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THE KAISER |
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Luglio 15, 2008, 21:42:46 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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i tubi in treccia son tutti uguali,mio babbo sulla ducati se li è fatti da solo e reggono da 15 anni....se li prendi aftermarket,non serve roba giappo da 200 euro,quelli da 50 sono identici.
e di questi che ne pensi?
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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Miki Biasion |
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Luglio 15, 2008, 21:43:35 pm |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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Ho trovato questo Concetti della Direttiva Monti
La Direttiva stabilisce, sostanzialmente, che le limitazioni imposte dai Costruttori nel subordinare l’applicazione della garanzia sul “Nuovo” sono illegali.
In dettaglio:
Il diritto dell’Officina Generica ad acquisire “Parti di ricambio del Costruttore auto” presso la rete del Costruttore
Il diritto dell’Officina di usare “Parti Ricambio Originali”, fornite cioè dal costruttore delle parti stesse su specifiche della Casa automobilistica
Il diritto dell’Officina di utilizzare “Parti di qualità corrispondente (conformi)”, fornite quindi da costruttori indipendenti che certificano la conformità delle parti di ricambio in relazione alle specifiche originali ed al livello di qualità prescritto dalla Casa Automobilistica
Il diritto delle Officine di procurarsi tali parti anche da canali commerciali indipendenti e competitivi
Il diritto del consumatore di effettuare interventi di manutenzione ordinaria, anche durante il periodo di garanzia, presso Officine di sua scelta, purché qualificate
Il diritto del Venditore e/o del Consumatore dell’auto di effettuare interventi di riparazione o montaggio di accessori, presso Officine di sua fiducia.E’ chiaro che un officina, non appartenente alla rete di assistenza del costruttore, non può fornireparti e mano d’opera gratuitamente, mentre il Consumatore deve operare nel quadro del D.Lgs.24 e può esercitare, in alcuni casi, il diritto di regresso verso il Venditore;tuttavia la casa non può più far decadere la garanzia sul veicolo a causa di singoli interventi su parti difettose effettuate da Officine non autorizzate, che rimangono responsabili verso il Consumatore delle parti fornite secondo i termini del D.Lgs.24.
Il diritto delle Officine di accedere alle informazioni tecniche relative a manutenzione, riparazione e servizio (es. istruzioni di smontaggio, strumentazione specifica,formazione tecnica etc) rilasciate dalla Casa Automobilistica, alle stesse condizioni praticate alle Officine “autorizzate”. La effettuazione di operazioni relative a richiami formali del Costruttore deve essere svolta nell’ambito della rete di officine Autorizzate. http://www.lautoparti.it/legge_monti.htm« Ultima modifica: Luglio 15, 2008, 21:46:15 pm da Miki Biasion »
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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THE KAISER |
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Luglio 15, 2008, 21:44:10 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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te lo chiedevo perché dubito che un'azienda extra CEE si preoccupi di omologarli...
credo anch'io...
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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J. C. |
I'm doing my bit for global warming. |
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Luglio 15, 2008, 21:45:10 pm |
Global Moderator, V12, 12792 posts |
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e di questi che ne pensi? a me - a me - han suggerito di evitare la baffatura per uso stradale, perché di fatto è inutile in siffatto uso. Meglio forati, e così ho fatto.
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...bisogna quindi insegnare a governare con la persuasione e il ragionamento, senza mai ricorrere al terrore ed alla superstizione... ------------- SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS ------------- Perché gli squali non attaccano gli avvocati? Cortesia professionale...
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J. C. |
I'm doing my bit for global warming. |
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Luglio 15, 2008, 21:47:53 pm |
Global Moderator, V12, 12792 posts |
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Ho trovato questo
OMISSIS
c'è ben di più, specie a livello allegati. Un esempio: Certificazione di qualità dei ricambi conforme alla BER 1400/2002
1. Introduzione Secondo la nuova BER 1400/2002, un produttore auto non dovrebbe impedire ai propri concessionari o ai riparatori autorizzati di rifornirsi di “ricambi originali” o ricambi “di qualità equivalente” presso i distributori dell’Aftermarket indipendente e di usare tali ricambi concorrenziali per la manutenzione, l’assistenza o la riparazione dei veicoli. I paragrafi seguenti delineano le condizioni principali in base a cui i concessionari e i riparatori autorizzati hanno la possibilità di acquistare ricambi nell’Aftermarket indipendente: tali nozioni potrebbero tornare utili per chiarire e valorizzare le opportunità di vendita per i distributori e i fornitori di ricambi (1).
