Markku Alen). Tutto ciò contribuiva a renderlo estremamente veloce su qualsiasi tipo di fondo: asfalto, terra, ghiaia e neve; le quattro vittorie al Montecarlo lo dimostrano ampiamente. Qualche aneddoto su di lui: rally Il Ciocco del 197?, Pinto parte primo con la Stratos, Pregliasco secondo sempre su Stratos e Röhrl terzo su Opel Kadett, quindi due minuti dopo Pinto; dopo circa 10 km li supera entrambi: era una PS totalmente avvolta nella nebbia... ma non solo! Alla PS successiva Pinto si ferma e fa passare Röhrl per poterlo seguire e giungere indenne al traguardo!!! Al Sanremo 1983 Walter vince 39 PS su 45, rompe il compressore, perde 15 minuti e arriva comunque secondo. Al Tour de Corse 1983 deve lasciare vincere Alen per ordini di scuderia, ma si ferma platealmente solo a 100 metri dalla fine dell'ultima PS: non era una protesta (lui stesso aveva dichiarato di essere al servizio della squadra), ma un modo per dimostrare che lui solo poteva decidere la sua strategia di gara. Walter aveva due fissazioni particolari: una era ovviamente vincere il Rally di Montecarlo il maggior numero di volte possibile, l'altra era sfidare i migliori piloti del momento sulle loro stesse auto: ciò spiega il suo frequente migrare da una scuderia all'altra. Di tutti i compagni di team che ha avuto, ritiene che Henri Toivonen (1982 con l'Opel) sia stato "...l'unico capace di essere veloce quanto me, anche se si prendeva molti più rischi...". La vettura che più ha amato è stata la Lancia Rally-037: "...quella che si adattava di più al mio stile... era perfetta". Ha vinto complessivamente 14 rally nel mondiale e vanta anche una vittoria alla cronoscalata del Pikes Peak nel 1987, dove segnò il record assoluto dell'epoca. Attualmente è test-driver e uomo immagine della Porsche; partecipa anche a rally riservati alle "vecchie glorie" e a raduni storici. Di recente è anche stato protagonista di una campagna pubblcitaria per i pneumatici invernali della Pirelli. « Ultima modifica: Marzo 07, 2008, 08:59:43 am da &re@ »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 06, 2008, 23:15:01 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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MICHELÈ MOUTON Nata a Grasse, 23 giugno 1951 ex pilota francese di rally è senza dubbio la più grande pilota donna di rally della storia, nonché una delle donne più vincenti della storia dell'automobilismo. Da http://rallymania.altervista.org/Mouton.htmQuando Michele si è arrampicata sul tetto della sua Audi Quattro alla conclusione del rally di San Remo 1981 e toglie il tappo dalla bottiglia del champagne, tanti considerano questa sua vittoria un evento. Una donna aveva conquistato un il primo posto assoluto in un rally valevole per il campionato mondiale , un' evento fino ad ora da molti considerato impossibile. La sua vittoria e quelle a seguire, hanno dato inizio ad un nuovo capitolo nel libro della storia dei rally. Michele racconta ; "ho sempre amato guidare”, a quattordici anni di nascosto presi l’automobile di mio padre, tanto che lui pensò ad un furto e guidai intorno alla nostra proprietà a Grasse. Ero impaziente di avere 18 anni unicamente per poter avere la patente, innanzi tutto ho iniziato ad amare le vetture, le competizioni sono arrivate più tardi a 22 anni. Guidare si è rivelato subito per me un sinonimo di libertà e di indipendenza, ancora oggi ho bisogno di guidare perché mi permette di pensare e trovo che sia il miglior modo per evadere, per me il lusso è partire all’avventura e guidare senza una meta precisa. Un amico locale stava entrando nel giro delle Corse e chiese a Michele di essere la sua navigatrice per disputare il rally di Monte Carlo era il 1973. A questo punto il padre di Michele entra in scena. Anche lui con la passione per i rally, Michele dice “sono sicura che sarebbe stato un ottimo pilota se solo avesse avuto l’occasione, ma ha dovuto concentrarsi sul suo lavoro di assicuratore e al podere di famiglia. Visto il mio interesse mi condusse ad acquistare una Renault Alpine 1600 gruppo 3, un’automobile nata per i rally , era sempre il 1973 e disputai il mio primo rally da pilota”. Dal 1974 al 1978 vince più volte il campionato francese ed europeo rally. Nel 1977, un'occasione molto speciale si presentò a Michele , il rally di Spagna. Attraverso i contatti con la Elf gli fu affidata una Porsche dalla squadra di Almeras. "Questo rally lo ricordo molto bene, Sandro Munari, la grande stella aveva il numero uno, numero due era il campione spagnolo Zanini, ed io avevo il numero tre. Sono stata completamente sopraffatta dall’eccitazione ma la gara non è andata nel migliore dei modi, non avevamo abbastanza mezzi di assistenza, il che ci ha portato a disputare ben tre prove speciali su asfalto bagnato con le slicks e le prove sterrate con quattro pneumatici Michelin usate da Jorge de Bagration. Al termine dell’ultima prova speciale si ruppe anche la barra di