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THE KAISER |
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Giugno 30, 2008, 11:03:04 am |
Staff, V12, 37777 posts |
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http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/06/auto-vendite-discesa.shtml?uuid=41c4d0c6-466f-11dd-80d8-a94e3bb67b17&type=LiberoUn giugno del genere i concessionari non lo ricordano da anni, con immatricolazioni tanto al lumicino che al giro di metà mese si contavano appena 58.372 consegne. Parimenti sono rimasti poco frequentati i saloni e nonostante i vari "porte aperte" che, come per il debutto di Delta, le case hanno organizzato. Nel tentativo di risollevare il mercato dopo lo scivolone di maggio che, con una flessione del 17,56% ha visto i cinque mesi in debito di quasi 120mila vetture e di oltre il 10% sui ritmi del 2007. Annata alla quale è sempre più improbo raffrontarsi, soprattutto con un primo semestre allora partito di gran carriera dopo il varo degli ecoincentivi ed il superamento, a fine maggio, di 1,42milioni di auto nuove, cui si aggiunsero 1,07 milioni nei mesi restanti per suggellare il record di oltre 2,49milioni di immatricolazioni. Mentre ora viene messa in discussione la possibilità di contenere il calo dell'annata entro le due cifre percentuali, con un clima reso ancor più cupo dalle recenti dichiarazioni di Sergio Marchionne su un mercato italiano out che «a giugno sarà un disastro». Per un andamento in gran parte, tuttavia, obbligato da un portafoglio ordini ridotto ai minimi termini e con attese contenute nelle 200mila immatricolazioni mensili. Ma, dato che spesso piove sul bagnato, è l'agitazione messa in atto dai padroncini a bloccare da giorni diverse bisarche, riducendo gli inoltri alla rete e con un caro petrolio a duplice taglio: prima nel rallentare la propensione al rinnovo dell'auto, poi sottraendo volumi ai già deboli flussi immatricolativi. Di un giugno che solo domani, lunedì 30, ultimo giorno lavorativo del mese, troverà la difficile quadratura con l'emissione di vetture a chilometri zero, per non magnificare i premi trimestrali e semestrali legati per le concessionarie a particolari obbiettivi di vendita. Una forzatura che dovrebbe permettere di restare aggrappati alle 190mila immatricolazioni per una riduzione nell'ordine del 17% sulle quasi 229mila vetture dello stesso mese 2007 e con un trend analogo a quello dello scorso maggio (i dati ufficiali sulle immatricolazioni di giugno in Italia saranno diffusi martedì 1° luglio). In un semestre che arriverebbe, così, poco oltre gli 1,26 milioni di auto nuove con un calo poco sopra l'11% rispetto all'anno addietro e per una proiezione che, su tale base, porta ad attribuire 2,215 milioni di unità all'intero 2008. In una stima coerente, tra l'altro, con le ultime valutazioni espresse da Unrae, il rappresentante delle case estere sul fatto che «senza fatti nuovi come, per esempio, l'introduzione degli ecoincentivi anche per le auto targate nel 1997 e nel 1998, si prevede una chiusura di anno con 2,2 milioni di immatricolazioni». Livello che risulterebbe il più basso tra quelli spuntati a partire dal 1997 quando, grazie ai bonus per la rottamazione del vecchio circolante, il mercato italiano si è messo a correre su valori compresi tra le 2.493.040 auto nuove del 2007 e le 2.237.663 registrate nel 2005. Annata la cui prima metà si limitò a 1.227.995 consegne, livello addirittura inferiore a quanto risulterà dal semestre attuale e con la possibilità che, sulla falsariga di analoghi andamenti, i prossimi mesi arrivino a traguardare circa un milione di vetture, per un conseguente cumulato del 2008 nell'ordine dei 2,25milioni di immatricolazioni e con una flessione limitata, in tale ipotesi, entro il 10% rispetto al 2007. In attesa degli sviluppi resta, comunque, il fatto che la marcata flessione del periodo è particolarmente penalizzante per i ritmi industriali del Lingotto che, sia pure con uno share migliorato di circa mezzo punto sull'annata precedente, si avvia a concludere il semestre italiano con consegna dei brand Fiat, Alfa e Lancia, nell'ordine delle 405mila unità mentre sfioravano le 450mila quelle di un anno fa e con la perdita di circa 45mila vetture. Scenario che, in Lancia, riguarda più Ypsilon di Musa e che in Alfa Romeo con la MiTo assemblata a Mirafiori, investe 147 e 159 mentre in Fiat al relativo calo di gradimento su Grande Punto si sta cercando di porre rimedio con una nuova serie dotata, tra l'altro, di Esp su tutte le versioni; con la collegata possibilità di rallentamenti produttivi sia per Termini Imerese e Pomigliano sia, in termini diversi per Melfi. Anche se lo scompenso italiano viene mitigato da un quadro europeo che vede il gruppo torinese non troppo distante dai volumi di vendita del 2007, in un consolidato dell'Unione allargata che a tutto maggio conta quasi 567mila vetture italiane, rispetto alle circa 577mila pregresse e con la perdita di nemmeno 10mila nuove auto, su un mercato continentale comunque in calo nel frattempo di oltre 60mila immatricolazioni.
