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Si parla sempre di una crisi cresente dei rally in Italia, girando nei vari siti che trattano l'argomento ho avuto modo di notare alcune corse con un elenco iscritti di tutto riguardo e con addirittura un n° chiuso di istrizioni (vedi rally di Carmagnola del prossimo W.E. con un n° chiuso di 150 iscritti). 10 giorni a lo sfortunato rally delle Valli Ossolane ha raggiunto i 177 iscritti, il Valli Imperiesi 152, il Rally dei Lghi 154. La crisi la troviamo nei campionati maggiori il CIR e il TRT. ed in alune zone
Sul sito di Rallylink ho trvato le statistiche aggiornate alle gare del 15 giugno. Vi riporto alcuni dati:
media vari campionati:
CIR 72 TRA 111 TERRA 40 Challenge zona 111 Rallysprint 95 Ronde 73 Nazionale 71 IRC 95
Media per zona
1° zona 127 2° zona 101 3° zona 118 4° zona 111 5° zona 77 6° zona 91 7° zona 62 8° zona 90 9° zona 63
MEDIA PER GARA 89 ISCRITTI
Le zone sono
1° Piemonte-Valle d'Aosta 2° Lombardia 3° Liguria 4° Triveneto 5° Emilia-Romagna, Marche 6° Toscana 7° Centro Sud 8° Sicilia 9° Sardegna
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
la cosa buffa,è che ormai le liste partenti,vedono sempre più auto costose e sempre meno "barboni"....un mare di wrc,N4 e s1600....un discreto segnale di come sta diventando l'italia,di quale direzione abbiano preso i soldi... forse il rally si è ripreso come sport,e noto con piacere che si preparano nuove vetture(dopo quasi 2 decenni di monomarca peugeot-renault),ma il fatto che sia sempre più sport per "fortunati"è una pessima cosa,è già così per gli sport in circuito da anni...
« Ultima modifica: Giugno 25, 2008, 19:24:18 pm da vatanen »
Purtroppo "barboni" che meriterebbero di diventare "baroni" ne abbiamo, e portroppo è solo questione di sponsor. Ci sono ragazzi che meriterebbero molto di più ma per motivi di budget sono costretti a correre con auto non all'altezza e con programmi talmente ridotti da non permetterti di fare più di 1/2 corse a stagione.
Dove lavoravo prima, SAV ditta di trasporti in ambito nazionale che poi tra fusioni reimpasti ed acquisizioni è diventata DHL, sponsorizzava Michele Gregis ai tempi della Deltona e Subaru WRX. Ora DHL spende milioni di euro per la pubblicità nei circuiti di F1. Tutto sta ad avere c..o e cogliere l'attimo giusto
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)