torsione, portai la vettura al parco chiuso con il posteriore che strisciava per terra” “Era incredibile come riuscimmo a concludere la gara, era per me comunque un’importante risultato. Mi sono resa conto che ero realmente motivata e spinta a dimostrare cosa avrei potuto fare” . Dal 1978 al 1980 Michele diventa pilota ufficiale Fiat France vincendo alcune gare valevoli per il campionato Francese rally, prima del suo approdo in Audi nel 1981 ricordandosi molto bene di quando Walter Treser le chiese di guidare un’ Audi Quattro. "Non gli diedi subito una risp osta in quanto non conoscevo l’ Audi Quattro ! Però gli domandai se la sua offerta era perché ero donna e lui rispose di sì”. La firma sul contratto arriva e risulta essere un movimento riuscito per Audi. La personalità di Michele ha riscosso un ottimo successo anche in Germania dove ottiene anche una grande popolarità. La maternità dell’abituale navigatrice Annie Arrii, vede sedere al fianco di Michele, Fabrizia Pons che al contrario della francese aveva iniziato la carriera rallystica come pilota. La prima gara della nuova coppia e il rally di Portogallo 1981 “Risate a crepapelle quando Fabrizia a dovuto leggere per la prima volte le note in francese, la parola “droit” non era perfetta ma il tutto ha funzionato bene immediatamente. "La prima volta che ho guidato realmente un’Audi Quattro era come apripista numero zero ad un rally nazionale in Finlandia, a Oulu nella neve. La mia prima volta su quell'automobile, la mia prima volta su un evento 'segreto ', la mia prima volta sulla neve. Non mi ricordo molto ma fu abbastanza duro!" Che cosa rimane più impresso nella memoria di Michele ? "Il rally di San Remo 1981 è stato qualcosa di veramente importante. La mia prima vittoria, la prima vittoria femminile in una gara valevole per il campionato mondiale, la mia prima vittoria sull’Audi. Una gara evento dove abbiamo dovuto combattere con Ari Vatanen. Per la prima volta ho realizzato che potevo vincere e per un pilota è la cosa più importante. Ancora mi ricordo quando i meccanici hanno scelto dei fiori consegnandoceli all’ultimo punto di assistenza”. Una persona veramente speciale per Michele fù Hannu Mikkola, suo compagno di di squadra in Audi. Di lui dice “è una persona veramente speciale che rispetta il lavoro altrui, mi ricordo quando stava conducendo il rally dell’acropolis, è venuto da mè decendomi 'che cosa state facendo siete fantastiche '. "Una cosa che mi faceva sorridere era che Hannu si rivolgeva a mè come se io fossi stata un meccanico dimenticandosi sempre che io di meccanica non ho mai capito niente” . L’anno 1982 vede Michele vincere tre gare valevoli per il mondiale rally, il Portogallo, l’Acropoli e il rally del Brasile, permettendogli di classificarsi seconda assoluta nella graduatoria finale alle spalle di Walter Rohrl, con un po’ di rammarico, in quanto una rottura al rally della Costa d’Avorio avrebbe potuto regalarle il titolo di Campionessa Mondiale Rally. Nel 1985 Michele vince la famosa gara in salita del “Pikes’s Peak” in Colorado stabilendo anche il record della corsa, è la prima donna a vincere questa gara. Nel 1986 diventa pilota ufficiale Peugeot, dove mette termine alla sua carriera professionale. Nel 1988 e 1989 a bordo di una Peugeot disputa alcuni raid, Faraoni, Tunisia … Dopo il suo ritiro come pilota, Michele è rimasta nel mondo dei rally organizzando annualmente il rally dei campioni , gara che vede riuniti i migliori campioni del mondo rally che si disputa a fine stagione (dicembre) Michèle è senza dubbio la pilota di rally che più si è messa in mostra dando filo da torcere a molti piloti del sesso opposto ed internazionalmente più famosa. Nella foto Michèle Mouton a sinistra e l'italiana Fabrizia Pons a destra « Ultima modifica: Marzo 07, 2008, 09:10:29 am da &re@ »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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&re@ |
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Marzo 07, 2008, 09:01:50 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Subby, te l'ho già detto, se fai copia e incolla di articoli presi da altri siti DEVI citare la fonte. È per rispettare doverosamente il lavoro altrui « Ultima modifica: Marzo 07, 2008, 09:29:31 am da &re@ »
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Loggato
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 07, 2008, 21:43:57 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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vatanen |
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Marzo 08, 2008, 02:17:27 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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l'italiano improvvisato di alen è una meraviglia...in certi dvd che ho,fa spanciare dal ridere. comunque è stato un gran pilota,non un talento e un genio come altri e neppure fortunato.ha raccolto meno di quando avrebbe potuto,dovuto.