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Giugno 30, 2008, 12:28:11 pm |
Utente standard, V12, 46995 posts |
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Le fabbriche farebbero meglio a puntare di piu' sul mercato delle riparazioni e dei ricambi.
I nuovi modelli interessano ormai solo a quella fascia d'elìte che se li puo' permettere (oltre agli ultimi recidivi che si autoaffossano con i finanziamenti per sembrar ricchi).
A tutti gli altri interessa far marciare il proprio veicolo a lungo senza spender molto, magari installando il gas.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Giugno 30, 2008, 12:43:27 pm |
Utente standard, V12, 46995 posts |
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per quello basterebbe che un qualche governante illuminato ( ne esistono ? in italia non sembra ...) prendesse atto della situazione ed imponesse nel proprio paese dei limiti " assoluti " per quanto riguarda la vendita di autovetture. Cilindrata Massima consentita Tot , potenza massima consentita Tot , emissioni massime consentite Tot . basta considerare l'auto come un " mito " " status " o quant'altro. essa è un mero strumento di trasporto nè più nè meno e visto che i costi sono counque ulteriormente destinati a salire bisogna dare un taglio netto . per legge un'auto deve percorrere in ciclo urbano 25 Km con un litro di benzina o gasolio o gas , la cilindrata deve essere compresa tra 1250 cc e 1350 cc , il peso deve essere limitato a 1500 kg e via di questo passo. solo così facendo si può penare di dare un impulso alla ricerca oramai ferma da anni .
Ma questo significherebbe una grossa marcia indietro rispetto alle trionfalistiche prospettive del capitalismo. Meglio offrire finanziamenti a 60 anni, pagabili dai pronipoti.
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THE KAISER |
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Giugno 30, 2008, 12:52:45 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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per quello basterebbe che un qualche governante illuminato ( ne esistono ? in italia non sembra ...) prendesse atto della situazione ed imponesse nel proprio paese dei limiti " assoluti " per quanto riguarda la vendita di autovetture. Cilindrata Massima consentita Tot , potenza massima consentita Tot , emissioni massime consentite Tot . basta considerare l'auto come un " mito " " status " o quant'altro. essa è un mero strumento di trasporto nè più nè meno e visto che i costi sono counque ulteriormente destinati a salire bisogna dare un taglio netto . per legge un'auto deve percorrere in ciclo urbano 25 Km con un litro di benzina o gasolio o gas , la cilindrata deve essere compresa tra 1250 cc e 1350 cc , il peso deve essere limitato a 1500 kg e via di questo passo. solo così facendo si può penare di dare un impulso alla ricerca oramai ferma da anni .
But for cortesy
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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THE KAISER |
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Giugno 30, 2008, 12:53:14 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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Bisognerebbe invece cambiare la costituzione ed inseire l'auto sportiva tra i diritti fondamentali dell'uomo
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Giugno 30, 2008, 12:56:11 pm |
Global Moderator, V12, 27243 posts |
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per quello basterebbe che un qualche governante illuminato ( ne esistono ? in italia non sembra ...) prendesse atto della situazione ed imponesse nel proprio paese dei limiti " assoluti " per quanto riguarda la vendita di autovetture. Cilindrata Massima consentita Tot , potenza massima consentita Tot , emissioni massime consentite Tot . basta considerare l'auto come un " mito " " status " o quant'altro. essa è un mero strumento di trasporto nè più nè meno e visto che i costi sono counque ulteriormente destinati a salire bisogna dare un taglio netto . per legge un'auto deve percorrere in ciclo urbano 25 Km con un litro di benzina o gasolio o gas , la cilindrata deve essere compresa tra 1250 cc e 1350 cc , il peso deve essere limitato a 1500 kg e via di questo passo. solo così facendo si può penare di dare un impulso alla ricerca oramai ferma da anni .
