Clamorosa svolta nelle vicende che accompagnano il declino di General Motors come gigante globale e il tentativo di salvare il core business in Nordamerica. La Saab, dopo vent'anni in mani straniere, si appresta a tornare indipendente. Il 20 febbraio è stata posta la prima pietra di questo processo. Il tribunale del distretto di Vanersborg ha accolto, in poche ore d'esame, la richiesta di riorganizzazione e ristrutturazione presentata alla corte questa mattina dai rappresentanti della Casa svedese.

Secondo la procedura prevista dal Swedish company reorganization act, che regola un istituto simile all'amministrazione controllata, il tribunale ha nominato amministratore l'avvocato Guy Lofalk, che affiancherà il direttore generale della Saab, Jan Ake Jonsson, e un consulente in ristrutturazioni internazionali. Questo terzetto ha ora il compito di formulare una proposta di riorganizzazione, che includerà la concentrazione di design, engineering e produzione in territorio svedese, da presentare in tre settimane ai creditori.

Sulla decisione positiva del tribunale ha pesato un portafogli prodotti che si arricchirà presto di tre modelli in arrivo: 9-3X (nella foto in alto), crossover derivata dalla familiare 9-3 Sport Combi, 9-5 nuova e la Suv 9-4X. L'aspetto più delicato è naturalmente rappresentato dai finanziamenti. La Saab ha bisogno di soldi per poter camminare soltanto sulle sue gambe. La GM, che aveva già tentato senza successo di liberarsi di questa divisione europea in perdita, la lascerà semplicemente andare via senza corrispettivo economico, ma non inietterà più denaro nella società. Il Governo svedese, finora, è stato sordo alle richieste di aiuto della compagnia nazionale. Saab però era ancora in mani americane. Ora che torna indipendente e svedese, la musica potrebbe cambiare. E la nuova società può diventare appetibile per investitori privati, svedesi e non.

Saab vende attorno alle 120 unità l'anno, di cui la parte del leone è giocata dalla 9.3 nelle sue diverse declinazioni: berlina, station wagon e cabriolet. A proposito, può sembrare paradossale ma, nonostante il termometro scandinavo non sia l'ideale per circolare con la capote spalancata, la Saab nella sua storia ha prodotto e venduto più di 200 mila scoperte. L'ultimo affascinante prototipo, la 9X-Air concept (nella seconda foto), presentata qualche mese fa, segue questo inconsueto fil rouge per una Casa nata nel 1937 come produttrice aeronautica nella cittadina di Trollhättan.

Appunto...con quali gambe???

Con la stretta ai rubinetti del credito, non so quale privato possa essere interessato (leggi: masochista...) all'acquisto di una casa cosi' marginale come Saab..
l'unica speranza, IMHO,  sono o soldi pubblici o finire nell'orbita di un'altro grande costruttore...ma chi???

penso anch'io che finirà sotto il controllo di un altro gruppo, spero non cinese!!
comunque...non credo che chi si trovasse al livello di prendere saab abbia problemi di credito, non è che la danno ad un pinco pallino qualunque...a meno che non ci vogliano molti meno soldi di quel che credo...facciam una colletta
comunque spero che non vada ai cinesi!!

La GM ha rifiutato un prestito da parte del governo svedese

Operazione del genere, anche quando i soldi ci sono da parte dell'acquirente, si fanno quasi sempre, almeno in parte, a credito....specie quando i termini erano ultra vantaggiosissimi durante l'epoca di "easy money" nei primi anni 2000....perche' levarseli dalle casse proprie???


Evidentemente GM non crede piu' nelle potenzialita' del marchio (o si devono investire troppi soldi per creare una nicchia vantaggiosa)....IMHO sono d'accordo se questa e' la valutazione fatta da GM....per ora hanno ben altre gatte da pelare...

Il problema è che cosi Saab "fallisce", in fin dei conti chi acquista prenderebbe possesso solo del marchio (visto che le vetture sono tutte abbastanza "vecchie"). Magari qualche post fa si scherzava, ma non so quale casa automobilistica europea possa fare lo sforzo di acquistare Saab. Magari qualcuna cinese o indiana riesce..

Il problema e' che al momento saab e' un morto che cammina (o meglio, barcolla). E nel casseto non pare avere nulla di accattivante. Anche il suv prospettato in questi giorni dubito che possa essere agguerrito sul mercato.

Secondo me bisogna accettare il fatto che cosi' come le persone, anche i marchi o le societa' muoiono....non hanno piu' nulla da dire, non si distinguono o hanno cronici problemi di capitale.
Chrysler meritava di morire gia' 15-20 anni fa ma l'hanno tenuta a ossigeno tutto questo tempo...

il fatto e' che bisognerebbe aiutare tali grosse realta' aziendali a morire lentamente, per non trovarsi da un giorno all'altro con migliaia di persone senza lavoro.

Il problema è che non puoi far morire lentamente una casa automobilistica, perchè non appena si sparge la voce che chiuderà, nessuno si fida più a comprare una macchina, per paura che l'usato si deprezzi, spariscano i ricambi, ... quanto ci hanno messo a smaltire i piazzali delle ultime Innocenti o delle Rover?