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mariner
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 19, 2009, 15:10:53 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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allora dimmi in cosa differiscono le definizioni di memoria tecnica ed esperienza....
Probabilmente "esperienza" si riferisce alla persona, "memoria tecnica" a un'azienda. Credo, a me l'hanno sempre passata come memoria tecnica e riuso quella......bon....non iniziamo adesso con un pippone di 25 pagine sulla terminologia.
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 19, 2009, 15:14:19 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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Be ma allora qualche testa o qualche penale dovrebbe saltare se piuttosto dello 0.1% di scarto ne hai il 50%. Parlo semplicemente per quel poco che so e che ho studiato. Poi magari tu che sei "dentro" in sta cosa ne sai sicuramente più di me. Replico giusto per capire Viene richiesto al fornitore di recuperarsi i pezzi, analizzarli, di sostituirli con altri certificati come qualità. Ma solo che hai lo sbattimento di fare selezione, hai fermi linea, visite ispettive, azioni di miglioramento.... devi litigare su chi deve pagare Però si risparmiano 2€ al pezzo e chi compra è bello felice (perchè tanto tutti gli altri costi non li vede lui)
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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&re@ |
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Febbraio 19, 2009, 15:14:21 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Così a naso, la "memoria tecnica" mi dà più l'idea di qualcosa che si possa trasmettere da un maestro a un allievo, l'esperienza invece ce la si fa da soli, col tempo, autonomamente.
Cerco di spiegarmi meglio... Se un "maestro" mi spiegasse tutto ciò che c'è da sapere dei suoi 30 anni di esperienza, alla fine io non avrei 30 anni di esperienza, ma si può dire (se riesco ad assimilare tutto) che mi abbia trasmesso i suoi 30 anni di "memoria tecnica".
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Loggato
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Nickee |
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Febbraio 19, 2009, 15:14:49 pm |
Visitatore, , posts |
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il problema è tutto del fornitore: se ha uno scarto delo 0,1, allora starà dentro il prezzo concordato, se invece ha uno scarto del 50% si trova i conti in rosso.
Appunto, a me come committente interessa semplicemente avere una maggiore convenienza economica e se la ottengo con il 50% degli scarti piuttosto che con un fornitore più "preciso" mi cambia poco. O sbaglio?! Se mi servono 100 lettori mp3 e la percentuale di pezzi difettosi è 1% e 50%: Pezzi Difetti Costo ut. Costo tot. fornitore UE 101 1 80 € 8.080 € fornitore ASIA 200 100 39 € 7.800 € Io preferisco, tenendo conto di solo questi fattori, il fornitore asiatico che ha una percentuale di prodotti difettosi del 50%. « Ultima modifica: Febbraio 19, 2009, 15:23:08 pm da Nickee »
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Loggato
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&re@ |
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Febbraio 19, 2009, 15:17:44 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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ma, quando un vecchio lavoratore condivide la sua esperienza con uno giovane, allora gli passerebbe "memoria tecnica" anzichè "esperienza"?
Vedila così: il giovane allievo di 25 anni non può certo dire di avere 30 anni di "esperienza", anche se il vecchio lavoratore gli ha spiegato tutto... In questo senso, effettivamente, il termine "memoria" (tecnica o non tecnica) lo vedo più azzeccato.
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Loggato
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Nickee |
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Febbraio 19, 2009, 15:20:41 pm |
Visitatore, , posts |
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Vedila così: il giovane allievo di 25 anni non può certo dire di avere 30 anni di "esperienza", anche se il vecchio lavoratore gli ha spiegato tutto... In questo senso, effettivamente, il termine "memoria" (tecnica o non tecnica) lo vedo più azzeccato.
Ed io che ho un mucchio di soldi da spendere compro direttamente i servigi del vecchio lavoratore, questo insegnerà il tutto al mio operaio indigeno che intanto fra 30anni avrà la stessa memoria storica del mio passato dipendente europeo etc etc
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Loggato
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Nickee |
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Febbraio 19, 2009, 15:22:30 pm |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 19, 2009, 15:26:03 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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Appunto, a me come committente interessa semplicemente avere una maggiore convenienza economica e se la ottengo con il 50% degli scarti piuttosto che con un fornitore più "preciso" mi cambia poco. O sbaglio?!
Se mi servono 100 lettori mp3 e la percentuale di pezzi difettosi è 1% e 50%:
Pezzi Difetti Costo ut. Costo tot. fornitore UE 100 1 80 € 8.000 € fornitore ASIA 200 100 39 € 7.800 €
Io preferisco, tenendo conto di solo questi fattori, il fornitore asiatico che ha una percentuale di prodotti difettosi del 50%.
