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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Febbraio 03, 2009, 10:44:49 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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In Spagna se possibile è andata ancora peggio, con un meno 41,6%, mentre la crisi si è fatta sentire in modo minore in Francia dove il calo è stato del 7,9% Gennaio nero per l'auto meno 33% mai così in basso di VINCENZO BORGOMEO
La crisi dell'auto continua a colpire duro: a gennaio sul nostro mercato le vendite hanno fatto segnare una contrazione del 32,6 per cento: un record negativo perché mai le vendite sono scese così di colpo.
In Spagna se possibile è andata ancora peggio, con un meno 41,6% rispetto allo stesso mese del 2008, mentre la crisi si è fatta sentire in modo minore in Francia dove il calo è stato del 7,9%. Ma torniamo all'Italia e alle sue misere 157.418 immatricolazioni di auto a gennaio: siamo in pratica tornati di colpo alle vendite del 1984, di 25 anni fa, mentre per trovare un altro segno meno così pesante occorre risalire fino al dicembre del 1993.
Certo con un solo mese è difficile fare proiezioni, ma considerando la flessione degli ordini di gennaio proiettate su tutto l'anno, si arriva a un 2009 al di sotto della pur contenuta previsione di 1.850.000 immatricolazioni espressa alla fine dello scorso anno. Insomma ben al di sotto della cosiddetta soglia di sopravvivenza per molte concessionarie e case automobilistiche.
Ora tutti guardano ai "santi incentivi" per sopravvivere, ma molto dipenderà da come le case automobilistiche stesse reagiranno raddoppiando gli (stimati) 1500 euro che il governo metterà in campo. Vedremo. "Comunque a incidere su un mercato già pesantemente condizionato dalla crisi economica - spiegano alla Fiat - vi è stata anche l'attesa per i provvedimenti in merito a eventuali incentivi al rinnovo del parco circolante, che hanno di fatto sospeso le decisioni d'acquisto dei clienti". Difficile dargli torto, anche perché sulla stessa lunghezza d'onda c'è anche l'Unrae, l'associazione case automobilistiche estere, lancia il suo ormai consueto grido di dolore: "Il crollo del mercato di gennaio - spiega il presidente Salvatore Pistola - con un risultato negativo mai riscontrato nelle statistiche del mese, è un ulteriore segnale di allarme, che richiede una immediata risposta dal Governo in termini di interventi di sostegno ad un settore che è uno dei principali protagonisti dell'economia del Paese".
In questo disastro però c'è chi sta meno peggio degli altri. La Fiat, ad esempio, perde meno del mercato (ha immatricolato a gennaio in Italia 50.467 nuove autovetture, in flessione del 31,32% rispetto alle 73.488 unità dello stesso mese di un anno fa). E questo le vale un incremento della quota di mercato che così si è attestata al 32,07%, in rialzo rispetto al 31,44% registrato nello stesso mese di un anno fa. A dicembre 2008 la quota del gruppo torinese aveva invece segnato il 30,94%. Quattro i modelli di marca nazionale tra le auto più vendute nel mese. Le prime tre posizioni spettano a Fiat Panda (12.113), Fiat Punto (10.764) e Fiat 500 (8.147). In nona posizione, infine, Lancia Ypsilon (3.085). Perde un punto, rispetto al mese scorso, la quota delle immatricolazioni di autovetture diesel, che passa dal 47,6% al 46,6%. Nella classifica mensile delle top ten diesel i modelli italiani conquistano il secondo posto con Fiat Punto (3.341), mentre si collocano in settima, ottava e nona posizione rispettivamente Fiat Bravo (2.009), Fiat 500 (1.844) e Lancia Delta (1.487).
Non solo: gli analisti dell'Unrae segnalano poi che a gennaio c'è stata nel mese di gennaio, una forte crescita delle city car, che salgono dal 19,8% al 23,5% delle immatricolazioni totali; il notevole aumento delle auto con carburanti alternativi, che sfiorano il 10% del mercato; e il già citato calo delle vendite a privati, scese dal 78% al 73,4% di quota.
