Ford lancia la chiave elettronica
che «controlla» i ragazzi al volante
Nel 2010 sulla Focus Coupè disponibile una chiave che limita velocità e volume dello stereo
Tempi duri per i giovani guidatori spericolati. Un invisibile controllore impostato dai loro genitori potrà molto presto decidere la massima velocità loro consentita, e non solo. Infatti, oltre a permettere di intervenire sulla velocità, una particolare chiave intelligente messa a punto in casa Ford, e battezzata MyKey, consentirà anche di limitare il volume dello stereo a un massimo del 44 per cento della potenza, e metterlo in modalità mute se le cinture di sicurezza non risulteranno allacciate. Qualora questo non bastasse, sul modello 2010 della Focus Coupè sarà presente un allarme elettronico che, sempre in caso di mancato utilizzo delle cinture, suonerà per sei secondi ogni cinque minuti finché l'auto sarà in moto.
MY KEY- Il dispositivo realizzato dalla casa automobilistica di Detroit sfrutta una tecnologia già esistente, ovvero il sistema antifurto passivo SecuriLock, che è in grado di riconoscere quale chiave venga inserita nell'accensione. Nella MyKey viene inserito un chip che permette al sistema l'identificazione del guidatore e attiva le varie limitazioni e gli allarmi. Nelle intenzioni dei produttori la chiave consente inoltre un notevole risparmio di carburante. MyKey infatti, limita la velocità massima a 80 miglia all'ora (128 km/h) e prevede la possibilità di utilizzare allarmi sonori a 45, 55 e 65 miglia all'ora (72, 88, 104 km/h), segnalando costantemente la velocità a chi si trova al volante. E riducendo l'andatura si riducono inevitabilmente anche i consumi. La chiave sarà in seguito integrata anche negli altri modelli della casa americana che, vale la pena ricordare, è proprietaria anche dei marchi Jaguar, Land Rover, Lincoln, Mazda, Mercury e Volvo.
LE REAZIONI - Secondo un sondaggio condotto da Harris Interactive Survey per conto di Ford, MyKey piace molto ai papà e alle mamme (e chi ne dubitava?). Il 50 per cento dei genitori afferma infatti che l'uso di questa tecnologia li invoglia a prestare ai propri figli l'auto di famiglia. Tra i giovani, com'era prevedibile, l'accoglienza è stata molto meno calorosa. Infatti il 67 per cento dei ragazzi intervistati ha dichiarato di essere contrario a questa nuova forma di tecno-sorveglianza. Tra costoro, però, il 36 per cento ha ammesso che la accetterebbe se questo si traducesse in una maggiore disponibilità da parte dei genitori a concedere l'uso dell'automobile.
Emanuela Di Pasqua
07 ottobre 2008
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_07/chiave_auto_intelligente_e92add4e-9474-11dd-a0d8-00144f02aabc.shtml