Definizioni: promemoria
Art. 1 (t) “ricambi originali” indica i ricambi che presentano la stessa qualità dei componenti usati nell’assemblaggio del motore di un veicolo e che vengono prodotti in conformità alle norme specifiche e agli standard produttivi forniti dal fabbricante del veicolo per la produzione di componenti o ricambi per il veicolo in questione. La definizione include i ricambi fabbricati nella stessa linea produttiva di questi componenti. Si presume, a meno che non venga provato il contrario, che i ricambi costituiscono ricambi originali se il produttore di ricambi certifica che hanno una qualità equivalente a quella dei componenti usati per l’assemblaggio del veicolo in questione e che sono stati fabbricati secondo le norme specifiche e gli standard produttivi del fabbricante del veicolo.
Art 1 (u) “ricambi di qualità equivalente” indica esclusivamente i ricambi fabbricati dalle aziende che possono certificare in qualsiasi momento che i ricambi in questione sono di qualità equivalente a quella dei componenti che vengono o sono stati usati per l’assemblaggio dei veicoli in questione.
2. Qual è lo scopo di questo certificato? Il certificato riguarda le nuove vendite di ricambi dall’Aftermarket indipendente alle officine autorizzate. Una officina di riparazione può utilizzare sia prodotti provenienti dal produttore di veicoli, sia prodotti dell’Aftermarket indipendente che rispondono alle definizioni sopra citate2. Il certificato indica all’officina autorizzata la possibilità di utilizzare un determinato prodotto dell’Aftermarket indipendente per la regolare manutenzione o riparazione del veicolo di un cliente, senza violare i suoi obblighi nei confronti del produttore del veicolo. A questo riguardo, qualora un produttore di veicoli faccia un’ispezione presso una delle officine di riparazione autorizzate, il proprietario dell’officina può utilizzare i certificati di qualità per dimostrare che i ricambi dell’Aftermarket indipendente che egli fornisce rispondono ai relativi criteri stabiliti dalla BER. Ne risulta, dunque, che un numero crescente di riparatori autorizzati richiede l’emissione di tali certificati di qualità come pre-requisito per l’utilizzo di ricambi provenienti da grossisti indipendenti. In entrambe le definizioni, risulta evidente che la certificazione di un produttore di ricambi serve a classificare i componenti in questione come “ricambio originale” o “ricambio di qualità equivalente”. I riparatori autorizzati possono utilizzare entrambi i tipi di ricambio; pertanto, almeno sotto questo aspetto, non è assolutamente necessario specificare se un particolare ricambio è un “ricambio originale” o un “ricambio di qualità equivalente”. È sufficiente certificare che risponde ad una delle due definizioni. Il certificato dovrebbe essere semplice e pratico per avere un’estensione più ampia possibile. Il certificato di qualità conforme alla BER dovrebbe rendere molto più semplici la vendita di ricambi dell’Aftermarket indipendente a riparatori autorizzati e quindi fornire all’industria dei ricambi e ai grossisti indipendenti migliori opportunità di vendita. Dal momento che la BER è ben nota all’interno dell’Aftermarket, anche i riparatori indipendenti sono diventati sensibili al problema e ciò significa che il certificato di qualità relativo ai ricambi potrebbe esser utile anche in quest’area. Poiché i riparatori indipendenti possono utilizzare qualunque pezzo di ricambio desiderino (dal momento che nessun produttore di veicoli li limita), le norme della BER riguardanti il certificato di qualità non sono formalmente applicabili a questo scenario. Comunque, per ragioni di mercato e a causa della promozione del marchio di qualità “ricambi originali” o “ricambi di qualità equivalente” nell’Aftermarket indipendente, potrebbe esser opportuno includere tale certificato di qualità anche nell’ambito di queste vendite.
3. Certificazione – In quale forma? Come stabilito dalla Commissione Europea nella sua Brochure esplicativa riguardo alla BER 1400/2002, i requisiti formali relativi al processo di certificazione sono pochi. Il certificato deve essere emesso dal produttore di ricambi e dovrebbe fare riferimento alle definizioni sopra citate. Il certificato può essere fornito in varie forme: per esempio, può esser accluso al packaging del prodotto o pubblicato nel sito internet del produttore di ricambi.