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 08, 2008, 14:03:50 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Con oltre 50 podi e 23 vittorie ha sicuramente vinto poco, solo nel 1978 la FIA Cup for Rally Drivers, un equivalente del mondiale piloti
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 10, 2008, 23:28:26 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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PIERO LIATTIEcco la biografia dell'ultimo pilota italiano che ha vinto una gara del Mondiale Rally ed esattamente il Montecarlo 1997 ben 11 anni faNato nel paese che ha dato per lunghi anni il nome di uno dei rally più famosi in ambito nazionale ed europeo, il Rally della Lana di Biella, il 07/05/1962. Si avvicina alle corse partendo dalla pista con il debutto a Monza nel 1981 nella Coppa Renault. Dopo aver ottenuto qualche lusinghiero risultato decide di cambiare specialità e passare ai rally perchè, come lui stesso sostiene: - Le doti di pilota sono maggiormente evidenziate, mentre in pista, se non si possiede un'auto veloce, non si può emergere. Così in occasione del Rally della Lana 1985, gara di casa, debutta con una Fiat Uno a noleggio ed un copilota esordiente, giungendo 2° nel Trofeo alle spalle del ben più quotato ALEX FIORIO con la vettura ufficiale del JOLLY CLUB TOTIP, dimostrando subito di avere un "gran piede". Il 1986 è l'anno della consacrazione: con una Fiat Uno Trofeo privata si permette il lusso di vincere il Campionato, mettendosi alle spalle due squadroni come QUATTRO ROMBI e JOLLY TOTIP, sempre senza commettere errori, perché sbagliare poteva significare terminare prematuramente la stagione. Prontamente arriva la chiamata della GRIFONE che gli mette a disposizione, per l'anno successivo, una fiammante LANCIA 037 per correre, dapprima con RICCARDI e poi con IMERITO, il purtroppo svalutato Campionato Italiano di Gr.B nell'ultimo anno in cui queste formidabili vetture hanno potuto gareggiare. Benchè all'esordio su vetture tanto potenti, si adatta subito alla berlina di casa Lancia giungendo 3° assoluto alla prima gara di calendario, il Rally 1000 Miglia, dietro ai ben più esperti CUNICO e RAYNERI. La stagione prosegue con il Costa Smeralda, che lo vede protagonista di un'uscita di strada, e con il Rally di Limone Piemonte dove giunge 2° assoluto cominciando la rimonta in Campionato sul favorito RAYNERI su Lancia 037 del JOLLY CLUB TOTIP. Al Rally della Lanterna arriva la prima vittoria assoluta in carriera seguita a poca distanza da un altro 1° posto al Rally del Salento, conquistando così momentaneamente la leadership in Campionato. Al Rally della Lana, poi, è costretto al ritiro per un principio di incendio sulla vettura dovuto all'afflosciamento di un pneumatico, perdendo così punti preziosi a favore del suo rivale. Il duello prosegue al Piancavallo, dove giunge 2°, ma successivamente arrivano due vittorie assolute: al Rally di Pescara e al Rally di Messina. Il Campionato si decide così in Valle d'Aosta, ultima gara in calendario: purtroppo nelle prime battute di gara rompe il filo dell'acceleratore, pagando poi 4 minuti per sostituirlo e ritrovandosi costretto a risalire dalle zone basse della classifica; la rimonta lo porta al 2° posto finale e quindi deve lasciare a RAYNERI sia la gara che il Campionato Italiano. Benchè il titolo sia sfumato, dimostra comunque di saper passare da auto poco potenti a bolidi a trazione posteriore come la Lancia 037 adattandosi perfettamente allo stile di guida "tuttodietro" della berlina Torinese senza grandi problemi, inducendo LUIGI e FABRIZIO TABATON a rinnovargli la fiducia anche per gli anni a venire. Si chiude in quest'anno un'era dei rally: la FIA infatti aveva già decretato l'abolizione dei Gruppi B alla fine del 1986, lasciando per l'anno 1987 ancora la possibilità di