Ma come si è arrivati a tanto? "A peggiorare la già difficile situazione di fine 2008 - spiegano all'Anfia, l'associazione case automobilistiche italiane - c'è stato il cosiddetto 'effetto annuncio'. Le conclusioni del tavolo convocato mercoledì 28 gennaio a Palazzo Chigi tra governo, parti sociali e rappresentanti di Confindustria, Anfia, Unrae, Ancma e Federaicpa - con l'assicurazione di prossimi interventi a sostegno del settore automotive secondo modalità e importi da definire nell'arco di una decina di giorni - hanno infatti provocato un congelamento della domanda, già di per sé su livelli piuttosto bassi".
"A questo punto - ribatte Vincenzo Malagò, presidente di Federaicpa, l'Associazione che rappresenta il settore delle concessionarie auto in Italia - è urgentissima l'emanazione di provvedimenti del Governo, non solo finalizzati al sostegno della domanda e del credito agli acquisti, ma anche di specifiche misure per arginare la situazione sempre più critica del settore delle concessionarie, circa 4.000 imprese, che fra dipendenti diretti e indiretti rappresenta oltre 100.000 posti di lavoro".
Male infine anche l'usato che con 369.051 unità vendute ha fatto segnare un sonoro meno 17,2% rispetto alle 445.903 del gennaio 2008, a testimonianza delle serie difficoltà nelle quali si trova oggi l'intero comparto dell'auto.
(2 febbraio 2009, repubblica.it)
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Febbraio 03, 2009, 10:51:25 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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THE KAISER |
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Febbraio 03, 2009, 11:27:50 am |
Staff, V12, 37777 posts |
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con gli incentivi annunciati è normale che nessuno compri niente finchè non saltano fuori...mah il problema è la paura che si sta diffondendo. Qui sulle vetrine renault iniziano a comparire manifesti di saldi 20-40% Comunque alfa 147 è sparita dalla top ten del segmento...urge 149!
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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vatanen |
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Febbraio 03, 2009, 11:59:17 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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l'auto è una cosa inutile per la maggior parte delle persone..uno sfizio,di cambiar qualcosa che andrebbe ancora bene,per qualcosa che offre poco di più a costi troppo spesso inaccessibili...è normale che in momenti come questi,la gente non voglia più far mutui ecc
questi soldi verranno spesi in altri settori comunque,si creeranno posti di lavoro in questi a discapito di quelli nell'automobile....io prima di far incentivi,regalare soldi alle aziende...
a maggior ragione,se si fa questo in nome dell'ambiente...buttando una tonnellata di metallo ancora utilizzabile,per un'altra tonnellata che inquina meno in modo irrisorio ormai..
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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alura |
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Febbraio 03, 2009, 12:12:48 pm |
webmaster, V12, 50851 posts |
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l'auto è una cosa inutile per la maggior parte delle persone..uno sfizio Detto cosi' non e' vero... l'auto e' utile per tanti, al limite e' inutile sforzarsi di cambiarla secondo le leggi di mercato.
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 03, 2009, 12:21:46 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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Detto cosi' non e' vero... l'auto e' utile per tanti, al limite e' inutile sforzarsi di cambiarla secondo le leggi di mercato.
Io aggiungerei un "distorte" dopo leggi. Perchè l'utilità dell'auto è innegabile ed è sciocco negarlo. Far passare uno che gira con la sua Clio II del 1999 come un pericoloso nazista perchè non la cambia è una boiata immensa....
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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alura |
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Febbraio 03, 2009, 12:27:36 pm |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Io aggiungerei un "distorte" dopo leggi. Quelle sono, ormai "distorto" e' quello che gira con la clio del 99...
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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alura |
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Febbraio 03, 2009, 12:33:12 pm |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Boh.... io a volte giro con una Euro3 del 2001, e non ho mai incontrato limitazioni di sorta. Lo scarrafone direi che non si puo' prendere come riferimento... e' troppo "particolare".
