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1245 Visitatori + 1 Utente = 1246
mariner
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Motesto |
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Settembre 23, 2008, 17:35:34 pm |
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Loggato
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alura |
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Settembre 23, 2008, 22:11:46 pm |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Ottimo
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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Lupo |
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Settembre 23, 2008, 23:05:12 pm |
Global Moderator, V12, 9015 posts |
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Grande Roberto! Buon recupero!
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Ciò che è troppo diverso da quello che siamo soliti pensare, ciò che ci è impossibile pensare, quello lo chiamiamo nulla.
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lothar |
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Settembre 26, 2008, 23:33:02 pm |
Visitatore, , posts |
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Ciao a tutti!Sono uscito oggi dalla clinica, con braccio al collo e una salamandra a 20 zampe sulla spalla sinistra! Lunedì sono arrivato all'istituto ortopedico, alle 7,20, sono andato su al reparto, ho messo le mie cose nell'armadio e in pigiama ho aspettato il mio turno. Quella mattina ho visto alcuni pazienti partire in barella, compreso il mio anziano compagno di camera. Dopo un pò... li ho visti ritornare... belli rilassati. Dopo qualche ora, i primi operati incominciavano a lamentarsi, l'anestesia li abbandonava! Mi sono chiuso dentro la mia stanza, sinceramente, non avevo nessuna intenzione di ascoltare i lamenti degli altri... incominciavo a sentire il bisogno di rivestirmi con i panni normali ed uscire , diciamo proprio scappare via... un desiderio che praticamente non mi ha mai abbandonato fino all'anestesia. Intanto, ritorna anche il mio compagno di stanza, in anestesia locale, gli hanno riportato sulla spalla i tendini che si erano "slacciati" dal braccio! Non si lamenta, dopo un pò dorme... Dal corridoio, oltre ai lamenti, sento il rumore delle ruote dei carrelli, ogni tanto è però la barella a passare d'avanti alla mia porta. Preleva una persona, ripassa con il carico, la sento allontanarsi... ho imparato il rumore della barella, diverso dagli altri carrelli... ogni volta la riconosco e trattengo il respiro, la vedo passare e ritorno a pompare aria ai polmoni... Però... prima o poi toccherà a me, ed infatti, all'ennesimo arrivo della barella, prima che arrivi all'altezza della porta della mia stanza, sento il mio cognome! Cazzarola, ci siamo! Posso ancora buttarmi dal 5° piano... Ma poi penso che l'alternativa è vivere con una spalla molto più corta, con la schiena storta per bilanciare le spalle, dolori al braccio chissà per quanto tempo... Le cose che mi spaventano, sono l'anestesia, ho paura di non svegliarmi più... le infezioni in sala operatoria, il ragazzo di mia cugina è morto per un'epatite fulminante da sala operatoria, operazione al cuore di routine, "operazione perfettamente riuscita, ma il paziente è morto"... poi ho visto le cicatrici di alcune operazioni, vere mutilazioni inferte da un bisturi non perfettamente asettico, lasciano solchi o buchi nella carne che sembrano lettidi un fiume o crateri di un vulcano... avevo visto su youtube la stessa operazione alla clavicola, l'ho seguita come se fosse stata la mia, piccolo taglio lungo la spalla dal collo al braccio, 10 centimetri al massimo, divaricatori, tamponi, si raggiungono le ossa, si allineano, si fissano con una piastrina, si avvita la piastrina ai monconi, si tampona, si cuce, ferita chiusa, tutto ok... ma non mi ero documentato sul prelievo osseo all'anca! Checcazzo è il prelievo osseo all'anca? Perchè mi devi prendere un osso e devi spostarlo? Quello che c'è sperso nei tessuti è la stessa quantità di ossa che c'era prima, come il Meccano, tre pezzi montati, si smontano e sono separati, gli stessi pezzi li rimonti e torna come prima! Poi qualcuno, giusto per tirarmi su di morale, mi avvisa che avrò più dolore (miiiiii che parola atroce!) all'anca che alla spalla! Mentre penso tutto questo, telefono a mia moglie per avvertirla che sto andando, non risponde... speriamo che capisca... forse è un segno che non devo andare... faccio ancora in tempo a rifiutarmi! Mi levo il pigiama e indosso una specie di sottoveste allacciata dietro, sotto