gareggiare solo alle vetture meno potenti come la LANCIA 037, l'AUDI QUATTRO, la OPEL MANTA 400, la PORSCHE 911. Dagli anni a seguire le corse saranno ad appannaggio delle meno performanti ma più sicure vetture di Gruppo A. Nel 1988 LIATTI disputa il Campionato Europeo di Gr.N a bordo di una Lancia Delta Integrale; a fine anno risulta vincitore del titolo riservato alle vetture di produzione sbaragliando la concorrenza. Così nel '89 sale su una più performante Delta Integrale Gr.A sempre della scuderia Genovese, con il compito di fare da guardaspalle al compagno di colori YVES LOUBET nella conquista del Campionato Europeo Assoluto; oltre a maturare esperienza si toglie anche soddisfazioni a livello di classifica assoluta, tanto da diventare per l'anno seguente il pilota di punta della GRIFONE. Nel 1990 infatti mira al Campionato Italiano Rally, da diversi anni di proprietà del quotatissimo DARIO CERRATO; la stagione comincia alla grande con le vittorie assolute del 1000 Miglia, Targa Florio e Salento, ma da metà Campionato la sua scuderia comincia a commettere una serie di errori tecnico-tattici che, nonostante un'ulteriore vittoria a Messina, fanno sfumare il Titolo Tricolore a vantaggio del rivale del JOLLY CLUB. In quell'anno a LIATTI va però il merito di aver sviluppato la frizione elettronica della VALEO, da adottare successivamente sulle vetture ufficiali del MARTINI RACING: purtroppo il ritiro dalle corse della Lancia a fine 1992 non ne ha permesso l'utilizzo nel mondiale. Nel 1991, deluso dagli avvenimenti dell'anno precedente, LIATTI decide di cambiare casacca, andando così a correre il Campionato Europeo con la Delta 16V dell'A.R.T. dei fratelli ALESSANDRINI; nonostante i gravi problemi alle acerbe gomme DUNLOP, vince il Rally Zlatni Piassatzi in Bulgaria, il Rally di Polonia, il Deutschland Rally, l'Elpa Rally e, piazzandosi in altre 4 gare, riesce a conquistare lo Scettro Europeo in coppia con TEDESCHINI. Il 1992 è un anno di transizione dove il forte pilota non mira ad un obiettivo preciso; infatti, sempre con la Delta dell'A.R.T. ma questa volta in versione HF Integrale, vince il Rally Corte Ingles nell'Europeo e debutta nel Mondiale con un 8° posto al Tour de Corse, un eccellente 2° in Nuova Zelanda alle spalle dell'Iridato CARLOS SAINZ ed un 8° al Sanremo. Nel '93 il ritiro ufficiale della Lancia spiazza i Team satellite come GRIFONE, JOLLY e A.R.T. che si vedono costretti a cambiare modello di vettura per gareggiare, così gli ALESSANDRINI fanno debuttare LIATTI nel Campionato Italiano con la Subaru Legacy 4WD ex PRODRIVE, sviluppando la vettura per l'anno successivo; ciononostante il pilota riesce a togliersi diverse soddisfazioni, soprattutto a Sanremo dove vince numerose P.S. giungendo 4° assoluto. Nel 1994 si rituffa nel C.I.R. con l'intento di vincere il titolo ma, dopo la bella vittoria al Costa Smeralda, giunge solo 3° assoluto a fine Campionato sulla poco performante Subaru Impreza dell'A.R.T., svolgendo però numerosi test per la PRODRIVE di DAVID RICHARDS che, per il 1995, gli mette a disposizione una Impreza WRX ufficiale per disputare 3 gare iridate e l'intero Campionato Italiano. Nel Mondiale conclude 8° a Montecarlo, 6° in Corsica e 3° al Catalunya, facendo da scudiero agli ufficiali SAINZ e McRAE, mentre nell'Italiano vince Targa Florio, Messina e Sanremo, in quell'anno valido solo per il Mondiale Marche, perdendo però il titolo a favore di FRANCO CUNICO nell'ultima gara di Piancavallo per la rottura delle colonnette nel mozzo portaruota. Diventa pilota ufficiale SUBARU a tutti gli effetti nel 1996 quando, con FERFOGLIA prima e FABRIZIA PONS successivamente, disputa l'intero campionato mondiale con ottimi risultati tra cui ricordiamo il 2° assoluto in Indonesia e al Catalunya, perso per soli 7 secondi. Nel 1997 si ha una nuova svolta nel panorama