4. A cosa serve tale certificato? Chi ha “l’onere della prova”
Legislazione EU: Articolo Ber 1400/2002 Utilizzo di ricambi che siano almeno di qualità equivalente. Legge sulla concorrenza
L’articolo ha impatto su:
Il rapporto contrattuale tra il produttore del veicolo e i concessionari / riparatori autorizzati Il contratto in base al quale un’officina di riparazione è autorizzata a riparare un determinato marchio di veicoli può (in relazione a tali servizi) obbligare l’officina di riparazioni ad usare solo ricambi forniti dal relativo produttore del veicolo e/o ricambi dei quali è stata certificata (dal produttore di ricambi) almeno una qualità equivalente a quella dei ricambi forniti dal produttore di veicoli. La BER sottolinea il fatto che il produttore del veicolo non può imporre ai partner autorizzati ulteriori restrizioni (eccetto in caso di azioni di revoca o motivi di garanzia). Obblighi contrattuali
Procedura in caso di disputa tra il produttore del veicolo e i concessionari / riparatori autorizzati
Se un produttore di veicoli vuole presentare un reclamo perché il concessionario ha violato il suo contratto, in quanto ha utilizzato ricambi che non erano almeno di qualità equivalente all’originale: • il produttore di veicoli deve compiere il primo passo dal momento che è la parte che “contesta”; • per la risoluzione tali dispute devono verosimilmente fare riferimento (in accordo ai termini del relativo contratto concessionario/riparatore) a un esperto indipendente, sebbene il caso possa alla fine arrivare alla Corte. • Se il concessionario/riparatore autorizzato è in possesso di un certificato di qualità proveniente dal produttore di ricambi, si potrebbe trovare in posizione di difendersi da ogni reclamo di violazione del contratto concessionario/riparatore (in base ai termini del contratto e dimostrando di aver agito in buona fede). Se la disputa continua: • il produttore di veicoli deve dimostrare che il ricambio è di qualità inferiore; • il produttore di ricambi potrebbe esser coinvolto nella disputa ed esser invitato a difendere la qualità del ricambio.
Il certificato implica che non è responsabilità del produttore di ricambi provare che lo stesso è stato emesso ingiustamente: la responsabilità è della parte che chiama in causa questo certificato - per esempio il produttore auto - (rovesciamento dell’onere della prova). Solo se il produttore auto è in grado di provare che il ricambio non è di qualità equivalente, il riparatore sarà obbligato a interrompere l’utilizzo di questo ricambio nella manutenzione o nella riparazione dei veicoli.
5. Che cosa succede se si prova che il certificato è erroneo? Quando un produttore di veicoli dimostra che un ricambio non è di qualità equivalente, il ricambio non può più essere utilizzato in una officina di ricambio autorizzata. In tale improbabile caso, il contenuto del certificato sarebbe inesatto e tale inesattezza avrebbe conseguenze sulla catena di distribuzione. Chiunque venda un prodotto, dichiarando che è di una qualità che non corrisponde a quella effettiva, potrebbe essere responsabile nei confronti dell’acquirente di aver fatto una dichiarazione inesatta riguardo al bene che è stato venduto. Le conseguenze legali sono trattate dalle leggi applicabili sulla vendita dei beni: si applicano infatti gli stessi principi generali relativi alle false dichiarazioni sui beni venduti. Principalmente, il compratore potrebbe chiedere un risarcimento dei danni. Comunque, ogni richiesta di risarcimento presuppone che vi sia perdita o danno.
Quale sono le possibili perdite o danni? I danni potrebbero esser richiesti se il ricambio in questione era difettoso o ha causato un incidente (in questo caso, si applica il normale regime di responsabilità sui prodotti) o se il riparatore autorizzato (in conseguenza al non aver fatto uso di ricambi di qualità equivalente) perde il suo contratto con il produttore di veicoli3. Il certificato di qualità del produttore di ricambi sarebbe certamente d’aiuto nel difendersi dall’accusa di aver violato il contratto o nel dimostrare che il concessionario/riparatore autorizzato ha agito in buona fede, cosa che dovrebbe assicurare al riparatore di non perdere la propria autorizzazione. Comunque, si possono verificare serie conseguenze nel caso in cui il concessionario/riparatore autorizzato continui a utilizzare ricambi che è stato dimostrato non essere conformi alla qualità richiesta. Inoltre, certificare una qualità che il prodotto non ha nei fatti, potrebbe esser considerato un atto di commercio sleale, pubblicità illecita o in alcuni casi un’infrazione all’IPR, a seconda delle rispettive legislazioni nazionali. In base a queste considerazioni, si può concludere che non esiste un rischio maggiore per il fornitore di ricambi, ammesso che il fornitore di ricambi assicuri che la qualità dei ricambi forniti alla rete di concessionari/riparatori autorizzati equivale a quella dei ricambi forniti da o per conto del produttore di veicoli.