E perché non definire anche quanti metri quadri sono necessari per ogni persona? Si potrebbero anche riconvertire le abitazioni più grandi in case comuni. Ma per favore, ci hanno già provato in unione sovietica a definire i fabbisogni degli individui, e sappiamo come è andata a finire...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Homer |
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Giugno 30, 2008, 14:38:07 pm |
Staff, V12, 89895 posts |
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per quello basterebbe che un qualche governante illuminato ( ne esistono ? in italia non sembra ...) prendesse atto della situazione ed imponesse nel proprio paese dei limiti " assoluti " per quanto riguarda la vendita di autovetture. Cilindrata Massima consentita Tot , potenza massima consentita Tot , emissioni massime consentite Tot . basta considerare l'auto come un " mito " " status " o quant'altro. essa è un mero strumento di trasporto nè più nè meno e visto che i costi sono counque ulteriormente destinati a salire bisogna dare un taglio netto . per legge un'auto deve percorrere in ciclo urbano 25 Km con un litro di benzina o gasolio o gas , la cilindrata deve essere compresa tra 1250 cc e 1350 cc , il peso deve essere limitato a 1500 kg e via di questo passo. solo così facendo si può penare di dare un impulso alla ricerca oramai ferma da anni .
giusto! vietiamo anche le barche e le moto. Non più di una TV per appartamento e solo per i 3 canali nazionali sui quali sideve pagare il canone... zio,ma va a caghè va...
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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claudio53 |
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Giugno 30, 2008, 14:47:11 pm |
Visitatore, , posts |
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Io sono tutt'altro che un verde cattocomunista, ma mi pare evidente che il drogaggio dell'economia (tassi troppo bassi, incentivi per i consumi) può essere una soluzione temporanea, ma se protratta per decenni, come ormai sta accadendo, produce problemi sempre più difficili da risolvere. Occorre che si prenda atto che l'industria dell'automobile si ridimensionerà, come molti altri campi, e bisogna cercare di trovare alternative, senza farsi troppe illusioni, e rassegnarsi al fatto che dal punto di vista consumi, il progresso si arresta e bisognerà magari tornare un pò indietro. Cosa che peraltro, magari in modo un pò strisciante, sta già avvenendo. Insomma prima la bolla hi-tec, poi quella immobiliare, adesso quella delle materie prime, sono tutte situazioni destabilizzanti che sprecano risorse in speculazioni finanziarie e le tolgono ad attività di più lungo respiro che alla fine porterebbero più benefici, sia agli investitori sia in generale ai consumatori. Senza tante fiammate, ma anche senza tanti capitomboli.
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Giugno 30, 2008, 15:12:38 pm |
Global Moderator, V12, 27243 posts |
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pensatela come volete , continuate a vivere pensando che le risorse siano infinite e che ogni cosa debba essere spendibile senza alcun ritegno , poi quando il gasolio costerà 18 euro al litro ed un chilo di farina 25 allora , chi sarà rimasto , potrà forse giudicare chi ha avuto ragione e chi torto .
La soluzione non è proibire, è disincentivare: prezzo della benzina più elevato, tasse di circolazione commisurate ai consumi, pedaggi più elevati per classi di inquinamento più elevate eccetera da un lato dovrebbero ridurre la domanda, dall'altro permetteranno di raccogliere risorse che vanno a vantaggio di chi riduce i suoi consumi. Certe soluzioni proibizionistiche lasciamole a quei governi che, la storia lo ha dimostrato, con la scusa di fare il bene del popolo servono solo ad arricchire la casta con quanto tolto ai più deboli.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Giugno 30, 2008, 15:15:37 pm |
Utente standard, V12, 46995 posts |
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resisteranno i più forti o i più piccoli e specializzati.
Spariranno i parassiti, che alzano solo il prezzo senza dare valore aggiunto al prodotto. I contadini dalle mie parti ti vendono frutta e verdura a un quarto del prezzo del supermercato. Per fare un esempio che mi ricordo i pomodori li pago a 0,40 euro al Kg. E sono spettacolari, non quelle ciofeche del supermercato. Li colgo io dalla pianta, assieme al bambino, che oltretutto si diverte un mondo e sta all'aria aperta anziche' in un centro commerciale.
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