mondiale: cominciano a correre le odierne World Rally Car. LIATTI sa interpretare al meglio questo tipo di vettura, così all'esordio sulla Impreza WRC va a cogliere la vittoria più prestigiosa della sua carriera al Rally di Monte Carlo. Nello stesso anno disputa nuovamente il campionato mondiale giungendo infine 5° assoluto, cogliendo il 2° posto in Catalunya, anche questa volta a soli 7 secondi dal vincitore MAKINEN, e vincendo "virtualmente" il Sanremo: nonostante la 1° posizione a fine gara, infatti, viene costretto da precisi ordini di scuderia a cedere la vittoria al compagno McRAE che può ancora ambire al Mondiale Piloti. Il gesto gli frutta il rinnovo del contratto da parte della PRODRIVE per il '98; tuttavia le cose non girano più per il verso giusto: la vettura non è più così performante e i rapporti col Team si incrinano, inducendolo a fine anno a cambiare casacca. Così nel 1999, sempre con la PONS, corre il mondiale a bordo della Seat Cordoba WRC; purtroppo la vettura non è azzeccata e, nonostante lo sviluppo, i risultati non arrivano tanto che l'anno successivo si ritrova appiedato. Nel 2000 corre e vince il Rally della Lana e il Rally di Madeira da privato, con l'Impreza WRC della PROCAR: i successi gli valgono la chiamata della Ford Motorsport per disputare le gare finali del Mondiale a bordo della Focus WRC. Rientrato nel giro iridato si accasa per il 2001 con la Hyundai, correndo diverse gare con la nuova Accent WRC; nonostante un ottimo motore la vettura non è molto competitiva ed il rapporto con la casa coreana termina a fine stagione lasciandolo nuovamente senza un programma valido per il futuro. Attualmente Piero Liatti si è ritirato dalle corse ma è pilota istruttore presso la scuola federale CSAI di Vallelunga Liatti è anche istruttore della scuola di guida Maserati-Ferrari attualmente (notizia di Lupo). notizie tratte da rallymania e altre ricerche su web « Ultima modifica: Marzo 13, 2008, 21:38:14 pm da SUBARUAIMONT »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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Lupo |
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Marzo 12, 2008, 20:57:40 pm |
Global Moderator, V12, 9015 posts |
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Liatti è anche istruttore della scuola di guida Maserati-Ferrari attualmente.
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Ciò che è troppo diverso da quello che siamo soliti pensare, ciò che ci è impossibile pensare, quello lo chiamiamo nulla.
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 13, 2008, 21:13:41 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Liatti è anche istruttore della scuola di guida Maserati-Ferrari attualmente.
Grazie, ho aggiunto la notizia nel post riguardante Liatti
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Marzo 26, 2008, 23:06:25 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Domani 27/03/2008 il mitico Drago compie 68 anni e non può mancare una piccola biografia
Sandro Munari Nato a Cavarzare il 27/03/1940, Sandro munari è il primo pilota italiano ad aver vinto con la Lancia Stratos la Coppa FIA Piloti nel 1977. Ha debuttato come navigatore nel 1964, nel 1966 entra come "uficiale" nella squadra Lancia e nel 1967 ottiene al Tour de Corse con la Fulvia HF la prima vittoria iridata. Nel 1972, in coppia con Mannucci, vinse il Montecarlo a bordo della Lancia Fulvia dopo un appassionate duello con le Alpine Il successo al Monte viene ripetuto nel 1976/77/78. Vincitore del campionato italiano 1967 e 1969. Vincitore del campionato europeo nel 1973 Nel 1972 in coppia con Arturo Merzario a bordo della Ferrari ufficiale 312P vince la targa Florio contribuendo alla vittoria del Campionato Mondiale Marche, arrivando quarto alla 1000 Km di Zeltweg in Austria. Nel '74 vince con la Stratos il Tour de France.