6. Suggerimenti per la stesura
Suggerimento per la stesura del certificato di qualità dei ricambi: “I nostri prodotti rispondono ai requisiti di qualità applicabili all’utilizzo di ricambi per la riparazione o la manutenzione dei veicoli da parte di riparatori autorizzati, come definito all’Art. 1 (1) (t), (u) della Block Exemption Regulation (EC) 1400/2002.”
Spiegazione Una differenziazione tra “ricambi originali” e “ricambi di qualità equivalenti” non è decisiva nella promozione delle vendite. Il fattore decisivo è che i prodotti rientrino in una di queste categorie. Nel caso in cui ciò si verifichi, possono essere utilizzati in particolare da riparatori autorizzati. I termini “ricambio originale” o “ricambio di qualità equivalente” non devono nemmeno essere menzionati esplicitamente; è sufficiente riferirsi agli articoli corrispondenti nella BER. La certificazione che i ricambi forniti sono o “ricambi originali” o “ricambi di qualità equivalente” lascia uno spazio più ampio della restrizione a “ricambi originali”, perché “qualità equivalente” non significa “di qualità identica”. La definizione di “ricambi di qualità equivalente” è in qualche modo imprecisa. La qualità è caratterizzata da numerosi fattori, quali il materiale, gli standard funzionali e la durata. La caratteristica più importante è il livello di qualità nei “ricambi di qualità equivalente”, la cui certificazione dovrebbe esser possibile per l’industria del ricambio.
Non occorre aggiungere che si lascia ai singoli produttori di ricambio la scelta di una diversa enunciazione del certificato.
Suggerimento alternativo per la stesura: Si prega di prendere nota del fatto che il certificato deve delineare in maniera sufficiente quali ricambi si suppone siano inclusi o non. Ciò significa che si può presentare anche un certificato di questo tipo:
Caso a): Tutti i prodotti rispondono ai requisiti di qualità: “I nostri prodotti / linee di prodotto sotto elencati rispondono ai requisiti di qualità applicabili all’uso di ricambi nella riparazione o nella manutenzione dei veicoli da parte di riparatori autorizzati, come definito all’Art. 1 (1) (t), (u) della Block Exemption Regulation (EC) 1400/2002.”
Caso b): Solo alcuni prodotti rispondono ai requisiti di qualità: “I nostri prodotti / linee di prodotto xy, ad eccezione dei prodotti / linee di prodotto xz sotto elencate, rispondono ai requisiti di qualità applicabili all’uso di ricambi nella riparazione o nella manutenzione dei veicoli da parte di riparatori autorizzati, come definito all’Art. 1 (1) (t), (u) della Block Exemption Regulation (EC) 1400/2002.”
Caso C): Solo prodotti di qualità equivalente: “I nostri prodotti rispondono ai requisiti di qualità applicabili all’uso di ricambi per la riparazione e la manutenzione dei veicoli da parte di riparatori autorizzati, come definito all’Art. 1 (1) (u) della Block Exemption Regulation (EC) 1400/2002.
Note 1 Eccezione: nei casi di garanzia reale, libera assistenza ai clienti o azioni di revoca, un produttore di veicoli può chiedere alle sue officine autorizzate di usare solo ricambi forniti dal produttore di veicoli. 2 Vedi nota precedente 3 Ciò può dipendere dai termini dei singoli contratti concessionario/riparatore, in particolare, da come i ricambi di qualità originale/equivalente sono trattati nel relativo contratto.
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...bisogna quindi insegnare a governare con la persuasione e il ragionamento, senza mai ricorrere al terrore ed alla superstizione... ------------- SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS ------------- Perché gli squali non attaccano gli avvocati? Cortesia professionale...