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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MarzulLaurus |
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Febbraio 03, 2009, 12:38:30 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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In effetti, sebene con riscontri di pubblico sensibilimente differenti, alla mini hanno seguito una strada simile... ovvero, il restyling, che poi è stato molto di più di quello, ha lasciato l'"aspetto" identico, o quasi, a prima... uno dei pochi casi in cui l'estetica viene modificata "marginalmente", mentre la meccanica/struttura viene interessata in modo più massiccio...
Il problema, imho, sorge per le vetture "normali"... dalla 206 alla punto, dalla golf alla 147 etc. etc.
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Loggato
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Phormula |
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Febbraio 03, 2009, 12:39:24 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Il mercato dell'auto ha sempre avuto un suo equilibrio. Una parte di utenti comprava macchine nuove, che teneva fino alla rottamazione. Un'altra parte comprava macchine nuove che rivendeva quando erano ancora efficienti per comprare altre macchine. Queste macchine venivano a loro volta acquistate da altri, che le usavano ancora, fin che si arrivava alla rottamazione, dopo parecchi anni e chilometri. La soglia di "non riparabilità" di una vettura era relativamente alta, il fatto di poter contare su altri 4-5 anni di utilizzo e decine di migliaia di chilometri, permetteva a qualcuno di affrontare spese importanti anche su una macchina di 8-10 anni.
Oggi il meccanismo è saltato, se compro una macchina nuova, so che dopo sei-otto anni mi trovo tra le mani un rottame invendibile anche se ci ho fatto 50 mila chilometri e l'ho sempre curata, per la semplice ragione che cadrà vittima dei blocchi del traffico e per la stessa ragione nessuno la vuole come usato. Se la macchina comincia ad avere più di 4-5 anni ogni volta che faccio manutenzione rischio di dover spendere più del valore del mezzo, non a caso stanno tornando in auge i furti di gomme. E devo sperare che non mi succeda niente, perchè l'assicurazione mi valuta la macchina secondo tabelle che dicono che il valore di mercato della mia macchina di qualche anno, che ho sempre tenuto bene, a cui ho sempre fatto manutenzione eccetera eccetrera, ... è inferiore al costo di riparazione del danno anche di un incidente banale e quindi mi risarciscono il valore (ridicolo) del mezzo. Senza contare che ci preoccupiamo degli operai che costruiscono vetture nuove, ma nel frattempo abbiamo ucciso il settore degli autoriparatori (a cominciare da quelli generici) e dei ricambisti, per la semplice ragione che ormai alle macchine si fanno solo i tagliandi e si cambiano cinghie e pastiglie, di fronte a qualsiasi intervento di manutenzione serio fuori garanzia, si valuta se convenga buttare...
Se a questo mercato ormai impazzito aggiungiamo la crisi e le incertezze sul futuro, io non mi meraviglio affatto che tanta gente non cambi la macchina. Anch'io sono tra quelli e soprattutto quando lo farò, potrebbe essere che finisca per comprare qualcosa che costa poco anche se non è esattamente quello che vorrei, perchè con i soldi che risparmio posso fare altre cose. Io credo che l'essere arrivati a questo punto sia la logica conseguenza dell'aver voluto stravolgere un mercato che ormai aveva raggiunto un suo equilibrio. Lasciandolo così com'era, il mercato italiano sarebbe rimasto stabile nel tempo, per voler vendere di più un anno, lo si è stravolto, e adesso ci vorranno anni (ammesso che ci si riesca) prima che trovi di nuovo un equilibrio.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 03, 2009, 12:42:47 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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Boh.... io a volte giro con una Euro3 del 2001, e non ho mai incontrato limitazioni di sorta.
A Torino non ti farebbero più entrare nella ZTL allargata, nemmeno se fossi residente Quelle sono, ormai "distorto" e' quello che gira con la clio del 99...