Con l'addio della Stratos, Munari passo' alla Fiat con la 131. Abbandonò definitivamente il mondiale rally nel 1984. La sua bestia nera è stato il Safari Rally, l'ha disputato ben 8 volte senza riuscire a vincerlo. Attualmente organizza corsi di guida sicura sul circuito di Adria
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Aprile 06, 2008, 12:58:32 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Un omaggio alla leggenda, forse l'unico pilota ad aver saputo domare quel mostro che era la Delta S4 HENRI TOIVONEN Henri Toivonen nasce il 25 agosto 1956 a Jayvaskla (Finlandia) città che vede partire il Millelaghi. Figlio d’arte, il padre Pauli è apprezzato pilota di rally e vincitore anche del Monte Carlo 1966. Hanri sposa Erja ed ha 2 figli, Markuss e Arla. Inizia a correre nelle gare su ghiaccio nel 1975 con la Simca Rally per passare poi nel 1977 alla Sumbeam. Nel 1978 partecipa ai rally di Portogallo e Grecia con la Citroen CX ed al RAC con la Talbot Gr.2 arrivando 9°. Il 1979 lo vede protagonista nelle corse inglesi con la Escort Gr.4 e la 131 Abarth ufficiale (grazie al padre Pauli amico di vecchia data di Cesare Fiorio). Nel 1980 diventa Ufficiale Talbot vince l’Artic e diventa il più giovane pilota ad aggiudicarsi una prova del mondiale vincendo il RAC a 24 anni 3 mesi e 24 giorni, ottiene anche un quinto posto al Sanremo. Il 1981 inizia con un aneddoto particolare, al Montecarlo dove arriverà 5° ha come navigatore Gallagher che parla solo inglese e per capirsi nomineranno le curve cattive, veloci e medie; altri risultati dell’81 solo il 2° posto in Italia e Portogallo. Nel 1982/83 è nel team Rhotmans con la Opel Ascona 400 in squadra con Rhol, ma le soddisfazioni sono poche. Nell’84 arriva 2° nell’Europeo con una Porche 911 del team Rhotmans aggiudicandosi 5 gare tra cui in Costa Smeralda vinto con le stampelle a causa di un incidente avuto giorni prima in una gara kart. Lo stesso anno debutta con la 037 e passa al team Martini. Il 1985 è l’anno della consacrazione, dopo un infortunio in Costa Smeralda che lo blocca per 2 mesi si dedica allo sviluppo della nuova arma Lancia, la Delta S4. Il debutto al RAC è con il botto 1° Toivonen e 2° il compagno di squadra Alen. Si aspetta con ansia il 1986, l’anno della consacrazione che comincia con la vittoria al Montecarlo, ritiro in Svezia per la rottura di un valvola. In Portogallo Toivonen sta dominando la gara quando la Ford Rs Gruppo B del pilota locale Santos esce di strada travolgendo gli spettatori, 10 rimangono uccisi e 30 feriti, le squadre si ritirano in segno di lutto. Nuova vittoria il Costa Smeralda (gara dell’Europeo ma sponsorizzata da Martini e quindi d’obbligo la partecipazione della squadra ufficiale). Arriviamo così a quel tragico Tour de Corse, è il 2 maggio ( 1 anno e 4 ore prima moriva nella stessa corsa Attilio Bettega) e la Delta S4 con il n.4 sulle porte (anche qui la coincidenza dello stesso n° di gara di Bettega) sta affrontando la prova del Col de l’Ominada. Hanri sta dominando con 11 P.S. vinte su 17 . Sono le 14:58 sulla P.S. 18 e nel tratto in discesa la Delta S4 del pilota finlandese esce di strada capottando più volte fino ad accartocciarsi contro un albero ed esplodere. I piloti rimangono incastrati nel traliccio di tubi della loro macchina. Le cause cause dell’incidente rimangono un mistero, guasto meccanico? Malore? O una nota capita male come era avvenuto l’anno precedente il Costa Smeralda? Due amici se ne vanno ed un giovane pilota che dal futuro non poteva aspettarsi che successi diventa una leggenda. La F.I.S.A. dopo gli incidenti di Bettega, Toivonen/Creto, Santos e quello che poteva costare la vita a Vatanen con la Peugeot 205T16 in Argentina, decide di porre fine alla carriera dei Gr.B ringrazio il sito www.henritoivonen.it per avermi dato la possibilità