solo le mutande, il portantino dice che posso mantenerle -"Eventualmente, dovesse servire le sfiliamo noi!". Penso -"per prelevare l'osso dall'anca, sicuramente per quello... altrimenti perchè dovrebbero sfilarmi le mutande?" Istintivamente stringo le chiappe... Il portantino chiama l'ascensore, l'ascensore non arriva mai! E' di quelli con la memoria, arriva fino al quarto piano, poi inspiegabilmente ritorna giù. Ecco! E' un segno, non devo andare! Dopo qualche minuto di attesa, risale e le porte si aprono al quinto piano. Entriamo, l'ascensore si richiude, è tutto rivestito in inox, vorrei specchiarmi, ma non rifletto bene da nessuna parte, forse è meglio. Arriviamo al piano, vengo trasportato per corridoi, porte, sembra un tragitto lunghissimo, eppure quando arriviamo, mi sembra di aver fatto troppo presto. Accosta vicino una porta inox orizzontale, di quelle che si aprono dal basso in alto, come un montacarichi. Dall'altra parte, un tizio vestito di verde con una cuffia in testa mi invita a passare dall'altra parte, a me fa male lo sterno, fratturato, e con molto dolore riesco a sdraiarmi sul lettino che si trova al di là della porta. Cerco di scorgere qualche scritta tipo "Lasciate ogni speranza 'o voi che entrate", invece niente, ho i piedi incrociati e una infermiera mi ordina di stenderli senza sovrapporli. -"in sala operatoria porta male!" Penso: Ecco, un altro segno, non devo andare. Cazzarola, potevano dirlo prima? Magari scriverlo sulla porta orizzontale... "Non icrociare i piedi, non pensare ai gatti neri, entrate toccandovi le palle, toccate ferro, non parlare allo stregone" . Vengo portato in un'anticamera, c'è l'anestesista e un tipo con le cannule da flebo in mano. Tenta di infilarne una sul dorso della mano. "PORCADIQUELLATROIADITUAMADRE"! penso soltanto, sbaglia e con un dolore bestiale mi fa venire una palla di sangue sulla mano, mi fa premere un batuffolo di cotone con l'altra mano e intanto con un altro strumento di tortura, mi infila un'altro ago in plastica poco distante dal primo foro. Avrei voluto avere le sue palle tra le mie mani, e non perchè mi piaccia sentirne il calore, piuttosto per coprire con le sue urla il mio rantolo di dolore! Ecco, è un segno, non devo andare, ha sbagliato a mettere l'ago... dopo alcune domande di rito (allergie, altre operazioni, ecc.), incominciano a buttarmi nelle vene, con estrema velocità, attraverso l'ago a farfalla, cinque o sei siringhe da cavallo piene di liquidi. Poi mi spingono dentro un'altro locale, vedo un altro personaggio con la cuffia, tutto vestito di verde, ormai sono in sala operatoria... pochi secondi ancora... prego, penso a mio padre, ai figli, alla moglie, chissà quando mi addormen........................................................... ..................................apro leggermente gli occhi, sono sul mio letto, sento mia moglie ai piedi del letto, la intravedo... richiudo gli occhi. Buio...............................................riapro leggermente gli occhi, sento qualcosa attaccata alla mano destra......... la flebo. Buio............................................. apro leggermente gli occhi, sento la spalla sinistra indolensita, il braccio bloccato, qualcosa tira la pelle. Buio..............................Ho sete, chiedo acqua, mia moglie con un fazzoletto mi inumidisce le labbra, io succhio fino ad asciugare la stoffa, -"Ancora.... acqua!" Mia moglie mi avvisa che se bevo mi sento male, ma io sto già mica tanto bene, mi ribagna con il fazzoletto. Passa ancora un pò di tempo, non so quanto. Il tempo è relativo in quei momenti, potrebbero essere secondi, o giorni, sarebbe la stessa cosa. E' un ON OFF continuo, come accendere e spegnere una lampadina, anzi peggio: una lampadina si scalda e si raffredda e potrebbe darti un minimo di misura tra lo stare accesi e spenti, qui no, non c'è tempo fino a quando qualcuno non ti dice che ora è, a quel punto cerchi di far girare lo scarafaggio sul tapis roulant che si trova nella tua scatola cranica, per far muovere tutto il meccanismo di ricordi che si trova all'interno... -"A che ora sono salito sulla barella? 