1) Spedirne 200 via mare o peggio via aereo costa ben più che spedirne 100 via terra 2)mica posso fare ordini doppi, non lo sai a priori qual'è la % di scarto vera, te dai una % di scarto AMMISSIBILE che non ti comprometta la produzione 3) Se superi la % di scarto ammissibile fermi la linea (1 giorno di fermo linea a Bielsko Biala, ad esempio, costa 3 milioni di euro) 4) devi spedire un ispettore in Cina a fare un piano di azioni correttive. Se fai il conto bene, e totale, devi avere culo che si risparmi realmente.......
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Nickee |
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Febbraio 19, 2009, 15:30:46 pm |
Visitatore, , posts |
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2)mica posso fare ordini doppi, non lo sai a priori qual'è la % di scarto vera, te dai una % di scarto AMMISSIBILE che non ti comprometta la produzione
3) Se superi la % di scarto ammissibile fermi la linea (1 giorno di fermo linea a Bielsko Biala, ad esempio, costa 3 milioni di euro)
4) devi spedire un ispettore in Cina a fare un piano di azioni correttive.
Se fai il conto bene, e totale, devi avere culo che si risparmi realmente.......
Di conseguenza se ti arrivano dei prodotti con il 50% da scartare c'è qualcosa che non va, a meno che il committente non lo sapeva fin dall'inizio
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Loggato
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 19, 2009, 15:39:26 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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C'è che ci si fa incantare dal costo del singolo pezzo, fottendosene di tutto il contorno (salvo poi fare frettolosamente o costosamente marcia indietro quando si devono arrendere di fronte all'evidenza che si è fatta una boiata, come gli avevi preannunciato in 25 lingue......)
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Loggato
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Febbraio 19, 2009, 22:22:20 pm |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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1) Spedirne 200 via mare o peggio via aereo costa ben più che spedirne 100 via terra
2)mica posso fare ordini doppi, non lo sai a priori qual'è la % di scarto vera, te dai una % di scarto AMMISSIBILE che non ti comprometta la produzione
3) Se superi la % di scarto ammissibile fermi la linea (1 giorno di fermo linea a Bielsko Biala, ad esempio, costa 3 milioni di euro)
4) devi spedire un ispettore in Cina a fare un piano di azioni correttive.
Se fai il conto bene, e totale, devi avere culo che si risparmi realmente.......
Verissimo quello che dici...in Boeing sono gia' cadute alcune teste per via del "disastro" logistico del 787 che include anche la tipologia di problemi che hai correttamente indicato (standard di qualita non rispettati, costi e ritardi di trasporto sottostimati, imprevisti "tappi" logistici, etc...)....sulla carta la cosa era bellissima...costruire l'aereo come un modellino "snap-on" con i pezzi inviati da tutto il mondo realizzati da decine di general contractors e migliaia di sub-contractors...la realta' e' stata un po' diversa...mutuando il concetto dalle TLC, l'efficienza di una rete logistica equivale a l'efficienza del nodo piu' debole....e le ridondanze sono care...molto appropriato in questo caso per certi partners il concetto di "memoria tecnica"....non avevano mai partecipato alla realizzazione di un airliner civile pur avendo competenze molto elevate in una nicchia ben specifica. Quindi concordo in linea di principio con la "memoria tecnica", pero' non e' un vantaggio sostenibile alla lunga (specie nel settore delle prodizioni altamente specializzate dove i "paradigmi" tecnologici sono soggetti a forte evoluzione e/o radicali cambiamenti) soprattutto a fronte degli investimenti che questi paesi continuano a fare in R&D ed al ritmo di delocalizzazione che coinvolge attivita' produttive sempre piu' sofisticate... Il rischio di perdita di know-how e' molto serio ed e' gia' avvenuto negli USA in alcuni settori, ad esempio, per certe tipologie di semiconduttori. « Ultima modifica: Febbraio 19, 2009, 22:26:35 pm da saturn_v »
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Loggato
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Febbraio 20, 2009, 09:48:28 am |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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sulla delocalizzazione c'è poco da fare...certe scelte rendono più competitivi, e non si può impedire di farle (uscendo fuori mercat rispetto a chi delocalizza). Quello che si può (si deve) fare è incentivare le imprese ad investire in un determinato luogo, creando per loro un trade off favorevole a tale scelta. La globalizzazione dev'essere perseguita in maniera più integrata, devono essre globalizzate procedure, normative sulla sicurezza, sull'inquinamento...ad esempio, se globalizzassimo un pò di nostri sindacalisti, esportandoli ad esempio in cina, vedreste come diminuirebbero pesantemente le delocalizzazioni produttive in quei lidi Ciao Kaiser, sono d'accordo solo parzialmente. Io sono un sostenitore ferreo della concorrenza tra sistemi paese con regole diverse: la concorrenza migliora tutto. Anche in sede europea io non armonizzerei un bel niente...
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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