di approfondire la mia ricerca « Ultima modifica: Luglio 31, 2008, 21:56:29 pm da SUBARUAIMONT »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Giugno 24, 2008, 22:17:05 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Lo so che non bisogna mai farli in anticipo ma in questi giorni ed esattamente giovedì 26 giugno compirà 44 anni un mito del rallysmo moderno, vincitore di 4 Campionati del Mondo Piloti Tommy MakinenMäkinen ha iniziato a correre nei rally nel 1985,alla guida di una Ford Escort RS 2000 al Nokia Rally, è stato nazionale finlandese nel 1988 e del mondo per ben 4 volte dal 1996 al 1999 al volante della Mitsubishi in varie evoluzioni. La sua prima vittoria in un rally mondiale è datata 1994, quando vinse il Rally di Finlandia a bordo di una Ford Escort, mentre la sua ultima vittoria la conquistò nel 2002 al Rally di Montecarlo. L'ultima corsa mondiale è stata il RAC 2003. In carriera ha corso con diverse macchine, tra cui Nissan Sunny, Lancia Delta, Mitsubishi Lancer Evo III, IV, V e VI. Dal 2002 al 2003 (anno del suo ritiro dalle corse) ha gareggiato per la Subaru, senza però ripetere i fasti della prima parte della sua carriera. Nel 2002, un altro drammatico e spettacolare incidente al Rally di Argentina nel quale la sua Subaru è protagonista di un cappottamento multiplo a forte velocità, unito a tutta una serie di prestazioni negative, lo convincono che probabilmente è giunto il momento di abbandonare, con la consapevolezza, comunque, di essere stato uno dei piloti più titolati. Attualmente è impegnato con una scuola piloti, noleggio vetture rally sotto l'ala protettrice della Subaru. Il suo nome è anche riportato sulla Mitsubishi EVO IV (TME Tommi Makinen Edition ) vettura costruita per celebrare le vittorie del pilota finlandese Ora un po di numeri: Vittorie mondiali: 24 Secondi post: 5 Terzi posti: 16 Totale podi: 45 Totale punti mondiale: 544 P.S. vinte : 362 « Ultima modifica: Novembre 11, 2012, 20:38:01 pm da SUBARUAIMONT »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Luglio 29, 2008, 21:13:07 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Oggi compie 62 anni Stig Blomqivist. In 36 anni di carriera mondiale il pilota svedese ha corso 122 gare nel mondiale e vinto 11 gare, si è piazzato 15 volte 2° e 7 volte 3°. Il debutto nel Rally di Svezia del 1973 mentre l'ultima gara mondiale è stata sempre nel rally di casa del 2006. Blomqvist ha vinto il Mondiale Piloti nel 1984 con l' Audi e sempre con la macchina di Ingolstadt si è piazzato 2° l'anno successivo (senza ottenere alcuna vittoria). « Ultima modifica: Novembre 13, 2011, 20:28:46 pm da SUBARUAIMONT »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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SUBARUAIMONT |
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Luglio 31, 2008, 21:54:44 pm |
Utente standard, V12, 18123 posts |
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Mikko Hirvonen. Nasce in Finlandia il 31 Luglio, 1980 Giovane pilota finlandese ha corso a tutt'oggi 80 gare nel mondiale (compreso il Ralli di Finlandia partito poche ore fa). Ha vinto 6 gare ed ottenuto 8 piazze d'onore ed 11 3° posti. La prima corsa è stata il Rally di Finlandia 2002 mentre la prima vittoria l'ha ottenuta in Australia nel 2006 alla guida della Ford Focus WRC Pilota fedele alla Ford con una breve parentesi nel 2004 con il SWRT dove aveva un contratto biennale ma visti gli scarsi risultati alla fine della stagione è stato licenziato. Nel 2005 ha corso come privato alternadosi tra la Ford Focus e la Skoda per poi approdare nel 2006 alla Ford M-Sport dove ha ottenuto il 3° posto nel mondiale piloti, lo stesso risultato l'ha poi ottenuto l'anno seguente . Ha contribuito alle vittorie della Ford nel Mondiale Marche nelle stagioni 2006 e 2008 Nel 2006 ha firmato un