12,15... ammesso che in sala operatoria sia iniziato tutto alle 12,40... sono uscito alle 17,30... i numeri mi si arricciano in fronte, lo scarafaggio non ha ancora preso abbastanza giri... Ho tutta la spalla fasciata, il braccio bloccato, sento prurito ovunque, soprattutto sotto il braccio sinistro, tento di grattarmi, non ci riesco. Mia moglie mi avverte che non hanno prelevato l'osso dall'anca, meno male, non so perchè ma penso alle mutande... forse in sala operatoria si saranno chiesti come mai ero tutto addormentato, tutto rilassato... ma stranamente con le chiappe strette... mai visto! Mi sveglio martedì, sempre con la flebo attaccata, continuano a cambiare la bottiglia, soluzione fisiologica, antibiotici e antidolorifico. Riesco a fare colazione con una tazza di the, niente altro. Sento che la carne tira, arrivo a toccare con la mano destra la spalla sinistra, sotto i polpastrelli sento una garza. Cazzarola, mi sembra lunga. E non è dal collo al braccio, mi sembra più verticale... Dopo qualche ora, arrivano i Dottori, riesco ad alzarmi, mi tolgono il cerotto sulla spalla per controllare il taglio... Chiedo se posso guardare, vado verso il bagno in camera, accendo la luce e mi guardo allo specchio: una salamandra sulla spalla, una serpe lunga venti centimetri, che scende dalla spalla e arriva alla base del collo.... una linea abbastanza fina, ma con delle cuciture nere che mi fanno gelare il sangue. Non mi aspettavo una cosa del genere, credevo fosse meno evidente. I Dottori sono contenti, è andato tutto bene anche se hanno dovuto lavorare molto, di scalpello, si stava già formando il callo osseo e hanno dovuto levare i manicotti sulle ossa prima di fissare la staffa con delle viti. Ne parlano come io parlo del cambio delle candele alla macchina... Tutto è relativo... ho provato ad immaginare la mia spressione, sicuramente più inebetita delle facce delle persone a cui parlo di nucleare, le persone che nulla sanno di nucleare... come io nulla so di chirurgia ortopedica. Mi rassegno alla cicatrice... mando SMS, telefono agli amici... guardo la tele LCD d'avanti al mio letto, il mio vicino è anche lui sul suo letto. cerco i miei libri, Isaac Asimov, "Gli Enigmi dell'Union Club", e Urania Millemondi, "Stelle che bruciano", una raccolta di racconti di fantascienza... leggo, il tempo passa, pranzo, dormo, leggo, mia moglie che viene a trovarmi, poi leggo, dormo, ceno... ancora mia moglie... sento la febbre, arriva la sera, sento il dolore, il fastidio, il caldo, il freddo, cerco di dormire ma è dura la notte, mi manca l'aria, respiro male e sudo... è notte fonda quando crollo, ma finalmente dormo... E' Mercoledì (adesso vado a dormire, a domani il seguito)
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Loggato
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Homer |
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Settembre 27, 2008, 09:30:36 am |
Staff, V12, 89891 posts |
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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alura |
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Settembre 27, 2008, 09:48:28 am |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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lothar |
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Settembre 27, 2008, 10:23:28 am |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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lothar |
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Settembre 27, 2008, 13:46:57 pm |
Visitatore, , posts |
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Ciao a tutti! Dicevo... Mercoledì mi sono svegliato presto, come tutte le mattine del resto: alle 6,30 passano gli infermieri con termometri, pasticche, siringhe e flebo varie. La farfallina sulla mano destra mi evita di dover sopportare l'ago di una siringa tutti i giorni. Da lì, dal giorno dell'operazione, è entrato di tutto, anestesia, flebo, medicine... la guardo come se fosse una presa USB... sto leggendo troppa fantascienza, ma un giorno non ci sarà bisogno, avremo tutti un collegamento tipo bluetooth con le schermate proiettate direttamente sulla retina e i suoni nella coclea... ovviamente, invece delle operazioni come la mia, ci sarà un programma che guiderà dei nanoriparatori cyborg entrati dai pori della pelle che faranno tutto da dentro... ma adesso è ancora presto, mi basta l'ago in vena. Dicevo... dopo le medicine, alle 7,30 arriva la colazione, prendo del the visto che il latte e caffè non ha lo stesso sapore che a casa, fette biscottate che io non mangio (ho fatto un fioretto da inizio anno, non sto mangiando pasta, pane e simili dal 1/1/2007), marmellata e burro. Alle 8,00 due dipendenti della clinica vengono a rifarmi il letto, dopo qualche minuto altro personale viene a pulire la camera ed il bagno. Alle 9,00 passano i Dottori per un controllo. A parte il TG e l'oroscopo ("Giornata piena di emozioni, dinamica e senza sosta, divertitevi!" mavaffanculo!), passo la giornata a leggere, dormire e guardare la flebo che si svuota per avvertire l'infermiera che