Su l'Automobile magazine n. 753 (febbraio 2009) vi è una notizia che considero significativa, e che conferma ancora una volta lo stato di servilismo comatoso della stamapa automobilistica italiana.

A pag. 28 si da' conto che nel dicembre 2008 l'Alfa ha modificato in tutta fretta la Mito il cui comportamento stradale era stato giudicato non degno dell'Alfa Romeo: non solo, ma a marzo vi saranno ulteriori modifiche a sospensioni e sterzo.
Vediamo nel dettaglio.
A primavera 2009 la Mito adotterà un rapporto di demoltiplicazione dello sterzo costante di 12,8  mentre oggi adotta un rapporto di 12,7  fino ad un quarto di giro del volante, per passare a 14,8 per una rotazione dello sterzo maggiore. Questa variazione di demoltiplicazione infuiva in negativo sulla servoassistenza che, con un rapporto costante, dovrebbe essere più lineare.
D'altro canto a dicembre già è stata modificata la centralina e il software del servosterzo, per sopprimere le negative variazioni di assistenza che dsi vcerificavano in curva su strada non liscia.
A dicembre 2008 sono variati anche sia gli ammortizzatori anteriori, un po' più ammortizzanti, he quelli posteriori un po' meno duri.
Philippe Krief responsabile dello sviluppo e della messa a punto dei sistemi del telaio del gruppo Fiat ha ammesso le modifiche e i problemi , e spiegato le ragioni: tempo troppo ridotto di messa a punto, numero troppo ridotto di prototipi dedicati alla messa a punto del chassis (2 contro da 6 a 8 come d'abitudine) con il irschio di non sperimentare tutte le condizioni di uso e di non tenere conto delle tolleranze di produzione. IN aggiunta, sulle prime Mito,i  motori elettrici del servosterzo e gli ammortizzatori hanno presentato scarti sui valori nominali validati dai collaudatori.

Fortunatamente le Mito giàà vendute saranno aggiornabili su richiesta gratuitamente,

E noi ci crediamo... 

per aggiornare gratuitamente credo che lo faranno...più che altro il problema è l'informazione che non sappiamo se sarà diffusa

Scusi, Mi agguiornate la macchina?
E perché? va benissimo, non ci sono richiami in merito.
Ma io ho letto su Internet che ci sono modifiche strutturale alle sospensioni e ello sterzo, e che l'aggiornamento è gratuito su richiesta.....
Guardi che si Internet ne dicono di cose strampalate, si fidi di me la sua Mito è a posto così.

Dejà vu con la Prius e il montaggio del Cruise Control retrofit.

Tireranno un sospiro di sollievo quanti accusano le anomalie di cui sopra. Ed avranno la debita
copertura della casa madre. Altro che VW-Audi.
 

Quindi non ci sarà un richiamo da parte della casa costruttrice?

In pratica accadrà che qualche smanettone leggeràsu internet sta cosa, andrà in conce e sicuramente si sentirà mandare a raccogliere limoni... A meno di non farne un caso nazionale...

Certo che il consumatore in Italia/Europa vale meno di un cazzo... e il legislatore... si gratta...

Non ci sarà un richiamo perchè non ci sono gli estremi di un richiamo (potenziale pericolo per l'utente o grave mancata funzionalità dell'oggetto).
Questo è come le Classe A che si ribaltano o le TT che decollano, e anche il provvedimento adottato è lo stesso.

ho capito, ma io mica ho parlato di cliente "alfa"... ho parlato di "conumatore"... il quale fu inculato anche nei casi precedenti...

Anche se ricordo che la MB si prodigò parecchio per richiamare tutte le A ed aggiornarle...
Ricordo una ridicola lettera su 4r o auto in cui un tizio scrisse di aver "acconsentito" l'aggiornamento, dietro le pressanti insistenze del suo amico conce, dopo aver preso un'altra A aggiornata in prestito aver passato una mezza giornata a far su e giù per strade di collina etc. dopo aver capito che il "divertimento" non era stato intaccato, fece aggiornare la sua...


Audi fu molto meno attenta...


Il fatto che, però, questa cosa debba essere rimessa alla "bontà" del venditore (entità generica) è assurdo...

Ma non puoi costringere un'azienda a implementare tutte le nuove migliorie sui modelli già venduti. Fallirebbe nel giro di pochi mesi.
Certo, si potrebbero fare test esaustivi prima della vendita, ma come lo spieghi ai clienti che ogni 6 mesi vogliono qualcosa di completamente nuovo?

questo non è vero...