contratto triennale con la Ford per correre nel Wrc come compagno di squadra del già affermato campione Marcus Grönholm. Mikko Hirvonen al Rally Italia Sardegna 2008Il primo anno in casa Ford si è chiuso con una vittoria in Australia e una serie di ottimi piazzamenti che hanno permesso ai due finlandesi di conquistare il titolo costruttori con la Ford. Nel 2007 Hirvonen ha chiuso 3° nella classifica generale ed ha vinto tre rally, in Norvegia, Giappone e Galles. La costante crescita di Mikko ha aiutato il Team a replicare il titolo dell'anno precedente. Dopo il ritiro dalle competizioni di Grönholm a fine 2007, Hirvonen ha preso il suo posto come primo pilota della Ford e gli è stato affiancato come secondo il promettente connazionale Jari-Matti Latvala. Nel campionato 2008 il giovane finnico ha vinto tre rally in Giordania, in Turchia e in Giappone ed ha ottenuto numerosi podi e piazzamenti senza neanche un ritiro. In Nuova Zelanda è rimasto in testa per quasi tutta la gara, fino ad un testacoda nell'ultima tappa che lo ha relegato al terzo posto. Sull'asfalto della Spagna è giunto nuovamente terzo. In Corsica ha ottenuto il secondo posto alle spalle dell'inarrivabile Sébastien Loeb. Il 2 novembre ha vinto la tappa nipponica per la seconda volta, dopo il successo del 2007, però non è bastato e Loeb, con il terzo posto, conquista il suo quinto titolo Mondiale consecutivo con una gara d'anticipo. Nel 2009 Mikko è arrivato secondo nel Mondiale, preceduto del Campione del Mondo Sebastien Loeb di un punto. Ha vinto 4 rally (Grecia, Polonia, Finlandia ed Australia). Hirvonen inizia al meglio la stagione 2010 vincendo il Rally di Montecarlo valido per il campionato Intercontinental Rally Challenge alla guida della nuova Ford Fiesta S2000. Vince anche la prima prova del WRC nel Rally di Svezia dominando già dal primo giorno di gara. Le premesse ci nono ma la styagione alla fine sarà assai deludente e chiuderà la classifica del WRC solamente al 6° posto. Il 2011 lo si vede ancora nel team ufficiale Ford con la debuttante Fiesta RS WRC, otterrà 2 vittorie e tamtissimi piazzamenti ed è proprio questa sua regolarità a portarlo all'ultimo appuntamento in Galles a giocarsi il titolo con Loeb. La fortuna che lo ha assistito per tutta la stagione lo abbandona nelle prime battute della gara ed un banale testa-coda gli procura la rottura del radiatore e conseguante ritiro con il titolo che va per l'ottava volta consecutiva al rivale Loeb. A stagione appena terminata ariva l'annuncio del cambio casacca: dal 2012 farà parte del team ufficiale Citroen. Si conferma un'ottima seconda guida anche in Citroen e solo la presenza dello "scomodo" Loeb al suo fianco gl'impedisce di conquistare il suo primo titolo iridato. Ottiene una sola vittoria (Rally d'Italia) ma i tantissimi piazzamenti a podio e la grande regolarità (solo in Portogallo non è andato a punti) gli permettono di essere l'unico pilota ad impensierire Loeb fino al Rally di Francia dove l'alsaziano pone la parola fine al Mondiale Rally 2012 con la conquista del suo 9° titolo consecutivo. Ill 2013 vede concìfermata la sua presenza nel Citroen World Rally Team. Come lui spera, con l'addio di Loeb, dovrebbe essere l'anno buono per la conquista del titolo iridato ma di Mezzo di sono Ogier e la Polo WRC e non solo... Disputa il soloto campionato da 2° guida anche se ha ottenuto dalla Citroen i gradi di capitano ma non va oltre a qualche piazzamento a podio (2 secondi posti e 3 terzi) che lo relegano alla mdaglia di legno del titolo iridato. Nel 2014 lo vediamo ritornare alla Ford con in team M-Sport. « Ultima modifica: Dicembre 21, 2013, 13:17:15 pm da SUBARUAIMONT »
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La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
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