prontamente me la cambia, chiedo della Bonarda ma inizialmente non capisce (chissà cosa credeva che fosse! mi guarda strano...), poi al generico vino capisce e sorride. Alla terza o quarta bottiglia, smettono di diluirmi il sangue. Ho febbre, non molta ma abbastanza da non farmi uscire, e la cosa mi preoccupa... nessuno mi dice niente, anche perchè è abbastanza normale, ma io non lo sò! Vengo a sapere che quasi tutti gli operati di Lunedì hanno la febbre, vicino compreso, questo un pò mi consola, a meno che non si prepari una strage... Arrivo a sera con 37,8 C° di febbre. Il vicino, 70 anni, non riesce a prendere sonno, si agita, tossisce in continuazione, si alza, abbassa la spalliera, alza la spalliera, va al bagno, ritorna, poi va fuori, rientra, apre la porta poi la chiude... poveraccio, non dico niente anzi cerco di aiutarlo a trovare la giusta inclinazione. Alla fine riesce a prendere sonno... russa! Cazzarola! E io? a me quando tocca? Ho caldo, apro una delle finestre a vasistas, prendo il mio nuovo lelefonino e inizio a giocare... poi prego, poi penso, poi rigioco... alla fine, verso le 2,00 crollo... fino alle 5,30 del mattino dopo... Il mio vicino, un pensionato, con il suo tutore enorme, ha iniziato le terapie, quindi dopo colazione esce e ritorna dopo un'oretta. Spesso parla del suo passato, io a volte lo ascolto, a volte faccio finta, preso dal mio libro o dai miei pensieri, ma non voglio fermarlo, parlare a volte è uno sfogo per allentare lo stress o il dolore, ne ho bisogno a volte anche io, e quindi immagino anche lui, in questo momento. Poi dal mio letto, guardo fuori, sul corridoio, ogni tanto passano dei pazienti. Il reparto, all'ultimo piano, è privato, cioè a pagamento. In effetti, è tutta un'altra aria rispetto ai piani inferiori. Corridoi con ante in legno color castagno chiaro, ambiente ovattato, finestroni con tanta luce, Anche l'interno delle stanze è di pari livello, uno o massimo due letti per stanza, bagno in camera, televisore LCD 16:9, comodino multifunzione... Mi è capitato che l'ascensore si aprisse ai piani inferiori e... purtroppo, le "finiture" erano ben altre, fermo restando che la pulizia e la professionalità è di pari livello. Comunque, ogni tanto qualche paziente del mio stesso piano si ferma, e non so per quale ragione, mi guarda in modo insistente. Io a volte li ignoro, a volte invece li guardo a mia volta e in un paio di occasioni ho messo la mano a pigna rivolta verso l'alto e con un labiale abbastanza evidente, dicevo senza parlare... -"checcazzo guardi?", e finalmente questi continuavano la loro passeggiata lungo il corridoio. Dico, vuoi fare amicizia? Affacciati, bussi, chiedi permesso e sorridendo ti presenti! NO! Con una faccia che sembrano ancora sotto anestesia, ti guardano con gli occhi vitrei, come se la loro attenzione fosse rivolta a qualcosa che si trova venti centimetri dietro ai tuoi occhi. Problemi di messa a fuoco? Problemi di collegamento al cervello retrostante? Mai visto un essere umano che legge un qualcosa di diverso da un quotidiano rosa?? Boh... Deve passare la giornata! Ogni tanto vado al bar, al piano terra, dove prendo un caffè decaffeinato e qualche caramella. Mi sono fissato con delle buste di liquerizie ripiene di una pasta zuccherosa colorata. Sono andato in overdose, credo. Ho finito tutte le confezioni, dovranno rifare la scorta. Di quelle e di certe caramelle alla menta a palla, si chiamano MAOAM, quando le compro mi viene in mente il Pistone, in particolare Mauring Comunque è passato pure Giovedì, noioso come sempre, e con terrore arriva la notte, con il vicino che incominciava con la sua tosse e i suoi lamenti... Vabbè, prendo sonno alle 2,30, dopo aver visto Matrix 3 con gli infermieri e aver letto metà libro appena iniziato della Collezione Urania. Alle 5,30 di Venerdì sono già con il termometro sotto il braccio, 36,30 C° ottimo, spero di uscire, non ne posso più di the al limone alle 6,30 di mattina, del pur ottimo pranzo fatto di minestra in brodo (in pratica succhio solo il brodo e lascio la pasta, per il fioretto di cui prima), della verdura cotta o fresca, buona ma non troppo condita, dei secondi misurati nel contenuto calorico. Voglio una bistecca ai ferri con delle patate fritte, una fetta di pecorino sardo piuttosto che di gorgonzola! Passano i Dottori, mi visitano e si incazzano perchè in quel momento non porto il tutore ma l'ho tolto per lavarmi e cambiare maglia... è vero che sono malato ma in tutto questo tempo non ho mai trascurato l'igiene, visto che il bagno in camera è fornito di doccia e bidet, oltre al lavandino e al WC! Finalmente