E siamo a una doppia distorsione Fino a a 15 anni fa un'auto di 10 anni era semplicemente "vecchia" e amen, ma non c'era la demonizzazione che c'è oggi. Prova era anche che i neopatentati iniziavano senza problemi con auto di 2 generazioni prima senza patemi.....oggi verrebbero crocifissi e chiamerebbero il telefono azzurro.......forse dovremo ri-iniziare a rallentare i ritmi...
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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quattroruotefan |
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Febbraio 03, 2009, 12:43:32 pm |
Utente standard, V12, 1638 posts |
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La gente con pochi soldi verrà costretta a cambiare l'automobile applicando tasse e sovratasse sul parco circolante vecchio.
Chi potrà cambierà l'auto. Probabilmente la moda sarà davvero quella di acquistare auto ecologiche, di dimensioni ridotte ecc. Di fatto credo che si convincerà la gente che tutto sommato cambiare auto "conviene" perchè le nuove consumano meno , inquinano meno eccc. (e sono meno tassate).
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quattroruotefan |
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Febbraio 03, 2009, 12:50:08 pm |
Utente standard, V12, 1638 posts |
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Il mercato dell'auto ha sempre avuto un suo equilibrio. Una parte di utenti comprava macchine nuove, che teneva fino alla rottamazione. Un'altra parte comprava macchine nuove che rivendeva quando erano ancora efficienti per comprare altre macchine. Queste macchine venivano a loro volta acquistate da altri, che le usavano ancora, fin che si arrivava alla rottamazione, dopo parecchi anni e chilometri. La soglia di "non riparabilità" di una vettura era relativamente alta, il fatto di poter contare su altri 4-5 anni di utilizzo e decine di migliaia di chilometri, permetteva a qualcuno di affrontare spese importanti anche su una macchina di 8-10 anni.
Oggi il meccanismo è saltato, se compro una macchina nuova, so che dopo sei-otto anni mi trovo tra le mani un rottame invendibile anche se ci ho fatto 50 mila chilometri e l'ho sempre curata, per la semplice ragione che cadrà vittima dei blocchi del traffico e per la stessa ragione nessuno la vuole come usato. Se la macchina comincia ad avere più di 4-5 anni ogni volta che faccio manutenzione rischio di dover spendere più del valore del mezzo, non a caso stanno tornando in auge i furti di gomme. E devo sperare che non mi succeda niente, perchè l'assicurazione mi valuta la macchina secondo tabelle che dicono che il valore di mercato della mia macchina di qualche anno, che ho sempre tenuto bene, a cui ho sempre fatto manutenzione eccetera eccetrera, ... è inferiore al costo di riparazione del danno anche di un incidente banale e quindi mi risarciscono il valore (ridicolo) del mezzo. Senza contare che ci preoccupiamo degli operai che costruiscono vetture nuove, ma nel frattempo abbiamo ucciso il settore degli autoriparatori (a cominciare da quelli generici) e dei ricambisti, per la semplice ragione che ormai alle macchine si fanno solo i tagliandi e si cambiano cinghie e pastiglie, di fronte a qualsiasi intervento di manutenzione serio fuori garanzia, si valuta se convenga buttare...
Se a questo mercato ormai impazzito aggiungiamo la crisi e le incertezze sul futuro, io non mi meraviglio affatto che tanta gente non cambi la macchina. Anch'io sono tra quelli e soprattutto quando lo farò, potrebbe essere che finisca per comprare qualcosa che costa poco anche se non è esattamente quello che vorrei, perchè con i soldi che risparmio posso fare altre cose. Io credo che l'essere arrivati a questo punto sia la logica conseguenza dell'aver voluto stravolgere un mercato che ormai aveva raggiunto un suo equilibrio. Lasciandolo così com'era, il mercato italiano sarebbe rimasto stabile nel tempo, per voler vendere di più un anno, lo si è stravolto, e adesso ci vorranno anni (ammesso che ci si riesca) prima che trovi di nuovo un equilibrio.
Son d'accordo su tutto.
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