Perchè tutti vogliono essere liberi costringendosi a comprare una Subaru Bifuel......

Bazzico ultimamente la prov. di CN per lavoro e ne ho viste alcune, praticamente con tutte ragazze alla guida.

era la stessa che andava avanti e indietro per impressionarti
Comunque confermo che dalle mie parti (non a Ispra) per rendere l'idea ti dirò che a confronto la Brera è un best seller!!

LA CRISI
Auto, immatricolazioni a picco:
a novembre calo del 25,8%
Crollo del mercato nei Paesi europei. In Italia la flessione è stata addirittura del 29,5%. Fiat a -24,9%

 
MILANO - Novembre nero per il mercato automobilistico europeo. Nel mese scorso le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono state 932.537, in calo del 25,8% rispetto allo stesso mese del 2007. Ad ottobre il calo era stato del 14,5%, a 1.134.031 unità. A fornire i dati è l'Acea, l'Associazione europea dei costruttori di auto.

NEL NOSTRO PAESE - Il mercato italiano, nel dettaglio, ha registrato una flessione del 29,5% (138.352 unità) dopo la flessione del 18,9% di ottobre. Nei primi undici mesi del 2008 le immatricolazioni di auto nuove sono ammontate in Europa a 13.788.256 unità (-7,1% sullo stesso periodo del 2007).

FIAT - Nel dettaglio, il marchio Fiat ha registrato a novembre, in Europa, un calo del 24,9% a 55.873 unità (-1,7% nei primi undici mesi a 847.102 unità) e una quota di mercato che passa dal 6,4 al 6,5% (dal 6,3 al 6,7% nei primi undici mesi). Il marchio Lancia ha segnato una flessione del 18,5% a 7.366 unità (-7,6% nei primi undici mesi a 106.171 unità) e una quota di mercato che passa dallo 0,8 allo 0,9% (stabile allo 0,8% nei primi undici mesi). Va peggio al marchio Alfa Romeo che ha evidenziato un forte calo pari al 30,5% a 7.459 unità (-29,5% nei primi undici mesi a 93.621 unità) e una quota di mercato stabile allo 0,9% (in calo dall’1 allo 0,7% nei primi undici mesi).

GLI ALTRI MERCATI - Novembre è il settimo mese negativo consecutivo per il mercato europeo. Il risultato del mese scorso, spiega l'Acea, è inoltre aggravato da due giorni lavorativi in meno nell'area. La situazione è critica non solo nei mercati maturi dell'Europa occidentale (-26%) ma anche nei nuovi Stati membri (-22,6%). Tutti i mercati sono in rosso eccetto Finlandia (+71,8%), Polonia (+10,7%) e Repubblica Ceca (+2,0%). Tra i maggiori mercati dell'Europa occidentale, la Spagna è quella più in crisi (-49,6%) ma piangono anche Gran Bretagna (-36,8%) e Italia (-29,5%) mentre la Germania
(-17,7%) registra la discesa più pesante da dicembre 2007 e la Francia (-14,1%) dall'agosto 2003. Tra i nuovi Stati membri, Repubblica Ceca e Polonia compensano i risultati negativi dell'Ungheria (-28,4%) e Romania (-53,1%). Sugli undici mesi, l'area registra una crescita di immatricolazioni dello 0,3%.


16 dicembre 2008, corriere.it

Tanto catastrofismo per niente.
Si sapeva ed era ampiamente prevedibile che quest'anno le vendite sarebbero state basse (sennò che lo si chiama a fare Anno Record il 2007?)

Sei più ottimista di Berlusconi, è una gravissima crisi, altro che balle. E il 2009 si annuncia ancora peggio.

Il mercato auto sarebbe stato in forte calo anche senza crisi.
Gli anni scorsi facevano quei numeri perchè drogati dagli incentivi.

Difatti tutte le volte che finiscono gli incentivi si assistono a tracolli (non solo in Italia...)

quoto.
ma ci sono davvero gran brutti segnali.
molte case tagliano e risparmiano sulle loro attività.
credo davvero che l'anno prossimo sarà piuttosto brutto.

Spero di sbagliarmi io a considerare epocale questa crisi, che a mio avviso lascerà delle cicatrici molto durevoli in molti settori, banche, immobiliare e auto particolarmente. Mi auguro che sia come dici tu, certo però io ho il doppio dei tuoi anni, e cose del genere non le ho mai viste finora.

c'è crisi altro chè, anche se non mi do pace come tutti spendono per regali di natale anche cifre "iportanti"

speta speta.....io non sto negando la crisi. Volevo solo sottolineare che QUEST'ANNO numeri simili sulle vendite auto dovevano essere in qualche modo attesi.
Magari sneza crisi si perdeva "solo" il 15%....ma difficilmente si sarebbe visto il segno "+"

io, vedo tutti che spendono come porci. finche' non vedo gente che comincia a tirare la cinghia, per me non c'e' crisi.

A 'sto giro quoto Claudione ....

Bisogna sempre intendersi con cosa si intende per crisi; chi non ha perso il posto di lavoro e non ha visto ridotto il suo stipendio non avverte, per ora, nessun effetto di questa crisi, anzi. E chi si trova in questa situazione rappresenta la maggioranza della popolazione. Il problema è che aumenterà il numero di chi si è trovato a perdere il lavoro o a vedersi ridotto il potere d'acquisto e questo porterà a problemi sociali nel prossimo futuro, che si amplificheranno e se la crisi dovrà continuare a lungo porterà ad una perdita di potere d'acquisto per tutti, ma oggi come oggi non c'è nessuna ragione per ridurre drasticamente i consumi anche sei un po' più di morigeratezza non farebbe male.

Affrettati...gli incentivi termineranno il 31 dicembre...e riprenderanno il 1 gennaio...