L'Opec decide un maxi taglio di 2,2 milioni di barili al giorno, la più grossa riduzione mai operata, ma la sforbiciata non riesce a convincere né a ridare fiato ai mercati. Tanto che il prezzo del greggio americano è sceso oggi addirittura sotto i 40 dollari al barile, come non accadeva da luglio del 2004. A pesare sulle quotazioni di oggi è stato in gran parte il dato sulle scorte americane, salite la settimana scorsa di 525.000 barili a 321,3 milioni di barili. E, dal record di 147,27 dollari dell'11 luglio scorso, i prezzi sono scesi di oltre il 70%.

Il taglio deciso dall'Opec, effettivo a partire dal primo gennaio prossimo, si è rivelato leggermente superiore alle attese e ha portato la riduzione della produzione, da settembre ad ora, a un totale di 4,2 milioni di barili al giorno. "Siamo in una situazione molto degradata", ha commentato il presidente del cartello e ministro algerino dell'Energia, Chakib Khelil. Il responsabile algerino ha precisato inoltre che la nuova quota ufficiale dell'Opec, che fornisce più del 40% della produzione mondiale di greggio, si attesta ormai a 24,845 milioni di barili al giorno. Gli operatori, tuttavia, concentrati più sugli svolgimenti e gli esiti della crisi economica mondiale in atto, hanno reagito in modo molto freddo, facendo scendere l'oro nero addirittura a quota 39,99 dollari.

Domani vado a fare il pieno...

Basta consumarne di meno.....

....con una Prius
sto insistendo col papà perchè la prossima sia a metano. anche se ho paura che comunque anche il suo prezzo sia legato indirett al petrolio

Il prezzo del metano è legato alle richieste. Più auto a metano, maggiore sarà il prezzo.

quale pacchia?

No, non credo. Il prezzo del petrolio ritornerà a salire quando ripartirà l'economia. L'OPEC controlla il 40% della produzione mondiale e ci sono paesi come la Russia (ma anche molti paesi arabi) che hanno bisogno di esportare petrolio per evitare il crollo della loro economia. Può essere che in seguito ai tagli il prezzo aumenti di qualche dollaro, ma non credo che bastino due milioni di barili in meno (che poi bisogna vedere se tagliano effettivamente, per le ragioni di cui sopra) per riportare il prezzo del petrolio ai 70-80 dollari auspicati dall'OPEC.

Oltretutto il dollaro si è indebolito notevolmente, dopo avere veleggiato per un paio di mesi tra 1.25/1.30 contro 1 € oggi è sceso a 1.45, quindi la pacchia continuerà ancora per qualche mese almeno.

Pare che però lo strapotere dell'OPEC non sarà ancora molto forte in futuro. In Brasile hanno trovato gacimenti di dimensioni tali da poterlo rendere uno dei primi produttori mondiali........

Non solo in Brasile, anche Russia e Kazakhstan stanno incrementando la produzione grazie a nuovi giacimenti, il potere dell'OPEC (leggi Arabia Saudita) è giocoforza destinato a calare.

alla fine ipaesi produttori opec hanno  quasi tutti economie legate al petrolio e/o sfruttamento di fonti non rinnovabili, sono troppo legati alla produzione per decidere uno stop ad esempio.

E ora spero mangino mxxxa , hanno voluto tirare la corda , adesso che i è rotta son cavoli loro, che ritornino a essere quei barboni che erano! 

Soprattutto in un momento di crisi, in cui questi paesi hanno bisogno di soldi,

Avevo sentito anche di parecchie trivellazioni nel mar giallo......sono andate poi avanti oppure si sono rilevate un nulla di fatto?
Inoltre nel futuro prossimo ci sarà anche la Groenlandia che promette bene.

Petrolio ce n'è, il problema è quello dei costi: con il petrolio a 150$ vale la pena cercarlo anche dove i costi sono altissimi, a 40 no. Per questo che l'OPEC ha interesse a tenere il prezzo ad un livello non troppo alto.