Sono le case che hanno imposto questi ritmi... fino a 15 anni fa, la vita di un modello era praticamente doppia...

I casi di "revisione" dell'assetto in corso d'opera si contano a decine. Ford mise mano alla Fiesta '89 dopo che alcune riviste ne criticarono il comportamento stradale, ma si guardò bene dal richiamare le vetture vendute, la stessa Classe A, dopo il richiamo ufficiale, venne rivista per cercare di recuperare un po' di comfort... se la sicurezza del veicolo non è in discussione, non si può obbligare una casa ad intervenire. Ragionando di questo passo VW dovrebbe sostituire in blocco tutti i 2.0 TDI 140 e i 1.4 benzina prodotti prima di una certa data. Del resto, per qualsiasi oggetto complesso, vale sempre la cara vecchia regola del non comprare qualcosa che è stato appena presentato ma attendere la "versione 1.1", ovvero quella testata dal mercato.

Non sono le case che ce l'hanno imposto, siamo noi che preferiamo comprare il modello appena uscito e quello vecchiotto lo prendiamo in considerazione solo se ce lo tirano dietro. Prendiamo due utilitarie come la Twingo e la Ka, che nelle versioni precedenti all'attuale sono rimaste sul mercato oltre 12 anni. Vogliamo parlare della 147? Chi è che negli ultimi quattro anni di commercializzazione le ha considerate? Si vendevano, ma solo ai noleggi o ai privati a prezzo superscontato. Mercedes una volta aveva cicli di vita dei modelli di 12 anni, come Volvo. Alzi la mano chi comprerebbe oggi una Mercedes classe E come quella in vendita nel 1998. Una casa non ha alcun interesse a spendere soldi per cambiare qualcosa che si vende benissimo, ma se dopo 2-3 anni dal lancio le vendite cominciano a calare è necessario ristilizzare e dopo 5-6 anni bisogna avere pronto il modello nuovo perchè nella testa dei consumatori ormai una macchina che è fuori da 5 anni è "vecchia".

No... io non la leggo così...

Si è passati da una vita media di 10/12 anni e forse più, ad una vita media di 6/7 anni al max...

Questo perchè le case hanno via via introdotto il concetto dell'usa e getta, proprio nel tentativo di vendere di più... e vende di più chi esce col modello nuovo... con il risultato che prima guidare un modello nuovo dava la sensazione di un salto generazionale... oggi non è assolutamente così... gadget più o meno scemi a parte... (e piano piano molti stannocominciando a rendersene conto)


Prima una vettura che avesse le centraline in modo da scassarsi anche in parcheggio, piuttosto che la plancia da buttare dopo un incidente sarebbe stata inaccettabile e in Italia si vendevano più fiat, ANCHE perchè erano più facili ed economiche da aggiustare... e la cosa veniva più o meno sottilmente pubblicizzata...
Ricordo che le riviste (quando ancora erano leggibili) facevano delle inchieste a riguardo, di tanto in tanto...

Credo che la verità sia nel mezzo... se ai tempi delle "lunghe durate" una casa ha iniziato a ridurre il ciclo vitale, per forza le altre si sono adeguate per non apparire vecchie. Nello stesso tempo i consumatori si sono abituati a cicli ridotti e vedono invecchiare velocemente i modelli.

Io non darei tanto la colpa alle case automobilistiche. L'automobile non fa altro che riflettere quello che è successo a tutti i beni di largo consumo. Io mi ricordo vent'anni fa, quando dicevi a qualcuno che doveva cambiare il computer, la risposta "ma come, ha solo quattro anni...". Un televisore allora lo si comprava per usarlo non fin quando si rompeva, ma fin quando si rompeva e il guasto non era riparabile, si rigeneravano persino i tubi catodici. Ormai viviamo in un mondo in cui qualsiasi cosa ha più di 5 anni è "vecchia", e l'automobile non fa differenza.

Le case hanno visto che se presentavano un nuovo modello, la gente lo preferiva a quello della concorrenza presente sul mercato da qualche anno. E' sempre stato così. Tradizionalmente il secondo anno di commercializzazione (il primo con la gamma al completo) è quello in cui le vendite di un modello raggiungono il massimo. Alle case interessa vendere, puoi essere certo che se noi consumatori ci orientassimo in massa verso le case che tengono a listino i loro modelli per almeno 10 anni, le cose cambierebbero.