mi danno l'ok per uscire. Bene, si ritorna a vivere! O quasi, per adesso. Non vedo l'ora di tornare a casa, di tornare alle mie cose, al mio computer, alla mia famiglia, e al mio lavoro ma per questo è ancora presto... Forse sono un marziano, ma amo il mio lavoro, sono fiero del mio lavoro! Anche se dovessi vincere una bella cifra, continuerei a lavorare, magari con un altro ruolo, ma non riuscirei a licenziarmi, mai nemmeno se fossi ricco! E non vedo l'ora di rientrare! Mi fanno uscire dopo pranzo, chiamo mia moglie, è tutta contenta, meno male! Anche solo il fatto di fare avanti e indietro con la macchina mi preoccupa. Ho il tempo di finire il libro iniziato la sera prima, metto tutto in valigia e aspetto mia moglie per le cose più difficili, sto facendo tutto con il braccio destro, e sono pure mancino! Guardo un pò di tele... pranzo, dopo poco arriva mia moglie, sono pronto, le ultime cose, un saluto al vicino, scrivo un biglietto agli infermieri/e per ringraziarli di tutto (sono brave persone, in gamba e gentilissimi, mi hanno fatto veramente pesare molto meno la mia degenza lì, così dovrebbe essere ovunque!). Sono fuori, vado verso casa, finalmente, il braccio fa ancora male, ma passerà. Adesso devo pensare solo a guarire il più presto possibile! Devo tornare a ballare Salsa e Bachata quest'inverno, con mia moglie (povera martire di suo marito!), devo ritornare a vivere "normale". E a scrivere...
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Loggato
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lothar |
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Settembre 27, 2008, 13:52:54 pm |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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THE KAISER |
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Settembre 27, 2008, 14:43:58 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
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bentornato lothar, è un piacere vederti ancora qui e di buon umore ma c'era bisogno di fracassarti le ossa e subire un'operazione di ricostruzione del genere per farti scrivere di nuovo un pò di post come sapevi fare tu!? evidentemente sono le forti emozioni che ti servono x darti ispirazione...quando smetti di scrivere di nuovo ti verremo a cercare armati
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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lothar |
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Settembre 27, 2008, 15:10:19 pm |
Visitatore, , posts |
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bentornato lothar, è un piacere vederti ancora qui e di buon umore ma c'era bisogno di fracassarti le ossa e subire un'operazione di ricostruzione del genere per farti scrivere di nuovo un pò di post come sapevi fare tu!? evidentemente sono le forti emozioni che ti servono x darti ispirazione...quando smetti di scrivere di nuovo ti verremo a cercare armati Credo che ci siano poche cose che possono levarmi il sorriso, spero di non incontrarle mai sulla mia strada. Riesco, nonostante tutto, a sorridere. E non è il sorridere idiota dello sprovveduto o dell'incosciente, ma è quello di chi prende sempre il positivo da qualsiasi cosa, di chi pensa che poteva andare peggio, di chi pensa che dopotutto sono sempre un uomo fortunato. Ho tante belle cose intorno a me, non deve essere un episodio della mia vita a farmi star male più di quanto non è giusto che stia. Pensa chi è obbligato a fare il c---------- per tutta la vita con una paletta in mano...
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Loggato
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pasquale83 |
ALFA ROMEO cuore sportivo :( |
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Settembre 27, 2008, 16:58:37 pm |
Utente standard, V12, 10074 posts |
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bentornato lothar, è un piacere vederti ancora qui e di buon umore ma c'era bisogno di fracassarti le ossa e subire un'operazione di ricostruzione del genere per farti scrivere di nuovo un pò di post come sapevi fare tu!? evidentemente sono le forti emozioni che ti servono x darti ispirazione...quando smetti di scrivere di nuovo ti verremo a cercare armati forti emozioni o forti "botte"?! ricordiamo la craniata nella saracinesca del internet-point (ancora oggi rido come( ) uno scemo quando vedo un ford transit ) Bentornato Roberto! p.s. la domanda nasce spontanea... ma come hai fatto a scrivere tutto con una sola mano?! « Ultima modifica: Settembre 27, 2008, 17:07:18 pm da pasquale83 »
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