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THE KAISER |
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Luglio 15, 2008, 21:49:25 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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a me - a me - han suggerito di evitare la baffatura per uso stradale, perché di fatto è inutile in siffatto uso. Meglio forati, e così ho fatto.
l'avevo letto anch'io, ma la funzione dei fori dovrebbe esser simile...perchè dovrebbero esser meglio? Comunque il prezzo non era male, e poi il mugello mi aspetta!! Presto ritornerò alla carica
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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J. C. |
I'm doing my bit for global warming. |
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Luglio 15, 2008, 21:50:30 pm |
Global Moderator, V12, 12792 posts |
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l'avevo letto anch'io, ma la funzione dei fori dovrebbe esser simile...perchè dovrebbero esser meglio? Comunque il prezzo non era male, e poi il mugello mi aspetta!! Presto ritornerò alla carica Mah, più che altro perché i baffati dovrebbero mangiare di brutto le pastiglie in uso stradale... credo.
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...bisogna quindi insegnare a governare con la persuasione e il ragionamento, senza mai ricorrere al terrore ed alla superstizione... ------------- SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS ------------- Perché gli squali non attaccano gli avvocati? Cortesia professionale...
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THE KAISER |
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Luglio 15, 2008, 21:50:39 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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p.s. la stella cadente...è caduta
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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Miki Biasion |
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Luglio 15, 2008, 21:55:48 pm |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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l'avevo letto anch'io, ma la funzione dei fori dovrebbe esser simile...perchè dovrebbero esser meglio? Comunque il prezzo non era male, e poi il mugello mi aspetta!! Presto ritornerò alla carica I fori aiutano a dissipare meglio il calore (e gas fading) e quindi migliorano la resistenza nell'uso intenso, le baffature invece aiutano a ravvivare la superficie frenante. X JC: ho letto, ma la mia perplessità nasce dalla possibilità di considerare ricambio equivalente un tubo in treccia, fino a non molto tempo fa mi ricordo che non era possibile, allora le cose sono cambiate... meno male. Non che prima per me fosse un problema, ne facevo solo una questione di scrupolo legale. Ma sono molti i produttori che rilasciano il certificato di conformità?
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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J. C. |
I'm doing my bit for global warming. |
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Luglio 15, 2008, 21:55:49 pm |
Global Moderator, V12, 12792 posts |
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p.s. la stella cadente...è caduta
?!?!?!?!?!?!? PM?
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...bisogna quindi insegnare a governare con la persuasione e il ragionamento, senza mai ricorrere al terrore ed alla superstizione... ------------- SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS ------------- Perché gli squali non attaccano gli avvocati? Cortesia professionale...
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vatanen |
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Luglio 15, 2008, 22:43:45 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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tel chi... ma tu come lo sai che son tutti uguali? semplicemente perchè quasi tutti i produttori,usano parti costruite da altri e standard e poi fan le diverse misure...c'è chi li riveste di gomma,chi no,chi li firma colora ecc ma sostanzialmente sempre semplici raccordi standard e tubi in treccia sono.....forse ne esistono di qualità superiore per determinate esigenze,sicuramente non è il caso di una 350z stradale.
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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Emi |
...e quattro! |
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Luglio 16, 2008, 10:02:12 am |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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semplicemente perchè quasi tutti i produttori,usano parti costruite da altri e standard e poi fan le diverse misure...c'è chi li riveste di gomma,chi no,chi li firma colora ecc ma sostanzialmente sempre semplici raccordi standard e tubi in treccia sono.....forse ne esistono di qualità superiore per determinate esigenze,sicuramente non è il caso di una 350z stradale.
sto con lollo, i tubi son tutti uguali ed i nipples pure...basta comprarsi tubi e raccordi e te li puoi fare a casa risparmiando un botto di soldi.
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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kaos |
In principio era tenebra,girò la chiave e luce fu. |
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Luglio 17, 2008, 09:27:07 am |
Staff, V12, 32956 posts |
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i tubi in treccia essendo metallici non soffrono del problema che causa fading in quelli di gomma.....il calore genera dilatazione delle tubazioni di gomma, allungando la frenata.
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Ecco là vedo mio padre. Ecco là vedo mia madre le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco là vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine. Ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto nelle sale del Valhalla dove l'impavido può vivere per sempre.
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